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Autore: Cohava    08/10/2011    7 recensioni
Ho deciso di riscrivere la storia di P&P raccontata da Darcy nelle sue lettere alla sorella( come dice il titolo )ANCHE SE ci saranno comunque alcune scene e capitoli in terza persona, più alcune risposte di Georgiana e forse scritti di altri personaggi.
M' intriga parecchio scrivere questa cosa specialmente perchè per molti versi il carattere di Darcy è somigliantissimo al mio ( soprattutto i difetti purtroppo );spero che vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lettere a Georgiana'
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lettere a georgiana cap. 11
Georgiana Darcy non poteva certo dirsi tranquilla, attendendo l' arrivo a Londra del fratello: egli doveva certamente esser triste per la propria situazione, ma la giovane non sapeva cosa avrebbe potuto fare per consolarlo, ne se lui si sarebbe effettivamente confidato con lei; Darcy era sempre stato estremamente sincero, ma terribilmente orgoglioso riguardo i propri sentimenti, e certamente non avrebbe gradito consigli o aiuto da parte della sorellina. Parimenti, la stessa Georgiana non era avvezza a tali situazioni: era da poco uscita dall' infanzia e ben poco sapeva di questioni romantiche; l' unica esperienza del genere che avesse mai affrontato si era risolta in un disastro ( di cui la colpa, inutile negarlo, era in parte sua ). Con premesse del genere, poteva realmente considerarsi la persona adatta ad aiutare suo fratello in quel difficile frangente? Ne dubitava. Lei stessa confidava in lui più che in ogni altro, ed aveva sempre tenuto in gran conto i suoi giudizi, spesso a discapito dei propri; si sarebbe volentieri uniformata all' abituale condotta, se solo non avesse temuto che il coinvolgimento emotivo avrebbe impedito a Darcy di valutare la situazione con obbiettività.

La giovane si mosse inquieta, spaventata dai suoi stessi pensieri. Quando mai aveva dubitato di Darcy? La sua presunzione era così forte da farle credere di poter correggere in meglio le decisioni del fratello? Inconcepibile. La sola volta in cui aveva commesso l'errore di non fidarsi di lui aveva rischiato il disonore... Eppure, nonostante tutto, era stata lei ad aprire gli occhi al giovane riguardo i suoi sentimenti verso miss Elizabeth, e lo stesso sir Edmund pareva condividere le sue opinioni, i consigli che aveva inviato per lettera lo dimostravano.

L' arrivo dello stesso Darcy pose fine alle confuse elucubrazioni della fanciulla, che lo accolse con sincera letizia; egli la salutò in modo più affettuoso del solito e per qualche istante entrambi non seppero pensare che alla propria felicità di essere nuovamente assieme. Ma Georgiana, osservando il fratello, non tardò ad accorgersi che soffriva intimamente, pur se tentava di non darlo a vedere: era pallido e cupo, ed il suo sguardo non era sereno.  Lui comunque non le diede tempo di accertarsi con sicurezza del suo stato d' animo, domandandole a più riprese riguardo il periodo che avevano trascorso separati, la salute dei loro amici cittadini e molte altre cose di poco conto; era evidente che stesse facendo il possibile perchè la conversazione non vertesse sui suoi personali sentimenti e miss Darcy lo assecondò. In verità, sebbene fosse curiosa e desiderasse chedere a Darcy di Elizabeth Bennet, si sentì in parte rassicurata dal comportamento evasivo del fratello, che la esimeva dall' indagare sulle private faccende di quest' ultimo, rischiando così di addentrarsi in qualcosa che non le competeva.
I due cenarono immediatamente, poichè il giovane era affamato a causa del viaggio, dopodichè Darcy insistette per suonare e cantare con la sorella, in ottemperanza ad una loro tradizione familiare, ma anche con il preciso intento di impedire qualsiasi possibilità di conversazione; quando si accomiatò dal fratello per andare a dormire, Georgiana si sentì profondamente insoddisfatta: nonostante la gioia di essersi riunita a colui che era per lei come un padre, la fanciulla rimpiangeva di non essere riuscita a far luce sui sentimenti di quest' ultimo poichè nonostante il timore di risultare invadente e inopportuna, sentiva sempre più intensamente di volergli essere di conforto e d'aiuto.

