In una notte d’estate l’incontro.
Uno trascina una vita che non ha mai accettato, spinto solo dal rimpianto e dal rancore.
L’altro duro e sfuggente nasconde un segreto inciso sul corpo.
Un vampiro e un umano.
“E.. quando hai finito che dicono? Che fai, una specie di sortilegio? Gli fai dimenticare tutto quanto è successo e loro si ritrovano con due buchini sul collo e solo un po’ di stanchezza e non sanno capire quale strano insetto li abbia morsicati?”
E cercò di sorridere, anche se il sorriso era faticoso e stanco e quasi supplice.
Dì di sì sembrava chiedergli quel sorriso,
sorridi anche tu e di sì,
che è così,
che tutto finisce bene
ed in fondo è anche un po’ comico e ridicolo.
“Quando ho finito loro non dicono più niente”
Silenzio.
Silenzio.
“Cioè?” sussurrato come un lamento e gli occhi grigi persi e le labbra strette tirate in un sorriso fittizio.
“Sono morti”
.