Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Flaqui    08/10/2011    11 recensioni
Non avevo la minima idea che, se avessi davvero preso il viale alberato sarei riuscita a liberarmi di ogni mio problema, che se non li avessi seguiti non mi sarei incasinata fino al collo.
Ma in quel momento un'unica cosa mi era chiara e tenendola bene a mente giunsi ad una conclusione.
A Privet Drive giravano strane voci su Harry Potter. Si diceva che fosse un pazzo, un genio, un mentecatto, un idiota, un assassino. Ma sola una cosa era certa. Harry Potter nascondeva un segreto. E io avrei scoperto di cosa si trattava.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dudley Dursley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sai tenere un segreto?



Prologo


Chiusi gli occhi, camminando velocemente. Quella sera era molto tardi, anzi troppo, e già mi immaginavo le proteste e le urla che mia madre mi avrebbe riversato contro nel vedermi arrivare fuori orario per cena e anche completamente bagnata.
Rimpiansi di non essermi portata una giacchetta, per proteggermi da quella pioggia assurda che sembrava voler annunciare un secondo diluvio universale.
Comunque conoscendo la mia fortuna sapevo benissimo che se mai mi fossi portata la giacca, allora non si sarebbe messo a piovere.
E dire che sembrava una così bella giornata. Con tanto di sole brillante e uccellini che cantavano spensierati.
Dove siete ora, dannatissimi pennuti?
Mentre correvo mi parve di intravedere un gruppo di persone ferme sul quello che era in origine il campo da calcetto del quartiere ma che, in mancanza di cure, era diventato uno spiazzo di terra e erbacce.
Con una smorfia di disprezzo mi accorsi che si trattava di Dursley e la sua banda di sfigati. Erano in cinque, tutti sedicenni, con brufoli, cappellini indossati al contrario e pantaloni da hip-hop. Avrebbero persino potuto spaventare qualcuno se a comandarli non fosse stato “Diddino piccino”.
Dudley Dursley era il ragazzo più irritante e fastidioso del pianeta, nonché mio vicino di casa e aveva il bruttissimo vizio di urlare all’alba (le dieci della mattina era una delle ore più vicine all’alba che riuscissi a raggiungere durante le vacanze) e andava sempre in giro con quel ghigno soddisfatto che sembrava dire “prendimi a cazzotti”.
Mi alzai sulle punte per vedere chi fosse la vittima del giorno e tirai un sospiro di sollievo quando mi accorsi che si trattava di Harry Potter.
A Privet Drive giravano voci strane su Harry Potter. Alcuni dicevano fosse un povero pazzo squilibrato che passava le sue giornate rinchiuso in camera sua. Altri dicevano che aveva subito un forte shock da piccolo e che da quel momento non si era più ripreso. C’era perfino chi sosteneva di averlo visto puntare un arma contro i suoi zii.
Gli stessi Dursley non amavano parlare di quel nipote maledetto che, rispettavano, più per paura, credevo io, che per vero sentimento.
Io l’avevo visto solo un paio di volte.
Era più grande di me di un anno, era molto più alto (non che fosse molto difficile visto che raggiungevo a malapena il metro e sessanta) e aveva degli occhi di un bellissimo verde smeraldo.
Non era affatto male, a dir la verità.
Mi avvicinai con cautela, cercando di passare inosservata, non volevo che quegli idioti iniziassero con i loro solito atteggiamento da “io sono fico e tu devi essere mia”; ma sempre abbastanza per potermi godere la scena.
In un certo senso avevo paura di Harry. Badate bene, non credevo a tutti quei pregiudizi e a quelle stupidaggini che giravano sul suo conto, solo, che in quel momento, mentre l’osservavo afferrare Dudley per la camicia e puntargli qualcosa contro il petto, non potei non spaventarmi della luce furiosa che intravedevo fra i suoi occhi.
Il resto della banda ritenne saggio, giustamente secondo il mio modesto parere, darsela a gambe e lasciare il loro capo alle sue schermaglie famigliari con il cuginetto psicopatico.
Non riuscii a distinguere che cosa si dissero in seguito, non ero abbastanza vicina per sentire, ma capii subito che se ne stavano andando quando li vidi correre verso il cunicolo buio che portava a casa.
Per un brevissimo istante, fui tentata di proseguire lungo il viale alberato che mi avrebbe portato a casa, anche se in maggior tempo. Poi, spinta dalla paura del rimprovero di mia madre e dalla curiosità di studiare ancora l’atteggiamento dei due, mi infilai nel cunicolo buio dietro di loro.
Non avevo la minima idea che, se avessi davvero preso il viale alberato sarei riuscita a liberarmi di ogni mio problema, che se non li avessi seguiti non mi sarei incasinata fino al collo.
Ma in quel momento un'unica cosa mi era chiara e tenendola bene a mente giunsi ad una conclusione.
A Privet Drive giravano strane voci su Harry Potter. Si diceva che fosse un pazzo, un genio, un mentecatto, un idiota, un assassino. Ma sola una cosa era certa. Harry Potter nascondeva un segreto. E io avrei scoperto di cosa si trattava.




Angolo Dell'autrice

Ciao a tutti!
Allora questa storia nasce in modo molto starno..
Stavo lavorando al nuovo capitolo di un'altra mia ff, sempre su Harry Potter, e alla fine mi è uscito questo sgorbietto qui...
Spero che possiate comunque apprezzarlo, davvero so che vi aspettavate che aggiornassi con il nuovo capitolo di "Quel Maledette lunedì" ma per il momento sono priva di ispirazione... Un ringraziamento e una dedica speciale a chi è riuscito ad arrivare fino a qui..
So già che non è una delle storie migliori che si possano leggere in questa sezione, ma una piccola recensione non fa mai male...
Un enorme bacione...
Fra
   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Flaqui