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Autore: _BlueLady_    06/10/2011    6 recensioni
E' incredibile come a volte un semplice scontro possa rivelarsi l'incidente più determinante della propria vita, soprattutto se ci si è appena trasferiti in una nuova città come aveva appena fatto lei.
Difatti la madre, a causa del lavoro, era costretta a trasferirsi più volte da una città all'altra, e lei ovviamente era destinata a seguirla dovunque andasse.
Tuttavia, la città di Wonder pare avere qualcosa di diverso, se non di magico: è come se fosse giunta lì per caso, quasi come per volere del destino...
Ambientarsi non sarà facile, soprattutto perchè, dall'ammirazione dei ragazzi, scaturisce una particolare avversione da parte delle ragazze.
Se poi ci si mette di mezzo anche Shade, odioso compagno di scuola, ma terribilmente affascinante, non si sa se le cose degenereranno o meno.
Ma non tutti i mali vengono per nuocere, in fondo...
Cosa le riserverà il futuro?
La storia di Twin Princess ai giorni nostri.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rein, Shade, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 30  RITORNO A CASA

 

  Lacrime di commozione le velarono gli occhi non appena vide la madre entrare nella sala accompagnata da quello che era diventato suo marito da neanche cinque minuti.
Lei, nel suo candido vestito bianco, ricambiava con un sorriso emozionato coloro che venivano a congratularsi, poi volgeva un timido sguardo a Toulouse, incapace di credere che tutto ciò fosse vero.
Lo sposo ricambiò con un sorriso impacciato, le gote di entrambi si imporporarono mentre i loro occhi si rifletterono gli uni negli altri, uniti da un legame invisibile e profondo.
Rein, da un capo della grande tavola a cui tutti gli invitati erano seduti, soffocò in un sospiro le lacrime che tentavano di sgorgarle dagli occhi.
Sophie, di fronte a lei, lo notò:- Rein! Che fai, piangi? Non mi dirai che ti sei commossa! Durante la cerimonia non hai battuto ciglio!-
L’attenzione di tutti si spostò verso di lei.
La turchina sospirò nuovamente, asciugandosi le lacrime:- Lo so - disse - ma vedere quanto sono in sintonia e quanto sono felici mi riempie di gioia a tal punto…- e non finì la frase, poiché la voce cominciò a tremarle e fu costretta a interrompersi.
Mentre nuove lacrime le sgorgavano dagli occhi – Che tenerona!- esclamò Lione a fianco di Sophie – Non ti facevo così sensibile! Che ne è stato della ragazza forte e combattiva che abbiamo conosciuto?- ridacchiò.
Sophie si unì a lei:- Shade, sei sicuro che questa sia la vera Rein? –
Il ragazzo seduto a fianco della turchina rise:- Non saprei, forse conviene verificare…- e, detto questo, si avvicinò al volto della turchina e la baciò teneramente.
Vedendo che quella aveva risposto al suo bacio – Si - confermò - è veramente lei, solo con gli occhi leggermente più lucidi - la prese in giro.
- Ehi, Shade!- esclamò una voce femminile alla loro destra che li fece voltare tutti quanti in quella direzione – Non consumarmi troppo Rein, altrimenti che ne sarà della mia sorellina appena acquisita?- sorrise Fine, facendo loro l’occhiolino.
- Pensa a te e al tuo di ragazzo, piuttosto! - le fece Rein, rivolgendole uno sguardo malizioso.
L’allegra conversazione fu interrotta da un annuncio improvviso che invitava la sposa a dirigersi al centro della sala per il lancio del bouquet.
Non appena fu pronunciata la fatale parola, tutte le donne presenti si fiondarono verso Elsa, strillando e urlando, con le braccia alzate.
Rein e Fine si stupirono di vedere immerse nella folla anche Lione, Sophie, Mirlo e Altezza.
- Voi non partecipate?- chiese Bright ridacchiando.
