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Autore: love is outlaw    15/10/2011    1 recensioni
questa storia parla principalmente di me, e di quello che provo nell'ultimo periodo. ho messo anche i one direction, perchè sono l'unica cosa che importa, e skins, ciò che mi insegna a vivere.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7
 
Suonò la sveglia. Odiavo quel maledettissimo tintinnio ripetitivo che ogni mattina mi faceva sobbalzare. Indicata l'inizio di un nuovo giorno, ossia l'arrivo di altri problemi.
Mi tirai su sedendomi a mezzo busto sul letto. I raggi del sole mi arrivarono dritti negli occhi, e mi riparai con una mano. Dopo di che, mi alzai dal letto sbadigliando e, ovviamente, inciampai nel tappeto. Volai in avanti riuscendo però ad attutire la caduta con il braccio. Mossa Svagliata.
"CAZZO!" Sbraitai dal dolore. Non ci credevo, nemmeno i cartoni animati cadevano in quel modo. Dio mi odiava.
"Ann?" Hannah, che come al solito si alzava minimo tre ore prima di me, corse in camera mia tutta agitata. Era sempre stata una ragazza premurosa, soprattutto nei miei confronti, ero più piccola di lei, ed in quel periodo stavo passando le pene dell'inferno.
La guardai entrare dalla porta con il cellulare appoggiato all'orecchio. Farfuglio qualcosa e riattaccò ridendo.
"Ma che hai combinato?"
"Non ridere stronza, mi sono fatta male, aiutami" Mi si avvicinò cingendomi la vita con un braccio ed aiutandomi ad alzarmi.
"Credo di essermelo slogato, merda ma tutto a me deve capitare?!" Continuava a ridere. Mi fece sedere sul letto e si inginocchiò davanti a me prendendomi il polso fra le mani.
"Fammi vedere" lo girò appena e cacciai un urlo disperato. Mi faceva un male cane.
"Hannah che fai, così mi fai ancora più male!"
"Vuoi che ti porto al pronto soccorso? Credo si sia slogato seriamente"
 
La porta automatica del dell'ospedale si aprì ed una folata di vento mi investì completamente. Faceva piuttosto freddo. Iniziai a camminare verso la fermata dell'autobus. Hannah mi aveva lasciata la qualche ora prima per andare al lavoro, ed ovviamente non poteva venire a prendermi. Ed ora mi ritrovavo con una fasciatura al polso. Un'altra folata di vento mi scompigliò i capelli. Socchiusi gli occhi rabbrividendo. Controllai l'orario e poi guardai l'ora sul display del cellulare. Mancava un quarto d'ora alle tre, e tra pochi minuti sarebbe passato l'autobus, ma ero comunque in ritardo per l'appuntamento con Freddie. Mi sedetti sulla panchina della fermata e mi guardai attorno. Una ragazza, capelli rosso fuoco, come i miei, riccia, con un piercing sul labbro inferiore e due occhi grandi marrone scuro. Ci fissammò per qualche secondo, poi mi venne incontro. Non avevo la minima idea di cosa volesse da me, ma avevo la netta sensazione di averla già vista da qualche parte.
"Ciao" Non sorrise, era inespressiva. "Hai una sigaretta?" Ricambiai l'occhiata senza accennare a nessun tipo di emozione.
"No" Avevo smesso di fumare da qualche mese ormai, dopo che la psicologa mi aveva praticamente obbligata a non farlo. Ma la tentazione era forte, e spesso cedevo.
"Peccato" Rimase un attimo in silenzio "Ci conosciamo? Ti ho già vista"
"Forse, credo. Anche io ho questa sensazione" 
"Boh, ce lo ricorderemo" Alzò le spalle e mi allungò la mano.
"Ronnie" Mi disse. Le afferrai la mano stringendola "Annabelle, ma chiamami Ann"
"Ah, comunque oggi è sabato, non passano autobus"
"Ma come? Ho guardato gli orar.."
"Sicuramente hai guardato quelli sbagliati" Accennò un sorriso "Ti serve un passaggio?"
"Ehm, dovrei tornare a casa ma visto che sono in stra ritardo, ti dispiace accompagnarmi a casa di un mio amico?" 
"Certo, vieni"
 
"Sai dove ti ho già vista?" Se ne uscì dopo dieci minuti di macchina.
"Ehm, no. Dove?" 
"A scuola, può essere?"
"Veramente io.. ho mollato qualche hanno fa" Dissi esitando.
"Beh anche io, ma intendevo tipo, alle medie"
"Oh allora Medioevo" Ridemmo entrambe "Comunque boh, sì, forse"
"Già. Allora, da che parte vado?" Eravamo arrivati ad un incrocio.
"Se non mi sbaglio gira a destra, poi la prima uscita che trovi, prendila. Vedrai che casa assurda ha questo" Sorrise.
"Ma chi è?"
"Boh, cioè, l'ho conosciuto ieri, ma a quanto pare tutto il giro sta sempre a casa sua, visto che è un riccone" 
"Classico. Che merda"
"Beh chissene frega, e poi io non sono così"
"Certo. Come me" Questa volta fui io a sorridere.
Arrivati davanti all'entrata della villa, scesi dalla macchina ed andai al cancello per suonare.
"Sì?" Rispose qualcuno dal citofono.
"Hey, sono Ann, dovevo venire con Freddie ma ho pensato di farmi accompagnare da una mia amica"
"Oh ciao, ora ti apro. Aspetta"
l'enorme cancello si iniziò ad aprire con uno schiocco. Risalii in macchina e dissi a Ronnie di entrare.
Niall era sulla soglia. Ci fece segno di parcheggiare davanti all'entrara e ci venne incontro. 
CAPITOLO 7
 
"Ciao!" Fece uno di quei suoi sorri assurdi che facevano sorridere anche a me.
"Ciao" Dissi girandomi per accertarmi che Ronnie fosse la. Era dietro di me che aspettava una mia mossa.
"E' lei la tua amica?" Mi chiese Niall indicandola con un cenno del capo.
"Sì, lei è Ronnie" Gli sorrise appena e mi guardò. 
"Okay, venite" Si girò dandoci e spalle ed entrò in casa. Lo seguimmo entrambe a ruota. Il primo che vidi fu Zayn, così si chiamava. Era seduto ed in braccio a lui c'era una ragazza. Probabilmente la sua ragazza. Appena ci vide entrare sorrise. Che sorriso meraviglioso aveva. Capelli castani color cioccolato, lunghi e lisci, che le ricadevano sulle spalle, due occhi scuri e pelle olivastra. Anche Zayn sorrise, e la fece scendere con dolcezza per salutarci, come aveva fatto Harry con Madison. Approposito, dov'erano? Li cercai con lo sguardo, ma nulla. 
"Ciao Ann" Mi salutò Zayn. Sorrisi senza rispondere e guardai la ragazza. Mi vene incontro e mi sorrise.
"Piacere, io sono Allie" Mi porse la mano anche lei. L'afferrai sorridendole "Ann"
"Ma non dovevi venire con Freddie?" Chiese Zayn.
"Si ma ero in ritardo e Ronnie mi ha accompagnata" Risposi indietreggiando di pochi passi e mettendomi affianco a lei. La presentai agli altri e poi mi sedetti sul divano.
"Harry e Maddy?" Chiesi non capendo dove fossero.
"Dovrebbero arrivare tra poco, non so perchè siano in ritardo" Disse Niall.
"Chi è Harry?" Sentii Ronnie aprir bocca dopo circa dieci minuti di assoluto silenzio.
  
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