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Autore: Hiren    10/10/2011    3 recensioni
Lo conosceva bene, cercava sempre di fare tutto da solo, anche se in modo disastroso, anche se era una frana. E sapeva pure che quando prendeva una decisione... «Per favore, insegnami a cucinare!» ...diveniva irremovibile.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Special edition - [ Happy Birthday!]



«Teme, ma cosa stai...» «Ti mostro come dovrebbe essere una colazione portata a letto.» «Quindi con oggi non cent-» «Niente. Proprio niente.»

Quella mattina cominciarono a discutere nemmeno alzati dal letto. E le mattine di quel giorno non succedeva mai, se non per qualcosa di veramente grave. Semplicemente, all'alba del giorno in cui il dobe compiva gli anni i due si ritrovavano sempre insieme nel letto e Naruto veniva svegliato dagli auguri di Sasuke. Poi si alzava sotto il suo sguardo vigile e preparava il caffè per entrambi, metteva dei mottini sul tavolo e aspettava che il teme lo raggiungesse a tavola. Durante la giornata poi Naruto veniva praticamente rapito dalle ragazze -Sakura, Ino e Hinata- che lo preparavano per la festa mentre i ragazzi -solitamente Shikamaru, Chouji, Sai, Kiba, Rock lee e con la partecipazione straordinaria di Neji- ogni anno trovavano un qualcosa di diverso da fare e poi un posto dove potersi accampare e mangiare qualcosina preparato in precedenza. Era sempre così, da anni, oramai entrambi ci avevano fatto l'abitudine. Ma Sasuke, a cui non piacevano per niente queste cose e che avrebbe voluto dedicarsi a tutt'altre attività più piacevoli (vedesi capitoli precedenti), non li seguiva mai se non per visionare il tutto, perciò Naruto gli veniva restituito solo a tarda sera, completamente distrutto.

Stavolta però si era svegliato solo, ma nemmeno il tempo di preoccuparsi che Sasuke si era presentato in camera sua con in mano un vassoio.
Per primo pensò “Chissà se anche io gli avrò fatto lo stesso effetto...” e abbassò lo sguardo.
Per secondo poi cominciò a ridacchiare facendo innervosire il teme. Continuava a ripetergli che era dovere di un insegnante insegnare, quindi era logico che dovesse fargli vedere come si preparava. Mai avrebbe ammesso che voleva fare qualcosa di diverso per lui, nemmeno sotto tortura. Ormai lo conosciamo bene, no?

«Ma questo muffin è buonissimo!» disse Naruto dopo il primo morso. Gli occhi gli brillavano. «Ovvio, è stato appena sfornato. Ma va più piano! Sono solo tuoi, non c'è bisogno di andare di fretta. Anzi...» si interruppe improvvisamente. «...Mh?» accennò a bocca piena. «No niente, continua a mangiare.» e mostrando una specie di sorriso si girò e tornò in cucin- ...Momento. Sorriso? Sasuke Uchiha!? Naruto si ritrovò un po' confuso, aveva visto bene o aveva avuto un enorme abbaglio?
Lasciò il muffin -quel pezzettino che ne rimaneva- sul letto e quatto quatto si avvicinò alla porta socchiusa. Tentò di intravedere attraverso quello spiraglio, c'era il teme seduto a tavola che picchiettava ritmicamente le dita sul tavolo. Purtroppo era di spalle e Naruto per quanti sforzi stesse facendo non riusciva proprio a scorgerne il viso, ma per lui che lo conosceva bene era scontato volesse dire che era preoccupato.

No niente un cavolo! Ma che carattere odioso...” si compianse il biondo portandosi una mano al viso. Ma perdendo l'equilibrio si appoggiò troppo sulla porta che finì per spalancarsi totalmente facendo girare Sasuke verso di lui.

«Dobe?» gli chiese con voce bassa. Cos'era quella gentilezza? «Ehm... tutto bene? Cioè, lo so che non sono affari miei, però... uhm...» Naruto lanciava parole alla rinfusa, mai avrebbe voluto ferire l'orgoglio tanto delicato dell'altro. E così per estorcergli informazioni o solamente per cercare di essere gentile, doveva fare dei giri di parole immensi... quando diamine sono premurosi questi dobe. «...Beh insomma! Ti so da anni ormai! Se qualcosa non va puoi dirmelo! Idiota!» disse il biondo imporporatosi sotto lo sguardo interrogativo dell'altro. «Ahahah! Che modo strano hai di tirare sul il morale, dobe.»

Ha sorriso. Ha sorriso. E pure tanto. Di gusto. Anche con gli occhi. Non sembrava una presa in giro. Niente sarcasmo. Pareva sincero. Mi sento strano. E' così bello. Non posso smettere di guardarlo. Perchè diamine non lo fa mai? Perchè diamine...”

