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Autore: AnyaSparrow    21/10/2011    4 recensioni
Cosa succederebbe se in Pirati dei caraibi ci fossero più segreti di quelli che in realtà ci sono?
Cosa accadrebbe se in questo film ci fossero altri personaggi che mettessero più furore alla trama?
Anya è una diciasettenne dai capelli nerissimi e gli occhi glaciali, al servizio di Barbanera, assieme ad Angelica. Entrambe dirigono la nava come ufficiali della nave più terribile dei settemari. La loro missione è quella di trovare i calici e la Fonte, e si serviranno di Jack Sparrow per trovare tale luogo e tali oggetti.. Sempre che non succeda altro.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Libertà.


Spesso non riusciva a dormire, contrariamente da sua sorella Angelica che la notte riusciva anche a ronfare. Beh, ma lei era una donna. Un umana. Era logico che lo facesse. Quella sera, dopo quella specie di chiaccherata con Jack, aveva deciso di spogliarsi ed indossa per un altra volta i suoi abiti da pirata. Su quella nave non era una pirata, ma la spietatezza fatta persona. Vestita sempre con quell'abito da morta, da vedova.. con quella gonna lunga che faceva raccapricciare tutti, eppure chiunque voleva metterle le mani addosso. E certamente non per farle del male.
Mai vista una donna così seducente, così bella, così.. inreale!
Eppure l'unica cosa che Anya desiderava era tornare indietro. Indietro.. via. Via, nel nulla. Non avrebbe mai voluto scoprire che il suo cognome, il suo sangue, non era dei Turner. Non avrebbe mai voluto salire sulla Perla. Non avrebbe mai voluto credere in Jack. Eppure.. eppure eccola li, alla ricerca del suo bambino. Il bambino che Barbanera teneva con se e che l'aveva ricattata. Lei doveva scoprire dove si trovava la Fonte e solo allora avrebbe potuto riavere Jack. Il suo Jack. Quel piccolo bambino biondo con le lacrime agli occhi.
<< Jack Sparrow te rompo la cabeza! >>
L'urlo di Angelica la riscosse dai suoi pensieri.
<< Che diavolo succede? >>
Con ancora i pantaloni addosso e la camicia maschile, Anya si mosse verso la stanza della sorella, ma non riuscì ad entrare sbattendo contro Jack. Lui scosse il capo come per dire che era una vera scocciature avere due femmine a bordo, prendendo Anya per un braccio cercando in qualche modo di sbatterla contro la porta. Era più piccola e minuta di lui, e spingerla sarebbe riuscito facile, se l'agilità della ragazza, ancora una volta, non lo avesse preso per il collo. La mano di lei si protese verso il fianco di lui, estraendo la sua spada.
<< Togliti dai piedi >> lo minacciò, con le spalle contro la porta. Si, lui era riuscita a sbatterla li, contro la porta. Ma in ogni caso Anya era furba, scaltra e abbastanza allenata. Lui stesso le aveva insegnato ad usare l'agilità come una scimmietta, e adesso si rendeva conto che forse non era abbastanza da furbi insegnare tale tecniche ad una.. donna! Pose la spada sul petto di Jack, costringendolo ad indietreggiare. << Cosa succede? >> calma. Calma da mettere paura, imbarazzo.
<< Voci che girano sulla nave fanno intendere che ci sia un ammutinamento >> il sorriso di Jack si allargò, così come quello di Anya. Ambi sorrisi, uguali ma diversi. Troppe volte si erano ritrovati a sorridere per le stesse cause, allo stesso modo.. E adesso? Adesso uguali sorrisi che sottintendevano qualcosa di contrario.
