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Autore: crazy640    11/10/2011    11 recensioni
Terzo capitolo della saga inziata con "Io e te...per sempre?", seguita da "Forbidden Passions". Incentrata principalmente sui juniors! "Erano felici insieme? Lui era felice? Tutte quelle domande avevano fine,la notizia del matrimonio era lì davanti ai suoi occhi,la prova concreta che lui era andato avanti con la sua vita,che l'aveva dimenticata da tanto tempo e che le sue non erano state paranoie" PERSONAGGI PRINCIPALI:ROSE WEASLEY,JAMES SIRIUS POTTER,RONALD POTTER,REBECCA PACIOCK,LILY POTTER,DANIEL THOMAS,ALBUS SEVERUS POTTER,SCORPIUS MALFOY.
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Io e te per sempre'
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Il più fragile

 

-Si è mai visto un matrimonio dove sia la sposa che le damigelle sono in avanzato stato di gravidanza?-

Lily accennò un sorriso e lanciò uno sguardo alla cognata,in piedi sul piedistallo di fronte allo specchio.

-Credo sia successa la stessa cosa al matrimonio della zia Luna.

Lei era incinta di Edward,anche se nessuno lo sapeva,mamma era incinta di Ronnie e James e la zia Herm aspettava Rose.

Quindi rilassati…Non è la prima volta-rispose la rossa con voce serena.

Rebecca accennò a sua volta un sorriso e si voltò verso l’amica,le dita di una mano che sfioravano il tessuto leggero del vestito bianco.

-Beh?Che te ne pare?-le domandò incerta.

Il sorriso sul volto di Lily si fece più luminoso,lo sguardo fisso sull’amica.

-Sei bellissima…-disse semplicemente.

-Davvero?Non sembro un’enorme meringa?-le domandò ansiosa.

Lily rise e scosse la testa.

-Come ti viene in mente?Certo che no!Sei fantastica!Guarda tu stessa…-le disse indicandole lo specchio.

Rebecca sospirò e tornò a fissare la propria immagine riflessa: l’immagine che lo specchio le rimandava era confortante.

Aveva temuto quel momento per tutta la mattina,arrivando quasi a contare i minuti che mancavano a quell’appuntamento così spaventoso eppure così importante.

La prova finale del vestito da sposa.

Ronald aveva cercato di rassicurarla,dicendole che sarebbe stata splendida come sempre,che non aveva nulla di cui preoccuparsi,ma tutto quello che la sua mente riusciva a immaginare era un’immensa palla di neve luccicante con braccia e gambe.

Arrivata al sesto mese di gravidanza,Rebecca Paciock Potter si sentiva enorme come se tutto il suo corpo fosse stato invaso da una creatura aliena.

Era certa che questo bambino sarebbe stato più grande sia di Lowell che di Charlotte,poteva già sentire la difficoltà con cui si muoveva dentro di lei,cercando di farsi un po’ di posto nelle sue costole o nella schiena.

Essere incinta non era mai stato un problema per lei,aveva amato ogni momento delle due precedenti gravidanze,ma questa volta non vedeva l’ora che questo bambino nascesse o la smettesse di muoversi in continuazione.

C’era una sola cosa che lo calmava:la voce ed il tocco di Ronald.

In un modo che rendeva Ronnie pieno d’orgoglio il loro bambino era capace di riconoscere il suono della voce dell’uomo smettendo di muoversi quasi fosse all’ascolto e,ogni volta che Ronald le accarezzava la pancia o semplicemente le posava una mano sul ventre,il bambino tirava un calcio per rendere partecipe il papà della sua presenza e poi si tranquillizzava…Almeno finchè la mano di Ronnie era sulla pancia.

-Allora?Qual’è il verdetto?-le domandò Lily strappandola dai suoi pensieri.

Rebecca storse leggermente le labbra chiuse in quella che era la sua caratteristica espressione pensosa e si disse che,tutto sommato, poteva andare anche peggio.

-Sì…Credo che possa andare-si limitò a dire.

Lily rise e scosse la testa.

-Ormai quello che è fatto è fatto.

Ti sposi fra una settimana e non c’è più tempo per ulteriori cambiamenti-le ricordò.

-Per te è facile!Sei soltanto la damigella d’onore…Tutti gli occhi saranno puntati sull’enorme sposa incinta-le fece notare Rebecca scendendo dal piedistallo e fermandosi a pochi passi da lei.

La risata di Lily si fece più forte,lasciandola con le lacrime agli occhi.

Rebecca la fissò con uno sguardo fermo,uno degli sguardi che usava spesso con Charlotte quando la bambina si comportava male,e aspettò che l’amica smettesse di ridere.

-Ok,posso essere sincera?-le chiese la rossa.

-Se proprio non puoi farne a meno…-

-Penso che questo vestito ti stia benissimo e,ammettiamolo,è un grande passo avanti dal tuo primo vestito da sposa…Se così possiamo chiamarlo.

Credo che quello che stai facendo sia bellissimo e incredibilmente romantico,quindi mi stupisce che dietro tutto ciò ci sia quel cavernicolo di mio fratello-disse ricevendo un sorriso divertito da parte di Rebecca-Ma tutto quello che gli invitati penseranno quando sabato sarai lì,sull’altare non sarà “Quel vestito la fa davvero enorme” o “Non sarebbe stato meglio aspettare qualche altro mese e tornare in forma prima di sposarsi?”…Penseranno al buffet,a quanto è noiosa la cerimonia…E che non hanno mai visto una sposa più raggiante ed innamorata di te-le disse concludendo quel lungo e sconclusionato monologo.

Rebecca restò in silenzio per alcuni istanti prima di sorridere e andare verso Lily con le braccia aperte,stringendola in un abbraccio,o quasi,a causa dei due pancioni prominenti.

-Grazie-

Lily le passò una mano sulla schiena e si staccò dall’abbraccio.

-Ok,ora che ne dici di cambiarti così possiamo andarcene a pranzo?-

Un’infinita fila di minuscoli bottoni bianchi,un taxi e quaranta minuti dopo,le due amiche erano sedute ad un tavolo dei più rinomati ristoranti del mondo babbano.

Dopo aver ordinato e in attesa dei loro drink,le due donne si concessero un momento di silenzio,godendosi gli inaspettati rabbi di sole in quella mattina di dicembre.

-Sei davvero convinta di voler risposare mio fratello?-

Rebecca riaprì gli occhi e sorrise incontrando l’espressione fintamente scettica dell’altra.

-Non trovi sia un po’ tardi per tirarsi indietro?Ho appena provato il vestito da sposa…-le fece notare la mora.

-Che importa?Potresti sempre tirarti indietro se volessi…Magari puoi scappare il giorno prima del matrimonio come la zia Luna!-continuò l’altra,chiaramente divertita da quello scambio di battute.

Rebecca rise e scosse la testa.

-Credo che mi atterrò al piano originale,ma grazie per la proposta-rispose ridacchiando.

Lily alzò le spalle e bevve un sorso dal proprio bicchiere,prima di tornare a fissare l’altra donna:Rebecca la conosceva abbastanza da sapere che non aveva ancora finito.

