.6.

- La ringrazio, la cena è stata deliziosa -

Yoshino rimase folgorata dal sorriso di Hinata, per l'ennesima volta.

Padre e figlio si scambiarono uno sguardo d'intesa,

non s'era mai vista una signora Nara così quieta e silenziosa.

Shikamaru ne approfittò per uscire a fumare una sigaretta,

inspirò ed espirò lentamente,

mentre guardava il cielo notturno,

la sola presenza dell'amica aveva portato una certa serenità in casa Nara.

Sorrise ripensando al dolce sorriso che Hinata aveva regalato alla madre,

lasciò cadere il mozzicone ormai finito e rientrò.

- Signorina Hinata! La prego lasci fare a me! -

Esclamò cercando di toglierle di mano un piatto,

- No, non c'è p-problema -

- Lei non deve lavare i piatti, è un'ospite!-

in realtà Yoshino intendeva dire che lei era una nobile,

e probabilmente Hinata l'aveva capito ma non lo diede a vedere,

- Shikamaru v-vieni ad aiutarmi, così tua madre può riposare -

E' questo che vuoi, vero? Essere normale.

Shikamaru s'avvicinò al lavello e, preso lo straccio delle mani della madre,

si mise al fianco di Hinata ad asciugare le stoviglie pulite.

Lei era forte,

lo sapeva ma ancora una volta si era lasciato stupire da lei,

- Finito -

- Ci abbiamo impiegato poco! - esclamò lei contenta,

- Dammi le mani -

delicatamente gliele asciugò con lo strofinaccio,

- Grazie. -

Una sola parola per dire così tante cose,

le diede un buffetto sulla testa sospirando,

- Avanti, è ora di tornare a casa, dobbiamo attraversare mezzo villaggio -

si incamminarono,

fianco a fianco.