_Your Guardian
Angel_
-Kazuha!!
Finalmente sei tornata!! Sono due giorni che non ti fai sentire ne
vedere a
scuola!!-
La ragazza si girò e osservò lo sguardo dell’amica che attendeva curiosa una sua risposta.
Kazuha le
sorrise e timidamente rispose:
-Non sono
stata bene, tutto qui!-
-E non
potevi chiamarmi?? Ti avrò mandato una decina di messaggi!!-
Kazuha
sorrise a mo’ di scusa e rispose:
-Mi spiace..
Ho perso il cellulare, per quello non ti ho chiamata Fumiko!-
Prima che
quella potesse rispondere si intromise un’altra ragazza, che
con aria maliziosa
chiese:
-Ed è
un
caso che anche Hattori fosse assente in quei giorni??-
Kazuha
sobbalzò sentendo quella domanda e poi, cercando di sembrare
naturale, rispose:
-Ma cosa dici Ayako?! Non sapevo neanche che Heiji fosse stato assente in questi giorni! Sarà
stato un caso!-
Intanto però la mente della ragazza stava tornando indietro nel tempo, alla sera di due giorni
prima.
***
Kazuha sciolse i lacci già allentati e facilmente liberò le mani. Dopo di che si massaggiò per
qualche secondo i polsi mentre rifletteva sul da farsi. Doveva salvare Heiji, non poteva permettere
che quell’uomo gli facesse del male.
Quindi si alzò in piedi e, dopo aver preso una pala da un angolo, uscì dal capanno pronta a
trovare
Heiji.
Non
durò a lungo la sua ricerca, sentì infatti il
rapitore che con aria
strafottente chiedeva ad Heji:
-Mi
sento clemente.. Dimmi cosa vuoi dire alla tua amichetta prima di
morire e
glielo riferirò..!-
-Ci sarebbe una cosa che vorrei dirle.. Probabilmente non l’ho mai considerata la mia allieva da
proteggere
[*] ma qualcosa di diverso,
soltanto questo.-
Rispose Heiji prima di prendere agilmente un grosso ramo da terra e tirarlo sullo stomaco al
rapitore. Atsushi si piegò in due dal dolore e lasciò cadere la pistola, che Heiji allontanò con
un calcio. Il rapitore si trovò a terra pochi secondi dopo, quando il ragazzo lo colpì alla testa con
il
legno, facendogli
perdere i sensi.
Gli occhi di Kazuha si riempirono di lacrime e subito corse verso Heiji lasciando cadere a terra la
sua
arma improvvisata.
-Kazuha!-
Esclamò
il ragazzo quando la ragazza gli saltò al collo
singhiozzando.
-Heiji,
brutto stupido!! Cosa ti salta in mente di metterti in pericolo
così??-
Mormorò dal petto di Heiji, mentre lui le accarezzava dolcemente la schiena per rassicurarla.
Improvvisamente
Kazuha si strattonò via dal ragazzo e lo fissò
negli occhi.
Gli occhi color smeraldo di Kazuha, velati da un sottile strato di lacrime, fissarono gli occhi blu
mare di Heiji per qualche secondo. Heiji ebbe un piccolo cedimento, quegli occhi erano in
grado di farlo perdere in mille pensieri. Poi con sguardo supplichevole Kazuha chiese con un
filo
di voce:
-Per
favore Heiji.. Non farlo mai più. Non lasciarmi mai
più sola.-
Il ragazzo sorrise e la strinse al suo petto, appoggiando la sua fronte su quella della ragazza.
Guardandola
fisso negli occhi poi ripose:
-Non
lo farò mai più, te lo giuro.-
Lei gli sorrise con gli occhi lucidi e mentre sprofondava nel petto del ragazzo piangendo
sussurrò un “Grazie” al ragazzo. Heiji sorrise stringendola a se e gustandosi il profumo
di
quella ragazza a cui voleva così tanto bene.
***
-Caso o non
caso sembra che lui abbia fatto a botte con qualcuno..-
Affermò una ragazza dai capelli corti, mentre osservava Heiji dall’altra parte della classe con
un occhio nero.
-Per me Teruyo ha ragione!! Hattori deve aver fatto a botte! Guarda quell’occhio viola!! Poi prima
ho visto che
è ferito sulla nuca!!-
Affermò Fumiko iniziando ad osservare a sua volta il ragazzo. Kazuha sorrise senza entrare in quel
discorso, mentre
pensava che Heiji avesse preso tutte quelle botte solo
per permettere a lei di fuggire.
-Daiii!!! Stai
guardandolo ancora con uno sguardo perso!!!-
Disse con
tono canzonatorio Teruyo strattonando Kazuha per un braccio e facendola
tornare
alla realtà.
-Ma cosa
dici??- Cercò di giustificarsi Kazuha – Stavo
semplicemente pensando!!-
-Si pensavi
al vostro matrimonio!!-
Cinguettarono in coro le amiche facendo cambiare il colorito naturale di Kazuha in un rosso acceso. Prima
che la mora
potesse ribattere però una voce suadente dalle sue
spalle disse:
-Oh, sei
tornata Toyama!! Temevo che tu fossi scomparsa dopo il nostro primo
incontro!-
Kazuha si
girò e venne colpita da due occhi color miele che gentili la
osservavano.
