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Autore: Edelwise    21/10/2011    2 recensioni
Dopo la Guerra e il ritorno di Hermione alla scuola, per la giovane strega ci sarà una dura sfida da superare. Riuscirà a non farsi trascinare nelle grinfie della serpe?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Quella mattina si guardò bene il ginocchio, perché come ebbe appoggiato i piedi al pavimento quello non le fece male.

Era strano, e tutto era successo dopo che Malfoy le aveva messo un liquido chiaro sulle ferite.

Fece qualche passo, ma nulla, nessun dolore.

La riccia era sbigottita.

Ti trovo bene stamattina”commentò Ginny.

Ti riferisci al ginocchio?”

Direi proprio di sì, di solito facevi fatica ad alzarti, Madama Chips sa il fatto suo!”sorrise.

Eh sì”disse cercando di essere convincente.

Che diavolo le aveva messo nel ginocchio?

Qualcosa da Serpe, sicuramente, che sapeva fare solo lui.

Si mise la divisa e scese a colazione.

Si sedette di fronte a Neville quel giorno, in modo da poter scrutare bene il Serpeverde.

Come va il ginocchio?”chiese Neville.

Bene, oggi decisamente bene.”

Oh questa è una bella notizia”disse compiaciuto.

In quel momento la chioma bionda di Lavanda Brow fece capolino in Sala Grande, seguita da Ginny.

La bionda si sedette affianco a Neville, mentre Ginny nel consueto posto affianco all’amica.

Oggi hai cambiato postazione”osservò la rossa facendo colazione.

Un posto vale l’altro”osservò.

Buttò uno sguardo veloce sul tavolo dei Serpeverde, voleva parlare con la Serpe, per sapere che diavolo le avesse fatto al ginocchio.

Ma quella mattina non c’era.

Come mai Malfoy non c’è a colazione?”

Neville la guardò stranito “Herm, è dall’inizio dell’anno che non si presenta a colazione e molte volte non è presente ne a pranzo e cena!”

Non ci ho mai fatto molto caso.”

Come mai tutta questa curiosità?”s’intromise Lavanda.

Per sapere chi non si fa gli affari suoi!”rispose piccata la riccia.

La Brow si eclissò improvvisamente, chinando la testa e fissando la sua tazza.

Neville osservò molto attentamente gli occhi di Hermione che lanciavano sguardi poco carini verso la compagna.

Comunque”continuò il ragazzo “E’ molto strano dopo la guerra e tutto il casino dei tribunali e delle sue cose da Mangiamorte.”Aprì la Gazzetta del Profeta e lesse i primi articoli.

Mangiamorte. L’ultima parola rimbombava nella sua testa come campane in festa.

Perché non c’era arrivata prima?

Ti sei mai chiesta perché nessuno parla con me?”

Eccola la risposta, lui era un ex Mangiamorte e chi le avrebbe mai rivolto la parola? Chi? Dopo tutte le cattiverie combinate!

Le era totalmente sfuggito dalla mente, in quel periodo, che lui avesse un passato così oscuro. A ricordarglielo c’era sempre quella macchia nera nel braccio sinistro, ma quei giorni era sempre coperta, notte e giorno. Perché?

Ma, oltre a quello, un’altra cosa sfuggiva all’appello della Granger, perché i suoi compagni di Casa non le parlavano più?

Che diavolo stava succedendo!

Perché lui aveva iniziato a parlarle, a prendersi cura di lei.

Perché?

Si erano talmente odiati, che avrebbe giurato che proprio lui avrebbe presentato la sua testa in un piatto d’argento al Signore Oscuro.

Era totalmente confusa.

 

La sera, si trovava in biblioteca.

Il suo naso posato su un grosso tomo, mentre leggeva le ultime righe di un suo riassunto per assicurarsi che fosse svolto al meglio.

Come va il ginocchio?”chiese una voce molto familiare.

Alzò lo sguardo e vide un Malfoy con il suo solito sorriso.

Potrebbe andare meglio”disse.

Era evidente che lei non volesse dargli la soddisfazione di aver vinto un’altra volta.

No, voleva fargli credere che anche grazie alla sua azione non era cambiato nulla.

Pessima bugiarda”la informò con tono serio e piatto “ci vediamo tra dieci minuti alla vecchia aula di Trasfigurazione.”

Chi ti dice che verrò?”chiese piccata.

Il tuo ginocchio, se vuoi che ti passi completamente.”La sua voce si perse tra gli scaffali della biblioteca.

Dieci minuti dopo era nel corridoio che la portava alla vecchia aula di Trasfigurazione.

Voleva non andarci perché probabilmente era una trappola.

