Key
Uno schiaffo
mi arrivò in piena faccia, disse qualcosa, e poi
scappò via in lacrime. Che
avevo fatto? Perché non sapevo starmi zitto? Ma non era
finita: fui colpito
anche da un’altra mano, che sorprendentemente apparteneva a
Taemin.
-Hyung, che
cazzo hai fatto?- disse arrabbiato.
Non
l’avevo
mai visto così: quel viso angelico, era ora furioso, ed era
rivolto a me.
-Tae…Taemin…
Io non volevo… Non intendevo…- dissi balbettando.
Mi prese per
il braccio e mi tirò fuori: -Hyung, ma come ti sei permesso
di parlarle in quel
modo?-
Lo guardavo
sperando mi spiegasse come stavano le cose.
-Giselle ha
avuto il permesso dal presidente! Al posto dei soldi, per scrivere
questo
libro, ha le sale! Il presidente le ha chiesto di tenercelo nascosto
perché ha
ben capito che noi ci saremmo distratti, ed io in effetti passo quasi
ogni sera
qui. Io l’ho semplicemente scoperta una sera per puro caso,
visto che avevo
finito più tardi di provare!-
Quelle
parole mi colpirono al petto! Mi sentivo in colpa, come non lo ero mai
stato
nei confronti di nessuno…
-Grazie Tae-
dissi e poi corsi verso casa.
Giselle
Entrai in
casa di corsa: per fortuna gli altri tre già dormivano,
avrei evitato di dare
spiegazioni. Mi gettai sul letto e mi misi un cuscino in faccia.
Perché le sue
parole mi avevano colpito così tanto? In fondo che cavolo me
ne doveva
importare di lui? Ma che lo nego a fare? Quello stupido ha fatto
breccia nel
mio cuore! Agitai i piedi in aria e sbuffai.
-Che palle!
Proprio uno così mi doveva piacere?- mi guardai il corpo e
mi accorsi che avevo
corso fino a casa con le punte ai piedi ed il body!
-Aish,
insomma io proprio belle figure voglio fare per strada- mi diedi un
leggero
schiaffo alla fronte e mi misi il pigiama. Mi tolsi le scarpette e feci
quello
che facevo ogni sera.
Key
Arrivai in
casa e mi catapultai fuori la camera di Giselle. Sperando che non fosse
ancora
arrabbiata, bussai.
-Avanti- una
vocina flebile parlò da dentro.
-Posso?-
aprii leggermente la porta. La vidi seduta su un lato del letto rivolta
verso
l’entrata, con il viso concentrato sui piedi, insanguinati.
Se li massaggiava e
stava tagliando le garze che avrebbe messo sulle ferite. Fui colpito da
quella
scena, ma ancora di più dallo sguardo truce che mi fece
appena si accorse chi
fosse il suo ospite:
-Che vuoi?-
disse.
-
Giselle…
Io… Ti volevo chiedere scusa! Mi dispiace, davvero!- esclamai entrando e
chiudendomi la porta alle
spalle.
Giselle
Mentre mi
pulivo le ferite sentii bussare:
-Avanti-
Key
spuntò
da dietro la porta. Che cavolo voleva?
-Posso?- chiese
gentilmente.
-Che vuoi?-
-
Giselle…
Io… Ti volevo chiedere scusa! Mi dispiace, davvero!-
Perché
doveva essere così? Certo ero incazzata nera,
però… Mi aveva chiesto scusa.
-Senti Key,
non so cosa tu voglia da me! Ad ogni modo ora non è proprio
il momento per
parlare…-
Scomparì
da
dietro la porta e dopo poco lo vidi ritornare con una bacinella
d’acqua ed un
asciugamano.
Prese una
sedia e si sedette di fronte a me poggiandosi la bacinella sulle gambe.
Mi prese
un piede e lo mise dentro.
-Key…
Ma non
devi…- feci per tirarmi il piede ma lui lo mantenne con
forza dentro l’acqua.
Così mi arresi.
-Non ti fa
schifo?- in effetti capivo benissimo che poteva fare un po’
schifo, ma lui
continuava.
-Non capita
tutti i giorni toccare i piedi di una ballerina-
-Scusami,
non ero una seduttrice?-
Alzò
lo
sguardo e disse serio: -Mi dispiace Giselle, ho parlato senza
sapere… Scusami.-
-Ahi…-
dissi
quando lui mi toccò su una parte dove mi fece male.
-Scusami ti
ho fatto male?- chiese preoccupato.
