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Autore: LadyCullen1997    19/10/2011    3 recensioni
Sono passati 10 anni dalla fine di BD.
Una ragazza misteriosa arriva a Forks e sembra conoscere molto bene il segreto dei Cullen e dei licantropi.
Metterà a rischio queste due "famiglie"?
E perchè sembra conoscere Bella?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Successivo alla saga
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La paura ti rende prigioniero, la speranza può renderti libero.

Dal film "Le ali della libertà"

 

My hope


 

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Ennesimo primo giorno di scuola nell'ennesimo stupido liceo...

Quante volte ancora dovrò ripetere il liceo? pensai infastidita.

Tra l'altro quel giorno ero sola per la prima volta...

Se ne erano andati da quasi 10 anni, eppure non avevo avuto la forza per tornare a scuola,solo quell'anno decisi che dovevo iniziare a frequentarlo per non dare sospetti.

Mi ero trasferita a Forks da un anno e i miei vicini sospettavano che avessi marinato la scuola per l'intero anno scolastico.

Mi decisi a tornarci quando sentii la signora Stanley e sua figlia Jennifer (almeno, così mi ricordavo che si chiamasse), parlare,anzi sparlare, di me e del fatto che non andassi a scuola.

Mi distrassi da quei pensieri e parcheggiai davanti alla “Forks High School”.

Non ero mai stata in quella scuola, stranamente la piccola cittadina di Forks non era stata una delle nostre innumerevoli mete.

Scesi dall'auto e mi appoggiai al paraurti della mia favolosa e pazzesca lexus LFA bianca.

Tutti gli studenti presenti nel parcheggio mi guardavano con un misto di ammirazione e timore.

Ammirazione per la mia auto e per me,ma soprattutto per me,modestamente sono veramente figa.

Ho i tratti esotici di mio padre,che a sua volta ha ereditato da suo padre,e gli occhi azzurri di mia madre.

Ho un fisico da urlo, che avevo valorizzato indossando un'aderente dolcevita nero, con sopra un cardigan a righe blu e nere, e dagli aderenti jeans neri abbinati. Sono alta un metro e settantotto e per esagerare indosso delle decolté nere tacco 12, quindi raggiungevo l'impressionante altezza di un metro e novanta.

La modestia non fa certo parte del mio essere, pensai compiaciuta tra me e me.

Provavano timore per lo sguardo sprezzante e pieno di superiorità che rivolgevo ad ogni studente che incontrava il mio sguardo.

Sto dando il meglio di me!

Avevo deciso di fare la snob per far si che nessuno mi si avvicinasse e facesse domande indiscrete.

Suonò la campanella così mi misi lo zaino in spalla e mi diressi in segreteria.

Sarei arrivata in ritardo a lezione. Avrebbe aiutato a rendere ancora più credibile la mia immagine da: “non mi importa di niente e di nessuno”.

Entrai in segreteria e rimasi sorpresa nel trovare un mutaforma e un'umana-vampira.

Non riuscivo a vederli in viso visto che erano voltati di spalle per parlare con la segretaria, ma i loro odori erano inconfondibili.

Dopo due minuti si diressero verso l'uscita senza degnarmi di uno sguardo,talmente presi l'uno dall'altro.

Il mutaforma probabilmente faceva parte della riserva di La Push. Era indubbiamente bello.

L'ibrida era ancora più bella.

La carnagione pallida come quella dei vampiri, ma resa più rosea dall'affluire del sangue nelle sue vene. I tratti del viso perfetti. Due stupendi occhi color del cioccolato fuso e degli altrettanto stupendi boccoli bronzei che le arrivavano alla vita.

Lei era l'imprinting del mutaforma, era palese da come la guardava.

Andai dalla segretaria presentandomi che subito mi dette gli orari e una piantina della scuola augurandomi buona giornata.

Mi diressi alla mia prima lezione: trigonometria.

Perfetto, pensai soddisfatta.

Ero sempre stata la migliore in quella materia.

Così avrei risposto a tutte le domande facendomi odiare sempre di più dai mie compagni!

Il professore mi presentò alla classe e mi indicò un posto vuoto vicino...al mutaforma!

Feci l'indifferente e mi sedetti.

Per fortuna ho il mio potere se no se ne sarebbe già accorto!

Il professore dette un compito da fare durante la lezione che io finii in meno di due minuti.

Il mutaforma,così avevo deciso di chiamarlo non sapendo il suo nome, non sembrava essere molto bravo. 

Tutto muscoli e niente cervello...un classico! Pensai.

Tornai a guardarlo. Aveva un'espressione da idiota!

Non riuscii a trattenere una risatina.

Nessun umano normale avrebbe potuto sentirla...ma lui non era normale.

<< Perchè ridi? >> mi chiese confuso.

<< Perchè fra un po' ti uscirà il fumo dalle orecchie talmente sei concentrato...senza offesa ma sembri un idiota. >> sinceramente non me ne sarebbe potuto fregare di meno se si fosse offeso...

<< Ah ah ah. Hai ragione io 'ste cose non le riesco proprio a capire! Comunque io sono Jacob Black! >>

mi disse porgendomi la sua manona.

La fissai finchè non la ritrasse. Non sembrava offeso dal gesto.