-Forza,dì quello che devi dire!-le disse,prendendo a sua volta il bicchiere.

-Ok…Ma mi stupisce che dopo dieci anni passati con quell’essere di mio fratello,conoscendo tutti i suoi vizi e difetti,e non venirmi a dire che non ne ha,tu decida di ripetere i voti quando la maggior parte dei nostri coetanei divorzia o si sposa ora per la prima volta-le disse.

Rebecca sorrise.

Lily aveva ragione:Ronald non era perfetto,aveva come tutti i suoi difetti,e alle volte il suo carettere le faceva davvero perdere la pazienza,ma…ma ormai non riusciva più ad immaginare la propria vita senza lui al suo fianco.

-Ok lascia che ti dica come io vedo tuo fratello.

Per me Ronnie è il ragazzo che ha creato il deserto nel mezzo della torre d’Astronomia per il nostro primo appuntamento,o che una volta saputo dell’arrivo di Lowell non ha esitato un’attimo a starmi vicino,nonostante fosse spaventato come e più di me.

Lo sapevi che ha pianto quando ha visto Lowell per la prima volta?-le domandò con un sorriso.

Lily scosse la testa.

Rebecca annuì e sorrise ancora di più al ricordo.

-Ha fatto lo stesso con Charlotte,e sono sicura che farà lo stesso con questo bambino.

-E’ un padre eccezionale,nonostante il lavoro lo porti lontano da casa troppo spesso,e questo bambino lo adora senza neanche averlo visto,comincio quasi ad essere gelosa!-commentò ironica.

Lily sorrise.

-Se dieci anni fa mi avessero detto che questa sarebbe stata la mia vita non ci avrei creduto:avevo intenzione di viaggiare,di studiare Cura delle Creature Magiche,di godermi la vita almeno fino a quando non avessi compiuto trent’anni…Eppure non rimpiango neanche un’istante di questi dieci anni,perché Ronnie ha reso ogni istante,anche quelli più noiosi,quelli che non vale la pena di ricordare,degni di essere vissuti.

E’ vero,ha anche i suoi lati negativi:certe volte davvero non sopporto quando vuole fare l’amico di Lowell invece di comportarsi come suo padre,o quando si indispettisce per una sciocchezza,ma in dieci anni di vita insieme non è passato un giorno senza che mi sentissi protetta o amata-concluse con voce serena.

Lily la fissò per un’istante prima di sospirare.

-Cavolo fai sembrare mio fratello una persona normale…-commentò,prima di voltarsi verso il cameriere che si era fermato al loro tavolo con le loro ordinazioni.

Per alcuni minuti restarono in silenzio,entrambe impegnate a mangiare il proprio pranzo,ma Rebecca sapeva che presto Lily avrebbe rotto il silenzio e avrebbe finalmente parlato dell’argomento che cercava di evitare dall’inizio della mattina.

E la rossa non la deluse.

-Hai notizie di mio fratello?-le domandò,lo sguardo fisso sulla propria bistecca,quasi volesse farle credere che era stato qualcun altro,un completo estraneo a farle quella domanda.

Non ebbe bisogno di chiederle di quale fratello stesse parlando.

-So che Ronnie lo ha sentito per telefono un paio di giorni fa…Sai per l’addio al celibato…-disse alzando per un breve istante lo sguardo sul volt della rossa.

Lily annuì,chiaramente insoddisfatta,ma troppo orgogliosa per fare altre domande.

Negli ultimi due mesi,dopo la festa per l’anniversario dei Potter, parlare di Albus era diventato quasi un territorio minato,un argomento tabù che cercavano di evitare il più possibile.

Rebecca sapeva che i due fratelli avevano avuto una piccola discussione alla festa e che Al se ne era andato poco dopo,seguito dai suoi accompagnatori,facendo quasi perdere le sue tracce per le settimane successive.

Per la donna quel comportamento era inspiegabile:cosa spingeva un uomo così attaccato alla famiglia come Albus a tagliare i ponti con tutti i fratelli?

Inizialmente aveva creduto che fosse una reazione alla rottura fra lui e Scorpius,ma si era dovuta ricredere quando aveva visto che Scorpius aveva continuato a mantenere i rapporti con tutti loro,nonostante non facesse più parte della famiglia.

Nessuno sapeva il motivo per cui i due uomini avevano deciso di separarsi dopo dieci anni;la loro rottura era avvolta nel massimo riservo.    

E l’unico che poteva far luce,continuava a evitare le loro chiamate.

-So che inizialmente aveva qualche remora ad accettare per paura di dover assistere ad uno spogliarello,ma Ronnie l’ha rassicurato e così ha accettato di partecipare-aggiunse Rebecca.

Lily si lasciò scappare un sbuffo ironico:come se non avesse mai visto lei o Hermione nude prima d’ora!

-Sta ancora con quello lì?-domandò ancora,cercando di mostrarsi completamente disinteressata.

Rebecca annuì.

Lily raddrizzò le spalle e sospirò rumorosamente dal naso.

-Lily…-

-No!Ne abbiamo già parlato,sai come la penso-la fermò la rossa con voce dura.

-E’ tuo fratello!E’ il tuo migliore amico e confidente fin da quando eravate bambini…-tentò lo stesso Rebecca.

-Questo non gli ha impedito di tagliarmi fuori dalla sua vita,di escludermi neanche avessi commesso chissà quale colpa!-ribattè Lily in un’impeto di rabbia.

Rebecca la vide chiudere gli occhi,la forchetta ancora stretta fra le dita della mano destra,e respirare profondamente.

-Sai cosa mi fa più rabbia?E’ che nonostante tutto,io continuo a chiedermi se è colpa mia,se avrei potuto fare qualcosa,se le cose sarebbero andate diversamente se…-disse incapace di finire il proprio pensiero.

L’altra donna restò in silenzio,consapevole che niente di quello che avrebbe detto avrebbe avuto effetto sull’amica e aspettò a lungo prima di incontrare di nuovo gli occhi di Lily.

-Allora,abbiamo progetti per il tuo addio al nubilato?-le domandò la rossa.

Era ferita,arrabbiata e delusa,ma non avrebbe permesso ad Albus di rovinarle quella giornata o i preparativi del matrimonio.

Non valeva più la pena stare male per lui.

 

 

 

Nello stesso istante,in uno Starbuck a Chelsea,Albus era seduto ad un tavolino con Melanie.

Era ormai diventato un’incontro settimanale in cui i due amici si incontravano per pranzo o anche soltanto per un caffè e si aggiornavano su quello che era successo loro durante la settimana.

Albus si guardò intorno,osservando gli altri comuni avventori del bar e sorrise:era un soleggiato pomeriggio di dicembre e per la prima volta da mesi,Albus Potter si sentiva sereno.

-Cos’hai da sorridere dolcezza?-gli domandò Melanie,osservandolo curiosa.

Al portò lo sguardo su di lei e alzò le spalle.

-Niente.Sono solo felice…-disse sincero.

Melanie si lasciò andare ad un sorriso malizioso e sollevò la propria tazza di caffè.

-A quanto pare questa notte qualcuno ha avuto multipli orgasmi…-commentò prima di prendere un sorso dalla propria tazza.