-Fa niente-
gli sorrisi. In fondo gli ero grata per quello che stava facendo,
nessuno lo
aveva mai fatto per me! Tutti quando vedevano i miei piedi esclamavano
cose del
tipo: “Che schifo” oppure “Dio sono
davvero conciati male”.
Lui invece
me li stava pulendo amorevolmente.
-Key…
Perché?-
-Perché
cosa?-
-Non sei
tenuto a fare questo…!-
-Lo faccio
perché voglio-
Mi
asciugò i
piedi e poi iniziò a mettere la garza sulle ferite. Dopo
prese dei calzini e me
li mise ai piedi.
-Così
starai
più calda-
Lo guardai
sorpresa: si comportava così solo perché si
sentiva in colpa nei miei
confronti?
-Sono
perdonato?-
Si era
così.
Sbuffai sarcastica e dissi:
-Solo
perché
oggi sono di buon umore, o meglio lo ero- lo guardai con un finto
sguardo
severo.
-Scusami
ancora Gis- quasi lo sussurrò. Si avvicinò a me e
mi diede un leggero bacio
sulla guancia.
Andai in
iperventilazione: sentii chiaramente le guancie andare in fiamme e i
miei occhi
si sbarrarono. Mi
aveva chiamato Gis!
Oddio aiutatemi!
Si
allontanò
e mise una mano sulla porta:
-Buonanotte-
sorrise da angelo.
-Buonanotte
K..Key e grazie- gli dissi sorridendogli.
La mattina
eravamo tutti pronti per andare alla SM per le prove dei ragazzi. Come
al
solito nel furgoncino io ero rannicchiata con le gambe strette al petto
scrivendo velocemente sul mio portatile. Ovviamente né Key
né Taemin
proferirono parola su quello che era successo la sera prima, anzi si
respirava
un’aria allegra e felice, accompagnata dalle loro voci che
cantavano nella
macchina. Arrivammo poco dopo al grande edificio ed i ragazzi si
preparano ed
iniziarono subito a provare. Li guardavo affascinata durante le mie
pause dalla
scrittura ma poi ritornavo nel mio angolino della sala a concentrarmi
sul
libro. Avevo deciso di parlare di una normale ragazza che entrava a far
parte
nel mondo degli SHINee: è il genere che piace a tutte le
ragazze. Avevo scelto
anche il protagonista… Anche se non ne ero certa al cento
per cento. Ad un
certo punto vidi entrare il signor Lee dalla porta e guardare i suoi
ragazzi
sorridente. Mi alzai per inchinarmi e lui si avvicinò a me
accarezzandomi i
capelli. Appena la
musica si interruppe
subito i cinque si inchinarono e sentimmo l’applauso di Lee
Soo Man.
-Bravi
ragazzi, vedo che state lavorando duro!- disse soddisfatto –E
anche tu Giselle,
brava!-
-Grazie
signore- gli sorrisi.
-Ed è
proprio per questo, che voglio dirvi che è stata organizzata
una festa in
maschera, per domani sera. Quindi potete divertirvi e distrarvi da
tutti questi
impegni!-
I ragazzi
erano tutti entusiasti ed io mi persi nei miei pensieri! Che figata una
festa
in maschera! Però la sera avevo le prove… Come
facevo a dirlo alla compagnia?
-Giselle,
verrai anche tu vero?- Taemin interruppe i miei pensieri.
-Ehm…
Non credo-
dissi grattandomi la testa.
-Va bene,
ragazzi! Continuate a provare, ci vediamo domani!-
-Arrivederci,
signore!-
-Gis,
perché
non potresti venire?- Taemin si avvicinò e me lo chiese
sottovoce.
-Ho le
prove! Magari più tardi provo a telefonare a Mary, sperando
che non si arrabbi-
-Vedrai,
sarà comprensiva!-
-Lo spero!-
sorrisi.
Tornammo a
casa molto tardi quindi mi infilai subito a letto a dormire. La mattina
dopo
telefonai a Mary.
-Ehy Gis-
rispose lei.
-Mary, ciao!
Ti devo chiedere una cosa…- dissio io esitante.
-Dimmi
pure…-
-Oggi…
potrei non venire alle prove?-
-Gis! E noi
come facciamo?-
-Ti prego,
ti prego, ti preeeego!-
-Uff e va bene!
Spero che il motivo per il quale non vieni sia importante, altrimenti
poi te la
vedi con me- disse con una finta voce minacciosa.
