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Autore: Daistiny    21/10/2011    1 recensioni
One piece non esiste... e suoi personaggi sono ragazzi che frequentano un istituto prestigioso con tanto di università, quelli della Marina fanno parte del consiglio studentesco, o sono professori alle prese con gli alunni di tale istituto... ma il protagonista indiscusso non è più Rufy, ma suo fratello maggiore Ace...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marco, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Rob Lucci, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le ultime ore della giornata passarono in fretta, mentre Daisy era sempre assorta dai suoi pensieri, tutto le sembrava scivolarle addosso con la stessa fluidità dell'acqua.
Finito il primo giorno di scuola la ragazza si incamminò verso la strada di casa, finita la giornata scolastica e fuori da scuola si sentiva più tranquilla  sapendo che non aveva più motivo di non dare negli occhi o di attirare l'attenzione in qualche modo, ma essendo l'ultima arrivata era difficile  passare inosservata.


Daisy era cosi concentrata sulle sue preoccupazioni che non si accorse di andare a sbattere contro una ragazzo che andava con una certa fretta nella direzione opposta, facendola cosi cadere con il sedere per terra.
La studentessa non si accorse subito dell'accaduto lo realizzò soltanto quando si accorse di trovarsi a terra con davanti il tipo che l'aveva fatta cadere, che le tendeva la mano chiedendole come stava.

-Tutto bene?? Non ti avevo visto, chiedo scusa- Disse il tipo alla ragazza.

-Cosa...!?- Domandò la ragazza realizzando di trovarsi a terra.

Daisy afferrò la mano che il ragazzo gentilmente le porgeva, il tipo l'aiutò a rialzarsi. La ragazza dai lunghi capelli neri si ritrovò così di fronte ad un ragazzo  un po più basso di lei, sul metro e settantacinque.
Il ragazzo le sorrideva con un ampio sorriso stampato sul volto, con una mano poggiata sulla testa a tener fermo un cappello di paglia decorato da un semplice nastro rosso, le chiese nuovamente scusa.


La ragazza lo scrutò attentamente non avendo mai visto un tipo così, il ragazzo presentava una cicatrice sotto l'occhio sinistro. I capelli erano neri come gli occhi, ed erano corti e scompigliati.
Si dimostro subito  un tipo molto amichevole nei confronti della  ragazza., dava l'impressione di essere molto più piccolo della sua età, sembrava anche un pò stupido.
All'ennesima domanda se stava bene del tipo Daisy annuì , allora il ragazzo inizio a parlarle a raffica.

Il ragazzo si tranquillizzò appena seppe che la ragazza stava bene e subito si presento - Benissimo mi fa piacere che tu stia bene, io mi chiamo Rufy, tu?-

A quella domanda la ragazzo lo guardò stranamente  poi gli rispose di chiamarsi. -Mi chiamo Daisy.. sei un tipo strano.- Disse la ragazza guardando negli occhi Rufy, ma il ragazzo non se la prese per come l'aveva definito la ragazza.

-Non me ne importa, io sto bene così come sono.- Le sorrise ancora una volta il ragazzo, Daisy pensè che il tipo fosse un pò fuso. -Se lo dici tu. La prossima cammina cos' eviterai di far cadere le persone. -Aggiunse la ragazza. guardandolo.

Rufy osservandola meglio, notò che la ragazza con il quale si era scontrato appena un attimo prima indossava la sua stessa divisa e non avendola mai vista prima gli chiese se per caso fosse nuova di lì. -Hei tu sei nuova di qui? Non ti ho mai visto... io sto al secondo anno sezione C°.-

Daisy scrutandolo meglio, voleva capire dove il ragazzino voleva arrivare. -Sono al terzo, sezione E°, ma è una seccatura... trovo questa scuola troppo strana per o miei gusti-

Rufy le chiese allora per quale motivo si fosse iscritta a quella scuola se alla fine non le piaceva- Perchè hai cambiato se non ti piace?-

Con quella frase riusci Rufy riusci a strappare un sorriso alla ragazza che per lui aveva un espressione fin troppo seriosa, la ragazza sorridendogli gli disse che aveva già cambiato scuola e che c'era ancora tanto tempo per cambiare idea. - In verità ho già cambiato, che io adesso cambi non ha senso e poi ho appena iniziato ci sarà tempo per cambiare opinione non ti sembra?!-

Il ragazzo fece una strana espressione, ma sorridendole le propose d'iscriversi al suo club se intendeva rimanere a scuola. -Vedrai ti piacerà, ma perchè al mio club? Quello sui pirati! -
La ragazza inarcò il sopracciglio, quella strana proposta le sembrava fuori di testa, si chiese cosa avesse per la testa quel tipo.
Declino l'offerta che gli fece Rufy, rispondendo che non era nel suo interesse. - No grazie, non sono interessata a fare parte di alcun club... comunque scusa... si è fatto tardi devo scappare. Grazie per la chiacchierata-
La ragazza sorrise e  ringraziò  per l'offerta, salutò il ragazzo prima di scappare via e di riprendere la direzione per casa.  Rufy  ricambiò il saluto della ragazza, mentre la vide allontanarsi.
Fare la conoscenza di Rufy, non era stata poi tanto spiacevole e negativa anzi Daisy era rimasta piacevolmente colpita da quel tipo, non aveva ricevuto alcuna nessuna sensazione di fastidio e non era così invadente come tanti ragazzi che aveva incontrato, anzi lo trovava stranamente divertente.

Tornata a casa dopo il primo giorno di scuola, Daisy si tolse la divisa scolastica, si sciolse i capelli e si tolse gli occhiali.  Per casa indosso dei jeans stretti abbinati con una canotta nera, i suoi lunghi capelli neri ondeggiavano ad ogni suo passo mentre  dalla sua stanza si sposto in soggiorno. Vedere l'enorme soggiorno ancora da sistemare e da arredare le diede una sensazione di estraneità, da quel giorno avrebbe vissuto li da sola... 


Daisy si fermo d'avanti ad una delle sue vetrate del soggiorno ad osservare il panorama della città, non riusciva quasi a crederci che aveva finalmente una sua vita. Il vetro rivelava il suo vero volto, quello di una ragazza d'impareggiabile bellezza, unica e rara nel suo genere.
L'unico aggettivo che poteva descriverla era splendida e spettacolare, maestosa... a ma la ragazza aveva già deciso di nascondere questo suo lato, camuffando un po' il suo aspetto per non richiamare troppo l'attenzione.
Però si vedeva da lontano, che non poteva nascondere la sua bellezza, ma solo attenuarla anche se come aveva visto che gli altri se ne erano comunque affascinati, per Daisy  andava pure bene purche nessuno di accorgesse del suo vero aspetto.


L'appatamento  in cui era andato ad abitare era grandissimo, aveva grandi vetrati dal quale si quale si vedeva un panorama bellissimo sia la mattina che la sera, si vedeva il porto e la spiaggia e le navi.
La ragazza abitava in uno dei quartieri più belli e facoltosi della città e il suo appartamento era anche uno dei più grandi in quel quartiere. Che abitasse in un quartiere esclusivo o normale non le importava poi molto, solo che lei era abituata ad un certo tenore di vita ed avere il meglio eppure non era cosi attaccata alla ricchezza come poteva sembrare ad una prima vista.
Tutto quello sfarzo era per lei come una gabbia dorata, sapeva fin troppo bene che con i soldi o le cose materiali non si poteva avere la felicità, che lei sembrava volersi negare.
   
 
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