Al rise divertito,stranamente per nulla imbarazzato,e la imitò bevendo un sorso del proprio cappuccino.

Un tempo anche il minimo accenno alla sua vita sessuale lo avrebbe fatto andare in autocombustione,ma ormai era talmente abituato a battutine,frecciatine sarcastiche o anche a semplici constatazioni che non si scandalizzava più per nulla.

La sua vita era davvero cambiata.

E la cosa che lo stupiva maggiormente era il fatto che,se fino a due mesi prima continuava a sperare in un cambiamento,in qualcosa che riportasse tutto a com’era originariamente,ora stava iniziando ad apprezzare a godere la sua nuova vita senza il minimo rimpianto.

-Cosa c’è,sei gelosa?Se vuoi posso prestarti Brian per una notte-la stuzzicò ironico.

La donna scosse la testa.

-Fidati sono pienamente soddisfatta senza bisogno del tuo,e soprattutto dell’aiuto di Brian.

Comunque non che mi interessi,ma come vanno le cose fra voi due?-aggiunse poi fissando lo sguardo sul viso dell’uomo.

-Se non ti interessa allora perché lo chiedi?-fece l’altro chiaramente divertito.

La donna si limitò a lanciargli uno sguardo fermo e Al capì che era venuto il momento di smetterla con le frecciatine.

-Ok,impicciona che non sei altro!Diciamo che le cose fra me e Brian vanno bene…Non mi azzarderei a dire che siamo una coppietta felice,conoscendo Brian,però posso dirti che stiamo bene insieme-le disse.

In quei mesi Brian era diventato letteralmente la sua ancora di salvezza;Albus sapeva di aver riposto sull’uomo molte aspettative e che tante volte si era trovato a rivolgersi a lui anche per il più piccolo problema.

Sinceramente si era aspettato che l’uomo lo mandasse a quel paese molto,molto tempo fa,eppure Brian non sembrava infastidito per quel continuo bisogno di vicinanza.

-Quindi si sta comportando bene con te?Voglio dire…-chiese la donna.

-So cosa vuoi dire e sì,per quanto ne so,ha smesso di girare per locali e scopare con il primo ragazzo che gli si presenta davanti-rispose l’altro interrompendola.

-Wow!Devi essere davvero una bomba a letto se Brian Kinney ha smesso di scopare in giro…-commentò Melanie chiaramente divertita dalla conversazione.

Albus rise,chiaramente divertito,prima di darle un leggero pugno sulla spalla destra.

-Ma cos’è oggi tutto questo interesse per la mia vita sessuale?Hai deciso di passare all’altra sponda?-le domandò lui ridendo.

La donna fece per rispondere,ma qualcuno inaspettatamente si avvicinò al tavolo facendo ombra su di loro e portando entrambi ad alzare la testa.

-Albus…-

Daniel.

Proprio quando aveva smesso di prestare attenzione il passato faceva di nuovo capolino nella sua vita.

Il moro restò immobile,un’espressione indefinibile sul volto,osservando l’amico che non vedeva da mesi e che ora era lì fermo davanti a lui quasi come un fantasma sbucato dal passato.

-Daniel…Ciao…Che ci fai qui?-disse leggermente in imbarazzo.

Albus lo vide sorridere,leggermente divertito,prima di muovere la tazza di cartone da una mano all’altra.

-E’ uno Starbuck Al…-disse come se quella semplice frase potesse spiegare tutto.

Daniel era uno dei suoi migliori amici,suo cognato,eppure ora per la prima volta Al si sentiva in imbarazzo in sua presenza.

Sentendo la presenza di Melanie accanto a sé,Albus si riscosse dal suo torpore e posò lo sguardo sull’amica.

-Scusate che cafone…Dan questa è Melanie Markus,Melanie lui è Daniel Thomas-disse facendo le presentazioni.

Melanie tese la mano all’uomo che la strinse senza distogliere lo sguardo dal moro.

-Hai un minuto?-gli chiese,passando la tazza bollente da una mano all’altra.

-Veramente noi stavamo per andare…-disse cercando di sfuggire all’inevitabile.

-Al per favore-disse l’altro con tono risoluto.

Albus premette le labbra una contro l’altra e si strofinò la fronte con le dita,non sapendo cosa fare.

-Tesoro,io devo fare una telefonata importante…Ti aspetto fuori ok?-disse Melanie,decidendo per lui ed alzandosi in piedi iniziando a raccogliere tutte le sue cose.

Albus la osservò salutare ancora una volta Dan prima di avviarsi verso l’uscita del bar;quando tornò a posare lo sguardo su Daniel,lo trovò già seduto di fronte a sé.

Cosa doveva fare ora?Dan si aspettava che fosse lui ad iniziare il discorso?

Prese un sorso dal proprio bicchiere e accennò un sorriso verso l’altro.

-Allora?Come ti vanno le cose?-tentò,consapevole che quello non era il modo migliore per affrontare la situazione.

Infatti Dan aggrottò la fronte,fissandolo incredulo.

-Come va?Vuoi sapere davvero come va?Vediamo...Le cose al lavoro vanno abbastanza bene,i Cannoni stanno giocando una stagione fantastica,grazie soprattutto a tuo fratello,e per la prima volta in quasi undici anni ho incontrato mia madre…Ah e mia moglie,tua sorella è in piena crisi ormonale per colpa della gravidanza e sembra più pazza del solito…Ma questo è anche colpa tua-gli chiese avvicinandosi leggermente a lui sul tavolo.

Albus abbassò leggermente la testa cercando di rifuggire al suo sguardo.

-No in effetti avrei preferito non saperlo…Hai davvero rincontrato tua madre?-ammise,chiedendo subito dopo,sorpreso dalla novità,cercando allo stesso tempodi assimilare la valanga di informazioni che gli erano state scaricate addosso.

Daniel si limitò ad annuire,senza aggiungere nulla.

Per alcuni istanti cadde il silenzio,nessuno dei due capace di trovare un modo per iniziare la conversazione in un modo che non fosse offensivo o la portasse ad interrompersi ancora prima di iniziare.

-Siamo amici,vero?-si sentì chiedere improvvisamente Al.

Alzò lo sguardo e lo fissò scettico.

-Voglio dire io e te siamo amici?Prima di Lily c’era la nostra amicizia…-disse ancora Dan cercando di spiegarsi meglio.

-E’ così infatti-lo rassicurò Albus.

-Allora spiegami perché non sei venuto da me…Perché quando le cose con Scorpius hanno cominciato ad andare male perché non sei venuto a cercarmi?Avrei potuto aiutarti!-gli disse,lasciando trasparire leggermente la propria irritazione.

Al sospirò e abbassò la testa,posando lo sguardo sul tavolino.

-E’ complicato…-si limitò a dire.

-Mi reputo una persona abbastanza intelligente in grado di sbrogliare questo casino-gli disse con voce serena e il lieve accenno di un sorriso-Cosa è successo?Ti sei innamorato di un altro uomo?-gli chiese facendo un tentativo.

Al scosse la testa.

-No…Magari fosse così semplice.