-Maaaary,
grazie, ti voglio bene- attaccammo e mi diressi in soggiorno per
avvisare i
ragazzi. Non c’era nessuno e vidi un bigliettino:
“Giselle, stavi dormendo e
non ti abbiamo voluta svegliare! Siamo in giro, ci vediamo
più tardi”
Oh bene ne
avrei approfittato per fare un po’ di shopping! Dovevo anche
comprarmi un
vestito per la sera! Girai tantissimi negozi, ma non trovavo nulla che
mi
convincesse. Poi fui attirata da una vetrina tutta illuminata dove su
un
manichino c’era un vestito rosso, senza spalline, stretto al
seno, dal quale
poi scendeva morbido. Entrai subito nel negozio e chiesi alla commessa
di
provarlo. Dire che mi piaceva era dire poco, quindi lo comprai subito.
Andai
anche in un negozio di scarpe dove comprai dei decolletè
neri che avrei potuto
indossare tranquillamente con le bende di Taemin. Poi…
Cos’altro mi serviva? Ah
si certo! Una maschera! Girai per vari negozietti che vendevano oggetti
di
questo tipo, e trovai una maschera argentata che si legava dietro la
testa e
scopriva solo la bocca. Tornai a casa soddisfatta dei miei acquisti e
mi
accorsi che i ragazzi non erano ancora tornati. Stavo sul divano
guardando
tranquillamente la televisione, quando sentii la porta
d’ingresso aprirsi. Era
Taemin.
-Ehy Tae-
-Ciao Gis,
scusami se non ti abbiamo avvisato che scendevamo, ma dormivi!-
-Oh, non ti
preoccupare! Sono andata a fare un po’ di shopping!- dissi
sorridendogli –ma
dove sono gli altri?-
-Sono nel
dormitorio dei Super Junior…- vide la mia faccia perplessa
che non capiva chi
fossero i Super Junior e mi spiegò: -Sono anche loro un
gruppo di idol, anche
loro sotto la SM… Ad ogni modo sono
a
prepararsi per stasera… Sono idioti, e peggio delle femmine!
Si devo preparare
con i loro amichetti!- ridemmo entrambi a quella affermazione e io gli
dissi:
-Comunque
stasera vengo! Mary mi ha detto che solo per questa volta posso saltare-
Sorrise: -Che
bello Gis, ci divertiremo! Cosa ti metti?-
-Facciamo
così: andiamoci a preparare così ti faccio
vedere!-
-Ok.- Ognuno
si chiuse in camera propria per vestirsi. Mi solo un po’ gli
occhi visto che
tanto tutto era coperto dalla maschera e tirai indietro con una
molletta i
capelli che mi incorniciavano il viso.
Quando uscii
Taemin era già lì ad aspettarmi: -Dio Gis! Questo
vestito ti sta benissimo! Sei
bellissima!-
-Grazie Tae!
Anche tu sei davvero bellissimo- si tirò
all’insù il colletto della camicia
soddisfatto ed entrambi ci mettemmo la maschera.
-Hai
intenzione di rivelare chi sei?- disse lui.
-Mmh…
No!
Sarà più divertente!- sorrisi e lui fece lo
stesso.
Misi il
cellulare in un piccolo elastico all’interno del vestito e
presi Taemin
sottobraccio. Andammo a
piedi al posto
dove si teneva la festa e vidi che non si trattava dei soliti party da
discoteca. O meglio era una via di mezzo tra quelli, e quelli sontuosi.
-Ok, voglio
lasciarti il tuo momento, quindi scendo prima io le scale, e poi scendi
tu!-
disse esaltato.
Lo guardai
contrariata: -Ma ti sembra il caso?-
-Daaaai!
Gis, sei una figa e nessuno ti può riconoscere con quella in
faccia, ed io sarò
muto come un pesce!- sventolò la mano e lo vidi attraversare
la porta.
Feci un
grosso respiro e avanzai anche io. Al di là della porta
c’era una scalinata. La
scesi e mi sentii una principessa! Vidi alcuni visi puntarsi su di me,
e
ringraziai la maschera che avevo sul viso che non avrebbe rivelato le
mie
guancie rosse.
Angolo autrice: Annyeeeoong :3 Eccomi con un altro capitolo :D Spero vi piaccia J Vi do una piccola anticipazione: a questa festa succederà qualcosa xD Ringrazio karlek_, katy95, Federica_25, Kiki Bling e kikkylove95 per le loro recensioni, e ringrazio anche chi legge :D Un bacio e alla prossima ^-^