Nei giorni successivi, i Darcy parteciparono a numerosi svaghi, pubblici e privati: Georgiana era fermamente decisa a rallegrare il fratello, sebbene fosse ancora convinta che le decisioni di lui fossero giuste. Non avendo l' ardire di interrogarlo direttamente riguardo i casi suoi, la fanciulla ritenne opportuno fare il possibile perchè si distraesse; a questo scopo gli disse d' avere un gran desiderio di rivedere i Bingley, ottenendo così che Darcy trascorresse molto tempo in compagnia dell' amico favorito. La manovra non ottenne tuttavia gli effetti sperati: mr. Bingley, meno orgoglioso e più incline alla confidenza dall' amico, parlava sovente di miss Bennett e dell' Hertfordshire, inconsapevole del dolore che tali rievocazioni suscitavano in Darcy; inoltre, miss Bingley si rivelò un inopportuno elemento di disturbo, tentando con ogni mezzo di perseguire l'agognato doppio fidanzamento ma ottenendo soltanto di infastidire ulteriormente Georgiana e suo fratello. Per quanto riguarda Bingley, intristito dal distacco dall' amata, è probabile che neppure si accorgesse delle manovre della sorella.

Nonostante la compagnia degli amici non desse i risultati sperati, miss Darcy non si perse d' animo e continuò ad adoperarsi per essere vicina al fratello; sapendo bene quanto ad entrambi fossero invisi i ricevimenti numerosi, lo convinse ad assistere a concerti e rappresentazioni,  tentando inoltre di rendergli il più gradita possibile la vita privata: suonava per lui, lo svagava e si preoccupava lei stessa, sebbene le risultasse sgradito e difficile, di restituire le visite dei conoscenti in modo che Darcy non s' incomodasse. Eppure Georgiana vedeva bene che il fratello non era sereno. Egli si occupava con scrupolo dei propri affari e ricavava diletto dalla compagnia della sorella a di una ristretta cerchia di amici; soleva trascorrere lunghe ore leggendo e partecipava con zelo ai vari eventi culturali che la grande città gli offriva; in breve, le sue abitudini e i suoi svaghi erano rimasti immutati, così come il suo contegno, tanto che nessuno dei suoi intimi sospettava che patisse intimamente pene amorose - del resto era inimmaginabile che il riservato Fitzwilliam Darcy fosse innamorato! - ma Georgiana lo sapeva e soffriva per lui. Un paio di volte era stata persino sul punto di domandargli se fosse realmente convinto della propria decisione, ma temeva di addolorarlo maggiormente menzionando l' oggetto dei suoi desideri, dunque non osò parlarne. Si limitava a sperare che i sentimenti del fratello si quietassero, e che nel frattempo nulla turbasse la loro pace.

Una mattina miss Bingley giunse a far loro visita. Dal momento che fratello e sorella erano in casa, venne accolta con urbana cortesia e fatta accomodare nel salotto; i Darcy si disposero con buona grazia ad ascoltare le vuote chiacchiere della signorina, ma pareva che quel giorno ella avesse da dire qualcosa di estremamente importante; iniziò col conversare di cose futili, com' era solita fare, ma esibiva una cert' aria di mistero allo scopo di incuriosire i suoi interlocutori. Prendendo però atto che ne mr. Darcy ne sua sorella avevano intenzione di farle domande in proposito, trasse una missiva e la mostrò agli amici con fare teatrale: i due furono costretti a farle domande, e lei potè finalmente dire, con aria seria ma non scevra di una qual certa soddisfazione "E' da parte di miss Bennett".