Ma concesse il beneficio del dubbio a lei stessa, oltre che a Malfoy, che questa volta volesse solamente aiutarla.

Non l’avrebbe mai sfiorata in altri modi, di questo ne aveva la piena certezza.

E poi, lo stava facendo per il suo ginocchio.

Si ritrovò di fronte alla porta, tirò un sospiro e con un colpo di bacchetta l’aprì, vi entrò e se la richiuse alle spalle.

Era tutto più o meno buio, alcune luci accese che illuminavano appena, vecchi banchi attaccati al muro e ancora qualche maceria qua e la.

Desolante.

Si guardò intorno, ma non c’era nessuno.

C’era cascata, le aveva teso uno scherzo.

Lo sapeva e da stupida gli aveva concesso una possibilità.

Fece per andarsene…

Dove vai?”chiese la sua voce dall’ombra.

Si voltò di scatto e lo vide uscire dall’angolo buio destro della stanza.

Con un colpo di bacchetta spostò un tavolo e una sedia al centro della stanza.

Accomodati”affermò gentilmente.

Cosa ci faccio qui?”esclamò rimanendo ferma nel suo posto.

Il ragazzo alzò un sopraciglio “Perché lo chiedi a me? Sei tu che sei venuta da me.”

Perché proprio qui e cosa vuoi ancora dal mio dannato ginocchio!”

Perché qui non ci passa anima viva, Granger” rispose “ E con il tuo ginocchio devo finire, il trattamento va fatto per una settimana.”

Ma ho solo preso un colpo, per la barba di Merlino!”

Un colpo troppo forte, ti sei beccata anche una bella infezione, ma sei vuoi che la tua gamba venga tagliata e insomma aver una targa da eroina e una gamba di legno sei libera di andartene.”

Chiuse gli occhi e cercò di mantenere la calma.

Siediti sul tavolo e appoggia il ginocchio sulla sedia.”

Seguì i suoi ordini, altrimenti l’ennesima odissea sarebbe sfociata in quella vecchia aula.

Lo vide fare gli stessi movimenti della sera precedente.

Mise una mano nella gonna, cercando di non far trapelare nulla.

Il ragazzo sorrise maliziosamente guardandola “Non m’interessa guardarti sotto la gonna, sono cose troppo infantili.”

S’imporporò all’improvviso.

Draco ghignò, contento del risultato.

Appena finì di fasciare la ferita,dal suo mantello prese una fialetta dove all’interno vi era un liquido verde.

Trasfigurò un sasso in una tazza e verso il contenuto per poi porgerla alla Grifondoro.

Quest’ultima non allungò la mano per prenderla.

Non voglio avvelenarti”la rassicurò “ avrei potuto farlo prima, senza nessuna conseguenza, non vedo il motivo di farlo ora, avanti bevi!”

Non mi fido, che cos’è?”

Il biondo sbuffò “Tisana di erbe, ti aiuterà a riprenderti”rispose in seguito.

Era ancora più confusa in quel momento.

Prese la tazza e la sorseggio: era davvero tisana.

Cosa stava succedendo a Draco Malfoy.

Il ragazzo che la osservava bere si lasciò sfuggire “Ci vuole un mare di pazienza con te, davvero, mi chiedo come faccia Weasley!”

A quel cognome abbassò lo sguardo.

Già, Ron.

Chissà dov’era o cosa stava facendo.

La reazione non sfuggì al Serpeverde che incalzò “Non ha ancora risposto alle tue lettere?”

Stanne fuori!”ringhiò lei, togliendo il ginocchio dalla sedia.

Quest’ultimo ne approfittò per sedersi e allungare le gambe.

Si accese una sigaretta e continuò a fissare la ragazza.

Le stava dando fastidio. Molto, molto fastidio.

Perché ti stai preoccupando per me?”chiese subito.

Rispondi alla mia domanda prima”sbuffò un po’ di fumo.

Non sono affari tuoi!”

Io non do niente per niente, Sanguesporco, lo sai…”rispose “Sono una Serpe”disse a bassa voce.

Hermione posò la tazza sul banco, quella si riempì di nuovo, ma di thè quella volta.

Ma che diavolo…”disse lei osservandola

Preferisci Burrobirra?”chiese lui sorridendo “Facciamo un patto, tu rispondi ad una mia domanda e io rispondo ad una tua domanda, ma tu ne avrai delle extra per il semplice fatto che mi devi qualcosa per quello”indicò il ginocchio.

Ecco, l’animo da Serpe che tornava a galla ogni qualvolta ne avesse l’occasione.

Ormai il danno era fatto.

