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Autore: Lollo    22/06/2006    15 recensioni
Mi scappa da ridere pensando a poco fa, tutto quel casino con le bambine. Siamo cresciuti ma siamo ancora gli stessi, ancora un po’ bambini, mi ritrovo a pensare. A ventitrè anni ancora ci rincorriamo per le scale urlando. Con tutto quel che è successo e che sta succedendo, riusciamo ancora ad avere dei momenti come questi. Non sappiamo se domani saremo vivi o morti, qualunque Mangiamorte in qualunque momento potrebbe scoprire come arrivare al nostro covo e consegnarci a Voldemort, eppure siamo qui, più vivi che mai."
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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fanfiction

Qualunque cosa accada

 

 

 

Mi affaccio alla finestra, e ti vedo giù nel cortile della casa sdraiata sull’erba. Stai leggendo una storia alle bambine. Fabiénne ti guarda con i grandi occhi azzurri spalancati, mentre pende dalle tue labbra, e Daydream – solo Tonks poteva chiamare così alla figlia sua e di Lupin – ti tira dolcemente i capelli legati in una coda, unico segno che rimane in questo momento della sua solita irrequietezza.

 

-          ‘Ma com’è successo?’ chiese affascinata all’amica... –

 

Ti interrompi e alzi lo sguardo, per incontrare il mio. Ti sorrido, e tu mi ricambi, mentre Daydream comincia subito a cercare di attirare la tua attenzione: - E allora? Cosa succede? Cosa c’è dopo? Zio, vai avanti! – Fabiénne invece alza la testa, il pollice in bocca, mi sorride anche lei e mi saluta. Straordinario quanto sia simile in aspetto a Fleur e quanto non le somigli caratterialmente.

 

-          Zia, storia! Storia! – balbetta saltellando e facendomi capire facendomi segno con la manina libera che vuole che scenda. Arrossisco un attimo - questa mania che ha sempre avuto di chiamarmi ‘zia’ mi mette, per quanto in maniera estremamente piacevole, in imbarazzo.

 

Rido salutandola con la mano, e Ron annuisce verso la bambina per poi sedersi sui talloni: -Hermione, scendi? – io scuoto la testa. - Non posso, tra poco c’è una riunione dell’Ordine, sto sistemando alcune mappe... dovresti salire anche tu, effettivamente. – concludo, guardandolo con un’espressione di finto rimprovero. Tu sbuffi.

 

-          Oh, andiamo. Non c’è nessuna riunione.

-          Sì che c’è, caro. Non lo ascolti mai Harry quando parla di queste cose, vero?

-          Sì, lo faccio.

-          No, non lo fai.

-          Ti ho appena detto che lo faccio!

-          Invece no!

 

Tu ti alzi in piedi, spazzando via con le mani i pezzetti d’erba rimasti sui jeans e mi guardi con una faccia minacciosa ma gli occhi ridenti. Prende per mano le bambine, disse, con voce solenne: - Ragazze, Hermione vuole la guerra... – io lo guardo un attimo allarmato.

 

-          Tu, - dice fissando Daydream, che aveva gli occhi scintillanti di chi non vede l’ora di combinare qualche stupidaggine, - saltale addosso, -

-          Ron... – comincio io, non sapendo se ridere o preoccuparmi.

-          Tu, - riprende, rivolto a Fabiénne – prendila a pizzicotti. E togliti quel dito dalla bocca che ti vengono i denti storti, soldato. – dice, spostando la mano alla bambina. Ci fissiamo per un secondo.

 

-          All’attacco! – urla lui improvvisamente, correndo in avanti, mentre le bambine improvvisamente eccitate cominciano a strillare e ridere. Scompaiono dalla mia vista mentre, suppongo, si dirigono verso la porta d’ingresso di Grimmauld Place. – Ron? – dico allarmata, e molto presto sento le urla farsi più vicine; non faccio neanche in tempo a realizzare che cosa sta succedendo che vedo i tre sfrecciare su per le scale schiamazzando.

 

Presa improvvisamente da un assurdo panico, ma anche da un po’ di euforia, comincio a correre per le scale; incontro – anzi, mi scontro – con Remus, e propinandogli uno ‘scusascusa, mi vogliono uccidere’ continuo a correre ridendo, mentre lo sento dire: - Dayd... oddio, che succede?! – quando lo travolgono.

 

Apro la prima porta che vedo e mi barrico dentro a quella che mi sembra una stanza da letto tra gli occhi lacrimanti; ancora ridendo come una pazza, allento la presa sulla maniglia a causa delle scosse di risa che mi percuotono, Ron entra e mi si getta addosso insieme alle due bambine, cadiamo sul letto e comincia a farmi il solletico sulla pancia, mentre Fabiénne e Daydream saltano sul letto esaltate.

 

Ron improvvisamente smette di solleticarmi la pancia e mi fissa, uno sguardo malizioso negli occhi scintillanti.

 

-          Devo saltarle addosso io, devo saltarle addosso io! – comincia a strillare Daydream, saltando sul letto più freneticamente. Fabiénne inciampa nel copriletto e cade ridendo come una pazza a faccia in giù, sul materasso. Ron alza gli occhi al cielo mentre io gli sorrido.

 

Si siede e prende Fabiénne in braccio, la posa per terra ancora scossa dalle risa, e poi cerca di fare la stessa cosa con l’altra bambina, decisamente molto restia ad arrendersi rispetto all’altra. – Nooo devo saltarle addosso! – urla testarda; Ron sbuffa. – Ragazza, tu mi preoccupi – sussurra esasperato, facendomi ridere.

 

-          Le salti addosso un altro giorno - dici, non sapendo più che pesci pigliare per farla stare calma.

-          Ehi! – protesto io indignata.