Dio solo sa cosa provò Darcy in quel momento, ma la sorella, osservandolo preoccupata, constatò che manteneva un contegno eccellente, limitandosi a irrigidirsi. Dopo aver atteso un istante per essere certo che la voce non lo tradisse, il giovane domandò cosa dicesse la lettera di tanto importante.
"Oh, non starò a leggervi tutte le sciocchezze di poco conto che vi sono scritte, ma pare che miss Bennett abbia proprio intenzione di recarsi a Londra. Sarà ospite di alcuni zii, sapete, commercianti di basso rango che vivono nei dintorni di Cheapside -che cosa sconveniente!- ma sono felice che non abbia chiesto a me di ospitarla, non avrei saputo cosa risponderle. Del resto sappiamo bene che simili conoscenze a lungo andare sono sempre..." E continuò a parlare, senza accorgersi di aver perduto l' attenzione generale: Georgiana era troppo impegnata a controllare che il fratello non fosse eccessivamente turbato mentre quest' ultimo, dal canto suo, faceva il possibile per non tradire la propria agitazione. Finalmente, dominate almeno in parte le proprie emozioni, Darcy -fingendo indifferenza- chiese "La signorina viene da sola? Non è accompagnata dai genitori o... dalle sorelle?" Miss Bingley, per nulla insospettita, rispose negativamente, ed il giovane potè riacquistare la calma necessaria e cominciare a discutere sulle misure necessarie da adottare riguardo mr Bingley. Era assolutamente impossibile che egli vedesse miss Bennett: miss Bingley propose di tenergli celata la presenza della fanciula in città e mr Darcy, sebbene riluttante, non vedendo altre soluzioni accosnsentì.

Durante la conversazione, miss Darcy era rimasta in silenzio, senza esprimere il suo pensiero; era sinceramente addolorata che l' avvenimento avesse addolorato ulteriormente suo fratello, ma la decisione di lui di nascondere al suo amico quanto accadeva l' aveva turbata profondamente: per quanto il solo pensarlo la facesse vergognare, riteneva che non si trattasse di un comportamento corretto per un gentiluomo. Era mai possibile che Darcy agisse in modo errato? Il dubbio tormentò a lungo Georgiana, indecisa su quel che si dovesse fare. Pensò di parlargliene, ma non aveva idea di come entrare in argomento e temeva di intristirlo ulteriormente; in un momento di follia si chiese addirittura se non fosse il caso di avvertire lei stessa Bingley di quello che i suoi cari avevano deciso per lui, ma non volle prendere tale risoluzione -le sarebbe parsa un tradimento. Infine risolse di fidarsi ancora del fratello, pregando che fosse la giusta cosa da fare.





Angolo Autrice:

Ebbene si, sono tornata. Mi spiace immensamente di aver fatto passare tutti questi mesi dall' ultimo aggiornamento, soprattutto considerando i quanto seguono la storia ma... non ce l'ho fatta.
Avevo perso del tutto l' ispirazione e penso che innanzitutto la scrittura non debba diventare un dovere: voglio che sia il mio momento di svago, quindi se non ne ho voglia non scrivo. In secondo luogo, se mi fossi costretta ad aggiornare senza l'ispirazione ne la voglia sarebbe venuta fuori una cosa orribile, quindi ho lasciato perdere e... insomma, adesso sono qui e spero di tornare ad aggiornare con ritmo regolare.
Che ne pensate del capitolo? E' completamente diverso da come lo avevo immaginato, ma spero di aver reso come volevo una delle sfaccettature del rapporto fra Darcy e Georgiana. Darcy è un po' da prendere  a schiaffi, ma lo amiamo lo stesso, giusto? Non temete, dopo migliora e anche la sorellina tirerà fuori il fegato.
Vabbè, mi scuso ancora per il ritardo e lunga vita e prosperità a tutti voi.
  
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