-Oh, Morita!!
Non sono stata bene per un paio di giorni, tutto qui!!-
Rispose lei
con un sorriso che lo lasciò senza parole per qualche
secondo.
I due si misero a parlare amichevolmente, non immaginando minimamente di essere tenuti sotto
osservazione da
qualcuno dalla parte opposta della classe.
Heiji stava appoggiato ad un banco a far finta di ascoltare un’accesa discussione calcistica dei suoi
compagni, ma la sua attenzione era tutta per un’altra conversazione dalla parte opposta dell’aula.
Kazuha e il nuovo arrivato, di cui non ricordava il nome, stavano parlando di chissà cosa da qualche
minuto e la cosa al giovane detective dava parecchio fastidio. La cosa che più lo mandava in bestia
non era che le amiche della ragazza gli avessero lasciati soli, ma il sorriso di quella che sembrava
veramente
sincero e..
E
semplicemente perfetto.
Era così abituato ad averla vicino che aveva smesso di apprezzare quel suo sorriso spontaneo che
nasceva ogni volta che la discussione la prendeva. Non ricordava i suoi occhi vivaci che scrutavano
attenti tutto ciò che le stava attorno. Finché non aveva avuto paura di perderla non si era accorto
di quanto bene le voleva. Lei era sempre stata importante per lui, ma non l’aveva mai considerata
sotto quel aspetto. Aveva ripensato più e più volte in quei giorni alla sua amica d’infanzia e per la
prima volta si era accorto di provare qualcosa di più profondo della semplice amicizia. Ma non
l’avrebbe
mai ammesso con se stesso, figuriamoci arrivare a dirlo a lei.
I suoi pensieri troppo insistenti vennero interrotti bruscamente dall’entrata della professoressa che
riportò
la classe all’ordine.
Mentre la professoressa spiegava i pensieri del detective liceale vagavano su una conversazione
che aveva avuto
il giorno prima.
***
-Signor
Toyama io le chiedo umilmente scusa.-
Disse Heiji curvando la schiena e fissando lo sguardo verso il suolo. Il capo ispettore della polizia
di Osaka
guardò il ragazzo senza capire.
-Per cosa ti
scusi Heiji?-
Chiese l’uomo guardando il ragazzo ancora chinato a fissare il terreno. Heiji prese una lunga
boccata
d’aria e poi tutto d’un fiato rispose:
-Per aver
messo in pericolo Kazuha senza essere riuscito a difenderla.-
L’uomo
guardò Heiji e colpito dalle sue parole rispose:
-Perché
ti
senti così in obbligo di difendere mia figlia?-
Heiji sussultò e ringraziò il fatto di essere chinato e di non mostrare a nessuno il rossore che
gli stava
imporporando le guance.
-Perché..- Iniziò titubante – Perché sua figlia..- Il ragazzo deglutì e poi serrando gli occhi e
concluse: - Perché io ho il dovere di difendere sua figlia in quanto è una delle persone a
cui tengo di
più al mondo.-
L’ispettore
lo guardò e gli scappò un sorriso e rispose:
-Se quello che dici è vero, allora difendila quando io non posso. Solo così potrò sapere se
quanto dici
è veramente vero.-
Heiji si
alzò e sorridendo deciso al capo ispettore rispose:
-Non
commetterò un’altra volta l’errore di
metterla in pericolo. Sarò io il suo
angelo custode.-
Il capo
ispettore rispose con un mezzo sorriso e disse:
-Te la
affido Heiji.-
***
Heiji continuava a pensare a quella conversazione avuta col padre della sua amica. Come
poteva pensare di poter proteggere Kazuha se lei non era neanche a conoscenza di questo
suo compito?
Come si doveva comportare? E poi, Kazuha
desiderava che proprio lui la difendesse?
-Hey!!
Amico!!-
Heiji venne
riscosso da una voce a lui famigliare. Alzò gli occhio
tornando alla realtà e
chiese:
-Che
c’è da
urlare Manobu?-
-Cosa c’è da urlare?- Rispose quello con aria rassegnata –E’ già iniziata la pausa pranzo,
dov’era
il tuo cervellino?-
Heiji lo
guardò e non rispose, ancora perso tra i pensieri di un
momento prima.
-Oh,
è
innamorato il ragazzo!!-
Canticchiò
canzonatorio Tokichiro, venendo prontamente fulminato da Heiji.
-Ma che
innamorato..!! E di chi poi?!-
Chiese irritato Heiji. Gli altri due ragazzi scoppiarono a ridere vedendo la rabbia negli occhi
dell’amico.
-Di chi se non della Toyama?? E immagino ti dia molto fastidio il fatto che stia diventando
così
amica del nuovo arrivato, eh??-
Gli occhi del
ragazzo dalla carnagione scura si fecero due fessure e rispose
sibilando:
-Tacete, per
il vostro bene.-
I due
ragazzi scoppiarono a ridere e uno mormorò:
-Andiamo a
pranzo baby!!-
Heiji si alzò e frugò nella sua borsa alla ricerca del suo pranzo, subito dopo però ricordò che
la madre, non essendo a casa, aveva chiesto a Kazuha se poteva cucinare il pranzo per il ragazzo.
