-Allora..- chiese impaziente -cos'è?-
-E' maschio!- disse la dottoressa sorridendo
-E' maschio..- ripetè Duncan
-Si- gli diedi un bacio -sarai padre di un bel maschietto, amore-
L'ecografia sullo schermo poteva essere sfocata e confusa ma per me era nitidissima; un piccolo bambino di appena tre mesi stava dormendo comodo dentro la mia pancia, era una sensazione bellissima. Al passaggio della pistola sul gel spalmato sulla pelle il pancino mi faceva un pò male, ma non troppo, sentivo mio figlio muoversi ed il suo cuore battere. Ora capivo cosa provava mia madre pur sapendo di dovermi abbandonare aveva deciso di crescermi, per quanto avesse potuto, le dovevo tutto.
La dottoressa mi diede dei fazzoletti per ripulirmi dal gel e se ne andò dietro a stampare l'ecografia
-Ehy piccola- mi sussurrò duncan sedendosi sul lettino al mio fianco
-Si amore?- dissi indaffarata al passarmi i fazzoletti sulla pancia
-Lo so a cosa stai pensando- disse con gli occhi sorridenti
Lo guardai con un sguardo accigliato -cosa?-
-Per me va bene, se lo chiamiamo con quel nome- mi prese la mano
Feci un sorriso imbarazzato -sei sicuro?-
-Certo- mi fece una carezza -Steven ne sarebbe felice da lassù, sai?-
-Non penso che per te..- balbettai
-Ascolta amore, questo è il nostro tempo, e dobbiamo viverlo, fino a fondo- sorrise di nuovo -per te e Steven, per quanto aveste voluto, non c'è stata speranza, per quanto potevate amarvi una malattia gli stava divorando il cervello ma, morendo, ti ha dato la possibilità di essere libera-
Annuii lentamente, guardandolo con attenzione
-Io ti amo, sto per avere un figlio da te, e questo per me è il massimo..- continuò
-Io sono solo stata fortunata- gli presi la mano fra le mie -ho perso l'uomo che amavo alla follia ma, ora, sto con un'altro uomo, che mi rende felice, che amo più di tutto, di me stessa, della mia vita- sorrisi -io ti amo- sorrisi -ti amo davvero, e ti prometto che vivremo insieme, felici, per sempre-
Qualcuno, lassù fra le nuvole, fece un sorriso, guardando verso il basso, desiderando solo la felicità per l'unica donna a cui aveva regalato il suo cuore.