-          Un altro giorno quando? – ribatte, decisa a non farsi fregare.

-          Domani, - buttì lì a caso.

-          No, nessuno mi salterà addosso mai!

 

Più che altro, nessuno mi ascolterà mai: Ron, ignorandomi, riesce a cacciare fuori dalla stanza le due bambine propinandogli qualche altra bugia inventata al momento, poi chiude la porta a chiave e si gira lentamente verso di me, tornando a guardarmi maliziosamente. Adesso è il mio turno di rivolgere gli occhi al cielo, ma sorridendo.

 

-          Allora. – comincia lui con voce divertita, avvicinandosi.

 

-          Quando ho detto che nessuno mi salterà addosso, intendevo appunto quello che ho detto – rispondo, alzandomi sui gomiti.

 

Lui alza un sopracciglio con fare canzonatorio per poi stendersi sul letto e cominciare a baciarmi.

 

-          No, no, aspetta! – soffio sulle sue labbra; mi stacco improvvisamente. – La riunione, non possiamo, è tra poco! –

-          Eh, vabbè, quando mai ci ho messo molto? – ride lui.

 

Sbuffo divertita. – No, seriamente, - dico cercando di alzarmi e districarmi dalla sua presa. Guardo l’orologio.

 

-          Sono le sei. Harry aveva detto a tutti di venire prima di cena... –

-          Ceniamo alle otto. –

-          Sì, lo so, ma almeno un’ora di riunione... –

-          Eh, un’ora! Quanto vuoi che ci voglia? – dice. – So che tu vorresti lunghe ore di passione, ma io faccio quel che posso... – a quelle parole scoppio a ridere – ma guarda che non è mica vero... -

-          Bè, meglio. Dai. Lo sai che alla fine discutiamo anche dopo aver mangiato. –

 

Lo guardo un attimo. Poi, sorrido, allacciandogli le braccia intorno al collo.

 

*

 

Mi stiracchio nel letto, silenziosamente. Mi copro meglio col lenzuolo, poi mi giro verso Ron, che si è addormentato da poco vicino a me. Sorrido, avvicinando una mano per scostargli dalla fronte una ciocca rossa. Lui sospira più profondamente, ma non si muove, e per paura di svegliarlo ritraggo la mano, accontentandomi di guardarlo.

 

Mi scappa da ridere pensando a poco fa, tutto quel casino con le bambine. Siamo cresciuti ma siamo ancora gli stessi, ancora un po’ bambini, mi ritrovo a pensare. A ventitrè anni ancora ci rincorriamo per le scale urlando. Con tutto quel che è successo e che sta succedendo, riusciamo ancora ad avere dei momenti come questi. Non sappiamo se domani saremo vivi o morti, qualunque Mangiamorte in qualunque momento potrebbe scoprire come arrivare al nostro covo e consegnarci a Voldemort, eppure siamo qui, più vivi che mai.

 

Mi giro sulla schiena, e mi ritrovo a fissare il soffitto; la vita va avanti, penso. E proprio per questo dobbiamo sfruttarla. Forse io e te siamo stati un po’ egoisti; pur sapendo che in un qualunque momento qualcuno dei due potrebbe lasciarci le penne in questa stupida guerra, abbiamo comunque deciso di star assieme, anche se questo nel caso in cui morisse uno di noi ci farebbe soffrire di più. Ma forse quello si sarebbe dimostrato ancora più egoista. Siamo vivi adesso, è bene sfruttare il momento il più possibile; ed è esattamente quel che stiamo facendo, mi dico guardandoti e sorridendo.

 

Fissandoti vengo improvvisamente presa da una commozione senza motivo, improvvisamente mi sento euforica e felice ma allo stesso tempo vorrei scoppiare a piangere, lacrime non so se di felicità, quella per aver colto questo momento che nessuno ci ruberà, o tristezza per tutto quello che sta succedendo. In questo momento ho un’unica consapevolezza, quella che qualunque cosa accada io ti amerò sempre e sempre e sempre, qualunque cosa accada.

 

 

 

 

 ‘Ma com’è successo?’ chiese affascinata all’amica. ‘Non lo so, non lo so proprio,’ rispose questa, gli occhi raggianti rivolti al cielo stellato. ‘In questo momento però mi sento che potrei fare qualunque cosa! Grazie a lui il mondo mi sembra perfetto adesso, niente sembra sprecato; non c’è più nessun ostacolo che non possa superare, voglio solo stare vicino a lui. Nuvole in tempesta possono coprire il cielo, e le stelle possono entrare in collisione, ma io l’amerò fino alla fine del tempo. Qualunque cosa succeda io lo amerò finché morirò.’

 

Never knew I could feel like this
Like I've never seen the sky before
I want to vanish inside your kiss
Every day I'm loving you more and more
Listen to my heart, can you hear it sings
Telling me to give you everything
Seasons may change, winter to spring
But I love you until the end of time

Come what may
Come what may
I will love you until my dying day

Suddenly the world seems such a perfect place
Suddenly it moves with such a perfect grace
Suddenly my life doesn't seem such a waste
It all revolves around you
And there's no mountain too high
No river too wide
Sing out this song I'll be there by your side
Storm clouds may gather
And stars may collide
But I love you until the end of time

Come what may
Come what may
I will love you until my dying day

Oh, come what may, come what may
I will love you, I will love you
Suddenly the world seems such a perfect place

Come what may
Come what may
I will love you until my dying day

Come What May – Nicole Kidman feat. Ewan Mcgregor

uuu

 ~

 

 

Dedicata- stranamente-  alla Vally (Weasleygirl), che mi ha fatto ascoltare le canzoni del Mulin Ruoge facendomene innamorare *_*

Lollo

  
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