<< Nicole Jones...ma penso che tutta la scuola sappia chi sono >> borbottai.

<< Già... nelle piccole cittadine tutti sanno tutto >> disse ridacchiando.

Non credo che sappiano che ti trasformi in un lupo gigante! pensai ironica.

<< Vuoi che te lo faccio copiare? >> chiesi indicando il mio compito.

Si illuminò in un gigantesco sorriso e annuì.

Gli passai il foglio e cominciò a copiare con la sua grafia disordinata.

Dopo qualche minuto mi ripassò il foglio.

<< Grazie mille! >> disse facendo il suo sorrisone.

Mancavano ancora 20 minuti al suono della campanella.

Per i primi minuti restammo in silenzio,poi il mutaforma,cioè Jacob, decise di farmi un'interrogatorio.

<< Da dove vieni? >> domandò curioso.

<< Melbourne, in Australia >> risposi controvoglia.

<< Wow hai fatto un bel viaggetto, eh? >> chiese retorico.

In verità, prima di trasferirmi a Forks abitavo a Seattle, ma non era una vera e propria bugia visto che ero nata e cresciuta a Melbourne.

<< Cosa ha portato te e i tuoi fin qua? >>

<< Non hai sentito le voci che circolano? >>

Scosse la testa.

<< I miei sono morti un anno fa così sono stata affidata a dei lontani parenti dei miei genitori, ma quando sono arrivata qua ho trovato un biglietto che diceva che mi avrebbero lasciato la loro casa a Forks e si sarebbero trasferiti nella loro villa a Seattle. Quindi abito da sola.>> raccontai l'alibi che mi ero inventata non appena ero arrivata a Forks.

<< Mi dispiace per i tuoi genitori. Ma abiti da sola?

Come fai per la spesa e tutto il resto?>>

<< I miei tutori mi mandano dei soldi ogni mese e quando non mi bastano prendo quelli che mi hanno lasciato in eredità i miei fino a che non compio 18 anni. >>

Wow Nicole questa volta stai superando te stessa...queste sono le migliori balle che tu abbia mai raccontato! mi complimentai con me stessa.

<< Beh deve essere comunque molto difficile vivere sola... >> commentò.

Aveva assolutamente ragione...

Comunque quell'interrogatorio doveva finire...

<< Prima ti ho visto in segreteria con una ragazza bellissima...è la tua ragazza? >> chiesi indifferente.

<< Si, è la mia ragazza. Comunque non sei l'unica nuova, anche io e lei siamo praticamente nuovi qui a scuola siamo arrivati qualche giorno fa...Non conosciamo bene la gente di Forks visto che siamo qui solo da qualche giorno... >>

Come no! Qualche giorno o qualche anno? I mutaforma a La Push erano comparsi,o meglio ricomparsi, da un decennio.

La campanella suonò ed io mi catapultai fuori.

<< Pranzi da sola? >> mi chiese Jacob che a quanto pareva mi aveva seguita.

<< Si >>

<< Ti va di pranzare con me e la mia ragazza? >>

<< Ok >>

<< Allora ci vediamo all'entrata della mensa... ma quanto sei alta? >> mi chiese accorgendosi solo in quel momento che non ero bassa come le altre ragazzine della scuola.

<< Uno e settantotto, più i dodici centimetri di tacco. In totale oggi sono alta uno e novanta >> risposi.

<< Wow... Beh ci vediamo a pranzo eh? >> e detto questo se ne andò dalla parte opposta.

Il resto delle lezioni passò velocemente finchè non arrivò l'ora di pranzo.

Che fame! pensai.

Mi diressi velocemente alla mensa e quando arrivai all'entrata c'erano già Jacob e la sua ragazza ad aspettarmi.

Mi accorsi solo in quel momento del loro abbigliamento.

Jacob indossava una semplice maglietta a maniche lunghe nera,un paio di jeans neri e un paio di scarpe da ginnastica nere.

Mentre la sua ragazza era...rosa!

Un cardigan rosa con sotto una t-shirt di Hello Kitty bianca,pantaloni bianchi e stivali con tacco alti fino alle ginocchia rosa.Con accessori abbinati. Sembrava uscita da una casa delle bambole.

<< Ciao! Io sono Renesmeé, ma puoi chiamarmi semplicemente Nessie >> mi disse sorridente.

Che carina! Farò un'eccezzione per lei e non mi comporterò troppo da stronza...

<< Nicole, chiamami Nic >>

<< Ma non è un nome maschile? >> mi fece notare Jacob.

Alzai le spalle.

Entrambi mi sorrisero.

Ed insieme entrammo in mensa.

Chiaccherammo del più o del meno.

Cercai di fare la stronza...ma mi sciolsi davanti all'allegria che trasmetteva quella coppia!

Lui sempre sorridente e lei così...dolce!

Era quello l'aggettivo giusto: dolce.

Tutto sommato non era andato male quell'ennesimo primo giorno di scuola nell'ennesimo stupido liceo...



Angolino dell'autrice.
Prima di tutto, grazie per aver letto questo capitolo della mia prima ff su Twilight.
Piaciuto? 
Mi piacerebbe ricevere recensioni costruttive, ma anche distruttive (soprattutto costruttiveXD).
Quindi, chiunque tu sia....TI PREGO RECENSISCI!...per favore ^.^

  
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