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Autore: thom_riddle    12/10/2011    2 recensioni
In questa storia, la famosa mangiamorte Bellatrix Lestrange si ritroverà incinta del grande mago oscuro Lord Voldemort.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Rodolphus Lestrange, Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Anatemi di cuori

Aria fredda giù in villa. Il cielo era cupo e grigio. La cosa non si metteva molto bene per Bellatrix. Ormai gli incantesimi di camuffamento incominciavano a non funzionare, perché la pancia cresceva di volta in volta. Era la vigilia di Natale, nonché niente di speciale. Era diretta in un bosco solitario, un bosco ai limiti dell'alta Scozia, un bosco, che valeva come paradiso, come isolamento, come luogo per aggiornare il suo stato di coscienza. La sua autostima era calata da quando aveva rivelato il suo 'segreto' al Signore Oscuro, ma ormai ciò che doveva essere compiuto, è stato compiuto.

Dopo le varie smaterializzazioni volle proseguire a piedi per via delle nausee continue.

Dopo qualche miglio di cammino ecco che era arrivata alla meta. Cercava qualcosa nel bosco, come se ne fosse affascinata e desiderata allo stesso tempo. Come se non volesse che altro in quel momento e così forse era. Era strano, perché lei quella cosa ce l'aveva già, ovvero quel qualcuno.

Fatto sta che era una semplice casetta costruita in legno. Una misera casetta in legno costruita di fianco ad un lago quasi del tutto ghiacciato.

Un colpo di bacchetta oppure due e la magia era compiuta, i focolari intorno alla casa si accendevano e la casa riprendeva 'vita'. Da come la sua mente racconta era opera della sua maturità. La costruì alle vacanze di Natale del terzo anno; solo questo ricordava e niente più.

''Lei se ne stava sola soletta in quella bella casetta tutta carina anche se piccoletta.'' E come le rime di una filastrocca lei pensava a lui e a come i loro destini potrebbero essersi intrecciati. Tutto perfetto e in rime, rime baciate. Baciate. Quello che ci voleva. Un bel bacio da quelle labbra secche e sgretolate, che hanno assaggiato l'ultimo respiro dei cadaveri da lui compiuti. Un bacio e nient'altro. Un bacio e...

-Lurida puttana!- aveva urlato un uomo portandola nella realtà fredda e cruenta.

-Sei solo una sgualdrina! L'ho sempre saputo..-.

Era Rodolphus, il Lestrange per eccellenza. Il marito non amato, ma che amava.

-Credi che non sappia cos'è successo quella notte oltre a noi due? Credi non l'abbia mai saputo? Ma ora che lo sa anche LUI è tempo che il mistero sia svelato. E' tempo che tu sappia perché io sono stato zitto per tutti questi quattro mesi. E' giunto il tempo che tu sappia che io ti amo veramente e che tu mi hai fatto soffrire. E' giunto il momento che noi due chiariamo veramente le cose.- concluse tutto d'un fiato il poveruomo.

-Rod...io amo lui- confessò secca. Quel fiato che si trasformò in quattro e quattr'otto in un paio di lacrime. Tre, quattro, cinque. Le lacrime cadevano una dopo l'altra. Erano condivise da entrambe le persone.

Bellatrix restò abbracciata fino alla mezzanotte se non oltre al 'marito'. Si consolarono a vicenda senza versar lacrime. Infondo lui l'aveva aiutata a 'sopravvivere' riempendo un po' il vuoto che c'era, ma che giorno per giorno si svuotava. Tira e spingi insomma. Era la vigilia di Natale, nonché niente di speciale. Era la vigilia di Natale ed era tempo di amare.

  
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