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Autore: TheCristopher94    07/10/2011    5 recensioni
Prendete un ninja e collocatelo nel ventunesimo secolo; ora fatelo andare in un normale istituto scolastico, aggiungete delle ragazze curiose, un rivale e dei bulletti di nome Akatsuki, cosa succederà? Per scoprirlo vi toccherà leggerlo…
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il primo giorno di scuola

 La sveglia suonava, e un ragazzo a fatica dovette alzarsi dal letto, oggi avrebbe dovuto essere il suo primo giorno di scuola e doveva passare in segreteria per consegnare gli ultimi documenti.
“Che noia, ma sbrighiamoci non vorrei far tardi il primo giorno di scuola”
Dopo essersi preparato, salì sul tetto dell’edificio, e iniziò a saltare da edificio a edificio, senza farsi vedere. Una volta arrivato nei pressi della scuola, scese dal tetto senza farsi notare da nessuno e si diresse in presidenza. Una volta giuntò lì, presentò i documenti necessari per l’iscrizione vera e propria. E anche questa era fatta, ora gli toccava farsi dire la classe e iniziare la sua farsa; l’unica cosa che avrebbe dovuto fare era tenere un profilo basso e di non commettere nulla di avventato.

 


Le ragazze quella mattina si erano svegliate presto e dopo aver fatto una ricca colazione si diressero a scuola. Una volta arrivate si diressero verso la classe e, sedendosi nei loro soliti posti, chiacchieravano di quello che era successo loro la sera prima. Mentre parlavano, a poco a poco la classe si riempì. Una volta che anche il professore Hatake fu in classe, prese il giornale e iniziò a leggerlo, e con voce stupefatta gli sentirono dire un “Incredibile”.
-Allora prof, che c’è di così interessante scritto nel giornale da non darci neanche il ben tornato dalle vacanze?- disse un ragazzo moro, con un tono sarcastico.
Tutti si girarono verso di lui, Sasuke Uchiha, oltre che intelligente era anche il più duro della classe.
Il professore si riprese e disse: – No niente, stavo leggendo una notizia riguardo a una specie di giustiziere della notte.-
A quelle parole gli occhi delle ragazze si illuminarono, perché avevano già capito chi era l’uomo di cui il prof Hatake parlava: era lo stesso ragazzo che ieri sera le aveva salvate.
-Comunque, tornando a parlare di cose più serie, quest’anno pretendo il massimo impegno da parte di tutti voi, e esigo la massima attenzione durante le spiegazioni! Sono stato chiaro?- disse il prof.
–Si prof- dissero tutti in coro.
-Bene, siccome è il primo giorno non faremo niente, ma dalla prossima volta in poi voglio che portiate i libri di testo, va bene?-
Dopo questa raccomandazione, si avvicinò alla porta e fece accomodare un ragazzo biondo con la pelle abbronzata e degli occhi azzurri, così candidi puri e di un blu che avrebbero fatto invidia sia al cielo che al mare: era uno spettacolo, aveva anche un corpo molto atletico, lo si vedeva ad occhio.
-Allora presentati, dicci chi sei e da dove vieni.-
- Mi chiamo Naruto Uzumaki, ho sedici anni, e vengo da Kyoto, non ho preferenze riguardo a gli sport e di tanto in tanto leggo qualche libro, detto questo penso di aver finito.-
Mentre in mente sua pensava: “Ah, mi sono dimenticato di dirvi che sono un ninja, ma penso che questo particolare sia superfluo”.
-Bene, ti puoi accomodare lì, accanto a Temari.-
Il biondo, senza dir più nulla, si accomodò a fianco alla bionda, che insieme alle sue amiche si fiondarono su di lui, facendo ogni sorta di domanda, ma non erano le uniche ad aver notato l’Uzumaki, anche l’Uchiha lo aveva adocchiato.
-Ma guardate quel bell’imbusto lì, ci sta fregando tutte le ragazze!- disse un castano a fianco all’Uchiha.
-Kiba calmati, quello lì è solo un cretino, vedrai che quando capirà chi comanda ci pregherà di non rompergli il bel faccino che si ritrova- disse un altro castano che era alle sue spalle.
-Sì hai ragione Neji, mi sto preoccupando per niente, non vedo l’ora di rompergli la faccia!-
-Ragazzi, non mi direte che volete sporcarvi le mani con quello lì, vero?-
Tutti si girarono verso l’Uchiha.
-E’ semplicemente un ragazzino, non vale neanche la pena di sporcarsi le mani con lui; vi ricordo che oggi dovremmo batterci con l’Aka per il dominio della scuola, perciò non pensate a quel cretino.-
Detto ciò il gruppo di Sasuke, conosciuto nella scuola con il nome di Taka, si stava preparando per una rissa che avrebbero avuto in corridoio con quelli dell’Aka.
Intanto le ore passavano e Naruto non sapeva che pesci prendere: quelle ragazze si erano piazzate lì e avevano iniziato a sparare ogni sorta di domande a raffica.
“E adesso che faccio? Qui non mi posso salvare con le arti ninja, dannazione!” pensò, mancava poco e stava impazzendo, quando sentì un suono che normalmente avrebbe trovato fastidioso da sentire, ma in quel momento lo trovò così dolce: era ricreazione e con una scusa banale abbandonò la classe. Stava dirigendosi in mensa, quando un gruppo di ragazzi lo fermò.
-Ehi, tu sai chi siamo noi?- dissero con aria da spacconi.
-No, sono nuovo, ma qualcosa mi dice che non fate parte del comitato di benvenuto, vero?-
I ragazzi iniziarono a ridere e anche il biondo rise insieme a loro.
-Lo sai sei spiritoso, ma come hai ben detto prima, non facciamo parte del comitato di benvenuto- iniziò a parlare uno più grosso con le sclere degli occhi rossi.
-Noi siamo gli Akatsuki, e se non vuoi passare guai ti consiglio ti tirare fuori i soldi!-
Poi prese a parlare un ragazzo a fianco a lui, che aveva i capelli grigi: – Quindi molla la grana, e togliti dai piedi.-
