Fanfic su attori > Cast Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: What is her name    14/10/2011    5 recensioni
Questa storia non ha come protagonisti nè Daniel, nè Emma e Rupert, ma James ed Oliver Phelps insieme ad altri due donzelle... Spero vi piaccia...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                Due
 
 
 
 
 
"Buongiorno, signor Phelps! Oggi il sole splende, gli uccellini cantano ed il gran giorno ci chiama!" disse Oliver spalancando le finestre.
"Si, signor Phelps, è proprio il gran giorno. Non ti verrebbe di scendere sotto e canticchiare melodie felici?" disse Jude sedendosi ai piedi del letto di James. 
"Lasciatemi in pace! Cosa vi ho fatto di male per meritarmi tutto questo!?!" disse James premendosi il cuscino in faccia in modo tale che nessun raggio solare potesse sfiorare il suo viso. 
"Cosa ci hai fatto di male?!? Guardati! Sei un depresso cronico, ecco cosa ci hai fatto di male!" replicò Jude. 
James sospirò, si tolse il cuscino dalla faccia e si sedette in posizione Yoga col cuscino tra le gambe. Oliver si sedette accanto a Jude, ed insieme iniziarono a guardarlo radiosi. 
"Che c'è? Cosa vi succede oggi?"
"Niente, pensiamo che oggi sarà una bellissima giornata piena di sorprese per te!" disse Oliver col sorriso a trentadue denti stampato in faccia. 
James notò che, consecutivamente a quello che Oliver aveva detto, Jude gli scagliò una gomitata al compagno, ma non ci badò più di tanto. 
"Oh!" disse Oliver. 
"Tu che ci fai qui alle sette del mattino?" chiese James alla ragazza. 
"Ho dormito qua!" rispose lei mordicchiando una barretta energetica uscita da non si sa dove. 
Jude era sempre così naturale. Qualsiasi cosa faceva e diceva non se ne vergognava. James la trovava molto simpatica e sincera. Era molto felice che suo fratello fosse stato così fortunato. Si alzò, ed andò in bagno a lavarsi. Il getto d'acqua lo risvegliò al meglio e una volta uscito sembrava come nuovo. Si vestì ed entrò in camera trovandola completamente vuota. Forse erano tornati in camera di Oliver! Sinceramente non gli importava più di tanto. Certo! A volte la gelosia prendeva il sopravvento, ma lui stesso capiva che era inutele prendersela con persone importanti come Oliver e Jude. 
Andò in cucina ed iniziò ad uscire i cereali dalla dispenza. 
 
 
 
 
 
 
"Tesoro, la colazione! Oggi mi sa che sei tu in ritardo!" scherzò Sadie. 
Sean si catapultò in cucina, si sedette sulla sedia e guardò con tristezza il proprio piatto.
"Che succede amore?"
"Hai fatto le uova e bacon!" sussurrò lui. 
"Si! Non c'erano più i pancakes, quindi ho fatto le uova."
"Ma..."
"Niente ma Sean! Vedi di mangiare tutto, sennò niente Le Gavroche oggi!"
"Okay!" disse lui prendendo la forchetta. 
Sadie guardò suo figlio sorridendo. Sean la maggior parte del carattere l'aveva preso della madre, ma a volte era prepotente come il padre. Gerrard! Ogni volta che ci pensava le si spezzava il cuore. Ogni volta che ci pensava le veniva un peso sullo stomaco. 
L'unica cosa bella che le aveva lasciato fu prorpio Sean. Cosa avrebbe fatto senza di lui!
Dopo aver finito la colazione, Sean e Sadie corserò a laversi i denti e uscirono di casa. 
"Ieri la maestra ha detto che vuole vederti dopo scuola" disse Sean in macchina. 
"Ah si? Come mai?" disse lei sorridendo. 
Di solito la chiamavano per dirle che suo figlio aveva preso il massimo dei voti. Le avevano proposto di dare la possibilità a Sean di farlo saltare di qualche anno, ma Sadie non volle mai. 
"Non lo so! Forse perchè è pesce d'aprile?" disse lui ridacchiando.
"Ah! Mi fai gli scherzetti?" disse Sadie ridendo. 
"Molto furbo! Ma te la pagherò!"
 