Se avessi perso la testa per un altro uomo,almeno io e Sy ci saremmo lasciati con la nostra dose di odio e rancore,ma almeno ci sarebbero rimasti i ricordi…così invece…così invece non è rimasto più niente-disse sinceramente amareggiato.

Daniel aggrottò la fronte,confuso,restando in silenzio finchè Albus non incontrò il suo sguardo.

-Che vuoi?-gli chiese per esortarlo a continuare.

Albus fissò lo sguardo sul piano del tavolino fra di loro e restò in silenzio ancora qualche istante,riflettendo sulle proprie emozioni,rispolverando sentimenti che aveva deciso di mettere a tacere definitivamente mesi prima per evitare di soffrire.

-Hai presente quando ti accorgi di amare qualcuno per la prima volta?-gli chiese senza chiaramente aspettarsi una risposta-Quando l’amore è all’inizio e ti dici che faresti di tutto per farlo crescere,per farlo andare avanti…per proteggerlo.

E’allora che inizi a fare delle rinunce:cominci a mettere da parte dei piccoli,minuscoli pezzi di te,perché sai che se vuoi stare in quella relazione devi rinunciare a qualcosa e poi ti dici che l’altra persona farà lo stesso per te.

-Ma poi ti accorgi che non è così;ti accorgi che sei l’unico che sta cambiando,che sta trasformando sé stesso per il bene della coppia,per quell’amore a cui credevi tanto e per cui avresti fatto di tutto,anche rinunciare a tutto ciò che per te era importante.

-Però continui a dirti che va bene,che tu ami quella persona,che quelle rinunce sono niente in confronto a quello che ottieni dal vostro rapporto…

Finchè un giorno ti svegli e ti accorgi che tutti quegli anni sono passati invano,e che tutte le rinunce ed i cambiamenti sono stati inutili-concluse riscuotendosi e portando lo sguardo di nuovo sull’amico.

Daniel lo osservò attentamente,cercando il significato nascosto fra le sue parole,finchè il moro non sospirò e non incontrò di nuovo il suo sguardo.

-Scorpius sta per avere un figlio-confessò.

A quelle parole Daniel strabuzzò  gli occhi dalla sorpresa:doveva sicuramente aver capito male.

Era impossibile dopo tutti gli anni di lotte da parte di Albus per creare una famiglia,e fermi rifiuti da parte del biondo,che le parti si fossero ribaltate e che fosse Scorpius ora a giocare la parte del paparino felice.

-Come scusa?-gli chiese scettico Dan.

-Ti prego non farmelo ripetere,non hai idea di quanto sia difficile per me anche solo dirlo ad altra voce…-gli disse sincero.

-Ma sei sicuro?-domandò ancora non riuscendo a trattenersi.

Albus non rispose,limitandosi a lanciargli uno sguardo di fuoco.

-Ok ok scusa-rispose subito l’altro-E’ solo che mi riesce impossibile da credere:Scorpius è andato a letto con una donna?-gli domandò.

-Cosa?NO!Come ti viene in mente?-gli chiese Al scuotendo la testa vigoromente.

Daniel non riuscì a trattenersi dal ridere prima di lanciargli un’occhiata leggermente divertita.

-Andiamo Al,lo sai anche tu che è un requisito fondamentale per avere un figlio-gli disse prendendolo in giro.

Albus sospirò leggermente frustrato e si strofinò la fronte con le dita di una mano prima di parlare di nuovo.

-E’ complicato te l’ho detto:Scorpius ha soltanto dato lo sperma,ma non sarà il padre del bambino…A lui queste cose non interessano-commentò leggermente acido.

Daniel annuì,evitando di commentare il tono  di Albus.

-Chi è la donna?-domandò curioso Daniel.

Capì però che non avrebbe ottenuto nessuna risposta quando vide Albus scuotere la testa e bere un sorso dalla sua tazza di caffè.

-E’ soltanto per questo che vi siete lasciati quindi?-

-Non ti sembra abbastanza?-gli domandò Al,sarcastico-Ho passato dieci anni della mia vita a sentirmi dire che noi non avremmo mai avuto figli,che lui non adatto a fare il padre,che dovevamo accontentarci di quello che avevamo…E poi è bastato che lei gli chiedesse un po’ di sperma-disse alzando leggermente la voce e facendo voltare le persone ai tavoli vicini-e improvvisamente ha deciso di essere padre!-

Daniel lo osservò in silenzio,fissando la lotta interiore che Albus fece con sé stesso per cercare di recuperare un equilibrio anche precario.

-La verità è che non voleva avere figli con me…Se ci fossero stati dei figli di mezzo sarebbe stato più difficile per lui se avessimo deciso di lasciarci,sai con tutte le stronzate dell’onore che essere un Malfoy si porta dietro,così invece non c’era nessun legame da rompere…Ho dovuto soltanto chiudere la porta di casa e andarmene-commentò triste.

Dan restò in silenzio un altro istante,prima di parlare di nuovo.

-E’ per questo che ti sei affezionato a quel ragazzo?-gli domandò cominciando a capire il ruolo che quell’adolescente aveva nella vita di Albus.

Il moro annuì.

-Lane è arrivato nel momento giusto:lui aveva bisogno di me ed io di lui…Ormai si può dire che siamo una famiglia,alquanto bizzarra lo ammetto,ma una famiglia-commentò con un leggero sorriso.

-Che mi dici di quel Brian,invece?-chiese ancora curioso.

Questa volta Albus alzò le spalle,prima di lasciarsi andare ad un lungo sospiro.

-Brian è la mia cura contro la solitudine.

Ogni volta che i pensieri tornano ad assalirmi lui è lì,pronto a farmi dimenticare tutto-

Nonostante non gli fosse chiara la natura del rapporto fra i due uomini,Daniel annuì.

-Ora capisco perché ti sei allontanato da noi…-si limitò a dire.

Albus si lasciò andare contro lo schienale della sedia e fissò l’amico.

-La situazione è davvero complicata Dan…So che può sembrare stupido,ma mi sono tradito;proprio quando io vedevo svanire per sempre il mio sogno,tutti,da Rebecca a Lily hanno scoperto di aspettare un bambino e per me è stato impossibile da accettare...Lo è tutt’ora-ammise.

-Hai ragione è stupido-confermò l’uomo,ricevendo un’occhiataccia dall’altro-Però posso capirlo.

So quanto era importante per te avere una famiglia,e posso giustificare il fatto che tu ti sia sentito “messo da parte”.

Ma noi siamo la tua famiglia Albus.Non avresti dovuto escluderci così…Perché non ci hai detto prima cosa ti stava passando per la  testa?-gli domandò.

Albus premette le labbra una contro l’altra,consapevole di aver agito in maniera sbagliata,ma allo stesso tempo di aver fatto la scelta giusta.

-La situazione è davvero complicata Daniel…-si limitò a ripetere.

Dan annuì e prese un respiro profondo,lasciando che il silenzio cadesse fra di loro dopo tante parole.

-Come sta Lily?-domandò Albus,rompendo per primo il silenzio.

Daniel sorrise leggermente al solo sentire il nome della moglie.

