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Autore: Gra Gra 96    08/10/2011    9 recensioni
Il sogno, qualunque esso sia, non è mai alla nostra portata.
E’ qualcosa di incredibile, di unico, d’inafferrabile…
Per anni e anni si attende con crescente impazienza il meraviglioso momento in cui lo si vedrà realizzato. Ma si rimane sempre soddisfatti da quanto ottenuto, o no?
Ebbene, solitamente è la delusione ad averla vinta sulla felicità. Perché?

Lily si prepara a frequentare il suo primo anno ad Hogwarts, mentre una forte rabbia nei confronti della cugina s'irradia sempre più in lei.
Rose ha deciso di seguire il ragazzo che ama a Beauxbatons, mettendo al primo posto l'amore rispetto all'amicizia e alla famiglia.
Tante avventure accompagneranno Rose e Blue alla ricerca dell'ideantità misteriosa della madre di quest'ultimo.
Tante avventure accompagneranno la piccola Lily ad Hogwarts.
L'intenso rapporto tra le due cugine è davvero destinato a scomparire per sempre?
E Scorpius avrà veramente voltato pagina, dimenticando i bei giorni trascorsi con Rose e riversando le sue attenzioni su Lily?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Roxanne Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Wherever you go, you'll be always Rose... '
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Hai un amico in me, Lilian, un grande amico in me.

Il momento dello Smistamento è senz’altro uno dei più belli e intensi di tutta la carriera scolastica di un mago. E’ davvero emozionante solo il pensiero di ritrovarsi sul capo un logoro capello intelligente e acuto, a tal punto da saper leggere all’interno del proprio cuore con assoluta facilità.

Eppure da molti lo Smistamento è visto solo ed esclusivamente come un momento pieno d’ansia, d’angoscia, di preoccupazione, di tensione e di paura.

Paura di non essere smistato nella casa giusta.

Paura di deludere le aspettative nutrite dalla propria famiglia.

Paura di tutto e paura di niente.

Ebbene sì, Lilian Luna Potter faceva parte a tutti glieffetti di questa seconda categoria.

Non era stato sempre così: l’undicenne ricordava bene la gioia provata anni prima, fremente e impaziente di conoscere l’esito del Cappello Parlante una volta che le fosse stato posto sulla folta chioma.

- Ehi, cuginetta, nervi saldi, intesi? – sussurrò Hugo all’amica, prendendola affettuosamente per mano. Il rapporto affettivo che li legava era qualcosa di unico e speciale.

In quel momento si trovavano entrambi immersi in una folla di altrettanti nervosi ragazzini undicenni, presidiati dall’austera figura di Neville Paciock, vice – preside della scuola.

- Più facile a dirsi che farsi! – esclamò la rossa con un sorrisino forzato. – Tu come fai a essere così tranquillo, Hughetto?

Le orecchie del ragazzino assunsero improvvisamente una tonalità arancione, tendente al rosso, caratteristica ereditata senza alcun dubbio dal padre. Lo imbarazzava sempre sentirsi chiamare con quel vezzeggiativo dalla cugina.

Gettando un’occhiata nervosa tutt’attorno, rispose con sincerità: - Non lo sono, Lils. Ma che senso avrebbe trasmetterti il mio immenso nervosismo?

I due risero spontaneamente, scaricando almeno in parte la tensione.

Poi il docente di Erbologia fece loro segno di iniziare a entrare nella Sala Grande.

- Oh, Merlino! Hughetto, stringimi forte la mano e non mollare mai la presa! – mormorò la rossa con un misto di eccitazione e paura.

L’altro arrossì nuovamente.

“E dacci con ‘sto Hughetto!” pensò lui con disappunto.


***

Accoglienti e luminose candele sovrastavano il lungo corridoio che avrebbe portato il gruppetto di ragazzini al centro della Sala Grande.

Lily e Hugo camminavano mano nella mano, forte ciascuno non della propria forza, ma di quella da dare all’altro.

Dopo qualche secondo, la McGranitt, con il solito tono austero, iniziò a chiamare gli studenti uno ad uno. Allen, Anderson, Bennett, Brown, Collins, Dixon, Green, Paciock.

- Potter Lilian Luna.

Il cuore le batteva a mille, la fronte era imperlata di sudore, le braccia erano strette rigidamente lungo i fianchi. Ansia, angoscia, emozione, tensione, nervosismo.

La ragazzina, tremando, si adagiò sulla morbida sedia imbottita e attese con impazienza l’ascesa del Cappello Parlante sul suo capo.  

- Aspettavo con ansia il giorno in cui avrei incontrato l’ultima discendente della famiglia Potter. – iniziò quello con calma. – Eppure, non assomigli molto a tuoi fratelli, sai? Insomma, cara ragazza, tu sei diversa. Mi ricordi vagamente tuo padre, ma mi riporti alla mente anche qualche caratteristica di tua madre. Non ti nego la mia indecisione: Grifondoro o Serpeverde? Ti troveresti bene in entrambe le case, ne sono assolutamente convinto, ma qual è quella più incline al tuo carattere?

Serpeverde. Quel pensiero spontaneo e veritiero le aveva attraversato di colpo la mente.

- Che cosa anomala e contorta, eh? Tuo padre tanti anni orsono aveva scelto Grifondoro, mentre tu ambisci a diventare un membro della casa di Salazar. E così sia. SERPEVERDE!

Tum, tum. Il cuore le batteva più forte di prima. Tum, tum. Era una Serpeverde. Tum, tum.

Con addosso lo sguardo di tutti i presenti – era la prima Potter a essere smistata in quella casa – si diresse verso il tavolo dai colori verde e argento.

- Benvenuta! – la salutò amichevolmente il prefetto, un certo Robert Stevens. – Spero che ti troverai bene in mezzo a noi Serpi.