«...oi Dobe? Ti senti bene? Non dormire in piedi!» lo riprese il moro. «...eh? S-sì?» «Tsk, e chi era l'idiota?» ghignò. «A-ah già! Tu... cosa c'è che non va? Sei... strano.» si convinse alla fine Naruto. Cioè, Sasuke era spesso contento, ma no vedeva mai esternare tale sentimento in questo modo. Che sia davvero successo qualcosa?
«Strano? In che senso?» si incuriosì il teme e alzatosi dalla sedia si accostò all'altro ragazzo. «La scena di prima! Non... uff, è strano anche da spiegare! Però se ho fatto qualcosa dimmelo, cercherò di rimediare.» proclamò fermamente Naruto. E per l'ennesima volta quel giorno provocò la nascita di un sorriso sul volto dell'altro. «Sai che quando fai quella faccia sei proprio adorabile?» soffiò sistemandogli una ciocca di capelli. Il biondo subito scattò via «M-m-ma che dici!? Sas'ke hai la febbre per caso?! P-perchè non ti stendi un po'?»

Strano strano strano strano strano strano strano strano strano strano decisamente strano! Tanto!”

«Ma quale febbre e febbre! Perchè non apri il frigo piuttosto?» sbuffò il moro. «...Il frigo? Guarda che è da ieri che è vuoto! Dovevamo scendere a fare la spesa, ricordi?» «Veramente questa settimana toccava a te, ma comunque, zitto e aprilo.» e detto questo Sasuke si sedette di nuovo. Naruto tornò ad arrossire, anche quella settimana si era dimenticato di fare la spesa. Ma non era certo colpa sua! Ci è nato dobe. *sob sob*
Aperto il frigo vi trovò una torta con su scritto con la glassa:

 

Tanti Auguri Dobe

 

e con tanto di candeline. Potrà sembrare banale ma per una cosa o per un'altra, ogni anno non riuscivano mai a festeggiare insieme o da soli. Naruto raramente riceveva una torta alle feste che gli organizzavano, e se l'avesse ricevuta naturalmente non avrebbe mai potuto avere una tale scritta sopra. Nonostante si tratti di un insulto, quel soprannome gli piaceva parecchio. Ma guai a dirlo all'altro.
Preso dall'euforia la tirò fuori dal frigo e la portò a tavola. Sembrava un bambino in un negozio di caramelle. Non era la prima torta fatta da Sasuke che stava per assaggiare, ma questa in un certo senso era speciale.

«Ma quando.... l'hai comprata? Non penso ma... quando l'hai fatta!? Cioè, e con che cosa!? In casa non c'è niente! E poi le lezioni, gli imprevisti, la missione... quando???» domandò velocemente Naruto ancora del tutto incredulo. «Tsk, un Uchiha non svela mai i suoi segreti.» disse altezzoso. «...? ...Ma quelli non erano i ma-!» «Ma zitto e mangia!» e approfittando della confusione -quasi perenne- del dobe, Sasuke affondò due dita nella torta e poi le portò alla bocca del biondo riempiendogliela per bene. «Dai che è buona, su.» asserì Sasuke. Il ragazzo si aspettava urla e strepitii come risposta, mai avrebbe lontanamente immaginato che il dobe gli avrebbe afferrato la mano e si sarebbe messo a leccare le dita sporche di glassa che aveva appena usato per tappargli la bocca. In fine si pulì le labbra con la punta della lingua «Buona sì, come tutta la roba del teme.». Il moro alzò un sopracciglio. «Mh.» «...gn?»

 

{Mente di Sasuke------> “...Troppo sfrontato anche per lui! Mi sta istigando? Vuole che reagisca? O devo fare finta di niente? E poi sono sempre io che porto la nominata... va ben, se stiamo calmi tutto si risolve. Tsk, questo non fa bene alla mia salute...”

{Mente di Naruto------> “...Forse ho esagerato? E' stata una reazione spontanea! ...credo. Volevo solo mangiare la torta! ...credo. Non avevo secondi fini! ...credo. Oddio non lo so! Devo fare finta di niente? O continuo? ...perchè non risponde?!”


«Naruto...» la voce calda di Sasuke spezzò quel silenzio. «D-dimmi!» scattò lui. «Che ne dici se per quando arrivano non ci facciamo trovare?» «...Cioè? Ci nascondiamo?» ci vollero 5 secondi al moro per digerire l'effettiva dobità del suo compagno, poi gli rispose «No idiota! Nel senso che ce ne andiamo da qualche altra parte, noi due, da soli.» «...ah...» incredibile, Naruto riusciva sempre a creare situazioni imbarazzanti. Quel silenzio ora stava massacrando Sasuke che, anche se si poteva definire la persona più sicura e convinta di tutto il pianeta, se si trattava di Naruto aveva sempre dei dubbi. La sua unica insicurezza, la sua unica incertezza. La sua unica debolezza. In situazioni come questa se ne rendeva conto, lui aveva solo il biondo, mentre quest'ultimo era circondato da tantissime persone. Il suo carattere espansivo poi era ben conosciuto, faceva del bene a tutti indistintamente e era sempre al centro dell'attenzione. Non voleva certo rilegarlo in casa, e per lui era ovvio che non poteva essere sempre il suo primo pensiero, la sua priorità... come invece Naruto era per lui. Lo sapeva bene e si malediceva nel pensare quelle cose, ogni giorno, ma la possessività degli Uchiha era risaputa... essere ossessionato a tal punto da una persona dal desiderarla ardentemente solo per sé con ogni cellula del proprio corpo. Solo questo. Ma una confessione del genere potrebbe anche spaventare, no? Perciò si può dire che soffriva in silenzio, altra capacità rinomata.

