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Autore: Writer96    11/10/2011    9 recensioni
31 Ottobre 1980
Lily guarda Harry dormire, con la manina arpionata fermamente ad una ciocca dei suoi capelli. Sorride e soffia piano, ammirando internamente il bellissimo costume che gli ha cucito per Halloween: "Un bambino più bello vestito da sacchetto di dolci non s'è mai visto" ha commentato Sirius ridendo la prima volta che l'ha visto e anche lei si è messa a ridere perchè decisamente non è una caratteristica di famiglia sapersi travestire bene ad Halloween."
Genere: Comico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
- Questa storia fa parte della serie 'Come si amano i pazzi'
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31 Ottobre 1971
 
Sorridi, lanciando tutt’intorno a te occhiate entusiaste.
La Sala Grande è piena zeppa di candele e zucche particolarmente grandi e tonde. Ridacchi, nel vedere che Peter si è fermato all’improvviso notando le decorazioni. Remus, uno dei compagni di stanza, ha un sorriso mesto in volto e non sembra divertirsi molto.
Sirius, invece, è già sparito tra la folla.
Ti avvicini al tavolo delle bevande e prendi un bicchiere di succo di zucca, parlottando senza nemmeno ascoltarti con la bambina che ti è vicina. Sicuramente una Tassorosso, a giudicare dal modo timido che ha di guardarsi intorno.
All’improvviso, vedi tutto nero e senti uno sgrilletto acuto provenire dalla bimbetta.
Ti agiti e, con orrore, scopri di non avere più una testa, ma una zucca.
Continuando a dimenarti, senti una risatina provenire sprezzante da dietro di te.
-Questo, Potter, è per avermi regalato una parrucca blu senza darmi alcuna parrucca. Buon Halloween...- esclama Lily Evans, spingendoti ancora.
Certo, devi ammettere che ci sa fare, con le vendette.

 


31 Ottobre 1972

Lily sbuffa, mentre un ragno finto cerca di camminarle sulla testa.
Un momento.
Se il ragno è finto, non può camminare.
Non può fare niente, visto che è finto.
Ma cammina. Oh sì, cammina ed ha, decisamente, troppe zampe.
La bambina strilla, colpendosi i capelli con una mano e facendo sussultare il suo compagno di banco.
-Lily?- domanda Severus, preoccupato, vedendola agitarsi come un’ossessa.
Il ragno di plastica cade e giace immobile sul banco.
Lei si immobilizza, poi, inaspettatamente, comincia a ringhiare.
-Potter.-
-Felice Halloween, Evans!-
 
31 Ottobre 1973
Remus è seduto sul letto e guarda James in silenzio, sperando che non se la prenda perché non gli ah permesso di festeggiare halloween decentemente. Sirius è imbronciato e seduto accanto alla finestra e ogni tanto mugola, disperato, guardando con invidia i ragazzi e le ragazze festeggiare.
Peter è con loro e li guarda, rilassato, mangiucchiando un Calderotto e dondolando i piedi.
La mezzanotte suona e James, ancora una volta, si chiede perché Remus li abbia chiusi lì dentro, impedendogli di fare ad Evans quello scherzo meraviglioso che ha architettato per vendicarsi di qualcosa che non ricorda neanche più cosa sia.
Sirius, all’improvviso si alza e fa per afferrare la giacca ed uscire, ma la voce di Remus lo trattiene, bloccandolo nel bel mezzo di un passo.
-Dimmi, Sirius, non vorresti ascoltare una bella storia di paura? Magari riguardante i Lupi Mannari?-