- Ne sono certa! – rispose Lily con un grande sorriso.

Poi, dopo essersi accomodata accanto ad un’altra ragazza del suo anno, decise di godersi i successivi smistamenti, avendo finalmente l’animo sereno.

Era davvero soddisfatta di quanto decretato dal Cappello Parlante.

- Weasley Hugo.

No, non nutriva alcuna speranza di ritrovare il cugino tra i Serpeverde. Lui era gentile, buono, disponibile, amichevole, dolce. Insomma, un perfetto…

- TASSOROSSO!

“Come volevasi dimostrare!” pensò la ragazzina con rassegnazione.

Prima di concentrarsi sul successivo smistamento, lanciò una dolce occhiata in direzione di Hugo. Sembrava felice, molto felice, ed era certa che si sarebbe trovato splendidamente tra i Tassorosso. Dopotutto, Lucy aveva passato tutta l’estate ad elogiare la bellezza di quella casa, quindi perché non crederle?

- Zabini Elinor.

Lily sobbalzò nell’udire quel nome così familiare. Ricordava perfettamente quella simpatica ragazzina, con la quale aveva stretto una profonda amicizia durante i giorni in cui aveva frequentato una scuola elementare babbana. Quante ne avevano combinate insieme!

- SERPEVERDE!

La sentenza del Cappello Parlante la riscosse dai suoi ricordi, facendole sprizzare gioia da tutti i pori. Non sarebbe stata sola a Serpeverde: Elinor le avrebbe fatto compagnia!

- Lilian, sei proprio tu? – esclamò la mora esterrefatta, affrettandosi a raggiungere l’amica.

La rossa scatto in piedi e strinse in un abbraccio la compagna, esclamando con gioia: - Sì, sono proprio io! Vedo che entrambe siamo riuscite a essere smistate nella casa desiderata.

Poi, sedendosi l’una accanto all’altra, iniziarono a chiacchierare del più e del meno. Nonostante fosse passato quasi un anno dall’ultima volta in cui si erano viste, il loro bel rapporto di amicizia non era minimamente cambiato.

- Vorrei dire qualche parola. – annunciò la preside, ergendosi in piedi con la solita compostezza.

- Che vecchia befana! – commentò Elinor con malizia.

La rossa rise solamente per educazione, vista la grande stima che provava nei confronti di Minerva McGranitt. Era proprio una gran donna, quindi che motivo aveva la sua amica per rivolgerle sgradevoli appellativi?

- Spero proprio che questo anno si prospetti piacevole per tutti voi. Vi prego di non infrangere le regole e di studiare con impegno. Ora lascio la parola al Cappello Parlante!
 
Un saluto a i vecchi e nuovi arrivati,
ora che siete già belli smistati,
ci tengo a enfatizzare un concetto,
più importante di ogni precetto.
Non trascurate un valore importante,
anche se può non apparire eclatante,
l’amicizia riscalda ogni cuore,
donando tantissimo amore.
Dei finti amici però diffidate,
solo i cuori puri e sinceri amate,
e non serbate rancore per tempo infinito,
con un abbraccio sarà tutto finito.
La distanza non è qualcosa di invalicabile,
superatela con carattere affabile,
e ricordate sempre una cosa:
l’amore è come una rosa.
 
Lily ascoltò attentamente ogni singolo verso di quella strana e curiosa filastrocca ideata dal Cappello Parlante e la cosa le diede molto a cui pensare.

“E’ come se volesse lanciare un messaggio proprio a me: non serbare per sempre rancore per un torto subito da una persona amica. Rose.”

Inoltre, cosa diamine significava “l’amore è come una rosa”?

Stranamente solo lei sembrava immersa in quei confusi pensieri; tutti gli altri, infatti, avevano iniziato a ingozzarsi della qualunque cosa: cosce di polle, patate al forno, involtini, lasagne, roastbeef e chi più ne ha più ne metta!

E, mentre osservava attentamente i membri della sua casa, fu presa da un momento di puro sconforto e tristezza. Perché Rose non era lì, perché?

Eppure la cugina gliel’aveva promesso…

Le promesse vanno mantenute. Sempre.


Spazio autrice

Insomma, rispondete con sincerità: è passato troppo tempo dall'ultimo aggiornamento di questa storia? Certo che no! Sono stata davvero un fulmine nello scrivere questo terzo capitolo! U.U
Ad ogni modo, spero davvero che vi sia piaciuto! ^^
Soddisfatti delle decisioni del Cappello Parlante, o no? Spero di sì.
In questo capitolo ha fatto la sua comparsa un nuovo personaggio, Elinor Zabini.
Se volete saperne di più su di lei e sul modo in cui ha fatto amicizia con la piccola Potter, vi consiglio di leggere la mia one shot Lilian, non Lily!
Ci tengo a precisare che questa non è affatto pubblicità occulta U.U (come no!)
Comunque, dalle numerose recensioni (grazie *___*) ho potuto constatare che molti di voi stanno iniziando a odiare Rose. Ebbene, c'è qualcuno che sta ancora dalla parte di quella povera ragazza? 
Inoltre, avrei una proposta da farvi: che ne direste se dedicassi un capitolo a Roxanne, Lorcan, Violetta, Albus, Lisander, Frank e Charlotte? Insomma, agli amici di Rose. Fatemi sapere! ;)
Un grazie speciale alle sedici meravigliose persone che hanno recensito i primi due capitoli. **
E ora, ecco a voi una foto di Elinor all'età di quattordici anni. Scusate, ma non sono riuscita a trovarne una soddisfacente dove avesse undici anni. 



Non mi stancherò mai di ripetere che amo le vostre recensioni! *________*
Bacioni
Gra Gra 96


  
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