Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: LarcheeX    19/10/2011    9 recensioni
cosa fanno i defunti Inu no Tashio, Izayoi, i parenti di Rin, il padre di Kagome e Takemaru Setzuna nell'Aldilà?
semplice, osservano quello che succede nell'Aldiqua.
"Come si fa ad avere due figli così?"
l'Aldilà è un posto così tranquillo...
"Sesshomaru! BUSSA prima di aprire un Meido Zangetsuha!"
sereno...
"Ora scendo giù nell'Aldiqua e lo faccio fuori!"
pacifico...
"Ma io ti ammazzo!"
ma i morti non dovevano riposare in pace?
...
"Heilà... chi non muore si rivede!"
Genere: Commedia, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3: Di bisticci tra morti e mortali.

 

La situazione non era critica. Di più. In tutti e due i mondi.

E se fosse esistito anche un terzo mondo, la situazione sarebbe stata critica anche lì.

Ma andiamo con ordine.

Cioè dal caso più clinico: Sota. Si smangiucchiava le unghie come se fossero la più delicata prelibatezza, e a una velocità tale da produrre anche un rumore molto vicino a quello di una motosega.

La causa di tutto ciò era Kagome, che stava appiccicata a quell’Inucoso, stritolata dalle spire di quel mostro.

Poi c’erano i due sposi che guardavano la scena con occhi solo per Inuyasha, anche se Izayoi, per il buon cuore che aveva, ogni tanto lanciava un mormorio di preoccupazione anche per la ragazza, mentre Inu no Taisho brontolava giustificazioni sul fatto che il sigillo aveva indebolito suo figlio e che quindi il diretto interessato ancora non poteva reagire come doveva, rispondendo peraltro ai commenti del suo vecchio, che consistevano in “Ma guarda che pippa!” e “Ma ancora non si muove, che idiota…” e altre simpatie sul tema.

Tajomaru si era addormentato (e russava).

Asako ogni tanto emetteva gridolini poco rassicuranti. Come per esempio quando la Sfera finì nello stomaco del mukadejoro, che si sviluppò sfruttando il suo potere: “Aahh, guardate, che schifo!” strillò, indicando lo specchio con orrore.

Tajomaru continuò a dormire (e a russare).

A parte lui si precipitarono tutti a guardare, e videro che il simpaticissimo demone scolopendra stava stritolando con gioia le sue prede, tanto che sentirono chiaramente Inuyasha chiedere a Kagome:

ehi! riesci a togliermi questa freccia?

Nell’Aldiquà partì un coro di grida, sulle quali quella della vecchia sacerdotessa tuonava, intimando a Kagome di non rompere il sigillo, mentre nell’Aldilà partirono le scommesse.

“Gliela leva.” Decise Izayoi, mentre Inu no Taisho aveva cominciato a pregare: “Levagliela, levagliela, levagliela, levagliela, levagliela, levagliela, levagliela, levagliela, levagliela, levagliela, levagliela…” e il demone più anziano scommise tre monete d’oro con la donna del figlio che invece Inuyasha sarebbe rimasto imprigionato, e ad Asako parve giusto alzare il prezzo a dieci monete d’oro sul contrario.

Tajomaru si risvegliò per puntarne quindici a favore della madre.

E, mentre i nostri eroi allestivano una bisca clandestina, Inuyasha era stato liberato.

Con un moto di orrore, il demone anziano si accorse di dover sborsare vent’otto monete d’oro, e, per la disperazione, si mise a cercarle in tutti i mobili della stanza: nella cassettiera ne trovò due, nell’armadio nessuna, nel baule incastonato nel muro destro ne trovò cinque, mentre, alzando le varie statuine e nobili suppellettili, ne raccattò undici. Comunque troppo poche.

Intrappolato dagli sguardi assassini dei tre, strillò: “Non mi avrete mai!!!!” e corse fuori dalla stanza.

Nessuno fece in tempo a replicare a quella fuga così repentina che la situazione nell’Aldiqua  si invertì rapidamente: libero dalla freccia, Inuyasha aveva facilmente tagliuzzato la scolopendra e in quel momento stava cercando di fare lo stesso con Kagome, che si era incaponita a non volergli dare la sfera.

