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Autore: MeiyoMakoto    08/10/2011    3 recensioni
Hermione è 'una tosta', come dice suo padre: si è sempre impegnata nello studio, ed a scuola ha sempre la risposta pronta. O almeno quasi sempre: perchè una semplice interrogazione in Letteratura può mandare nel panico perfino lei.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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‘Così non ci siamo proprio, Hermione.’

Un autentico fulmine a ciel sereno.

‘Cosa intende dire, professoressa?’

‘Tu mi hai ripetuto solo nozioni.’

Hermione aspettò, ma la Hack sembrava giudicarla una spiegazione più che sufficiente.

‘Continuo a non capire.’, azzardò infine per rompere un silenzio teso.

Cordelia la guardò come se stesse valutando se fosse umana o meno.

‘Hermione, la mia materia va interiorizzata. È una parola un po’ difficile, cara, lo so.’

Qui Pamela e Ralph soffocarono una risatina con un teatrale colpo di tosse (Hermione sentì di volergli dieci volte più bene di quanto non gliene avesse voluto un secondo prima) e la Hack si voltò proprio mentre il volto di Ralph era contratto per lo sforzo di non scoppiare a ridere.

‘Se fossi in te, Ralph, mi toglierei quella faccia da pesce palla’, ringhiò la professoressa, improvvisamente a corto di metafore più poetiche, ‘perché non sei affatto messo meglio della tua amica Hermione: pare che l’impulso di sbadigliare ogni volta che proferisco parola sia semplicemente più forte di te. Dovreste entrambi prendere esempio dalla signorina Pamela qui presente.’

Hermione si voltò di scatto verso l’amica, Ralph abbandonò la sua espressione mortificata per una di puro e semplice stupore, e persino Pamela sembrò presa alla sprovvista: era evidente che non le capitava spesso di venire additata come esempio da un professore.

‘Davvero, cara, non capisco come tu possa essere stata rimandata: è un tale piacere vedere la tua espressione mentre spiego!’, esclamò la professoressa tentando di imitare una faccia raggiante (con così scarso successo che gli alunni smisero di chiedersi perché fosse finita a fare l’insegnante anziché l’attrice), ‘Sei semplicemente affascinata dalla mia materia!’

Anche se ogni fibra del suo corpo gridava vendetta, Hermione, ricordando la sessione di ‘ripasso’ del giorno prima, non poté che darle ragione.

Una campanella misericordiosa decise di sottrarre i tre ad una situazione piuttosto imbarazzante. Ralph e Hermione schizzarono in piedi ancora prima di tutti gli altri, ma la Hack li bloccò con un’occhiata eloquente. ‘Vi aspetto fuori.’, sussurrò Pamela, levandosi dai piedi più in fretta che poté.

‘Allora, ragazzi.’, esordì la Hack con una calma quasi minacciosa, ‘Come sapete i corsi estivi durano solo un paio di settimane, e vi avviso in anticipo che nelle condizioni in cui siete nessuno di voi due merita la sufficienza, e di certo non ho la presunzione di pensare di potervi illuminare in così poco tempo. Perciò,’- qui una pausa ad effetto- ‘Vi inviterei a seguire un corso di scrittura creativa tenuta dalla sottoscritta. Durerà una settimana, e al termine di quella settimana voi comincerete a scrivere una storia, che alla fine del corso sottoporrete al giudizio della classe. La storia sarà in seguito valutata da me. Dalla valutazione che darò dipenderà decisamente la vostra promozione. Cominceremo domani, due ore dopo la lezione di Matematica, in quest’aula. Buona giornata.’

Con due ‘A lei’ poco convinti, i due schizzarono fuori, storditi.

‘Che razza di insegnante! Non solo ci tratta come se fossimo delle capre, ma adesso ci “invita” pure ad uno stupido corso, che tra parentesi non è previsto, forse non è neanche legale!’

‘Eddai, Hermione, non esagerare… Non sarà proprio un genio, ma sa quello che fa… più o meno. E poi a questo corso potremmo anche divertirci, no?’

‘Io invece sono d’accordo con Hermione, quella è solo un’idiota… La sua studentessa preferita sono io, non so se mi spiego!’

Nessuno dei due rise.

‘Già. Mi chiedo come mai, dato che non apri mai libro.’

‘Eddai, Hermione, non te la prendere… Mica gliel’ho chiesto io.’

‘Lo so, lo so.’

Hermione abbozzò un sorriso.

‘Comunque la cosa che mi preoccupa è questo dannato corso… Mica sono una scrittrice, io.’

‘E che ne sai? Magari sei una promessa della letteratura…’

‘Come no. Mi sa che la promessa della letteratura sei tu, sei in fibrillazione da quando la prof ha pronunciato le parole “scrittura creativa”.’

‘Beh… è da un po’ che ho certe idee… tipo il Signore degli Anelli, però non è lo stesso, non mi sognerei mai di competere con Tolkien!’

‘Ci mancherebbe altro.’

‘Il tuo sarcasmo non mi tocca, Gibbs.’

‘Sì, ok. Sentite, a chi va un gelato?’

L’umore di Hermione migliorò decisamente a quelle parole.

  

  
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