«Va bene!» «Eh?» «Ho detto che va bene! Stavo pensando a dove potremmo andare e a cosa mangiare! E anche alle facce che faranno quando non ci troveranno... ahahah!» e continuò a ridere. Una sola risata e i dubbi dell'Uchiha si dissolvevano. Alla fine andava bene, ma... Fortuna che Naruto era all'oscuro di tutto questo. O forse no. Se lo saprebbe potrebbe una volta e per tutte chiarire ogni dubbio del teme, e ci si farebbe pure una risata. «Non cambiare mai dobe.» gli mormorò Sasuke. «...Perchè mi dici questo all'improvviso?» chiese diventando serio. «Così. Ah, ma mica credevi che la torta fosse l'unico regalo?» ...ma rimase serio per poco. «S-sul serio!? Vuoi dire che c'è qualcosa di meglio?» «Ma con chi credi di parlare?» e mettendo le mani in tasca tirò fuori un foglio color pesca che Naruto conosceva bene. D'un tratto comincio a sbavare. «RAMEN!!!» ...quel foglio, introvabile per i più, prevedeva un'intera serata gratuita all'Ichiraku Ramen, quelle di -Offre la casa finchè non sei sazio!- ...di solito uscivano insieme alle confezioni di ramen surgelate. Ma erano davvero rare, difatti Naruto finora ne aveva trovato solo uno e l'Ichiraku ha evitato la bancarotta solo grazie a Sasuke che se lo era andato a riprendere.

Tornato in sé, il dobe si avvicinò a Sasuke «Ma lo sai che ti amo? Come sempre mi fai i regali migliori! E... Sasuke?» il moro si incupì d'improvviso. «...Non devi dire che mi ami quando c'è di mezzo il ramen, mi irrita.» «...Come dici?» «Hai capito bene.» lo gelò il moro. Naruto fece qualche passo indietro, rimase qualche secondo in silenzio e poi... «Neh, teme... non è che sei geloso del ramen?» Sasuke divenne rosso (Awww!), ma che stupidate diceva Naruto!? Con un passo accorciò la distanza che il biondo aveva creato. «Tsk! Io geloso del ramen? Io? Geloso di... una cosa da mangiare? Ma fai sul serio? Mph.» «Sembra che tu stia provando a convincere te stesso invece che me...» No, Sasuke non era geloso del ramen. Era geloso dell'effetto che provocava sul suo dobe. «...Pff. Ma che dobe presun-» non gli fu possibile finire la frase che fu interrotto da un bacio. «Idiota, ascolta. Io ti amo, non ti scambierei per cento ciotole di ramen. … credo. Perciò non preoccuparti e vestiti che scendiamo!» e tutto contento se ne andò in camera da letto lasciando, inconsapevole, come sempre, un Sasuke del tutto sconvolto. Lui vorrebbe riuscire a spiegarsi bene, a chiarirsi, dirgli tutto, con calma. Ma con Naruto, la calma... non esiste.

«...Ce cos'era quel “credo”? ...» 

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...Rieccomi dopo una lunga assenza! Vi sono mancata? ...  *silenzio imbarazzante*  ...uhm... Coumnque, anche se non mi sento molto bene, ho fatto uno sforzo per riuscire a pubbliacare oggi. Ed ecco un'edizione speciale dedicata al compleanno del dobe!  *lancia coriandoli*  ...a me onestamente sarebbe bastata la colazione a letto e la torta, ma non sapete cosa ha dovuto passare quel povero Sasuke per trovare quel dannato biglietto omaggio! Quante confezioni di cibo precotto ha dovuto comprare, scartare, nascondere e a volte anche mangiare... Bleah! e tutto per quel usuratonkachi di Naruto.  *sospira*  
Mi sono divertita molto a scriverla, anche se a un certo punto della storia ho leggermente invertito i ruoli... me ne sono resa conto solo una volta riletta la ff però ho preferito lasciarla così.  E a dirla tutta... mi sono tolta anche un peso dalla stomaco! Ho cercato di coprire una piccola confessione, chissà se ci sono riuscita.  *risata*
E adoro Sasuke complessato, non smetterò mai di dirlo!  XD  Però anche Naruto lo è parecchio, anche se in modo un pò diverso. 
E adoro l'ingenuità del dobe! Ma quanto è carino?  >w<
Bene, giustamente l'intera fan fiction non poteva essere dedicata solo al cibo, sarebbe stato in possibile  D:  [e credo noioso] e difatti, sembra che di cucina se ne sia parlato secoli fa  X°°D  perciò dal prossimo capitolo si torna ai fornelli!
A presto 
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