31 Ottobre 1974

Cammini, decisa, sperando che nessuno di quei fantasmi ti trovi chiedendoti perché sei scappata da una festicciola di  compleanno fantasma.
Come se la risposta non fosse chiara
Non sai nemmeno come ci sei finita lì, forse è colpa di Severus, forse è colpa di Potter che si vorrà sicuramente divertire in qualche modo.
Ma non ne puoi più di annusare cose marce o, ancora peggio, cose fresche che sanno di rancido.
Vuoi goderti il tuo Halloween in pace, raccontandoti storie del terrore con Alice e Mary. E invece no, devi passarlo sfuggendo a dei fantasmi festaioli.
Patetico.
Un sussurro ti attira a spiare da dietro un muro.
Black e Potter si guardano intorno spaesati e parlottano in maniera concitata.
Si sono persi.
-Vi posso aiutare, ragazzi?- domandi, cercando di essere gentile e distaccata. Ti guardano sgranando gli occhi e, in effetti, la situazione ha del comico. Tu che aiuti loro.
Assurdo.
-Ci siamo, ehm, persi la festa dei Corvonero. Sapresti dirci dove andare?- chiede Potter, tutto d’un fiato e tu annuisci, sbuffando un po’.
-Sotterranei, aula dismessa di Pozioni. Amano fare feste in posti strani, sapete?- dici, allontanandoti per non sentire i loro grazie.
Quello che vorresti sentire sono le loro urla, quando arriveranno ad una festa che decisamente è... ultraterrena.
 


31 Ottobre 1975

Butti il pesante tomo sul letto, struffandoti gli occhi, perché non ne puoi più di studiare illegalmente e fuori orario per diventare un Animagus. Hai già deciso che sarai un cervo, un cervo stupendo.
Che saprà colpire per magnificenza e forza.
E corna, certo, ma questo è, insomma, solo un dettaglio.
Ti metti il mantello e corri di sotto, travolgendo qualcuno per le scale.
Un ringhio ti avverte che quel qualcuno altri non è che Lily, che deve essere particolarmente arrabbiata, oltretutto.
-Ehi, Evans!- dici, passandoti una mano tra i capelli. Lei ti guarda male, poi continua a scendere.
-Niente Mocciosus come accompagnatore, quest’anno? Allora me lo prendevo io il costume da pipistrello!- esclami, di fronte al suo silenzio e non ti stupisce la bacchetta che ti punta sotto la gola.
Ha le occhiaie e al nome di Mocciosus è trasalita, per qualche strano motivo.
-Non questa sera, Potter...- esclama e se ne va, lasciandoti lì come un allocco.
-Pessimo Halloween anche a te, dolcezza!- urli, ricevendo in risposta un gestaccio.
Mai visto un costume migliore da zombie. Terribilmente naturale e attraente, ti rendi conto all’improvviso.
 


31 Ottobre 1976

Per la prima volta sei da sola e sei seduta accanto al tavolo dei drink, con aria depressa, a guardare infastidita Black e Potter che ballano con la ragazza di turno.
In teoria non fanno niente di male, ma in pratica sono terribilmente irritanti, con quelle facce da schiaffi e l’aria strafottente.
Sono vestiti da mummie, banalissimi e oltretutto non belli, quindi non capisci perché le ragazze li attornino comunque.
Tu hai un vestito da ape un po’ scucito e sinceramente sei molto depressa.
Quasi quasi ti manca essere senza il pipistrello di turno, come dice Potter.
Ringhi, poi ti alzi e con passo deciso ti avvii verso Potter. Lo tocchi su una spalla e, con aria insofferente, gli dici:- Invitami ad uscire...-
Lui strabuzza gli occhi, poi balbetta qualcosa. E tu, con la tua migliore faccia di bronzo, rispondi candidamente:- Nemmeno se ti vestissi da Zucca, per il prossimo Halloween e girassi così conciato con Black per tutto il castello.-
Bene. Se non altro, per una volta, quel ragazzo è servito a qualcosa.
Torni seduta a deprimerti.
Ottimo.
Quel deficiente di James Potter sta guardando con attenzione una di quelle maledette zucche.
Ottimo.
 