<< Un ammutinamento >> ripetè la giovane, stringendo ancor l'elsa della spada, mentre cercava di spingere la lama verso l'uomo, che non poteva che indietreggiare di suo. << E chi lo avrebbe deciso questo ammutinamento? >>
Il volto di Jack disegnò una smorfia, oltre che un sorriso. Era logica la risposta, e stupida la domanda. << Chi sono io? >>
Quasi quasi un risata uscì dalle sue labbra, di quelle sadice, ciniche. Ma durò realmente pochissimo questa voglia di scoppiare a ridere. Avvicinò un passo cercando - anche se sapeva che non ci sarebbe riuscita - ad alzare la spada verso la sua testa. Ma Jack, da abile spadaccino e pirata, abbassò la testa. Si ritrovò, nella sua camminata stramba di ubriacone a sbattere contro una parete della nave. Ancora una volta Anya gli si avvicinò prendendolo per la camicia e colpendolo fra le gambe - proprio li, il punto etico dei maschietti! - con una ginocchiata. E premette finchè non sentì il gemito di Jack bloccarsi fra le guance.
<< Un idiota, ecco chi sei! >>
Lo strattonò un altro pò, prima di voltarsi per andare verso il ponte, lasciando li Jacka gemere e toccarsi i gioiellini di famiglia << Porca Loca e Managgia alle donne!>> imprecò malmente saltellando anche lui verso il ponte.

C'era la guerra. Una guerra civile.
Per un attimo la mente di Anya tornò indietro, a quando si combatteva contro Barbossa e i suoi uomini maledetti. Aveva solo dodici anni, eppure riusciva perfettamente a ricordare come stava al fianco di Jack, Will ed Elizabeth, a combattere sebbene non sapesse nemmeno farlo. Allora era solo una ragazzina, la dama di compagnia di Elizabeth. Non aveva mai impugnato una spada, suo fratello Will non glielo permetteva. Non aveva mai visto un pirata.. Per quello c'era Norrigthon a non permetterglielo. Non aveva mai visto.. nulla. Solo una mocciosa.
E adesso, con la spada di Jack in mano, dinanzi a quel casino di pirati che cercavano libertà dal loro schiavismo, si sentì trasportata nel tempo.
<< Che gli Dei siano ringraziati per questo miracolo >> sussurrò appena alzando gli occhi al cielo. La sua gola si liberò con un urlo di libertà che tuonò agli uomini come l'inizio di una tempesta. Si fiondò sul primo, elegante come un fiore e spietata come una Dea del male. Era un'abile combattente, quasi come nessuno li che impugnava una spada solo per aver scelto quella missione. Ma lei non uccideva. Fi faceva cadere per terra e li calciava, fiondandosi su un altro prossimo sfortunato.
Lo stesso faceva Angelica, la quale metteva più energia in quel combattimento. E la metteva semplicemente perchè era più umana rispetto a lei.
Anche Jack si fece largo. Lui, no.. non combatteva.. semplicemente perchè la sua spada era in mano di Anya. La stessa ragazza lo vide far lo slalom fra gli uomini, far zig zag, abbassarsi mentre qualcuno veniva gettato giù nel mare.
<< Brutti sottospecie di scorfani! >> ringhiò Anya spingendo uno dei tanti contro un altro.
Con la coda dell'occhio vide Jack salire sull'albero e non potè che starlo a guardare. Era assieme ad un altro uomo, intendo a liberare l'uomo di chiesa.
<< Con noi o contro di noi! >> disse il pirata puntando al cattolico un pugnale.
<< Non sono nè con voi ma nemmeno contro! >>
Il pirata guardò Jack << Lo può fare? >>
<< E' un uomo di Dio, è quasi in obbligo! >> rispose Jack con una delle sue smorfie.
Tolsero le corde dall'uomo, liberandolo da quella specie di prigionia.
<< Dannazione! >> imprecò Anya vedendoli scendere. Stette così tanto a guardare la scena, che non si accorse di due uomini che le bendarono lo sguardo e la presero per le braccia << Lasciatemi! Lasciatemi! >> ringhiò lei cercando di liberarsi. Anche la spada le cadde di mano.
<< Grazie Gioia! >> lo sentì vicino Jack, e sentì il rumore della spada che veniva presa.
<< Non c'è di che, Idiota >> lo prese in giro.
Anche Angelica si trovò incatenata fra due uomini, urlante e impotente. Idiota.. non faceva che pensarlo Anya. Sua "sorella" era un idiota egocentrica che si credeva chissà che.