- Perché dovremmo?- rispose Fine con un’alzata di spalle – Sposarsi è roba da vecchi…- e mentre diceva quelle ultime parole, un concerto di grida interruppe la discussione, e i tre ragazzi videro piombarsi addosso una mandria di donne isteriche ed inferocite che si tiravano per il vestito o si strappavano i capelli pur di avere in mano il prezioso mazzo di fiori.
- Che spettacolo inquietante! - mormorò Auler alla destra di Bright – Davvero! - rispose il biondo, sconvolto.
In mezzo a tutto quello strillare, Fine e Rein distinsero perfettamente la voce trionfante di Altezza - Ahah! Ce l’ho fatta, l’ho preso, l’ho preso!- esultò, sgusciando fuori dalla ressa.
L’entusiasmo, però, fu troppo: per la troppa eccitazione nell’aver afferrato il prezioso oggetto non si accorse di una piega formatasi sull’enorme tappeto rosso che adornava la sala, e vi inciampò sopra.
Stramazzò al suolo, mentre il bouquet, scivolatogli dalle mani, si levò in aria.
Gli occhi di tutte le donne lo seguirono con lo sguardo, per poi vederlo ricadere tra due paia di mani.
- No! Non ci credo!- piagnucolò Altezza mentre si rialzava abbattuta per la sconfitta.
Il bouquet era finito dritto dritto nelle mani di Rein e Fine, che lo stavano osservando perplesse mentre le altre invitate le lanciavano raccapriccianti occhiate di invidia.
- Accidenti ragazze, che fortuna!- ridacchiò Lione.
– E così siete voi le prescelte che tra un anno si sposeranno!- esultò Sophie - Mi domando chi saranno i fortunati! Anche se una mezza idea ce l’ho già…- e volse uno sguardo malizioso in direzione di Shade e Bright che diventarono rossi come pomodori.
- State scherzando, spero!- esclamarono i quattro in coro contro le due amiche.
Sophie alzò le spalle, disinvolta:- La tradizione parla chiaro: chi afferra il bouquet nell’arco di un anno si sposerà -
- CHI E’ CHE SI DOVREBBE SPOSARE QUI?!- irruppe una voce alquanto minacciosa poco distante da loro.
Rein e Fine videro Toulouse irrompere tra la folla alla velocità di un fulmine, scansando malamente chiunque gli ostruisse il passaggio – Ho capito bene?! Vi sposate?!- esclamò, rivolto a loro.
- Papà, per favore, non ci crederai sul serio! - lo tranquillizzò Fine.
- E’ solo una diceria… Come se potesse accadere veramente! Quante volte si sarà avverata questa tremenda profezia?- si aggiunse Rein.
- A mia madre è successo…- osservò Mirlo, guardandosi le unghie delle mani.
- Sarà stato un caso - ribatterono Rein e Fine.
– Idem con la mia - confermò Altezza.
- Altra coincidenza - dissero in coro Shade e Bright.
– Anche la migliore amica di nostra madre si è sposata dopo aver afferrato il bouquet lanciato dalla mamma…- esclamò Sophie in un sorriso - Ricordi, Auler?- chiese rivolta al fratello.
I due ragazzi volsero gli occhi verso l’amico – Mi dispiace, ragazzi - disse quello - non posso fare altro che testimoniare a favore di mia sorella!-
Nell’ascoltare tutte quelle testimonianze, Toulouse non poté fare a meno di deprimersi ancora di più:- Fine e Rein si sposano, non sono ancora pronto a questo! - piagnucolò, accasciandosi a terra distrutto - Se provate a far soffrire le mie bambine io…-  esclamò, poi, volgendo uno sguardo di fuoco ai due ragazzi che sudarono sudore freddo.
“In che situazione ci siamo cacciati!” pensarono quelli.
- Da quando sono diventata la sua bambina?- domandò Rein a Fine, sottovoce.
La rossa ridacchiò divertita:- E’ un tipo che si affeziona facilmente…- sussurrò in risposta.
- Capisco - disse quella, osservando l’uomo che stava ancora facendo il terzo grado a Shade e Bright.
Per fortuna il loro calvario non durò ancora per molto: la coppia di sposi fu subito invitata, assieme a tutti gli innamorati presenti, a ballare un romantico valzer.