Il biondo, senza alcun timore, rispose: - Senti bell’imbusto, non so chi tu voglia spaventare con quel tuo sguardo da cucciolo bastonato, però ti consiglierei di ritornare a cuccia, okay?- disse con un tono calmo.
Oltre al team Taka, c’erano anche le ragazze fuori e rimasero di sasso.
-Non so se quel tipo sia scemo o cosa! Ma almeno sa contro chi si sta mettendo?- disse Uchiha, che era stato appoggiato da tutto il suo team.
-Sentimi bene bamboccio, o cacci i soldi o le prendi- disse furioso un altro ragazzo con i capelli biondi, che in un primo momento fu preso per una donna.
-Ma tu sei un maschio?- disse stupito Naruto.
-Certo, perché?- disse con tono arrabbiato.
-Incredibile, in un primo momento pensavo fossi una donna!-
In quel momento, tutto il gruppo, sia dell’Akatsuki che i ragazzi lì nei dintorni, scoppiarono a ridere. Preso da un attacco d’ira, il ragazzo biondo si scagliò contro Naruto, ma quest’ultimo lo schivo senza alcuna fatica. L’aggressore subito iniziò a dare pugni e pedate a raffica, ma il nuovo arrivato gli stava dietro senza problemi. Senza tanti preamboli, Naruto decise di stenderlo con un pugno in pieno torace, un colpetto leggero. Dopo aver incassato il colpo, il biondo cadde di colpo, incapace di proseguire. Subito un ragazzo dai capelli rossi lo soccorse, mentre quello con le sclere rosso lo attaccò da dietro: lo strinse in una morsa e lo sollevò da terra.
Naruto diede una testata all’indietro e subito lo colpì con il tallone nelle palle, facendo mollare la presa al gigante, che cadde in ginocchio.
L’argenteo di prima si lanciò verso il biondo con un pezzo di legno, ma non capendo come si ritrovò disarmato e sul pavimento. In quel momento pensò: “Come cazzo ha fatto?”
Per quante volte si scagliassero, il biondo sapeva come contrattaccare e reagire.
A quel punto intervenne Pain con Itachi e Konan, e ordinò a suoi di non attaccarlo. Questi, però, si lamentarono.
-Ma capo, non possiamo permettere a questo bamboccio di umiliarci così, senza pagarne le conseguenze!-
-Stà zitto, dovreste vergognarvi, tre contro uno e non siete riusciti neanche a colpirlo, abbiate almeno la decenza di chiudere il becco!-
In quel momento tutti si zittirono.
-Tu ragazzo, vieni con me, voglio parlarti.-
Naruto seguì il leader dell’Akatsuki, che chiese a Itachi e Konan di provvedere a quegli idioti. Arrivati alla mensa, lo fece sedere nel posto che di solito si prendeva l’Aka.
-Sei nuovo allora.-
Naruto si limitò ad annuire.
-Sei un tipo silenzioso, e già mi sei simpatico. Che ne dici di far parte dell’Aka?-
Il biondo fese finta di pensarci, e con lieve cenno della testa rifiutò.
-Bé capisco, ma in caso ci ripensi fammi sapere.-
Una volta finita la discussione, si alzò e si diresse in classe. Arrivato, fu preso con forza e, fatto accomodare sul banco, lo bersagliarono di domande, e con una raffica doppia, perché adesso c’erano anche il componenti della Taka.
-Ehi tu, posso sapere cosa ti ha detto Pain?- chiese Sasuke zittendo tutti.
-Mah, nulla di interessante.-
-Bé tu dimmelo, e poi sarò io e reputare se è importante o meno!- disse Uchiha con aria di superiorità.
-Bah. . . se ci tieni. Mi ha chiesto di unirmi al suo gruppo, l’Akatsuki- disse con aria indifferente.
Tutti rimasero spiazzati: a nessuna matricola era mai stata data la possibilità di entrare a far parte di quel gruppo, neanche allo stesso Sasuke avevano dato la possibilità di entrare, per questo lui aveva formato la Taka, per far capir loro che avevano fatto un grosso sbaglio ad non averlo ammesso, ma questo parve non bastare. A quella rivelazione Sasuke gli chiese: – E tu?-
Il biondo non capiva cosa volesse dire. – Io cosa?-
-Tu cosa hai risposto?- chiese con un tono che sembrava sul punto di esplodere.
-Ho rifiutato, perché?-
Subito si trovò il moro a pochi centimetri. – Cosa significa hai rifiutato?- lo prese per la giacca.
-Quello che hai sentito, ho rifiutato.-
- Ma come si fa ad essere così scemi?- disse Uchiha.
“Ma che razza di idiota ho di fronte? Rifiutare un’offerta del genere! Forse è scemo del tutto, quell’offerta avrebbero dovuta farla a me, non a lui” pensò tra sé e sé, ma poi gli venne un lampo. – Ehi che ne dici di far parte della Taka?-
Sasuke aveva pensato che se l’Aka lo avesse voluto, avrebbe dovuto passare sul suo cadavere.
-Senti, sei molto gentile a farmi questa proposta di entrare nel tuo team, ma a me non interessano le guerre tra bande, perciò mi toccherà rifiutare di nuovo.-
Sasuke, con uno sguardo che avrebbe fatto gelare il sangue a chiunque, a chiunque tranne che a lui, gli ripeté ciò che aveva detto in precedenza: – Quella di prima non era una domanda, era un’affermazione. Noi non siamo come l’Aka, noi non diamo possibilità di scelta.-
-Bé, e io odio ripetere le cose più di una volta, che si fa adesso?- disse il biondo per far innervosire il moro.
Stava per dargli un pugno, quando fu fermato dal prof. - Uchiha Sasuke fermati.-
-Allora mi presento, io sono il Prof Asuma e sarò il vostro professore d’informatica. Che ne dite se andiamo in aula informatica adesso?-
Raggiunta l’aula, tutti andarono su un sito dove stavano trasmettendo in tempo reale una rapina.
Naruto, avendo visto insieme ai suoi compagni quello scempio, con una scusa chiese al prof se poteva andare in bagno. Corse al bagno, si spogliò - di sotto aveva già la tuta - prese i suoi vestiti e li nascose con una tecnica di mimetizzazione, poi uscì dalla finestra e, mettendosi il passamontagna, corse fin lì.

