-Quante possibilità ci sono che mia sorella sia viva?- chiese con una vocina flebile, flebile.

La giovane girò il viso, lo osservò per un secondo. – Oh, Jamie!- fece per abbracciarlo, ma lui si ritrasse.

-Dico sul serio, Hanna, quante possibilità ci sono che Ally stia bene?-

-Che stia bene, o che sia viva?- domandò piano la ragazza.

-Entrambi- si lasciò ricadere all’indietro, appoggiando la testa sulla superficie fredda dell’erba.

-Che stia bene... poche. Molto poche. Che sia viva...- tace. Il silenzio cadde fra loro. – Poche. Ma forse, un po’ di più...- mormorò.

Rimasero in silenzio uno accanto all’altra per qualche istante.
Il sole, cominciava a tramontare, e il giovane chiuse gli occhi.

-Quando vivevo a Londra, ero convinto che mio padre fosse un perdente. Che lo fosse sempre stato, come quegli sfigati che si vedono alla tv. Ed ora, invece, viene fuori che non solo era famoso, ma anche una specie di eroe decorato!-

La ragazza sorrise, voltandosi verso di lui.
Gli passò una mano, sul viso candido, accarezzandogli una guancia. – Ti voglio bene, Jamie, sai?-

Il moretto sorrise appena, mentre un lieve rossore gli imporporava le guance. –I nostri genitori si conoscevano?-

-Oh sì! Erano molto, molto, molto, molto amici!- annuì con convinzione.

-Non ti fa male parlare di queste cose?-

-Beh... sì. Ma alla fine, di tempo ne è passato...-

-James, c’è una visita per te...- la voce calda e pacata di Draco ruppe il silenzio

-Chi?- chiese sgarbatamente, senza curarsi di essere educato.

-Una certa Lise Armstrong, da Londra...-

Il moretto balzò in piedi. – DOVE?? -

-Le dico di venire qui?-

-Oh, sì, grazie Draco!!-

-Torno subito-

Il biondo sorrise largamente al piccolo moretto, prima di allentarsi velocemente in direzione del castello.

-Chi è Lise Armstrong?- una punta di amarezza si poteva leggere nella voce della ragazza.

-La ragazza più meravigliosa della terra!- la moretta lo osservava, mentre parlava di quella giovane sconosciuta, e un’espressione sempre più delusa si dipingeva sul suo viso.

Pochi minuti dopo, in fondo al prato, apparve la magra figura di una ragazzina bionda, alta quasi quanto Hanna, dagli occhi azzurri e la carnagione chiara.

-Lise!- le corse in contro il ragazzo.

-JAMES!!-

-Cosa...?- la ragazza pareva confusa.

-Lui, James, non ti ha sostituito con quella ragazza-

-Non è questo quello che penso-

-E cosa pensi?-

-Non lo so- abbassò la testa sconfitta.

-Perché sei sua amica? Per la fama? Per i soldi che possiede?-

-No, certo!-

-Vedi. Anche quella ragazza. Lei non sa nulla di tutto quello che accade realmente. Però gli è amica lo stesso-

-Lise, vieni, ti presento un’amica- la prese per mano James, portandola di fronte ad Hanna.

-Hanna, lei è Lise, Lise, lei è Hanna, la mia migliore amica, qui ad Hogwarts-

Si alzò, pulendosi brevemente dalle erbacce secche del prato.

-Io devo andare- disse con freddezza. – Jam, ci vediamo stasera, ok?-

Sala Comune, Griffondoro. Ore 23.45.

-Hanna?-

-Sì?-

-Finirà mai questa guerra?-

-Sì-

-Come?-

-Non lo so-

-Quando?-

-Non lo so-

-Chi sarà a farla finire?-

Silenzio.

-..................non lo so-