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Autore: AudreyIsTheWay    18/10/2011    0 recensioni
Mi chiamo Ginevra, ho 23 anni. Fiera di essere un'Italiana meridionale ed ancor più fiera di aver realizzato il mio sogno. Sono qui, a Londra, e intendo rimanerci fino alla fine dei miei giorni.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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28 Ottobre, 18:57
 



Accendo il computer, Facebook. Miseriaccia, era da una vita che non apro il mio profilo! Avevo quasi dimenticato la password!






Ginevra ha cambiato la sua città attuale da: Milano in: Notting Hill, London, United Kingdom.





 Infiniti mi piace, continui commenti di amici, conoscenti, professori del liceo che mi augurano buona fortuna.


 

Martina: Amore.
Ginevra: Tina! :D Come prosegue lì?

 

Marta. Ci conoscevamo da una vita. Ha sempre pesato venti chili meno di me (o di qualsiasi altro adolescente che vivesse sulla faccia della terra) perciò per noi è sempre stata Martina o Tina, per ovvi motivi ed insieme ad Eleonora, un altro mio grande pezzo di vita, si festeggiava a suon di cheese cake ogni chilo che riusciva a mettere su. Determinata, forte, senza peli sulla lingua: Una donna con le palle. Una farfalla dal cuor di leone. Amante dell'altro sesso e dell'alcool, coppia infallibile, ogni domenica mattina si rendeva conto di aver passato il sabato sera nell'auto di un musicista, un bagnino, un dee-jay... Ma arrivò l'amore anche per Tina. Quando a diciannove anni, piccole ma con tanta voglia di evadere lasciammo il paese per la grande Milano, Tina incontrò Lorenzo. Alto, occhi verdi e capelli castani ricco da paura e munito di Mercedes, il tipico figlio di papà. Io ed Eleonora abbiamo sempre pensato che Tina si fosse innamorata prima del Mercedes che di Lorenzo, in ogni caso quel Mercedes fu il loro nido d'amore per qualche mese e poi, il BUM. Un ritardo di due settimane, il panico, glielo dico o aspetto? Passò un mese, ormai era ovvio. L'ovulo di Tina era pieno. Ma Renzo entrò nel Mercedes e scappò via lasciando la nostra Cenerentola senza una carrozza per tornare a casa e con una pancia che prendeva sempre più le dimensioni di una zucca e a saperlo eravamo solo noi tre, quella fu l'unica volta che Tina ebbe paura di dire la verità ai suoi. Quando tornammo a casa per l'Estate i genitori di Tina non si aspettavano certo che avrebbero avuto ospiti e a quanto pare non avevano intenzione di ospitare nessuno. Così fece le valigie e venne a stare da me. Ricordo ancora la prima giornata di mare, tutti a toccarle la pancia. I suoi genitori non vollero pagarle più gli studi e le spese per la casa, a salvarla fu una sua prozia, zia Giulia. Tutti in paese la conoscevano per la sua cattiveria e quando capì che era giunta la sua ora, decise di lasciare i risparmi di una vita a questa povera ragazza madre abbandonata per fare un dispetto a quella sua famiglia che aveva sempre odiato e per riscattarsi un po'. Tornammo a Milano e Tina era più che decisa a continuare i suoi studi. Senza che ce ne accorgessimo, Dicembre arrivò e alle 3 e 25 del 5 Dicembre Tina diede alla luce Giulia Eleonora Ginevra (nome impegnativo, lo sapevamo). Ci sembrò innaturale trasferirci con l'arrivo della piccola, anche se lo spazio era limitato quel piccolo appartamento era diventato il nostro nido. Crebbe con noi, tre mamme, e con il passare del tempo diventava sempre più simile a Renzo che la mattina di ogni Natale arrivava puntualmente con il suo pacchetto Burberry. I genitori di Marta la perdonarono solo dopo due anni, quando conobbero la bambina. Ci laureammo e nessuna di noi volle tornare nel paesino meridionale in cui eravamo nate. Marta era ormai un'ostetrica, Ele un'infermiera
 



Marta: E' un totale disastro, ho Giulia con la febbre.

Ginevra: Che cucciola! :)

Marta: Le manchi tanto. Come manchi a me.. e ad Eleonora, lo sai.

Ginevra: Anche a me voi tre mancate tantissimo, penso di venire per Natale:)

Marta: Figo, allora ci ritroviamo giù! :)

Ginevra: E' ancora bella Milano? :)

Marta: E Londra è stupenda come la ricordo io?

Ginevra: E' ancora meglio! :)

Marta: Gin. Sai benissimo che non siamo le uniche a sentire la tua mancanza..

Ginevra: Tina, per favore.

Marta: Mi ha chiamata stanotte.. Me l'ha detto che non ti fai sentire dal giorno che sei arrivata a Londra, sai?

Ginevra: Quando mi sentirò pronta mi farò viva io..

Marta: Pronta per cosa? Cosa è successo?




 

Ma arriva un nuovo messaggio.


 

Davide: Hei.

 

Non rispondo.

 

Davide: Si può sapere cosa ti prende?

 

Scendono dai miei occhi lacrime trasparenti che mi rigano il viso e cadono nel mio plaid. Chiudo il computer. Prendo l'Ipod.


 

Riproduzione casuale:Swallowed in the sea.


"I CAN ONLY BLAME MYSELF, YOU CAN ONLY BLAME ME"



 

Apro la finestra, mi stendo sul letto poggio i piedi fuori ed accendo una sigaretta.


Non stavo soltanto realizzando il mio sogno, stavo scappando da una gabbia che mi ero creata da sola. Mi addormentai a suon di coldplay.

  
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