Intanto nessuno si era accorto dell’assenza di Naruto, e guardavano tutti inorriditi, tutti tra quelli dell’Aka che erano appena arrivati, quando ad un tratto videro lui, un ragazzo vestito di nero che entrò nella banca. Si sentirono degli spari e poi videro uscire con i banditi tutti legati, poi con un salto si arrampicò sul palo della luce e si dileguò. I ragazzi rimasero impietriti, chi era quel tizio? Persino quelli dell’Aka rimasero a bocca aperta. Qualche istante dopo, Naruto tornò dal bagno come se nulla fosse. I ragazzi, accortosi solo ora ch’era mancato gli dissero: – Ma doveri?-
-In bagno perché? Mi sono perso qualcosa?- chiese con un aria di chi non sapeva.
-TI sei perso un salvataggio da urlo!-
-Cosa?- cercò di essere più convincente possibile, ma nessuno parve accorgersene.

Dopo altre due ore estenuanti, arrivò la fine della giornata scolastica. Naruto ringraziò il cielo anche se oggi non avevano fatto niente, di sicuro domani avrebbero dato ricerche e compiti a tutta forza, perciò, dopo aver preso un po’ respiro, si apprestò ad andarsene a casa, per posare lo zaino, perché oggi avrebbe dovuto fare orario pieno come supereroe, ma non sapeva come chiamarsi, quando senti le ragazze parlare.
-Hai visto come Ninja boy ha sconfitto quella banda di malviventi?-
-Sì abbiamo visto, è stato fantastico! Io vorrei tanto vedere cosa si cela dietro il passamontagna- disse euforica una delle ragazze.
“Certo che i ragazzi e le ragazze si sorprendono per poco. Però, Ninja Boy, eh? Lo sai che mi piace come suona: deciso, efficace e d’impatto. Sì, e ninja boy sia! Però forse dovrei dare una rinnovata alla mia tuta, per farla adattare al mio stile: il nero non mi è mai piaciuto. Ok, mentre io mi occuperò dei criminali, una mia copia penserà a fare la tuta.”
Il biondo pensò che la storia di essere un supereroe iniziava a piacergli sempre di più.

   
 
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