31 Ottobre 1977
 
E' Halloween e tu sei vestito da zucca insieme a Sirius. Vi divertite come degli idioti a camminare dondolando e saltellando. Remus, ironia della sorte, è stato vestito da Lupo Mannaro e Peter lo guarda ridacchiando con i suoi canini da vampiro in bella mostra. All'improvviso ti volti, sentendo uno sguardo su di te. E' vestita con semplicità, con i soliti abiti babbani con cui va in giro a volte. Sorride con amarezza e inarca un sopracciglio, inclinando un bicchiere nella vostra direzione.
Arrossisci e lei si avvicina.
-Come mai ti sei vestita così, Evans? Capisco di averti detto che a volte fai paura, ma, insomma, così è davvero troppa autoironia...- scherzi, e lei scuote la testa senza smettere di sorridere.
-Sai cos'è che fa più paura ai Serpeverde? I NatiBabbani, Potter. Ho pensato che, magari, avrei provocato in loro un infarto... e, comunque, gran bel costume...- ghigna e Sirius si volta, agitando una mano in saluto.
Si volta e se ne va, camminando fiera. 
Decisamente una persona spaventosamente perfetta, sì.
 
31 Ottobre 1978
Lily e James camminano e le loro mani si sfiorano, cercandosi. lei ha una sciarpa davanti al volto e sorride, anche se lui lo può capirlo solo dal modo in cui le brillano gli occhi. Si fermano, abbracciandosi per il freddo, in mezzo alla strada, riuscendo a vedere un bel pezzo di Hogwarts. Lily sospira e posa la testa sulla spalla di James, pensando con nostalgia velata a quando ancora percorrevano quei viali da studenti. Se aguzza la vista riesce anche a vedere qualche decorazione di Halloween e le zucche di Hagrid sono ancora tutte lì, intagliate e ridanciane.
-Sai, è il primo Halloween della mia vita che passo lontano da Hogwarts...- mormora James, con la bocca sopra la testa di lei. 
-E gli anni prima di Hogwarts, scusa? Undici anni che non consideri?- domanda, voltandosi leggermente. Questa volta è lui a sbuffare, scuotendo la testa e arruffandole i capelli. Da Hogsmeade si sente provenire, talvolta, un buon odore di zucca. Sarà una bella serata, pensa lui, scorgendo una serie di studenti che si affretta a rientrare.
-Undici anni di cosa, Lily? La chiameresti vita, quella che facevo prima di conoscerti?-
 
 

31 Ottobre 1979
 
Nonostante sia un uomo sposato, James Potter continua a pensare che Halloween sia una di quelle feste imperdibili ed incredibili che capitano solo una volta all’anno e che, di conseguenza, vanno gustate perfettamente.
Ha in mano un vecchio costume da pirata ed è indeciso se indossarlo o meno, guardando con altrettanta indecisione l’altro costume che gli pende dall’altro braccio, che è meno rovinato ma forse troppo originale.
Lily lo trova così, rientrando a casa, con due abiti sdruciti in mano e l’aria confusa, in piedi in mezzo a una marea di scatoloni ancora imballati.
-Potter... Cosa stai facendo?- sibila, poggiando le innumerevoli buste della spesa sul divano. Lui scuote la testa e continua a fissare i due abiti sperando, forse, che gli parlino.
-Sembri un Troll, in questo momento, te ne rendi conto, sì?- continua lei, avvicinandosi per capire perché suo marito abbia deciso proprio quel giorno di comportarsi da emerito idiota.
Lui esulta e lancia i costumi per aria, correndo da lei e abbracciandola con tanta foga da sollevarla da terra.
-Io l’ho sempre detto che tu sei il mio angelo custode...- sussurra, correndo via e lasciandola confusa in mezzo a quegli scatoloni che no, decisamente no, non si sistemeranno da soli.
A volte si chiede ancora perché l’abbia sposato. Poi, certo, i motivi per cui questo è successo si palesano quando lui le porta dei fiori tornando a casa o la sera se ne stanno vicini a guardare le fiamme scoppiettanti nel camino.
Ma niente, niente, può compensare la vista del magnifico, grande, bellissimo James Potter vestito da Troll la sera del 31 Ottobre.
 