Toulouse fu costretto ad abbandonare i due ragazzi, non senza prima rivolgere loro un’occhiata fulminante – Vi tengo d’occhio…- mugugnò, minaccioso.
I due deglutirono a fatica, e ringraziarono chiunque fosse stato a fare l’annuncio di aver fatto terminare quel terribile supplizio.
Elsa e Toulouse furono subito incitati a prendere parte alle danze, e i due furono spinti dalla folla di invitati al centro della sala, dove li attendevano già i musicisti con tanto di strumenti e spartiti.
I due si guardarono negli occhi imbarazzati, arrossendo mentre un timido sorriso compariva sui loro volti.
Poi Toulouse, riacquistato tutto il suo buonumore, afferrò delicatamente la mano di Elsa, conducendola sulla sua spalla sinistra, mentre con l’altra le cingeva la vita, stringendola a sé.
Rein vide la madre abbassare lo sguardo in un sorriso mentre si lasciava condurre sulle note della melodia.
Erano una delizia per gli occhi.
- Aah...- sospirò Sophie dal tavolo al quale si erano riseduti - E' tutto così romantico…-
- Bah, tutta questa dolcezza mi farà cariare i denti! - borbottò la voce stizzita di Altezza al suo fianco.
- Cos’è tutta questa acidità?- le domandò Sophie, stupita – Solo perché non hai afferrato il bouquet non significa che non ti sposerai anche tu!-
Altezza alzò le spalle con scarso interesse, voltandosi dall’altra parte:- Sai che me ne importa di quello stupido bouquet! - mentì, poiché era evidente che la sconfitta le bruciava, e parecchio anche – Io parlavo del ballo! Non è certo una stupida danza che mi farà innamorare dell’uomo della mia vita! - mugugnò, assumendo un atteggiamento da superiore.
- In questo caso, non avrai nulla in contrario se mi propongo come tuo cavaliere per la prossima danza, vero?- una voce soave la fece sobbalzare dalla sedia.
Non appena si voltò, Altezza vide Auler tenderle timidamente una mano e sorriderle con sguardo fiducioso.
I suoi occhi blu le tolsero il fiato: riuscendo a malapena pronunciare una frase di senso compiuto, arrossì lievemente, lasciandosi condurre dal suo cavaliere nel mezzo delle danze.
Sophie guardò compiaciuta l’espressione timida e imbarazzata, ma immensamente felice che Altezza aveva dipinta in volto.
- E lei era quella che non si lasciava prendere dalle emozioni…- esclamò ridacchiando – Bright, credo che io e te diventeremo presto cognati! - fece poi al ragazzo biondo poco distante da lei.
Ma Bright era troppo impegnato per poterla ascoltare. Seduto al fianco della sua bella, le teneva le mani, guardandola teneramente negli occhi.
Fine rispose al suo gesto, intrecciando le sue mani a quelle di lui, e ricambiando lo sguardo con un timido sorriso.
- Aaah, l’amore…- sospirò Sophie dal posto osservando la rossa assieme al ragazzo - Adesso però noi siamo le uniche sole solette!- si lamentò , rivolgendosi a Lione.
Non fece in tempo a finire la frase, che qualcuno picchiettò sulla sua spalla. Si voltò, diresse lo sguardo in basso… E vide il fratellino di Lione, Tio, che la osservava con sguardo seducente e le tendeva una mano.
- Vogliamo gettarci anche noi nella mischia, luce de miei occhi?- le domandò, ammiccandole.
– Tio, sempre il solito esagerato…- mormorò Lione alle spalle dell’amica, alzando gli occhi al cielo.
Sophie lo osservò perplessa per un istante.
– Perché no?- esclamò infine, lasciando di stucco l’altra e fiondandosi in pista col piccoletto in braccio:- Quanti anni hai detto che hai?- gli domandò, facendolo volteggiare.
– Quindici! - rispose quello.
- Oh, beh - esclamò quella ridendo - ho aspettato fino ad adesso, potrò aspettare ancora qualche anno!-
- Incredibile! - mormorò Lione dal posto scuotendo la testa.
 