Erano solo domande, poteva anche mentire tanto lui non se ne sarebbe mai accorto.

Aveva promesso di non mentire più dall’ultima volta, ma voleva uscire da quel gioco troppo sporco e a lui si poteva benissimo mentire, non era un amico.

Accetto”disse coraggiosa.

E’ sempre bello avere a che fare con voi pennuti”osservò “il vostro coraggio è ammirevole.”

Cosa che tu ti sogni.”

Lenticchia non ti ha ancora risposto?”chiese tagliente “E niente bugie” s’indicò la tempia.

Era fatta, era caduta nella sua ragnatela.

Lui era un abile Legilimens.

Si diceva in giro, ma lei non aveva mai dato importanza a questa notizia, ripetendosi che magari fosse solo un pettegolezzo stupido.

Invece era la verità, la triste verità.

Ron non mi ha ancora risposto.”

Il ragazzo sorrise.

Ma sarà sicuramente impegnato a lavoro”prese la tazza di te e iniziò a sorseggiarla.

Certo”disse viscido lui “la mia teoria è un’altra…sai non che gli eroi piacciono sempre anche se sono orrendi come Weasley?”

Finiscila di dire idiozie.”

Buttò il mozzicone a terra.

Perchè tutto ad un tratto ti interessi di me?”chiese lei.

E’ la stessa domanda che volevo rivolgerti io.”

Rispondi prima alla mia…”

Devo ammettere che il giorno con Portman mi hai sorpreso, ti dovevo u,n favore e mi sembra di averlo ripagato.” Guardò il ginocchio “Lo sai sono un Malfoy e se ricevo devo dare in cambio.”

Ho svolto il mio semplice lavoro da Caposcuola, sei uno studente come tutti gli altri, e poi solo perché ho fermato quella discussione?”

Tecnicamente solo per te sono uno studente come tutti gli altri, e questo mi ha sbalordito parecchio, proprio tu…”

Si cambia nella propria vita…”

Il ragazzo la stava osservando “ Non hai fermato una discussione, hai fermato una bella baruffa, sai avevo le mani che mi pungevano, avrei voluto alzarle a quello stupido Mezzosangue di Tassorosso con quel maiale della sua ragazza!”

Malfoy!”lo rimproverò.

La fulminò con uno sguardo.

Perché solo per me, sei uno studente come gli altri?”

Dimmi, Granger” si accese un’altra sigaretta “hai scoperto perché nessuno mi parla?”

Mangiamorte…”soffiò lei piano.

Esattamente, è passato solo un anno e i ragazzi ricordano perfettamente e limpidamente.”

E’ per quello che hai il Marchio coperto?”

La McGranitt mi ha pregato di tenerlo nascosto per evitare scene simile a quelle di Portman.”

Ma prima, ricordo che…”

Era ben in vista, la voce si sparge…così mi hanno cortesemente chiesto di nasconderlo, come se bastasse” sbeffeggiò “ come se la gente non ricordasse ciò che sono.”

Vide l’amaro nei suoi occhi e forse…rimpianto?

Perché i tuoi compagni di Casa non ti rivolgono la parola?”

Rise sonoramente “Bella domanda”si complimentò.

Sei stata tu che hai testimoniato a mio favore, ricordi? Non è bello per un Malfoy. La propria pelle salvata da una Sanguesporco. E poi diciamo che si aspettavano di più da me, e non questo atteggiamento da codardo.”

Perché?”

Granger, hai sforato il limite di domande…”ridacchiò.

Fammene qualcuna tu!”lo rimproverò.

Non ora, magari in seguito, anzi sicuramente in seguito.”

Si alzò dalla sedia, seguito da Hermione, rimise tutto in ordine e l’accompagnò alla porta.

Sapeva di liquirizia, tabacco e qualcosa come alcool.

Era un buon odore.

Le aprì la porta “ A domani Granger” la salutò piatto prendendo la strada per i sotterranei.

 

 

- Ci vediamo al calar del sole, di fronte alla Stanza delle Necessità.-

A colazione un piccolo Gufo, aveva fatto recapitare questo messaggio al tavolo dei Grifondoro, sotto lo sguardo di Hermione.

La scrittura elegante e composta, poteva far capire benissimo di chi si trattasse anche senza firma.

Ginny la stava osservando, e ad Hermione non sfuggi questo piccolo dettaglio.

I miei.”disse sorridendo “ stanno andando in vacanza in Francia.”

Un’altra bugia, alla sua migliore amica.

Si era ripromessa di non voler più mentire alla sua amica.

Ma come poteva dire che s’incontrava clandestinamente con Malfoy?

Non poteva.