-E’ ingrassata dall’ultima volta che l’hai vista-disse continuando a sorridere-Ogni giorno si ripromette che starà attenta,che non cederà alle voglie del bambino,ma puntualmente ogni volta cede e per me poi è uno spasso sentirla lamentarsi dei vestiti che non le stanno più-confessò sincero.

-E’ davvero così grassa?-chiese curioso.

-Enorme…Ogni notte mi ruba tutto lo spazio nel letto per riuscire a trovare una posizione che sia minimamente confortevole,però per me è perfetta-ammise sincero.

Albus sorrise,felice per la sorella.

Osservò Daniel allungarsi sulla sedia e prendere il portafogli dalla tasca dei pantaloni,aprirlo e tirar fuori un quadrato che spinse verso di lui sul tavolo.

Albus allungò lo sguardo e,nello stesso istante in cui i suoi occhi si posarono sulla foto,sentì le lacrime annebbiargli la vista.

-Ti presento il tuo nipotino-sentì dire da Daniel.

Albus osservò la foto animata:era nebulosa e verde come tante istantanee tratte da ecografie che aveva visto prima d’ora,ma per lui era qualcosa di meraviglioso;riusciva a vedere la curva della testa muoversi lentamente,le gambe unite una accanto all’altra,e soltanto per quei pochi tratti si innamorò di quel bambino,come gli era successo in passato con Lowell e con Charlotte.

-E’ un maschio?-chiese eccitato,rialzando lo sguardo sull’amico.

Daniel annuì,riprendendo la foto.

-Io l’ho sempre saputo,ma abbiamo avuto la conferma all’ultima visita-

Albus rise e si strofinò due dita sull’occhio destro,cercando di scacciare quelle lacrime fastidiose.

-Lily sente terribilmente la tua mancanza-disse Dan,attirando nuovamente su di sé lo sguardo dell’altro-Cerca di mascherarlo con la rabbia,però la conosco abbastanza da poter dire che le manchi.

Avete sempre condiviso ogni più piccola esperienza insieme fin da quando eravate bambini,e adesso che si trova ad affrontare questa gravidanza senza di te si sente sperduta-

Anche lui sentiva la sua mancanza.

-Inoltre è arrabbiata con te perché crede che tu l’abbia sostituita con i tuoi nuovi amici-continuò Daniel.

Albus aggrottò la fronte.

-Come le viene in mente una cosa del genere?Lei è mia sorella!-ribattè.

L’altro uomo ridacchiò.

-Fino a qualche mese fa tua sorella sapeva tutto di te,ogni minimo imbarazzante particolare della tua vita,ora invece sei diventato un’estraneo per lei;al suo posto c’è Melanie-gli fece notare facendo un lievissimo cenno con il capo verso la donna che era in strada.

Albus si ritrovò senza niente con cui controbattere.

-Ora devo andare-disse Daniel,alzandosi in piedi-Mi sono trattenuto anche troppo-

Albus seguì il suo esempio e si alzò,il tavolino a separare i due uomini.

-Ora sta a te decidere Albus;se vuoi tornare a far parte delle nostre vite oppure continuare la vita vissuta in questi mesi...-gli disse prima di avvicinarsi all’amico e lo strinse in un abbraccio che Albus  ricambiò dopo alcuni istanti.

Quando si separarono,Albus gli indirizzò un sorriso lievemente imbarazzato,prima di salutarlo e osservarlo andare per la propria strada,un solo pensiero che rimbombava nella sua testa.

E’ complicato.

 

Era in anticipo.

Avevano un appuntamento fra mezz’ora,ma si era liberato prima dai suoi impegni e aveva pensato di presentarsi prima allo studio con la speranza di convincerla ad andare a mangiare qualcosa insieme,anche se nutriva scarse speranze che Alice si sarebbe lasciata portare in un ristorante dove qualcuno dei loro amici avrebbe potuto vederli.

Era più di due mesi che continuavano a vedersi di nascosto,nel suo studio o in quello di Alice,ad orari assurdi,quando tutti gli altri impiegati erano tornati a casa,soltanto per rubare pochi attimi insieme.

Tante volte aveva provato a convincerla a vedersi in un motel,ma ogni volta lei aveva rifiutato,affermando che vedersi in un albergo avrebbe aggiunto altro squallore ad una storia già abbastanza patetica.

-Io non la vedrei così tragica…-commentava lui.

-Siamo due amanti,mica Romeo e Giulietta-rispondeva di rimando lei.

Quello che Alice non capiva era che anche Romeo e Giulietta erano amanti,costretti a nascondere il loro amore per colpa della rivalità delle loro famiglie…Ok forse il loro caso era leggermente diverso,loro avevano due fidanzati che avrebbero dato di matto se avrebbero scoperto del loro tradimento,ma potevano quasi arrischiarsi a considerarsi i nuovi Romeo e Giuliettta.

In quei due mesi,da quando l’aveva rincontrata,Luke non aveva paura di affermare che la sua vita era migliorata:era sempre di ottimo umore,vedeva sempre il lato positivo di ogni situazione,vedere Alice lo aiutava anche a sopportare l’idea che la data del suo matrimonio era sempre più vicina.

Perché nonostante i suoi sentimenti per Alice non fossero cambiati,anzi fossero scoppiati ancora più forti di prima,il suo matrimonio era previsto fra due mesi,per la stessa data,alla stessa ora.

Alle volte aveva vergogna di  sé stesso…Ma del resto cosa poteva fare?Alice aveva un compagno che,da quanto aveva sentito,era perfetto e di cui era molto innamorata,quindi perché avrebbe dovuto annullare il matrimonio?Soltanto perché era innamorato di lei da quando aveva sedici anni?

L’amore non conta per i Purosangue.

Cercando di allontanare quei pensieri dalla mente,si guardò intorno nello studio deserto e si fece strada verso l’ufficio di Alice;aveva percorso quei pochi metri talmente tate volte in quei mesi che ormai poteva arrivare alla porta anche ad occhi chiusi.

Fermo davanti alla porta chiusa,strinse le dita della mano destra attorno alla maniglia e alzò l’altra mano per bussare lievemente, aprendo contemporaneamente la porta.

Quello che vide nell’ufficio lo bloccò sulla soglia e fece scorrere una rabbia irrazionale nella vene:Alice era allungata pigramente sul divano,la schiena poggiata contro un bracciolo,le scarpe abbandonate sul pavimento,i primi due bottoni della camicia beige sbottonati.

Accanto a lei c’era un uomo:chiaramente alto,dai corti capelli biondi,le mani lunghe che accarezzavano pigramente una gamba di Alice abbandonata sulle proprie gambe e anche lui aveva i primi bottoni della camicia slacciati e la cravatta leggermente allentata.

Razionalmente Luke non seppe spiegarsi cosa lo fece infuriare:forse perché non si aspettava di trovare Alice in compagnia, o perché non voleva incontrare il suo ragazzo in nessuna circostanza,o forse era qualcos’altro…

Era evidente che aveva interrotto un momento di intimità fra i due, non un momento pre-sesso,ma un vero momento di intimità che soltanto le coppie che stanno insieme da anni riescono ad acquisire e questo lo faceva infuriare:Alice non si lasciava mai andare alla tenerezza con lui,non lasciava mai tempo alla dolcezza, anche subito dopo aver fatto sesso;l’attimo dopo aver recuperato le forze dall’orgasmo era già in piedi che si vestiva,pronta per mettere fine a quell’incontro.

