«Amore mio svegliati, dobbiamo portare i bambini a scuola!»
«No, sono troppo stanca oggi.. Vacci tu Harry!»
«Me lo dai il bacio del buongiorno almeno?»
Mi avvicino alle sue labbra e poi sento una risata. Apro gli occhi: vedo Zayn. Lancio un urlo e cado dal letto per lo spavento.
«Oh mio dio, Zayn! Non farlo mai più, mi è quasi preso un infarto per colpa tua!» il cuore mi batte ancora fortissimo.
Zayn non smette di ridere e solo ora mi accorgo che c'è anche Liam nella stanza.
«'Giorno Liam! Come mai tutti in camera mia oggi?»
«Ero da Zayn e abbiamo pensato di venirti a svegliare. Ma.. Davvero pensavi che fosse Harry a parlarti?»
«Che? Cosa? Oh no no, ma cosa vai a pensare! Neanche lo conosco bene, non provo niente per lui tranquillo.» invece no cavolo. È così dura dover mentire su questo, Harry mi piace da impazzire!
«Adesso vestiti, io e Liam ti aspettiamo di sotto per la colazione.»
Ci metto cinque minuti a scegliere cosa indossare, mi lavo e scendo a fare colazione.
«Ma secondo voi oggi darò tanto nell'occhio senza la divisa?»
«Nah, sarai come una formica rossa in un formicaio di formiche nere..»
«Certo, molto confortante la cosa!»




Zayn, Liam e io camminiamo verso la fermata dell'autobus e incontriamo Louis che si unisce alla conversazione.
Sull'autobus intravedo Harry tra la marea di gente, lo riconosco per il sorriso mozzafiato. 
«Ehi, sei pronta per il primo giorno?» si è avvicina a me  e inizia a parlarmi. Vedo tutte le ragazze morirgli dietro mentre mi raggiunge.
«Direi di si, ma mi sa che mi sentirò emarginata per via della divisa..»
«Quello dev'essere l'ultimo dei tuoi problemi, piuttosto cerca di fare una buona figura con gli insegnanti perché 'la prima impressione è quella che conta'» gli sorrido.
«Terrò conto del tuo consiglio, grazie.»
«Ohh allora il dentista ti ha tolto l'apparecchio!»
«Si, sono troppo felice! Sei l'unico che l'abbia notato fino ad ora..»
«Sono contento che tu sia felice. Questa è la nostra fermata, seguimi!» scendiamo insieme dall'autobus. Harry è un ragazzo troppo dolce, è fantastico.





Dodici, tredici, quattordici..ah, ecco l'aula quindici!
I ragazzi sono andati dall'altra parte perché sono in una classe diversa, quindi mi tocca proseguire da sola.
Busso alla porta ed entro.
«Salve, lei dev'essere la signorina Brown.» mi accoglie una donna non molto anziana, con una voce amichevole.
«Ehm si, sono io..»
«Puó sedersi nell'ultimo banco a destra, sono certa che al signor Horan non farà male una compagna come lei. Mi auguro che riuscirà a farlo stare attento durante le lezioni.»
«Sto attento quando voglio, una compagna di banco non cambierà certo le cose.» è il ragazzo a parlare.
«Sappia che da oggi, caro Horan, lei sarà il tutor della signorina Brown, dovrà accompagnarla in giro per la scuola, informarla sul programma svolto finora.»
«Qualcos'altro?» sbuffa, non dev'essere contento della situazione.
«Visto che insiste, sarete compagni di laboratorio, e ogni compito in coppia assegnato lo svolgerete insieme.»
«Cosa?! Ma non è giusto!»
«Così impara a rispondere. Mi dispiace per lei Jennifer, ma non ho altra scelta. Se potessi la farei lavorare con qualcuno più al suo livello, ma dobbiamo cercare di far tornare Horan con la testa sulle spalle.»
«Non si preoccupi, è tutto a posto.» vado a sedermi al mio banco, vicino al ragazzo.
L'insegnante torna subito alla spiegazione della lezione di grammatica inglese, mentre io scrivo un biglietto al mio vicino di banco.
-Ma è sempre così stronza con te?-
Il ragazzo legge il biglietto e gli sfugge una risata.
-Oggi è stata buona. Comunque sono Niall, il tuo nuovo compagno di sventure.-
-Non dire così che mi deprimo prima di iniziare! D: Io sono Jennifer, come avrai capito.-
-Conosci già qualcuno qui?-
-Si, conosco quattro ragazzi: Liam, Zayn, Louis e Harry.- appena scrivo l'ultimo nome un brivido mi attraversa la schiena, solo a pensarlo mi emoziono..
-Ah si li conosco, gioco a calcio con loro.. Una volta Liam era il mio migliore amico.-
-Come mai non lo è più?-
-Non mi va di parlarne ora.. Forse un giorno, quando e se saremo amici, ti racconterò.-
-Ok.- devo ammettere che il suo messaggio mi ha fatta rimanere un po' male.. Perché mi tratta così male?