 
 
 
 
James stava lavando i piatti della settimana prima e mentre ne posava quattro, gli scivolarono dalle mani e si tagliò il braccio. 
"Ahia, cazzo! Oliver!" urlò James. 
Nel frattempo James notò che la ferita era profonda.
"Oliver!" urlò più forte. 
Il sangue iniziava a colare sul lavello a grandi quantità. 
"OLIVER!" urlò James oramai debole. 
Oliver scese subito in cucina ed una volta vista la scena, strappò la prima maglietta che trovò e la strinse intorno alla ferita di James e subito dopo prese le chiavi della macchina e trascinò James fino all'ospedale. 
Una volta arrivati, Oliver si precipitò dentro, sorreggendo un James pallidissimo, e chiese:
"Ho bisogno che la signorina Traves, Jude Traves curi mio fratello."
"Okay, ma se preferisce posso chiamarle il dottore più vicino!" disse l'infermiera con tranquillità, come se James non esistesse.
"CHIAMI JUDE TRAVES, CAZZO!" urlò Oliver preoccupato. 
Di solito non si comportavano così. Anzi, erano sempre molto gentili e disponibili, ma se qualcuno dei due o qualcuno che amavano era in pericolo cambiavano totalmente umore ed educazione. 
Nel frattempo la signorina aveva chiamato il piano nella quale lavorava Jude e aveva informato i ragazzi di salire fino al secondo. Oliver aveva acconsentito e aveva trascinato James fino all'ascensore. 
"James, rilassati! Ci siamo quasi!" sussurrò Oliver al suo orecchio. 
Quando si aprirono le porte dell'ascensore, ad aspettarle ci fu Jude. 
"Cosa è successo?" chiese preoccupata, guardando James e portandolo verso una camera vuota. 
"Quattro piatti hanno quasi ammazzato James." disse Oliver aiutando un James confuso a sedersi sul lettino. 
"Oh mio Dio. Non sarà mica un pesce d'aprile!" sbottò Jude. 
"Certo che no! Come potresti pensare una roba simile!" esclamò Oliver offeso. 
Jude si girò ed iniziò a togliere la maglietta oramai rossa dal braccio di James.
"Così uscirà sangue!" esclamò James. 
"Non sarà così, tranquillo. La pressione della maglietta ha bloccato per un pò la fuoriuscita. mmm... Ci vorrano dei punti! Devo chiamare il mio primario, tu intanto prova a fermare la ferita." disse Jude dirigendosi verso l'uscita. 
Non l'aveva mai vista così determinata. 
"Con cosa la fermo?" chiese Oliver. 
"Con la mano!" disse Jude uscendo. 
"Cosa!?!"
Oliver schifato, pressò sul bracciò, sentendo il sangue di James bagnargli la mano. In quel preciso istante arrivò un dottore alto e riccio, molto simile a Dottor Cox di Scrubs, e, seguito da Jude, aprì la porta. 
"Bene, bene, bene... Due rockstar che chiedono aiuto!" disse il dottore con un filo ed un ago in mano.
"Non siamo rockstar!" replicò Oliver.
"Si certo maghetto! Togliti di mezzo, devo medicare il tuo fidanzatino!" disse lui spingendolo e mettendosi al lavoro. 
"Siamo uguali! Come può essere il mio fidanzatino?" 
"Ho bisogno di concentrazione, uscite per favore! Anche tu signorina Traves!"
Jude ed Oliver uscirono fuori dalla stanza e si andarono a sedere in sala d'attesa. 
"Simpatico il primario! Suppongo sia lui la troia del tuo capo!" ironizzò Oliver teso. 
"Si! è proprio lui! Non è sempre così antipatico... oggi si è seccato perchè voleva lo facessi io, ma sai ho paura che avrei fatto del male a James. Non me lo sarei perdonato!"
"Vieni qui!" disse Oliver abbracciandola. 
 
