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Autore: Fauna96    19/10/2011    3 recensioni
Ciao a tutti!Questa fiction parte dall'episodio della 4 stagione in cui Casey viene tradita da Truman e Derek si comporta da fratello "protettivo"...Spero vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao!! Eccomi col terzo... spero vi piaccia! Colgo l'occasione per ringraziare SbrillyFrilly, Micettocarinocaruccio e Orticaria che hanno recensito!! Un bacio!

 

3 Confusione
 
 

Con lunedì si entrò nella settimana che precede il ballo. Se tutto fosse stato come negli anni passati, avrei occupato il mio tempo cercando una ragazza carina da invitare, vagliando tutte le possibili candidate. Ma ora, avevo la mente troppo confusa per badare alle altre ragazze. Confusa da due occhi azzurri e un lieve bacio.
A dir la verità, il bacio non era stato niente di che: un semplice bacetto sulla guancia, di quello che una sorella avrebbe potuto dare al fratello. Ma qui stava il problema: quando Casey mi aveva sfiorato il viso con le labbra, il mio cuore si era messo a battere furiosamente nel mio petto, come volesse uscire; dubitavo fosse una reazione normale.
Per di più, Casey era sempre nei miei pensieri; be’, in verità io pensavo sempre a lei, anche solo per escogitarle uno scherzo. Solo ora mi rendevo conto di quanto importante fosse diventata per me in quegli anni.
La faccenda era davvero impossibile, eppure non potevo negare l’evidenza: Casey mi piaceva. Ancor peggio: lei non era affatto la solita tipa di cui mi invaghivo per un po’ per poi mollarla; no, la faccenda era più seria.
Inutile dire che questa confusione sentimentale mi scombussolò completamente.
Innanzitutto, lei era mia sorella. No, non era vero: sorellastra. In passato, non mi ero mai chiesto perché non riuscissi a vedere Casey come mia sorella; forse semplicemente perché ci eravamo conosciuti già da ragazzi, non eravamo cresciuti insieme. Ora però mi rendevo conto che fin dagli inizi avevo provato qualcosina di più di  amore fraterno o anche solo amicizia. Il fatto che fossi sempre stato geloso dei suoi ragazzi (Sam, tanto per cominciare) la diceva lunga. Poi c’era la questione “sentimenti”: Derek Venturi non è il tipo romantico, sdolcinato, che fa dichiarazioni d’amore in ginocchio; Derek Venturi NON si innamora!
- Derek, sei tra noi? –
Uscii dalle mie meditazioni e vidi Sam e Ralph fissarmi.
- Hai sentito quello che ho detto? – fece Sam.
Al mio diniego sospirò. – Che hai in questi giorni, amico? Sei sempre silenzioso, distratto... comunque ti ho chiesto se hai già deciso con chi andare al ballo -.
- No – borbottai. Era una mezza verità: c’era qualcuno che avrei portato volentieri al ballo, ma non era disponibile, per così dire. – In realtà, pensavo di non venirci – aggiunsi con l’aria più disinvolta possibile.
I miei amici mi guardarono sgomenti.
- Ma... perché? – boccheggiò Ralph.
Ostentai noncuranza. – Alla fin fine, sono tutti uguali, no? E poi, non c’è nessuna ragazza che mi interessi – Bugiardo.
Il problema era che non volevo vedere Casey al ballo tra le braccia di qualcun altro. Una parte di me voleva rischiare, chiedere a Casey di uscire ma se lei avesse pensato a uno scherzo e si fosse arrabbiata? O (peggio) mi avesse preso per un maniaco?
Però non volevo arrendermi senza lottare. Volevo scoprire che programmi aveva Casey per il ballo, se qualcuno l’aveva invitata... Dovevo solo attendere l’occasione giusta.

