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Autore: Daistiny    20/10/2011    1 recensioni
One piece non esiste... e suoi personaggi sono ragazzi che frequentano un istituto prestigioso con tanto di università, quelli della Marina fanno parte del consiglio studentesco, o sono professori alle prese con gli alunni di tale istituto... ma il protagonista indiscusso non è più Rufy, ma suo fratello maggiore Ace...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marco, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Rob Lucci, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Kanaka  non si fece intimidire e continuo a fare altre domande alla ragazza, chiedendole se proveniva da un lontano paese.-Da dove vieni? Ho sentito dire dall'estero, è vero?-

Guardandolo appena Daisy rispose che quello che aveva detto quando si era presentata era per lei sufficiente. -Ti basta sapere quello che ho detto prima, il resto non importa.-

Tutte quelle domande la infastidivano non poco, Daisy si chiedeva che senso aveva fare tante domande se poi alla fine no avrebbe legato con loro. Che importanza  aveva per gli altri sapere chi era, cosa le piaceva , si sentiva tratta come un oggetto, la novità del momento. Il suo modo di rispondere in modo secco e diretto, ed aggressivo impressiono molto i suoi compagni di classe.
I ragazzi sistematicamente iniziarono a prendere un pò le distanze e fu proprio in quel momento che la ragazza non sentendosi più accerchiata ne approfittò per uscire dall'aula, per starsene un pò tranquilla con se stessa.

La studentessa vago per i corridoi della scuola, non riuscendo a trovare un posto tranquillo e appartato in cui  sistemarsi, decise di uscire nel cortile della scuola per godersi un pò di verde e stare al sole, togliersi  così di dosso la continua sensazione di essere osservata.

In passato, essere guardata, a Daisy era sempre piaciuto, ma da qualche tempo a questa parte le procurava un terribile fastidio,  aveva la continua sensazione di essere quella fuori posto, di non centrare nulla con tutto il resto. Lei era quella diversa.

La nuova arrivata girovagò nel cortile in cerca di un angolo ideale in cui stare, fincè la ragazza non decise di sedersi all'ombra di alcuni alberi. Si senti più leggera, alzò lo sguardo che fino a quel momento aveva tenuto basso,  spostandolo sulla chioma degli alberi, osservò il  leggero ondeggiare dei rami e il muoversi appena delle foglie.
Per un attimo ebbe la sensazione di ritornare indietro, di sentire la sua presenza accanto a lei.
Si lasciò  incantare dai movimenti delicati degli alberi, come se un leggero sospiro di vento la trascinasse ancora una volta nel passato, Daisy chiuse gli occhi lasciandosi andare.
Durò pochissimo, fu subito riportata alla realtà, quando sentì le voci di alcuni ragazzi, la studentessa abbassò subito lo sguardo, spostandolo nella direzione in cui sentì provenire le voci.

Si ritrovò così difronte a tre ragazzi che sembrarono fissarla, i tre indossavano una leggera variante della divisa che indossava Daisy. Avevano un aspetto un po più grande dei soliti ragazzi che Daisy aveva visto in giro nell'istituto, avevano l'aria di essere studenti dell'università che era annessa a quella scuola.
La zona in cui era andata a sistemarsi Daisy era quella dell'università, e non c'era da stupirsi se quei tre erano a tutti gli effetti degli universitari e non dei semplici ragazzi delle superiori.

Lo sguardo di Daisy si incrociò con quello dei tre ragazzi,  si domandò da quanto quei tre erano li e la stavano osservando. La cosa la urtò non poco, cambiò subito atteggiamento, e sul suo bel volto comparve un espressione rabbiosa.
Daisy non disse nulla, mentre  il ragazzo più alto fra i tre, la fisso senza battere ciglio, mentre i suoi ragazzi sembravano quasi terrorizzati dallo sguardo gelido della ragazza.
 Il tipo era alto sul metro e novanta, aveva i capelli neri leggermente mossi di media lunghezza, leggermente sfrangiati. Gli occhi neri e penetranti, il naso dritto e come segno distintivo presentava delle lentiggini su entrambe le guance.

Daisy li fulminò con lo sguardo e ignorandoli si alzò da terra allontanandosi il prima possibile da lì. Quando la ragazza fu lontana i tre ragazzi, commentarono quello strano incontro con commenti piuttosto pungenti, il comportamento della ragazza, solo il ragazzo più alto rimase silenzioso.

-Che tipa! Veramente assurda, sarà pur bellissima ma che diavolo di atteggiamento.-Disse esclamando il primo ragazzo riferendosi all'amico, che  inarcando il sopracciglio gli rispose che sicuramente l'aveva morsa qualcosa. -Non l'ho mai vista. Ma di sicuro l'avrà morsa una tarantola.-
Il primo ragazzo chiese al terzo chiamandolo per nome cosa pensasse della ragazza. -Hei! Ace non dici nulla? Hai visto quella come si è rivolta?!-

Ace rispose che non c'aveva fatto molto caso, si limitò ad aggiungere qualche parola e a cambiare discorso.

Daisy nel frattempo era rientrata in classe, prima che la campanella avvertisse la fine della ricreazione. Si sedette al suo posto mentre gli altri ragazzi si affrettavano a rientrare in classe prima che il professore rientrasse.
   
 
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