Mai una volta gli aveva permesso di abbracciarla,o semplicemente di accarezzarla come stava facendo adesso quell’uomo,e questo gli faceva veramente girare le palle.

-Mr.Zabini…-disse Alice, chiaramente sorpresa,mettendosi a sedere, lo sguardo fisso su di lui-E’ in anticipo-

Luke si riscosse dal torpore che sembrava averlo avviluppato e annuì.

-Mi scusi se sono venuto senza prima avvertire,ma sono riuscito a liberarmi prima e ho pensato di anticipare il nostro appuntamento-disseinventando una scusa patetica su due piedi.

Fosse stato per lui,le avrebbe fatto passare la notte in quell’ufficio, dimenticando tutto il resto…Soltanto loro due.

Alice lo fissò qualche secondo in silenzio,leggendo chiaramente sul suo viso quali erano le sue reali intenzioni,per poi annuire.

-Eric,ti ricordi di Mr.Zabini?Ti ho parlato di lui…-disse Alice voltandosi verso l’uomo seduto accanto a lei.

Il biondo si alzò in piedi e gli tese la mano che Luke strinse con riluttanza.

-Eric Foster,piacere di conoscerla-disse con voce ferma,accompagnata da un altrettanto ferma stretta di mano.

-Lucas Zabini,piacere mio-disse quasi mugugnando Luke.

Eric accennò un sorriso e lanciò un veloce sguardo verso Alice.

-Quindi è lei che mi ruba della compagnia della mia Alice da quasi due mesi…-disse ironico.

Oh amico,non hai la più pallida idea di quanto questo sia vero”, pensò Luke limitandosi a sorridere.

-Ok,sarà meglio che vi lasci lavorare-aggiunse poi Eric, avvicinandosi alla scrivania per prendere la giacca e fermandosi poi accanto a Alice.

-Ti aspetto sveglio…-le disse sistemandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio destro.

-Ah Eric non è necessario…-disse Alice,ignorando bellamente lo sguardo di Luke fisso su di lei.

Il biondo alzò le spalle.

-Lo so.Voglio farlo-rispose semplicemente,strappando un sorriso alla ragazza.

Si chinò verso di lei e le diede un bacio veloce;in quei brevi istanti Luke dovette fare violenza su sé stesso per evitare di assalire Eric.

Come si permetteva di toccare ciò che era suo?

Poi la consapevolezza si fece spazio fra la sua gelosia:Alice non era sua.Apparteneva ad Eric.

Era lui quello in torto.

Dopo aver raccolto le sue cose ed averlo salutato un’ultima volta,Eric uscì dall’ufficio,lasciando i due nel più completo silenzio.

Fu soltanto quando fu certo che Eric non potesse più sentirli che Luke si decise a parlare.

-Siete davvero una bella coppia-commentò non riuscendo a bloccare la vena di sarcasmo che accompagnò le sue parole.

Alice sospirò,leggermente infastidita,prima di sistemarsi dietro la propria scivania;in quei mesi Luke aveva capito che quello era il suo modo per proteggersi,per evitare qualsiasi contatto non necessario con lui.

-Per favore,evita i commenti inutili-gli disse.

-Che c’è ora non posso neanche esprimere il mio parere?-le domandò fissando il volto della donna.

-Non mi sembra che io esprima giudizi su te e la tua compagna-gli fece notare lei.

Un’altra cosa che era  ormai evidente dopo tutti quei mesi,era che Alice evitava di pronunciare il nome di Mandy il più possibile,riferendosi a lei come “la sua compagna”.

-Non mi sembra che io ti sbatta la sua presenza dritta sotto il naso-ribattè lui.

Alice si lasciò scappare un suono ironico dalle labbra serrate.

-Cosa?-

-Questo tuo comportamento è infantile e del tutto superfluo-gli fece notare Alice.

Luke aggrottò la fronte e si avvicinò a lei,fermandosi dall’altra parte della scrivania.

-Superfluo?Scusami se non sprizzo gioia da tutti i pori dopo averti visto con il tuo compagno-ribattè lui.

Alice alzò la testa e finalmente incontrò i suoi occhi,uno sguardo battagliero pronta a sfidarlo.

-Beh almeno ora sai cosa si prova!-gli disse prima di aggirare nuovamente la scrivania e allontanarsi da lui.

Luke osservò la sua schiena e prese un respiro profondo,cercando di calmarsi,prima di parlare ancora.

-Perché non sei così con me?Credevo che con il tempo fossi cambiata,che non fossi più la stessa Alice romantica che conoscevo ad Hogwarts,invece prima l’ho vista;era lì su quel divano…

E’ completamente diversa dall’Alice che ho visto in questi due mesi.

Perché non mi permetti di starle accanto?-le domandò non riuscendo a frenare la curiosità.

-Hai scoperto tutte queste cose in meno di due minuti?-chiese di rimando Alice,lo stesso tono suscettibile di poco prima.

-Alice…-

-Cosa vuoi sentirti dire Luke?

Che non posso permettermi di essere vulnerabile con te?Che l’ultima volta che ti ho mostrato la parte romantica di me,tu l’hai minuziosamente fatta a pezzi senza il minimo scrupolo?-gli disse lasciando andare la propria rabbia.

-Non è vero…-tentò miseramente di controbattere lui.

Alice lo fissò qualche secondo prima di sospirare.

-Tu non hai la minima idea…-si limitò a dire-Sai che c’è?Forse dovresti andartene-aggiunse subito dopo,prima di avviarsi verso la porta.

-Cosa?No,io no vado da nessuna parte finchè non mi spieghi perché ti comporti così con me!-ribattè lui alzando la voce.

-Cosa pretendi?Che mi comporti con te nello stesso modo in cui mi comporto con Eric?Tu sei lo stesso con me e con lei?-

-Beh ad essere sinceri,con te sono me stesso-ammise Luke.

-Ah quale onore!-

Il silenzio cadde di nuovo fra i due,pieno di parole non dette e domande che avrebbero riaperte vecchie ferite mai completamente dimenticate.

Ma c’era una domanda che Luke non poteva esimersi dal fare,per quanto dolorosa poteva essere la risposta.

-Lo ami?-le domandò in un sussurro che non riconobbe come la propria voce.

Alice sospirò di nuovo e serrò le labbra,cullandosi per un breve istante nel silenzio.

-Quando ho conosciuto Eric ero convinta di non poter più amare.

Credevo che quello che era successo con te mi avesse danneggiato irreparabilmente e che fossi incapace di amare qualcun altro.

Lui ha raccolto i pezzi,li ha rimessi insieme e mi ha aiutato a costruire una nuova me.

Vuole costruire una famiglia…E anche se la cosa mi spaventa,mi piace l’idea che veda un futuro insieme per noi due.

So che ci sarà sempre se avrò bisogno di lui-gli disse senza guardarlo.

Improvvisamente alzò lo sguardo ed incontrò i suoi occhi,fissandoli intensamente.

-Lo amo?Sì,non riuscirei mai a stare con una persona per quattro anni,pensare di costruire una famiglia insieme se non fossi innamorata di lui.

Ma se vuoi sapere se lo amo quanto ho amato te,allora la risposta è no-disse sincera.

Luke lasciò andare il respiro che inconsciamente aveva trattenuto per tutta la durata del discorso.

-Credo che non amerò mai nessuno quanto e come ho amato te-gli confessò sincera.

Consapevole di non avere abbastanza coraggio per esprimerlo a voce,Luke restò in silenzio,nonostante la consapevolezza che anche per lui era lo stesso.

 

 

 

-E poi?-

Melanie alzò le spalle,un bicchiere di vino bianco fra le dita.

-Niente,sono usciti in strada,si sono salutati e ognuno per la propria strada…Ti aspettavi un addio strappalacrime?- domandò lei con il suo solito sarcasmo.

Brian fece una smorfia di eguale sarcasmo,prima di portare il bicchiere alle labbra.

Erano tutti riuniti a cena a casa di Melanie e Lindsay,come facevano almeno una volta alla settimana da quasi quindici anni,e facendo quasi violenza a sé stessa Melanie era riuscita a trattenersi dal chiedere a  Brian come Albus avesse reagito all’incontro inaspettato di quella mattina,per poi ricevere in cambio un’espressione stupita che non appariva spesso sul volto di Brian Kinney.

Era apparso evidente che non avesse la più pallida idea di cosa stesse parlando.

Così era stata costretta a raccontare di cosa era successo quella mattina,di come lei e Al erano stati avvicinati da un’estraneo che si era rivelato essere amico di Al.

Aveva raccontato loro delle proprie impressioni,della lunga conversazione che aveva  osservato tramite le vetrate dello Starbuck e di come,ad un occhio esperto,i due fossero sembrati molto in confidenza.

-Tu ovviamente non hai idea di chi possa essere questo tipo,vero?-domandò Micheal lanciando uno sguardo a Brian.

-Ormai dovresti conoscermi abbastanza bene da sapere che io non chiedo la biografia completa ai miei amanti-commentò il moro.

-Amanti?Adesso virresti dirmi che Alby è soltanto un’amante di passaggio per te?-domandò Lindsay scettica-Scusami tesoro,ma non ti vedevo così coinvolto con qualcuno dai tempi di Justin-aggiunse.

Brian si lasciò scappare uno sbuffo ironico,che ovviamente non convinse nessuno dei suoi amici.

Ma del resto cos’altro avrebbe dovuto fare?Ammettere che per la seconda volta nella sua vita era implicato in una relazione dove era lui,Brian Kinney,il Re delle scopate senza amore,ad essere più coinvolto emotivamente…Come cazzo era successo?

Come si era ritrovato dal trascorrere le serate fra vari gay club alla ricerca del miglior ragazzo in circolazione,almeno per quella sera,a passare le serate a casa,con un “compagno” ed un’adolescente che stava sempre fra i piedi impedendo una possibile attività sessuale,senza neanche sentire la mancanza di quello che aveva perso?

Con la stessa espressione scettica di poco prima,Brian tracannò il vino che ancora aveva nel bicchiere,cercando così di evitare lo sguardo di tutti i suoi amici.

-Ormai dovresti conoscermi abbastanza bene da sapere che io ho soltanto degli scopamici-disse poi,dopo aver mandato giù il vino.

Micheal ridacchiò.

-Quindi che farai?Gli chiederai qualcosa su questo tizio?-chiese ancora Lindsay,sinceramente curiosa e allo stesso tempo preoccupata per l’amico.

Poteva fare il duro,fingere di non avere sentimenti verso nessuno oltre che sé stesso,ma lei lo conosceva fin troppo bene per sapere che dietro quella corazza c’era un’uomo ferito fin troppe volte e che era capace di grandi gesti d’affetto e d’amore.

-Perché dovrei?Lui non mi ha chiesto niente sugli uomini che mi sono scopato in passato,perché dovrei farlo io?-ribattè Brian.

-Non ti ha chiesto niente perché non gli interessa-s’intromise Justin,un tono fermo che poco gli si addiceva e che portò tutto il gruppo a fissare lo sguardo su di lui-Accidenti Brian,ma che cazzo ti succede?

Possibile che tu sia così cieco?Quel ragazzo è ancora innamorato perso del suo ex!-

Brian restò in silenzio,lo sguardo fisso sul biondo che un tempo aveva considerato l’amore della sua vita,e aspettò che lui continuasse.

-Ha scopato con te dopo che quel tipo si è presentato a casa sua,non ti sembra un chiaro gesto di ripicca nei suoi confronti?Un modo per fargli pagare il fatto di aver scopato in giro?

Ti ha portato alla festa dei suoi genitori soltanto per far incazzare la sua famiglia e mi stupisco che tu gliel’abbia permesso perché il Brian Kinney che conoscevo io non si sarebbe mai fatto prendere per il culo in questo modo-continuò il ragazzo.

-Tu ne sai qualcosa,vero?-commentò acido Brian.

-In effetti sì!Quante volte ho provato a convincerti a venire al compleanno di Molly o anche soltanto ad un semplice pranzo con mia madre?Mi hai sempre riso in faccia,perché è così che sei fatto…O almeno eri fatto-disse Justin prima di lasciarsi scappare una risata amara.

Tutti i presenti attorno al tavolo restarono in silenzio,consapevoli che una parola male interpretata poteva scatenare un’eccesso di rabbia da parte di Brian:doveva essere l’uomo il primo a parlare.

E dopo un lungo momento,l’uomo prese un lungo respiro e alzò gli occhi sull’ex amante.

-Perché sei così certo che Albus tornerà da lui?-gli domandò,incurante delle altre persone attorno al tavolo.

Fin dal loro primo incontro,Justin era stato uno dei pochi eletti capace di far ragionare Brian e,ancora una volta,gli stava mostrando le cose dalla giusta prospettiva.

Justin lo fissò un istante,prima di rispondere.

-Cosa ti ha raccontato Albus della sua storia con quest’uomo?-gli chiese a sua volta.

Brian sbuffò,leggermente infastidito.

-Ahh,che palle…Che erano insieme da dieci anni,che era stato il suo primo amore e che si erano lasciati perché lui voleva una famiglia e questo tipo invece no-disse tralasciando i particolari troppo personali.

-Nient’altro?-chiese Ted,intromettendosi per la prima volta nel discorso.

-Ah Cristo,no!Nient’altro!Ma perché?-domandò ancora Brian cominciando davvero ad infastidirsi.

Brian non ricevette nessuna risposta,ma sentì qualcosa cadere pesantemente sul tavolo accanto a sè.

Mosse lo sguardo alla sua destra e vide un libro,poco distante dal suo gomito,e lo riconobbe:era uno dei libri scritti dall’ex di Alby.

Lo prese fra le mani e lesse il titolo “Catch me if I fall”.

-Cosa dovrei farci con questo?-disse abbracciando in uno sguardo tutti i suoi amici.