¤¤¤¤¤¤
 

- Se ci penso ancora, tutto questo ha dell’incredibile…- sussurrò la turchina a Shade in un sorriso.
- Cosa? Che Tio abbia fatto presto a dimenticarti e a sostituirti con Sophie?- rispose il ragazzo, ridacchiando.
- Non sei spiritoso! - disse quella, lanciandogli un’occhiata fulminante.
– Tranquilla, è un ragazzino, e i ragazzini cambiano idea facilmente…- la rassicurò lui, sempre con il suo sorrisetto stampato in volto.
- A me interessa che tu non cambi idea facilmente! - gli rispose, ricambiando il sorriso.
Shade si avvicinò, baciandola teneramente:- Per quello puoi stare sicura: sono un tipo alquanto testardo io -
- Ah, me ne sono accorta sai?- gli fece lei, sfuggendo alle sue labbra.
- Come dici?- domandò lui, stupito.
- Credi che non sappia della tua dannatissima cocciutaggine?- ripeté lei, guardandolo con aria di sfida.
- Come se tu non fossi da meno!- fece quello, alzando gli occhi al cielo.
- Io!?- esclamò Rein, con finto stupore.
– Si, tu!- ripeté Shade, guardandola – Credi che non mi ricordi di quanto tu mi abbia fatto penare a farti ammettere che eri pazza di me!?-
La turchina scoppiò in una fragorosa risata:- Davvero, sei un pallone gonfiato Shade! - disse ridendo.
- No, sono solo realista- rispose lui in un sorriso.
- Ah, si, certo - fece lei.
- E un ottimo osservatore…- continuò lui, avvicinandosi.
- Come no! -
- Nonché ragazzo altamente affascinante- e arrivò a sfiorarle nuovamente le labbra.
- Se la metti così, non mi chiamo più Rein Yuka- annunciò lei, lasciandosi baciare.
- Uhm, allora temo che dovremmo rifare le presentazioni…- osservò lui con falso dispiacere.
- Shade, Rein!- li interruppe una voce alle loro spalle. I due si voltarono in direzione di Bright e Fine – Noi ci lanciamo nella mischia: voi che fate?- domandarono.
Shade posò di nuovo lo sguardo su Rein:- Andiamo anche noi?- chiese sorridendole.
La ragazza lo guardò per un istante senza proferire parola, gli occhi che si illuminarono di contentezza.
- Sicuro di voler danzare con questa ragazza alquanto testarda?- esclamò.
Il ragazzo ridacchiò:- Mai stato più convinto- sussurrò in risposta.
- A tuo rischio e pericolo…- disse infine quella, lasciandosi condurre tra il resto della folla.
Mentre danzavano l’uno tra le braccia dell’altra, i suoi occhi che si riflettevano in quelli di lui, il cuore della ragazza cominciò a battere veloce, sempre più veloce.
Sophie prima stava scherzando quando le aveva detto che andando avanti di quel passo, lei e Shade si sarebbero presto sposati, eppure…
Non sapeva se i sentimenti per lui sarebbero stati sempre come lo erano in quel momento, tuttavia non le importava.
Nemmeno si poneva il problema.
Quello di cui era sicura era che, ora come ora, lui faceva parte del suo piccolo universo, e questo le bastava.
Le bastava sapere che in quel momento erano lì, a godersi la festa, insieme.
Che le importava del futuro, in fondo?
Perché affidarsi a una cosa tanto incerta come l’avvenire?
L’unica piccola certezza che le serviva di sapere in quel momento era che lei gli apparteneva.
Nient’altro.
Il ragazzo le rivolse un sorriso malizioso che lei ricambiò.
Le sembrò incredibile ripensare a come si erano conosciuti, a tutti i guai che avevano passato.
Lui c’era sempre stato per lei, ed era lì anche in quel momento.
Come aveva fatto ad odiarlo tanto? Come aveva fatto ad essere così cieca?
Si diede della stupida da sola.
Quand’è che aveva cominciato a vederlo, poi, sotto un’altra luce?
Era stata solo la sua dichiarazione ad averle aperto gli occhi, oppure aveva semplicemente finito col rendersi conto che quello che provava per lui non era odio, ma un profondo senso di affetto?
Forse, dopotutto, poteva anche provare qualcosa di più di un semplice affetto per lui...
Doveva forse dirglielo? Era saggio rischiare?
- Shade? - sussurrò mentre volteggiavano in mezzo alla sala, facendosi coraggio.
- Si?- le domandò lui.
Increspò la bocca in un sorriso, arrossendo lievemente.
- Ti amo - sussurrò piano.
Il ragazzo non fiatò, lasciando che le guance gli si imporporassero un poco.
Cercò di cancellare il suo imbarazzo, continuando a farla volteggiare per la sala finché la musica non terminò.
Le coppie tornarono presto ai loro posti, come si apprestarono a fare anche loro.
Prima di tornare assieme dai loro amici, però, Shade avvicinò a sé Rein e, datale una carezza sul viso, le sussurrò qualcosa all’orecchio che la fece arrossire.
- Ehi, voi due, avete intenzione di ritornare tra noi comuni mortali?- li chiamò Auler a gran voce.
- Sbrigatevi che facciamo una foto di gruppo!- esclamarono in coro Lione e Sophie.
I due si scusarono e si diressero mano nella mano verso il gruppo.
La foto fu scattata, in ricordo di quel meraviglioso momento passato insieme, come un’unica, grande famiglia.
Tra tutti i visi sorridenti che vi comparivano sopra, però, quello di Rein era il più radioso di tutti.
Sul volto della ragazza si vedeva chiaramente dipinta in volto un’espressione serena e sognante come non aveva mai avuto prima.
Forse era merito delle ultime parole pronunciate da Shade, quel giorno…
- Ti amo anch’io -
 
   

FINE    



Ommioddio, ommioddio, è finita sul serio! ç____ç
Un pò mi dispiace, perchè alla fine mi ci ero affezionata anche io a questa fic interminabile!
Ma prima o poi doveva pur avere una fine, o no?
Ebbene, eccolo il gran finale: senza colpi di scena, sdolcinato al punto giusto e con un lieto evento a concludere il tutto.
Una conclusione perfetta, a mio parere... voi che ne pensate? ;)
Beh, dato che è l'ultimo aggiornamento mi ritaglio un pò di spazio per ringraziare i miei lettori più fedeli che hanno avuto la forza e la volontà necessarie a seguirmi fin qui.
Quest'ultimo capitolo lo dedico a voi tutti, e in particolare alle mie più fedeli lettrici tata_angel, BellaLuna e _Li_ , che mi hanno sempre sostenuto con la loro presenza e i loro meravigliosi commenti. Spero che questo finale vi abbia soddisfatte a dovere :)
Purtroppo è giunto il momento di salutarvi e darvi appuntamento a un'altra fic ( lo so che non vedevate l'ora! xD), con la speranza che tornerete a seguirmi anche lì.
Per un autore è importante sapere i pareri del suo pubblico, poichè tutto aiuta a migliorare e a farlo crescere nella scrittura. Ringrazio ancora le mie tre fedeli lettirici che hanno saputo fare anche questo. Davvero, non avrei potuto sperare in un pubblico migliore di voi, e vi ringrazio tantissimo.
Allora è proprio il caso di salutarci, senza appuntamenti per i prossimi capitoli (sigh!)
Un abbraccio e un bacio a tutti, tornerò presto fra voi (è una minaccia....)
Vi saluto!

_BlueLady_  (Vale)







 

  
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