“AAAAH” strillò Sota: “Cosa sta facendo quel teppista a mia figlia!?” e, detto questo, fulminò Inu no Taisho come se fosse tutta colpa sua. Il demone, sentendosi punto sul vivo, si alzò di scatto: “Non osare insultare mio figlio!” tuonò.

Anche Sota si alzò in piedi, furioso: “Io insulto chi mi pare!”

“Non il sangue del mio sangue!”

“Il sangue te lo farò uscire io se non fai qualcosa per quel botolo di sotto!”

“OSI MINACCIARMI!?”

“OVVIO!”

“TE LO DO IO L’OVVIO!” e, afferrato la cassettiera come se fosse una pagliuzza, fece per tirarla a Sota, che balzò per terra, schivando la minaccia sotto gli occhi stralunati di tutti i presenti che avevano osservato la scena con lo sguardo di chi non ha capito in che posto sono finiti.

La cassettiera si frantumò a pochi centimetri da Tajomaru, che saltò in braccio alla madre, e Sota, con un ghigno malefico, esclamò: “AHA, non mi hai preso!”

“Vuoi vedere come ti prendo ora!?” ribatté il demone, afferrando l’armadio, facendo per lanciarlo contro il proprio avversario, ma quello gli si lanciò sulle gambe, facendogli perdere l’equilibrio.

E, sotto lo sguardo allibito di tutti i presenti, Inu no Taisho inciampò e l’armadio finì sopra lo specchio.

Nell’Aldiquà.

Fortunatamente Asako fece in tempo a cambiare la schermata prima che quell’ammasso di legno finisse in testa o a Kagome o a Inuyasha, e, nel Sengoku, ad un certo punto, piombò un armadio.

Sota, intanto, preso com’era dalla sua furia paterna, era saltato addosso al Generale: “Ferma tuo figlio o ti ammazzo!”

Fortunatamente Kaede pose fine ai problemi (?) di Inu no Taisho.

A CUCCIA!

“EH!?” esclamarono all’unisono tutti i trapassati, e il Generale si scollò di dosso il suo assassino (?) e si precipitò a vedere.

Aveva un brutto presentimento. Che si concretizzò con una velocità impressionante: Inuyasha. Sconfitto. Per terra. A cuccia, come i cani.

Il mezzodemone fece per rialzarsi, più infuriato che mai, ma la ragazza non si mosse di un centimetro e lo mandò di nuovo a fare amicizia con i lombrichi.

 

“Pranzo?” chiese un’Inviata, brandendo un mestolo. L’Inviata, cioè una degli addetti a distribuire il pranzo e varie missive, corrispondeva a una ragazzina sui quindici anni, dai capelli pettinati dal disordine e gli occhi furbetti di una maliziosa volpe, vestita di nero – che procurava un fastidioso contrasto con il bianco splendente dell’Aldilà – che guardava i presenti come se conoscesse tutti i loro punti deboli.

La prima cosa che il Generale pensò fu che quella tipa l’aveva già vista da qualche parte. E, chissà perché, la sensazione che gli procurava era dolorosa. Molto.

“Certo!” trillò Tajomaru, precipitandosi nel baule – dove Izayoi aveva spostato tutto ciò che rimaneva delle ciotole dopo la ehm discussione di Inu no Taisho e Sota – e tirando fuori una ciotola un po’ scheggiata, seguito a ruota da tutti i presenti.

Certo, guardare le vicende di Inuyasha aveva messo fame.

Ma era stato l’ultimo episodio a suscitare l’appetito di tutti, anche perché si trattava di una cosa impegnativa, perché la Sfera dei Quattro Spiriti era stata ridotta in briciole.

Stavano tutti guardando cosa poteva succedere ancora alla povera Kagome quando si fece rubare la Sfera da uno shibugarasu.

Era andata così.

La ragazza era stata catturata da una banda di ladri – e Sota aveva imprecato così tanto che un Inviato fu costretto ad ammonirlo – e alla fine uno dei Corvi della Morte si era inguattato il gioiello con la pura e casta intenzione di ingoiarselo – e Inu no Taisho aveva gentilmente fatto notare che se non si muovevano quel robo sarebbe diventato pericoloso (idioti, muovetevi!) – e il robo in questione, volendo cominciare con un piccolo spuntino, aveva agguantato un bambino – e Izayoi aveva gridato il suo disappunto (se non lo salvano scendo giù e gli ficco la Sfera su per il cu-) – ma la nostra eroina aveva centrato il bersaglio. E mandato in pezzi la Sfera (ma porc’).