<< Compari, la nave è nostra! >>
All'informazione di Jack, gli uomini della nave emisero un urlo soddisfatto. Urlo, che in qualche secondo scemò non appena si sentì da qualche parte aprire una porta.
Dei passi. Passi forti battere sul pavimento.
E la stupì terribilmente che anche Jack si fosse ammutulito.
Sapeva benissimo cosa stava per accadere, e un sorriso alquanto cinico si aprì sulle sue labbra pallide.
<< Signori... >> la voce di Barbanera tuonò terribilmente fra la ciurma spaurita, che indietreggiò a vedere tale maestosità. Non tanto terribile per Anya, che trovò il tempo di togliersi la benda dagli occhi. Lo sguardo andò su Jack, che scese le scale piano, lentamente, e con sguardo basso. Almeno, finchè lo stesso Barbanera tirò la sua bottiglia di rhum, frantumandola proprio ai piedi di Jack. << Mi sento stupito e sconcertato .. ero nella mia cabina, a donarmi del meritato riposo >> tono di voce calma. Ma era quella quiete a mettere timore agli uomini. Anya poteva sentirla, quel terrore. << Quando sento venire da fuori il baccano infernale. Mozzi che prendono il sopravvento .. >> le corde cominciarono a muoversi. Dentro la mente di Anya si aprì quel ricordo terribile. Erano gli stessi rumore.. apparte che qui adesso c'era il totale silenzio.. Solo il silenzio dei mozzi. << Ufficiale, sapete dirmi come chiamare questi uomini? >>
<< Ammutinati, capitano >> disse a gran voce Angelica.
<< Come? Puoi ripetere? >>
<< Ammutinati! >>
<< E sapete già la punizione degli ammutinati? >> lo sguardo di Barbanera finì su ognuno di loro. Non aveano scampo. No.. non ne avevano completamente. << Ammutinati .. APPEEEEESIIII! >> Barbanera alzò la propria spada e le corde diedero via alla propria festa.
Ogni uomo li presente venne preso. Nemmeno il disgraziato che cercava di salvarsi gettandosi dalla nave venne risparmiato, venendo preso da una delle corde e appeso. Una delle corde prese Anya per un braccio, ma la ragazzina si voltò con occhi glaciali, e la stessa corda sentì il gelo che emanava.. Sciogliendola dalla presa.
Ben presto uno spettacolo da incubo si fece di fronte agli occhi di Anya, Angelica e lo stesso Barbanera. Uno spettacolo raccapricciante che diede un senso di nausa ad Angelica, e un brivido di piacere a Barbanera, sicuramente.
<< Capitano, denuncio un ammutinamento! >> la voce che si fece avanti era quella di Jack Sparrow, che a testa in giù si era posto dinanzi a Barbanera.
<< Non serve, Sparrow >> rispose con un sorriso il Capitano << Loro erano le Pecore e Voi il Pastore >> con un tocco Barbanera ripose la spada nel fodero, tagliando per magia la corda di Jack, facendolo cadere per terra. Sia Angelica, che Barbanera scesero per andare incontro a Jack, mentre Anya con passo lento di un fantasma si avvicinò allo stesso pirata.
<< Vi ho mai detto quanto dolce e adorabile è vostra figlia, capitano? >> Era un sbruffone, terribilmente sbruffone.
Teach protese la pistola dinanzi a Sparrow, che alzò le mani in segno di arresa.. quasi << E con lei negli occhi darai il tuo addio >>
<< Padre ... >> fu la stessa Angelica a fermare il gesto di Barbanera. Anya si era semplicemente avvicinata a Jack osservandolo dall'alto. Per un attimo di due sguardo tanto simili - se non fosse per il colore delle iridi diversi.. per ora! - si incrociarono. Unico momento in cui Anya ricordò a Sparrow il "Bang" promesso qualche luna piena indietro, con un moto di ironia che Jack riconobbe all'istante e per il quale si mostrò ricambiare con una smorfia. << ... Ci serve, ricordate? >>
<< Se non uccido qualcuno una volta ogni tanto si dimenticheranno di chi sono veramente >> bonfocchiò il capitano, guardando con occhi critico sia sua figlia Angelica che Anya. