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Autore: Miss Chanel    15/10/2011    6 recensioni
-Blair! Dove vai?-mi domanda in urlo, io lo guardo ormai lontana.
-Lontana da te. Mi spiace Louis, ma tra me e te non poteva funzionare-urlo poco prima di entrare in limo.
Trema UES la regina B, è tornata.
E con se porta solo cattive notizie e valige di YSL.
Gossip Girl
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass, Dan Humphrey, Quasi tutti, Serena Van Der Woodsen | Coppie: Dan Humphrey/Serena Van Der Woodsen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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"I’m pregnant. It’s Louis”
...

 

Blair POV
Mi sveglio, in seguito ad un incubo; Louis dorme beatamente al mio fianco, qualche volta fa una smorfia e poi ritorna sereno a dormire felice e senza preoccupazioni, di certo se io gli dicessi qual’è il mio incubo il suo “sogno” si spezzerebbe. Da ormai molti mesi faccio sempre lo stesso incubo: Io, che mi risveglio dopo l’incidente con il ventre piatto e piango.. Nominando invano Chuck. Più che un’ incubo è un vivido ricordo, che ho risvegliato il giorno del mio quinto anno d’anniversario con Louis. Con tutta la delicatezza possibile sposto le lenzuola di seta, mi alzo e prima di mettermi la vestaglia in seta infilo le pantofole viola abbinate alla camicia da notte. Scruto attentamente le pareti turchesi e noto, che tra le foto appese di me e Louis c’è una farfalla, vado diritta verso le finestre e scostando le tende bianche apro la finestra che fa entrare i raggi di sole e l’aria pulita e profumata delle peonie, che ho fatto mettere nel giardino di Monaco. Apro la porta e l’adagio, la cameriera mi si avvicina tempestiva.

 

-Vuole qualcosa Miss Grimaldi ?-domanda garbata accennando un’ inchino, io faccio una smorfia e faccio segno di no con la mano.

-Sua madre ha telefonato dagli Stati Uniti, dice di richiamarla il prima possibile-mi informa prima di scomparire lungo il corridoio tappezzato da foto mie e di Louis, cammino verso al tavolino in ciliegio, a cui sopra è poggiato il telefono. Compongo il numero; squilla.
-Blair! Sei tu ?-mi domanda quasi eccitata mia madre, io rimango un’ attimo in silenzio.
-Si, dunque come mai hai chiamato e hai detto di farti richiamare il prima possibile?-chiedo curiosa ormai molte delle mie giornate le passo a fare shopping da sola.. Potrete intuire che bramo della compagnia, che non sia quella musona e sciatta della mia cameriera.
-Nulla, volevo chiederti se vorresti venire alla mia sfilata..-risponde indifferente lei, io al solo pensiero di poggiare piede a Centrall Park rabbrividisco dall’emozione, sul mio viso compare un sorriso sincero e non quello falso che regalo alle riviste.
-Ne sarei felice, devo solo chiedere a Louis.-le dico felice, poi la mia allegria viene smorzata da Louis che mi compare davanti e gesticolando mi chiede con chi stia parlando.
-Perfetto, ti siederai accanto a Serena-mi dice festosa, io faccio segno a Louis di attendere.
-Mamma, ti devo lasciare.. Ciao, ti voglio bene-chiudo la chiamata e subito Louis viene e mi abbraccia, ricambio e lo guardo dal basso negli occhi.
-Quello sguardo non porta nulla di buono-mi canzona, io accenno una smorfia di approvazione e continuo con la mia faccia. Lui sbuffa fingendosi disinteressato.
-Mia madre farà una sfilata a breve, pensavo che..-mi blocca prima che possa finire la frase, mi infervoro al momento e poi lo guardo male.
-Quand’è?-domanda, io non rispondo subito e cerco di ricordare la data che mi aveva detto qualche mese fa.
-Il..-inizio incerta-Il 1 ottobre!-dico come illuminata, lui sbuffa e fa un espressione di disapprovazione, che non amo.
-Abbiamo il brunch da Carla Bruni e Sarkozy- mi ricorda repentino, farei seriamente a meno di vedere Carla, loro figlia e Sarkozy siccome non nutro troppa simpatia nei loro confronti.
-Ma ci inviteranno un’altra volta, andiamo..-lo imploro, lui prima fa il serio e poi sorride dandomi la sua approvazione.
-A patto, che oggi andiamo al cocktail di Alberto-ribatte, certo ricordo quando mi aveva detto che i discorsi del principe Alberto fossero noiosi, ma non avrei mai immaginato che ogni cosa lo riguardasse fosse noiosa o peggio monotona.
-Ok..-mormoro, lui sorride e va via.

Dopo un’estenuante pomeriggio di shopping sono pronta per sottopormi alla seduta del trucco e parrucco, d’obbligo per quando si va dal principe Alberto. La mia cameriera mi sbuca alle spalle facendomi sobbalzare, io mi giro e la fulmino con lo sguardo.
-Dorota!-urlo, lei mi guarda con un misto di spavento e riluttanza nello sguardo. Poi prende fiato e mi guarda, quasi sfidandomi.
-Io sono Margot, non Dorota- scandisce bene le parole e poi rimane lì impalata, io la guardo scioccata.
-Senti Michelle, Charlotte o Margot vedi di essere meno insolente, o presto ti ritroverai su una strada-pronuncio tagliente lei mi guarda molto male, ed io a testa alta la squadro.
-Il medico del Signor Grimaldi vuole un certificato, che spiega le ultime analisi del signore le vorrebbe inviate via fax-mi spiega, io sbuffo.
-Louis non è qui in questo momento-ribatto, lei mi guarda come per dire:Non è un mio problema. Ed io invece inizio a diventare paonazza in viso ed ad innervosirmi.
-Ha detto che è urgente-mi ricorda, roteo gli occhi e poi vado diritta verso il suo studio sbuffando. Appena entro il silenzio regna, vado verso la scrivania ed inizio ad aprire i cassetti a casaccio, finché non trovo il tanto ambito documento sotto di questo c’è né un altro, che attira la mia attenzione, lo prendo e prima che lo possa leggere sento la manopola della porta girarsi, lo ficco nella tasca della vestaglia e prendo il documento.
-Blair ?-domanda incerto Louis, io corro verso di lui.
-Ero venuta a prendere le analisi del medico-spiego baciandogli la guancia e correndo verso il bagno, lì mi sistemano e ci impiegano un totale di 2 ore.

Il risultato è ottimo:i miei capelli sono leggermente mossi senza i boccoli ,che li caratterizzano, il trucco è appena accennato, degli orecchini di perla adornano il mio viso e un cocktail dress a balze bianche mi fa risplendere il viso.
Appena scesi mano nella mano dalla limo io e Louis posiamo per i fotografi e successivamente ci separiamo, ognuno “va per la sua strada”. Io mi intrufolo in un gruppetto di stilisti dai nomi importanti e famosi: Galliano, Valentino e Louboutin.
-Temo che quest’inverno il rosso non andrà di moda..-si lamenta Valentino, io mi intrometto.
-Il rosso è l’essenziale per la collezione invernale, della sua lineaa-dico seria, loro mi sorridono gli occhi azzurri di Valentino mi colpiscono.
-Indubbiamente, ma il rosso inizia a diventare scialbo per molta gente..-aggiunge buttandosi giù, io sorrido e capisco che è il momento di sparpagliare alcune perle di saggezza.
-Beh, la moda passa ma lo stile resta..-ribatto fiera, Christian Louboutin mi sorride.
-Coco Chanel- pronuncia, io gli sorrido e vedendo Louis, mi ricordo di dovere leggere il documento.
-Vogliate scusarmi, devo andare da mio marito. E’ stato un piacere-dico garbata allontanandomi e mettendomi in un angolo appartato dove la gente non si avvicina in Francia, quello delle tartine ipercaloriche. Estraggo dalla mia pochette di Chanel il foglio, che avevo infilato prima di andare via. Appena leggo alcune righe scritte in francese inorridisco:
Cartes d'adoption

S'accetta de signer pour mettre en œuvre l'adoption de la présente ici la fille de Blair Cornelia Grimaldi et Charles Joseph Bass.
Signature:
Louis Grimaldi

Louis, non può essere vero! Lo vedo parlare insieme a qualche politico di cui ora mi sfugge il nome e veloce come un treno corro spedita verso di lui.
-Louis, dovrei parlarti-sussurro, lui mi sorride e s’interrompe. Io lo guardo furiosa.
-Blair, trèsor è maleducazione interrompermi-mi canzona, io lo guardo ancor più furiosa allora capisce, che è meglio se viene.
-S'il vous plaît pardonnez-moi-dice in francese allontanandosi con me, andiamo in un posto appartato, all’entrata del palazzo. Mi guarda non capendo il motivo per cui l’ho chiamato.
-Chérie, cosa c’è?-mi domanda gentilmente guardandomi, io respiro e tento di calmarmi.
-C’è che oggi ho trovato questo!-urlo sbattendogli in viso il documento-Adozione! Hai fatto adottare la mia bambina. Mi avevi detto, che avevo avuto un’ aborto spontaneo per colpa dell’incidente!-continuo a urlare imperterrite, lui mi fa segno di abbassare la voce per non farmi vedere.
-L’ho fatto, è vero ma l’ho fatto perchè avevo letto un mese prima un documento, che diceva che tu non eri incinta di me, ma di Charles. Quella sera era la mia occasione, per rifarmi una vita con te-mi spiega, io lo guardo scioccata e lui sembra capire, che non gira buona aria.
-Dov’è? In quale orfanotrofio è?!-domando minacciosa, lui mi guarda dispiaciuto.
-A Manhattan o New York, non lo so di preciso-mi risponde con un filo di voce, io gli tiro uno schiaffo, che lui incassa senza fiatare.
-Mi hai deluso, Louis.-sussurro, poi corro via verso la limo vengo bloccata dalla sua voce.
-Blair! Dove vai?-mi domanda in urlo, io lo guardo ormai lontana.
-Lontana da te. Mi spiace Louis, ma tra me e te non poteva funzionare-urlo poco prima di entrare in limo.

Finalmente scendo dall’aereo e metto piede a New York. Il mio regno.


Trema UES la regina B, è tornata.
E con se porta solo cattive notizie e valige di YSL.
Gossip Girl
 

 

Allora, la mia nuova fan fiction!
Appena finita "Un'assaggio della 5° stagione" sono tornata all'attacco, da sola.
Ma anche la mia socia, vi anzi ci darà dei piccoli momenti di piacere con le sue fan-fiction.
Ma, ritorniamo alla fan-fic come vedete sono passati 5 anni dall'espisodio 5x03.. Non ho messo avvertimenti perchè non racconterò proprio tutti i particolari delle tre puntate.

Note aggiuntive:
Il titolo della fan-fic è stato preso da una frase della canzone di SIA -ve la ricorderete, per la splendida canzone che hanno messo nella 4x02- e David Guetta chiamata Titanium. Parafrasandola come l'ho capita io la canzone dice, che si è forti come il titanio un metallo resistente alla corriosione.Ovvero voglio far capire che Blair è forte.

Secondo il titolo del capitolo è in inglese e traducendolo viene fuori la frase che b ha detto, citando C.
Chanel:La moda passa, lo stile resta.

Blair
Al prossimo capitolo

Baci Baci, C.

  
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