Sapeva che tutti avrebbero pensato male, specialmente la sorella del suo ragazzo.

Doveva tenerlo nascosto finché poteva.

La piccola macchiolina nella sua coscienza si fece leggermente più grande.

Oh, la Francia”disse sognante Ginny “ Fleur ne parla sempre, vorrei andarci qualche volta.”

L’amica sorrise.

Era tutta la giornata in ansia per quell’incontro, doveva aspettare altri cinque maledettissimi giorni e gl’incontri clandestini sarebbero finiti per sempre.

Avrebbe posto la parola fine a quel teatrino.

Al calar del sole si ritrovò di fronte all’entrata della Stanza.

Poco dopo sentì i suoi passi e le si fece subito accanto.

La porta poco dopo si aprì.

Entrarono in una cmaera spoglia, con quattro mura bianche ed al centro un tavolo con affianco un letto e una sedia.

Vatti a sedere nel letto”disse serio.

L’osservò per qualche minuto e vide nei suoi occhi la rabbia.

Era successo sicuramente qualcosa.

Si sedette nel letto e Draco fece le solite cure al suo ginocchio.

Fece comparire la tazza con la tisana che lei bevve tutta d’un sorso.

Voleva capire che cos’aveva la Serpe per essere così arrabbiato ma soprattutto con chi.

Ahi…”disse piano.

Il ragazzo alzò lo sguardo.

Mi brucia”mentì

Slegò le bende e lasciò che il ginocchio prendesse aria.

Si allontanò e la ragazza si guardò intorno.

Hai scelto qualcosa di semplice.”

Una stanza per curare il tuo ginocchio, niente di più.”

Perché ci tieni al mio ginocchio?”

Ma perché ti ostini a fare sempre domande? Perché non puoi accettare che sia così e basta!”

Perché tu sei un Malfoy e non fai nulla per nulla.”

Il ragazzo alzò un sopraciglio, notò irritazione nel vedere che l’aveva risposto con la frase usata da lui stesso.

L’hai detto tu stesso, l’hai fatta suonare come una regola, quindi non ci vedo nulla di male al ripetertelo!”

Devi rimanere così per qualche minuto, vediamo se rimettendo la benda ti fa male. Nel frattempo trovati qualcosa da fare che non sia chiacchierare con il sottoscritto.”

Portava con lei sempre quella piccola borsetta dove poteva metterci il mondo dentro, estrasse un libro e si mise a studiare.

Draco la stava osservando.

Mentre studiava aveva un’altra espressione, pacifica serena…felice forse?

I libri erano tutto per lei.

Curiosa di sapere, bramosa d’imparare sempre qualcosa di nuovo.

Bramosa d’intelletto.

E poteva giurarci che sarebbe stata un’abile Mangiamorte, forse l’unica donna che avesse superato la Carrow e sua zia Bellatrix, in fatto di magie.

Che libro è?”

Creature mitologiche…”rispose distrattamente.

Ti stai occupando di qualcuna in particolare?”

Sì, su quelle rettili…sai il Basilisco, l’Idra, lo Iaculo?”

Conosco perfettamente, non c’è bisogno che mi elenchi tutte le creature”tagliò corto.

Tornò sul libro.

E lui continuava a fissarla, continuava a guardare i suoi occhi che divoravano quelle pagine.

-Bramosa- pensò.

Scosse leggermente la testa mandare via quel pensiero al seguito si accese una sigaretta.

C’è la farò per cena ad uscire da qui?”chiese.

Dipende tutto dal tuo ginocchio”osservò lui piano “se la smette di fare i capricci, probabile potremmo andare a cena entrambi.”

Ah, quindi ceni anche tu…”

Un grande punto di domanda apparve nel viso di Draco.

Hermione mise a posto il libro “Non ci sei mai nel tavolo a colazione, pranzo e cena.”

Non sapevo mi tenessi sotto controllo”si alzò dalla sedia.

Voci di corridoio.”sospirò lei guardando il soffitto.

Riprese a fasciargli il ginocchio.

Perché non ci sei mai ai tavoli?”

Granger…”la riproverò.

Stai venendo meno ai tuoi patti.”

Sbuffò sonoramente “Te l'ho spiegato ieri, i miei compagni di Casa…”

Sì, questo l’ho capito, non sono ottusa!Dicevo, perché loro lo reputano un'atto da vigliacco!”

Il mio cognome, la fama, il Marchio…nessuno si aspettava che io cambiassi opinione.”

Non è mai tardi per cambiare opinione”disse lei.

Per te, Sanguesporco…se io avessi fatto tutto ciò che il Signore Oscuro avrebbe chiesto a quest’ora sarei rispettato.”