Sentendo l’aura di sventura, ma soprattutto odore di oden, il vecchio del Generale fece capolino dal corridoio che portava alla Stanza dello Specchio d'Acqua, e si sedette con noncuranza accanto alla superficie traslucida del magico oggetto.

“Oh, ciao Toga!” esclamò l’Inviata, colpendo il vecchio demone con il mestolo. Lui borbottò qualcosa a che fare con soldi, scommessa e fame ma non disse nulla di concreto.

“Sono tre soldi.” Disse l’Inviata a Tajomaru, che si era fatto servire tre volte con l’aria affamata di chi non mangia da giorni. Lui, sentendo parlare di pagamento, sbiancò all’improvviso e valutò l’idea di darsela a gambe, ma Asako fu più intelligente e svelta e porse il denaro richiesto alla ragazza.

“Unmfe.” Biascicò il Generale, che finalmente metteva qualcosa sotto i denti: “Ifuyaffha ‘e ‘a fagaffina ova ov’han’no herha’e u’’i i” e qui ingoiò il boccone enorme con cui aveva farcito la propria bocca: “pezzi della Sfera.”

Silenzio.

“Sissì, hai ragione tu.” Disse Toga, ingollandosi il resto del brodo.

Asako sorrise, anche se in realtà pensava: ma perché questi maschi devono mangiare come animali!?

Sota era troppo teso per mangiare.

Percepiva che sarebbe arrivato qualcosa di molto spiacevole. E la cosa lo preoccupava assai, dato che lui si sbagliava poco su queste cose.

“Dicevo: Inuyasha e la ragazzina ora dovranno cercare tutti i pezzi della Sfera.” Izayoi annuì.

“Se quegli idioti l’hanno rotta non è affar mio.” Brontolò il più vecchio, che, a dir la verità, stava con quella combriccola mezza demoniaca e mezza umana solo perché era l’unica cosa da fare a parte giocare a burraco. E lui non ci sapeva giocare. Beh, avrebbe anche potuto imparare, tanto aveva tutta l’eternità davanti!

La cosa spiacevole percepita da Sota aveva un nome e due bellissime bocce [citazione necessaria, Tajomaru]: Yura, il demone dei capelli.

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

salve bella gente :D

'giorno...

siamo stanchi capitano?

no.

e allora che succede?

...

*lo guarda*

beh...

*lo guarda*

ehm...

*lo guarda*

mi chiedo cosa stia facendo Sesshomaru... sono preoccupato, ecco... ho la sensazione che stia facendo qualcosa di immensamente stupido.

*lo guarda*

PUOI ANCHE SMETTERLA DI FISSARMI!

è che sei sporco sul naso.

cioè non mi hai nemmeno ascoltato perché ero sporco sul naso!?

perché, hai detto qualcosa?

machimmeloffaffare!?

ehi, piano con gli insulti! *lo minaccia con un cuscino*

ehi...

che c'è?

vorrei farti notare che mi stai minacciando con un cuscino

*sguardo da esperta assassina, voce profonda e cavernosa* non sottovalutare MAI - M-A-I - il potere nascosto di un cuscino.

*goccia* ovvio, ora mi metto a correre perché rischio di essere picchiato con un robetto bianco e morbido.

*fa cadere l'arma del delitto sul piede del Generale*

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH*2 ore dopo*HHHHHH!

MA CHE CACCHIO CI HAI MESSO IN QUESTO ROBO!?

un'incudine.

...

...

bene, vorrei, come al solito, ringraziare tutti quanti perchè siete tanto carini *w* cioè, mi seguite, mi recensite, mi preferite... io felice :'D

however, io e il capitano vi salutiamo con taaaanto affetto.

ti affetto io, Autrice da strapazzo *occhi indiavolati*

guarda che ti lascio senza pranzo... e io che sono anche venuta a portartelo!

...

tu... cioè l'Inviata... ecco dove...!

sei troppo scosso per parlare, mio caro, meglio che te ne vai...

forse hai ragione...

ciao ciao

bof, ora che se ne è andato mi defilo anch'io. ciao ciao e alla prossima ;)

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

l'autrice puzzaaaaaaaaaaaa!!!!

*un misterioso cuscino lo manda nel mondo dei sogni*

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: LarcheeX