*driiiin* il suono della campanella mi riporta sulla terra, finalmente c'è la pausa!
Mi sono data appuntamento con i ragazzi sotto l'albero del giardino, l'unico punto della scuola che sarei riuscita a raggiungere senza perdermi.
Quando arrivo trovo Zayn e Harry intenti a discutere su chi tra i due è vestito meglio.
«Ehi ragazzi!»
«Jen! Allora com'è?»
«Diciamo che dopo un'ora di inglese, una di geografia e due di matematica ho capito che sto antipatica al mio vicino di banco!»
«Chi è? Così poi gli diciamo giù di tutto.»
«Ahaha, Zayn! Comunque è un certo Niall Horan, dice che Liam era il suo migliore amico.. Lo conoscete?»
«Oh ehm, diciamo di si..»
«C'è qualcosa che dovrei sapere?»
«Jeeen! Ti trovi bene in classe?» Liam mi abbraccia da dietro e mi da un bacio sulla guancia.
«Ecco.. Diciamo di si dai!»
«Che c'è che non va?»
Harry e Zayn mi fanno dei gesti come per dire di stare zitta.
«Niente, è che ancora mi devo ambientare..» in parte è anche vero.
«Spero lo farai presto! Io oggi mi sono divertito troppo, Louis non smetteva di dire cavolate, avreste dovuto sentirlo!»
«Beh, modestamente! Comunque andiamo a mangiare? Ho fame.» Louis sbuca da dietro l'albero.
«Pure io!»
«È almeno buono il cibo?» domando io, sperando in una risposta affermativa.
«Dipende.. Ci sono due cuoche, una cucina da schifo, l'altra prepara cibo commestibile dai!»
«Il dolce però è sempre squisito!» l'intervento immancabile di Louis.
«Lo dici perché è torta di carote?» 
«Ma che simpatica la nostra Jen!» mi mette un braccio attorno al collo e mi strofina un pugno in testa, scompigliandomi tutti i capelli.





Neanche finito di pranzare e già sono in classe vicino a Horan, c'è la lezione di arte.
«Cosa ascolti?» chiedo a Niall, dato che stava ascoltando musica, ma non mi sente.
«Cosa stai ascoltando?» ancora non sente.
Gli tiro uno schiaffo in testa e finalmente si gira.
«Ma che cazz...?!»
«Oh non mi sentivi che ci posso fare io!»
«Ah, quindi è colpa mia.»
«Certo, non ci posso fare nulla io se tu hai problemi di udito.»
«Beh se la metti così..»
Prima che lui potesse fare qualsiasi cosa prendo il pennello e gli dipingo la faccia di azzurro, come i puffi!
«Ma sei cogliona?!» mi stringe il polso e si impossessa del pennello, lo intinge nell'arancione e mi colora la fronte, sporcandomi anche i vestiti.
«Ma non è giusto! Guarda che ora mi vendico eh!» prendo il rosso e gli dipingo un cuore al centro del maglioncino blu, vicino allo stemma della scuola.
«Ora subirai l'ira di Horan!»
«Uhh, che paura! Ahah!»
Mentre sono piegata in due dalle risate Niall mi si butta addosso e mi spalma colore in faccia, facendomi finire per terra. Lui è sopra di me e mi impedisce di alzarmi, perciò riesco solo a prendere della tempera e sporcarlo ancora di più. Il resto della classe ci accerchia perché non vuole perdersi la scena, ma arriva l'insegnante a 'rovinare' questo momento.
«Fate silenzio, cos'è tutto questo baccano? Horan scendi dalla ragazza, in piedi!» io e Niall ci alziamo e cerchiamo di trattenere le risate.
«Tornate ai vostri posti, e voi due dal preside!» questa è la prima impressione che ho dato agli insegnanti, fantastico proprio!
«Si signor capitano!» dice Horan.
«Non ho sentito bene!» questa me la sarei anche potuta risparmiare..
«Si signor capitano!» 
«Ohhh!»
«Avete finito? Qua non stiamo recitando in spongebob!» un urlo isterico proviene dal fondo della classe.
«Woah, conosce spongebob!?»
«Zitto Horan, siamo già abbastanza nei casini.»
«Andate e non tornate più fino a quando non sarò fuori da questa classe.» sembra arrabbiata, mhh..




«Questa volta la passa liscia signorina Brown, ma solo perché è il suo primo giorno. E lei Horan, se non migliorerà la sua condotta sarò costretta a sospenderla. Che non capiti mai più.» la voce del preside risuona nel suo  ufficio, io guardo in basso mentre Niall si guarda in giro un po' scazzato, deve essere stato qua dentro più volte.
«Va bene non capiterà più, mi dispiace.» le scuse non fanno mai male a nessuno.
«Alla prossima!» dice Niall.
Esco dalla stanza seguita dal ragazzo che sbatte la porta. Gira a sinistra verso l'uscita della scuola, mentre io mi fermo su una delle sedie del corridoio e inizio a piangere.
Non piango per pentimento, anzi, sono felice di ciò che ho fatto.
Piango perché mi manca Ryan;
piango perché mi manca la mia famiglia;
piango perché non mi sono mai sentita così sola;
piango perché so di aver deluso mio padre.
Non voglio deluderlo, è a lui che devo tutta la mia vita.
Da quando sono nata lui ha sempre fatto di tutto per darmi ciò di cui ho bisogno, si è sacrificato per me..
È arrivato il momento di cambiare: voglio, almeno per una volta, fare in modo che lui sia orgoglioso di me.










My space (:

Salve! :3
Come va?
Questa volta ho postato il capitolo abbastanza in tempo :D
Finalmente è entrato in scena Niall, yeee! (?)
AHAHAHA ho già in mente dei progetti per lui u.u
Comunque non voglio annoiarvi, perciò ringrazio chi legge/segue/recensisce questa storia, significa molto per me <3

@xniallspancake