Allora si alzò e quando arrivò davanti al banco di Kazuha, vedendola chiacchierare ancora col nuovo
arrivato,
sibilò
irritato:
-Il mio
pranzo?-
La ragazza
lo guardò storto e rispose:
-Non si usa
più chiedere per favore?-
Heiji
sbuffò
e con un tono acuto e beffardo chiese:
-Per favore
Kazuha cara, mi potresti dare il pranzo che mi hai amorevolmente
preparato?-
Lei
scoppiò
a ridere divertita e rispose con tono gentile e calmo:
-Ecco qui
Heiji caro..!!-
Kazuha gli porse un cestino del pranzo che Heiji aprì e si mise ad ispezionare minuziosamente
il contenuto
sotto gli occhi preoccupati della ragazza.
-Va
benissimo!!!-
Annunciò il ragazzo alla fine della sua ispezione, soddisfatto di aver trovato tutto di suo
gradimento al
suo interno.
-Dal tuo tono sembra che non ti aspettassi che ti piacesse tutto.. Conosco i tuoi gusti Heiji,
meglio di quanto
tu possa pensare!!-
Lui la guardò divertito, ma prima che potesse rispondere venne interrotto da una domanda
a bruciapelo:
-Ma voi due
state insieme??-
I due
ragazzi un po’ scandalizzati guardarono il ragazzo che aveva
fatto la domanda:
-Ma cosa te
lo fa pensare Morita?-
Chiese
Kazuha curiosa, cercando di nascondere l’evidente imbarazzo.
-Sembrate
una coppia di innamorati che continua a bisticciare.-
Rispose lui
semplicemente. I due ragazzi si guardarono e dopo qualche secondo
scoppiarono a
ridere.
-Ma cosa vai a pensare?- Disse Heiji continuando a ridere – Io e lei? Siamo semplicemente amici
d’infanzia! Come potrei sopportare una ragazza del genere?-
Kazuha lo guardò continuando a ridere, ma dentro stava morendo. Si sarebbe aspettata una risposta
diversa? Heiji aveva detto quella frase nel bosco che aveva fatto sperare di essere considerata in modo
diverso. Ma in
fondo lei era sempre stata
la sua amica, solo per quella ragione desiderava starle vicino.
-Peccato.
Sareste stata una bellissima coppia!!-
Rispose
Morita con aria un po’ dispiaciuta, subito allora Kazuha
rispose:
-Una
bellissima coppia?! Una coppia si dovrebbe voler bene, noi ci limitiamo
a
sopportarci!!-
Il volto della ragazza era disteso e naturale e questo fatto arrivò come un pugno nello stomaco
di Heiji, perché probabilmente era una cosa che lei pensava veramente. Morita gli osservò e
sorridendo alla
ragazza ribatté:
-Beh, in
questo caso allora posso provarci spudoratamente con te Toyama?-
Quel sorriso
ammaliante e la frase a bruciapelo fece arrossire Kazuha e mandare in
bestia
Heiji.
-Ma anche
no.-
Rispose
Heiji secco fulminandolo con lo sguardo. Morita lo guardò
divertito e chiese:
-Ma scusa,
se voi due siete semplicemente amici perché mai non potrei
provarci con lei?-
-Semplice.
Perché se tu provi a toccarla con un dito ti farò
pentire di essere nato.-
Sibilò Heiji prima di andare a pranzare con i suoi due compagni che l’aspettavano all’uscita
della classe.
Kazuha rimase imbambolata a guardare il ragazzo che usciva dalla classe senza capire il perché
di quella
risposta. Lei non riusciva a capire Heiji, era come un
mondo a lei oscuro.
[*] = fa rifermento al file.11 – Deplorevole per un illusionista – del numero 47 del manga
“Detective
Conan”.
*Piccola
nota dell’autrice *
Ehm..
Saaaalve!!
Due cose.. La prima è che mi scuso per il ritardo, ma non avevo ispirazione.. Ogni volta che
mi mettevo davanti ad un foglio mi si svuotava la testa. E devo ringraziare La Tucano Urbano Gang
per avermi scosso ed obbligata a tornare a scrivere grazie anche alle risate che mi sono fatta
leggendo
la loro
storia.. xD
In
più mi sono presa
bene a giocare a CityVille su facebook e ormai perdo li il mio tempo
libero..
xD
Ultima
cosa volevo solo precisare una cosa
riguardante il titolo.
Come forse
qualcuno di è già accorto coincide con il titolo
della canzone “Your guardian
Angel”
dei Red Jumpsuit Apparatus, che io personalmente adoro. Beh, diciamo che il titolo mi sembrava
azzeccato visto
anche il testo della canzone..! xD
Vabbé,
vi
lascio ad occupazioni più importanti!! : )
Grazie
dell’attenzione!!
Saru!