 
 
"Signorina Benson, lei ha fatto un ottimo lavoro con l'articolo precedente. è stato quello più letto in Inghilterra e credo lei sia sprecata."
"Che intende?"
"Credo sia uno spreco che lei rimanga in questo posto. Dovreste scrivere per giornali famosi! Magari musicali o di moda! Giornali che la maggior parte del mondo legga! Diventare reporter, se mai vorrà..."
"Mai vorrò! Preferisco stare dietro le quinte! Non so se mi intendo"
Il capo sorrise alla sua apprendista preferita e disse:
"Vuoi rimanere qui o aprirti nuovi orizzonti?"
"Ci devo pensare. In effetti sarebbe una buona idea lavorare con giornale più importanti, più conosciuti... Grazie per la proposta, ma spero di non sconvolgere la vita di Sean se mai accetterò un altro lavoro!"
"Vedrai che Sean ne sarà felicissimo! Buona giornata signorina Benson" disse il capo congedandola. 
Lei si alzò ed andò verso l'uscita dell'edificio. Erano le dodici e mezza e doveva andare a prendere Sean a scuola e andare al Le Gavroche! L'aveva proprio dimenticato. Andò in macchina, mise in moto ed ingranò la prima. Mentre guidava le squillò il cellulare. Lo prese e rispose.
"Pronto?"
"Lei è la signora Sadie Benson?" disse la voce di una donna molto familiare.
"Si."
"Chiamo dalla scuola di suo figlio Sean." La voce si fece ancora più grave.
"è successo qualcosa?"
 
 
Intanto al Le Gravoche Oliver, Jude, Evanna, Matthew e James iniziavano ad ordinare. 
"Mi da occupato!" disse Jude. 
Oliver le carezzò la schiena e guardò il braccio del fratello. 
"Arriverà!"
 
 
"In realtà si. Venga subito." 
Detto questo riattaccò la telefonata. 
"Pronto? brava maleducata!" disse Sadie spegnendo il suo blackberry e buttandolo sul sedile. 
Sadie preoccupata come non mai, ingranò la terza ed andò più veloce che potè, non curante dell'orario. 
Arrivata a scuola corse verso l'entrata fino ad arriverare all'ufficio della preside che, senza bussare, spalancò la porta. Trovò la preside seduta, il figlio ed un altro bambino col padre ai lati del tavolo. 
"Salve signora Benson." disse lei con tono asciutto. 
"Signorina, grazie! Comunque sia buongiorno!" disse Sadie acida sedendosi vicino a Sean e il padre dell'altro bambino. 
L'aveva fatta preoccupare per nulla. Sean stava bene. 
"Li convoco perchè questi due bambini, secondo la scheda, sono senza un genitore!"
"E a lei cosa importa?" chiese il ragazzo - padre.
Che strano! Di solito si trovava una ragazza - madre, come lei del resto, ma un ragazzo - padre non lo aveva mai conosciuto prima d'allora. 
"Mi importa sapere cosa è successo ai genitori dei vostri figli. Sapete, per vedere se chiamare Assistenti sociali o roba varia."
Cosa?
"Sean, andiamo!" dissero in coro Sadie e il ragazzo - padre.
Sadie si girò a guardare e vide che il ragazzo - padre l'aveva col proprio figlio. Si sorrisero per quella scena ridicola ed andarono via congedando la preside. 
 
 
 
 
 
"Oliver io vado!" disse James dopo un'ora. 
"No! Perchè?" chiesero Oliver e Jude in coro.
"Sentite, qualsiasi cosa avevate in mente, non ha funzionato! Adesso vado. Ci vediamo a casa! Ciao ragazzi è stato un piacere incontrarvi!" disse James abbracciando gli amici. 
 
"Li vedi?" chiese Sean.
"mmm... Eccoli lì! Non posso crederci! Allora è vero che Jude sta con Oliver Phelps!" disse Sadie eccitata, anche se ancora era un pò seccata. 
"Jude!" urlò Sean correndo da lei.
Jude lo prese in braccio e guardò male Sadie.
"Scusate, ho avuto problemi con la scuola!" si scusò Sadie. 
"Non preoccuparti. Questo è Matthew, lei è Evanna e lui è il mio tesoro!" disse Jude sorridendo. 
"Molto piacere tesoro!" disse Sadie sarcastica. 
"Piacere mio" rispose gentile Oliver. 
"Che si mangia?"
"Noi in realtà stavamo per andare via" disse Jude imbarazzata. 
"Oh! Non preoccupatevi, io e Sean pranzeremo qui!"
"Sicura?" chiese Jude mortificata. 
"Certo! Andate."
"A stasera Sad. Ti voglio bene!" disse Jude. 
 
 
 
Questo capitolo è stato scritto in fretta, quindi non sarà per niente bello, ma spero proprio vi piaccia... recensite, anche se saranno critiche... 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: What is her name