Storiella un po’ così, ideata e scritta in fretta e furia. Non ho neanche il tempo di mandarla a betare, perché non so se dopo riuscirei a pubblicare, quindi perdonate le scemenze che potrei aver scritto. Ma ci tenevo davvero a pubblicare entro oggi, per fare i miei tanti, tanti, tanti auguri a Patronustrip, artista straordinaria e ragazza divertentissima. Auguri!
PS Oramai, i dolci sono diventati parte fondamentale delle mie fanfiction… -.-‘’

Di Churritos, Baci e Videogames

“Haaawwy, posso andawe avanti?”
“‘Emmininni, questo libwo è wotto!”
“Haawwy, mi dai la bacchetta?”
Uno. Due. Tre. Quattro persone in fila all’unica cassa disponibile del megastore, e le richieste di Teddy, impaziente di uscire da lì, si facevano sempre più rumorose.
“Mi ricordi perché ci siamo portati dietro l’uragano?” Harry borbotta nell’orecchio di Hermione, mentre un piccolo signore occhialuto, davanti a loro, litiga col portafoglio. Teddy lo guarda assorto, come fosse pericolosamente vicino all’idea di fargli qualche dispetto.
“Perché volevi mostrare al tuo amato e pacifico figlioccio le meraviglie dell’hi-tech Babbano,” risponde lei con uno sbuffo, adocchia in maniera non propriamente approvante la console e la lista infinita di videogiochi che Harry ha comprato per il sollazzo del suo ‘amato e pacifico’ figlioccio, a detta sua. Hermione teme ci sia un attacco di piccolo piacere personale dietro questa generosità; non che sarebbe un male, Harry merita di pensare un po’ a se stesso ogni tanto, solo, Hermione preferirebbe non dovesse farlo con qualche stupido videogame!
“È colpa di tutte queste luci a neon; rendono i bambini agitati.”
Hermione trattiene un risolino al tono petulante di Harry. Eppure non deve avere tutti i torti, Teddy non è generalmente così iperattivo e irrequieto.
“Ehi, piccolino?” chiama Hermione, quando vede una punta di rosso colorare quella chioma adattata al castano per l’occasione. Gli porge la mano, Ted la guarda sospettoso. “Andiamo avanti.” Poi si abbassa ad altezza di piccolo puffolo colorato e gli sussurra nell’orecchio la loro prossima meta. Ssh, è un segreto!
Teddy annuisce vigorosamente sorridendo.
“Andiamo allora? Saluta Hawwy,” lo invita lei.
“Ciao, Hawwy! Noi andiamo a prenderci il Chuwwito!”
“Teddy era un segreto!” Il bimbo scoppia a ridere davanti all’espressione finto-sconvolta di Hermione. “Mmh, ok. Andiamo?” ripete, prima di dare il tempo a Harry di rispondere.
“E non dai un bacio a Hawwy?” Due chiazze rossicce fanno la loro immediata comparsa sulle guance di Harry. È troppo buffo e tenero vedere un uomo adulto arrossire per queste cose. Hermione si morde il labbro, incapace di non sorridere. In un secondo, si sporge e gli scocca un sonoro bacio sulla guancia.
Ora, lo ha salutato degnamente. Almeno secondo Teddy.
**
I resti dei dieci churros che hanno divorato senza pietà si riposano tranquillamente sul piccolo tavolo del bar. Teddy si è catapultato tra le sue braccia non appena ha capito che le coccole e le carezze di Hermione sono molto più piacevoli di una sedia in vimini. E conciliano il sonno molto, molto di più.
“Cucciolo, ti stai addormentando?”
“Noo…” si premura di rispondere, mentre stringe forte il dito della ragazza, e combatte con le palpebre pronte ad abbassarsi. “ ‘Emmioninni?” Il nome esce vagamente biascicato.
“Sì, tesoro?”sussurra lei, cercando Harry con lo sguardo. È già passato un po’, avrebbe dovuto raggiungerli molto prima.
“Facciamo che Hawwy è il mio papà, e tu sei la mia mamma?”
Un battito. Scappa via dal cuore di Hermione. Milioni di immagini, alcune anche vecchie dodici anni, le attraversano la memoria: un bambino solo con gli occhiali rotti; un uomo stanco e gentile, un arcobaleno di ragazza, felici, insieme; e poi un altro bambino alla ricerca di affetto, con il ciuffo color cielo questa volta.
Incontra lo sguardo di Harry che finalmente viene loro incontro, troppo felice di trasportare il suo nuovo aggeggio elettronico.
“Sì, potremmo farlo.”