Per me hai fatto la cosa giusta.”

Il ragazzo alzò lo sguardo verso la riccia, la guardò negli occhi.

E lei si perse in quegli occhi.

Che vuoi dire?”chiese molto tranquillamente, facendo l’ultimo nodo alle garze.

Nel senso che ci sarebbe stato un brutto destino anche per te, non saresti qui in questo momento.”

Ah sì, ricordo la confessione che mi fece Potter, della stramaledetta bacchetta.”

Ma come mai questo cambiamento?”

La tua curiosità è insaziabile!”la rimproverò.

Sono solo curiosa…”

Non sono un tipo che da risposte per soddisfare la curiosità altrui.”

Bè sono in debito con te di un po’ di domande, se rispondi a questa sarà una in più per te, o sbaglio?”

Draco ghignò “Geniale.”

Una più una meno…alla fine non conta tanto.”

Bè, ero stanco della Guerra, stanco dei piani di un pazzo, stanco di vedere mia madre piangere preoccupata per la nostra sorte, semplicemente stanco…e mi sentivo vuoto…volevo che il sole tornasse a splendere e che quel vecchio pazzo, morisse decrepito!”spiegò “ho rivelato che io ho dovuto pagare i scarsi risultati di mio padre, sono stato il prezzo da pagare di Lucius Malfoy, marchiato con prepotenza dal suo braccio destro ,Bellatrix, affidato ad un compito più grande di me…devo ringraziare Piton se sono riuscito a rimanere fuori da molte questioni.”

Piton è stato l’uomo più coraggioso che abbia mai conosciuto.”

Già. Ero il suo pupillo.”

Non si era capito…”scherzò.

E poi ovviamente siete arrivati voi tre a farmi la carità e tutto è andato a puttane!”osservò gelido.

Noi abbiamo sempre pensato che tu fossi una marionetta nelle mani sbagliate, quando hai preso la situazione di petto” scese dal tavolo e si mise di fronte a lui “ hai capito benissimo cosa stava succedendo, e così a casa tua non ci hai voluto riconoscere, porto ancora i lividi di cosa mi è stato inferto!Hai lasciato che prendessimo le bacchette e in questa stessa stanza ti abbiamo salvato la pelle, nonostante tutto il casino che hai combinato!”

Si avvicinò alla ragazza, quest’ultima sentiva il suo respiro nelle guance.

Perché mi hai salvato la pelle?Perché hai detto che ad torturarti è stata Bellatrix?”

Perché volevamo darti un’altra possibilità, dopo quello che è successo, avevi solo diciassette anni.

Tua mamma ha aiutato Harry, confermando che fosse morto ed invece era ancora vivo e vegeto per fortuna, tu non ci avevi riconosciuto e con quella storia delle bacchette siamo riusciti a scappare dalla tua Villa…abbiamo voluto lasciare che i fili per condurre la tua vita gli avessi tu e non un esaltato.”

Era così bello da vicino?

-Hermione piantala!- si rimproverò mentalmente.

Sapeva di tabacco, un tabacco misto a liquirizia.

Un odore trasportante.

Quegli occhi che ti guardavano, come se ti stessero esplorando l’anima.

Abbiamo?”puntualizzò.

Si, abbiamo…sapevamo che le domande sarebbero state rivolte a me…tu più di chiunque altro mi odiavi da morire, avrei giurato che avresti portato la mia testa su un piatto d’argento a Voldemort, e invece mi hai sorpresa,quindi la sera prima del tuo processo Harry, Ron e io abbiamo preso questa decisione.”

Dovrei ringraziarti per questo?”disse avvicinandosi ancora di più verso di lei, mantenendo una distanza pari a qualche millimetro.

Non mi aspetto ringraziamenti da parte tua”disse piano “specialmente verso di me.”

Non ringrazierò nemmeno San Potter e Weasley, se ti può interessare.”

La ragazza annuì, consapevole che non l’avrebbe fatto.

Mi avete dato una seconda possibilità alla fine…”il suo respiro cadeva nelle guance di Hermione e il suo alito sfiorava le sue labbra.

Le seconde possibilità si danno a poche persone…”

Se la devono meritare.”

Rise, poi spostò le sue labbra sul suo orecchio “ E io?”sussurrò “ Me la sono meritata?”

La Grifona chiuse gli occhi, un brivido gli percosse la schiena, durante quel sussurro.

Aprì gli occhi e si ritrovò faccia a faccia con il ghignò malizioso di Draco Malfoy.

Si ricompose “Bene, vado a cena…”

Il ragazzo ridacchiò “ Stesso posto, stessa ora…a domani, Sanguesporco.”

  
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