-Il protagonista di questa storia è Albus-gli disse Ted,cogliendolo di sorpresa.

Brian lo fissò in silenzio,in attesa che l’amico aggiungesse qualche altra informazione e fortunatamente fu accontentato.

-E’ la storia di un’amore adolescenziale fra due ragazzi,cominciato fra i banchi di scuola,come tanti altri,il protagonista è un ragazzo per bene che viene da una grande famiglia:padre eroe di guerra,tanti figli,tanto amore…Insomma leggermente vomitevole.

L’altro ragazzo invece viene da  una famiglia decisamente più normale,almeno per i nostri tempi,dove la madre ed il padre si odiano o semplicemente si ignorano-continuò.

-Spiegami perché questo dovrebbe interessarmi…-disse Brian cercando di mostrarsi disinteressato,evitando nella sua testa di fare i vari collegamenti con i racconti di Al e quello che Ted gli aveva appena detto.

Questa volta fu Ben a rispondergli.

-Perché questo è il primo libro che Scorpius Hyperion ha scritto ed in ogni intervista, ha sempre detto che era una storia autobiografica…E poi c’è la dedica-concluse l’uomo con il solito tono saggio che usava con i propri studenti e che Brian non sopportava.

Spinto dalla curiosità,Brian aprì la quarta di copertina e lesse la dedica all’interno.

Ad A.

The Real Jack for my Jamie.

Now.Always.Ever.

Brian rialzò lo sguardo dal libro,lasciandolo aperto con un dito fra le pagine e si ritrovò a deglutire a vuoto:aveva una strana sensazione,quelle parole gli avevano portato alla mente un lontano ricordo,vecchie memorie di un passato che credeva chiuso per sempre.

Posò gli occhi su Justin e lo fissò qualche secondo prima che l’altro,conoscendolo bene come credeva,non aspettò neanche la sua domanda e dischiuse le labbra carnose per parlare.

-Vuoi sapere se davvero hai una speranza di portare avanti questa cosa con Albus?Leggi quel libro…Certamente male non ti fa-

E per la prima volta dopo tanto tempo,Brian ebbe la sensazione di essere stato  fottuto.E non in un modo positivo.

 

 

 

 

 

Toc Toc....C'è nessuno?

Sarebbe strano se ci fosse ancora qualcuno.

Ok,però nell'assurdo caso che qualcuno dei vecchi lettori di qst pagina,entrando su EFP e trovando qst FF si fosse scoperto curioso,eccomi qui.

I'M BACK AGAIN!!!!!!

Scusate lo sfogo,ma sn davvero felice di essere tornata!!!! ^_^

Cosa è successo direte voi per stare lontano tutto qst tempo?

Ok,oltre al lavoro(vivo a Londra e lavoro con una famiglia che aveva una bimba di 5 anni e che ad aprile ha avuto un nuovo bimbo),si sn aggiunti problemi tecnici al laptop!

Ho passato un'agonia tecnica assurda:mesi cercando di capire cs diavolo fosse successo al mio pc,finchè alla fine a settembre un'anima pia è riuscito a risolvere il problema(E lo ringrazierò a vita x qst!)

Dunque ora veniamo al capitolo...Ultimamente ci eravamo concentrati tr su Albus e Scorpius,lasciando un pò in ombra le altre coppie,così ho deciso di recuperare,anche se all'appello mancano ancora Rose e James(dovevano essere presenti,ma poi il capitolo sarebbe stato lunghissimissimo),prometto che saranno i primi nel prox capitolo.

Inoltre ho deciso di fare un piccolo salto temporale perchè visto il tempo passato dall'ultimo aggiornamento sarebbe stato un pò difficile x come mi sn immaginata la storia.

Ringrazio,questa volta con tutto il mio cuore e la mia anima,coloro che leggeranno e recensiranno questo capitolo e chiedo scusa per eventuali errori di battitura ed ortografia.

E ora i ringraziamenti:Lotti_(Casa Potter è sempre in fermento...Credo che nn abbiano mai avuto un giorno di tranquillità,almeno per quanto riguarda le mie storie,poi ovviamente zia Row è più tranquilla...Come vedi anche il boy toy sta cominciando ad avere dubbi sul suo ruolo,anche solo accorgersi di ricoprire quel ruolo per lui è un grande passo avanti...),Valy-li(Grazie per i complimenti!Come vedi il tuo desiderio è stato esaudito:Alice e Luke sn tornati,ma anche la loro situazione nn è delle più felici...Alla faccia di chi dice che l'amante si prende il meglio di ogni relazione XD),Sweey(Posso dirti con assoluta certezza che le parole di Albus hanno colpito nel segno e presto vedremo la reazione che hanno provocato su Sy...Inoltre anche se Brian farà parte d qst storia ancora x un pò,posso dirti che succederà qualcosa nel prox capitolo che sicuramente darà una scossa alla situazione),Lumamo64(Scommetto che dp tt qst attesa mi odi ancora di più...Beh quando una storia finisce si cerca sempre di ferire l'altro prima e più forte,in modo da soffrire di meno,però posso dirti che stiamo iniziando la risalita,presto ricominceremo a vedere un pò di luce in qst complicato rapporto...),Lilotti(Grazie per i complimenti!Anche io amo Albus e Scorpius,soprattutto perchè sono miei,pochi avevano pensato a loro come coppia qnd ho cominciato a scrivere su di loro;anche io avevo letto le percentuali e avevo pensato di rendere la gravidanza un pò complicata,ma sn combattuta:nn dimenticare che il padre naturale nn è James ma Scorpius),Thiana(Io sn + in ritardo di te,quindi siamo pari ^_^...Io amo Queer as Folk,fin dal primo fotogramma che ho trovato x sbaglio su Youtube,e soprattutto sn innamorata di Brian,completamente e follementee cn qst piccolo cameo nella FF spero di avergli fatto giustizia...Lily,secondo me, viene sempre considerata la piccola di casa Potter,mentre invece nn dimentichiamoci che è figlia del Salvatore del mondo magico e di una Weasley,quindi è un bel peperino...E' normale che abbia tirato fuori gli artigli quando ha visto come Daniel reagiva alle parole della madre),Bess_Black(Eccomi qui!So di averci messo un pò,ma alla fine ce l'ho fatta! :D Innanzitutto scusa,sinceramente nn volevo traumatizzarti,spero che la lunga pausa ti abbia aiutato a riprenderti e soprattutto spero che qst capitolo nn ti faccia lo stesso effetto...Per qnt riguarda Al e Sy posso dirti che il prox capitolo nn ti deluderà...Fidati!),VictorieBHFS(Sinceramente?Anche io ti amo! NN scherzo!Mhhh magari ci faccio un pensiero:magari nel prox capitolo sarà Al a sbattere Sy contro il muro e baciarlo,che ne dici?Cmq la storia la conosci un pò,spero che il resto sia di tuo gradimento! Baciiiii! <3 ).

Bene perora è tutto,io vi saluto e vi do appuntamento al prox capitolo(presto giuro!!!)

"Last Friday Night"

Baci,Eva

 

 

 

 

 

 

 

 

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