31 Ottobre 1980

Lily guarda Harry dormire, con la manina arpionata fermamente ad una ciocca dei suoi capelli. Sorride e soffia piano, ammirando internamente il bellissimo costume che gli ha cucito per Halloween: "Un bambino più bello vestito da sacchetto di dolci non s'è mai visto" ha commentato Sirius ridendo la prima volta che l'ha visto e anche lei si è messa a ridere perchè decisamente non è una caratteristica di famiglia sapersi travestire bene ad Halloween.
Allunga una mano e delicatamente sfiora la testa di suo figlio, che è anche figlio di quel Potter che vive perchè il mondo lo noti. Ha i capelli ribelli del padre ed è impossibile pensare che abbia solo tre mesi vista la rapidità con cui gli sono cresciuti. Harry apre gli occhi e si guardano, ognuno specchiandosi negli occhi dell'altro, poi il bambino sospira e torna a dormire, senza lasciare i capelli di Lily.
-E' proprio figlio mio...- commenta James, sedendosi accanto a lei e sfilandosi il mantello da fantasma che si era messo per divertire Harry e Sirius.
Si allunga e poggia la fronte contro la nuca della moglie.
-... Anche lui trova irresistibili i tuoi capelli...-
 


31 Ottobre 1981

Sei incollato alla finestra, il naso un po' arrossato e gli occhi che brillano divertiti. Riesci quasi a sentire le risate un po' spaventate dei bambini che credono che un grosso cane nero se li mangerà tutti per cena. In cucina Lily sta lavando gli ultimi piatti ed Harry è, come al solito, sopra la sua scopa, ridacchiando felicemente. 
Sei proprio uguale a tuo padre.
Ti volti, mentre Lily entra canticchiando leggermente, il grembiule leggermente sporco e i capelli fermati sulla nuca da una matita, pescata chissà dove. Lily sorride a entrambi i suoi bambini e ad Harry si illuminano gli occhi verdi quando lei lo prende in braccio e balla su una musica che si inventa lì per lì.
Ma hai gli occhi di tua  madre.
Ti accosti a loro e rubi a tua moglie un bacio e il bambino, poi ti siedi per terra con lui in braccio. Cominci  a fare sbuffi di fumo e lui ride, forte e allegramente.
Ridi come il tuo padrino.
Si sente una campana suonare e Lily sospira, mentre si accinge a portare il vostro bambino in camera. Sorridi, pregustandoti il pranzo che ha organizzato per domani. Ti stiracchi e la guardi e lei è bellissima, anche se stanca, anche se con una matita in testa.
E poi, la porta.
Una risata, un tonfo, la tua bacchetta sul divano. 
Un urlo disperato, una corsa, la loro.
E una luce verde.
Muori, e la morte ha lo stesso colore della tua vita. 







Ed eccomi qui, di nuovo, come al solito, con un'altra raccolta. Lo ammetto, ci sto prendendo gusto. Sì, lo so, molte le avrete già lette sulla mia pagina facebook, ma altre sono originali e... è il mio "Buon Halloween" in anticipo visto che in quel periodo, probabilmente, partirò.... 
Qualcosa sul testo:
-Lily è aracnofobica, esattamente come la sottoscritta. E James lo sa.
-Il pipistrello gigante è, ovviamente Piton. Io lo adoro, intendiamoci, ma dovevo far vedere dal punto di vista di Lily e James.
-Non sarò proprio originale, ma insomma, mi sembrava carino far confessare a Remus la sua Licantropia ad Halloween... :)
Detto ciò, tanti grazie a tutti! <3
 
   
 
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