L’occasione arrivò un soleggiato pomeriggio, giovedì per essere precisi, nella persona di Emily.
Era venuta a casa nostra per passare a prendere Casey e mentre lei si preparava, ne approfittai.
- Allora – iniziai, con la voce neutrale e tranquilla (o almeno, speravo lo sembrasse) – tutto pronto per il ballo? –
- Be’, quasi – rispose Emily – manca solo il vestito. Io e Casey andiamo ora al centro commerciale per questo -.
Oh cavolo. – Ah! E chi sarebbe lo sfortunato cavaliere della mia sorellina? –
Emily lanciò un’occhiata alle scale. – Il problema – mormorò – è che non ci voleva venire. Poi sono riuscita a convincerla ma ormai le coppie sono già formate... e anch’io sono impegnata e ho paura che poi si senta esclusa – sospirò. – A proposito – aggiunse – secondo il mio registro tu non hai ancora una compagna... come mai?
Prima che potessi rispondere, comparve Casey e le due sparirono in men che non si dica.

Tornarono all’ora di cena, tutte allegre. Dev’essere l’effetto che i centri commerciali fanno alle ragazze. Che cosa ci troveranno mai in quei cosi, dico io!
Comunque, era ovvio che avevano passato un ottimo pomeriggio. Al contrario del sottoscritto, che era rimasto a guardare la tv con aria “lugubre e abbacchiata”, citando Edwin.
Insomma, sapevo che non c’era nessun rivale, ma sapevo anche che Casey non avrebbe mai e poi mai accettato l’invito. E nell’ipotesi (senza speranza) che l’accettasse, che avrebbe detto tutta la scuola nel vederci insieme?
Salii le scale per andare in camera mia, ma venni bloccato da Emily che, evidentemente, mi aspettava.
- Derek, ascolta – disse velocemente, tenendo d’occhio la porta chiusa della stanza di Casey – so che non ne hai voglia e tutto ma... ecco... non potresti fare da accompagnatore a Casey? –
Rimasi a bocca aperta.
- Non ti chiedo di farla ballare o che altro, ma almeno accompagnala al ballo e riportala a casa... poverina, immagina che brutto andare da sola... Tanto sei senza ragazza... a proposito, perché... –
- Oh, quest’anno non avevo voglia di andarci, tutto qui – mi strinsi nelle spalle mentre il mio cuore faceva capriole – Comunque... d’accordo... insomma, non mi costa niente... –
Emily si profuse in ringraziamenti e mi raccomandò di non fare arrabbiare Casey e di limitare il sarcasmo. Io promisi che sarei stato un angelo e lei mi lasciò il compito di avvisare Casey, ma mi avvisò di farlo sembrare una mia idea. – Così le farà più piacere – specificò. Ne dubitavo.
Bussai alla porta. La voce di Casey mi invitò ad entrare.
Stava leggendo sdraiata sul letto.
- Cosa c’è? – chiese, mettendosi a sedere. Dalla sera del latte, eravamo un filino più gentili l’uno verso l’altra. Credo volesse ringraziarmi... In quanto a me, be’, si sa il perché.
- Ehm – esordii – vuoi un passaggio fino a scuola per il ballo? –
- Cosa? – fece lei stupefatta. – E la tua ragazza? –
- Non ce l’ho. E visto che sei sola anche tu... Se non ti va, fa niente , eh, lo dicevo per te... – una parte di me voleva che accettasse, l’altra gridava a gran voce di piantarla con questi sogni a occhi aperti da fessacchiotto.
- No, per me va bene... – Evvai! – Ma come mai questo cambio di abitudini? –.
Uffa, tutti la stessa domanda.
- Mah, così... cioè a dire il vero non volevo andarci... sai, non c’è mai niente di nuovo... Va be’, allora d’accordo così – E me la filai.
Mi buttai sul letto con la testa che quasi girava. Calma. Calma. Accesi lo stereo e misi una canzone spacca timpani. Alzai il volume al massimo e tentai di rilassarmi. Piuttosto inutilmente. 

  
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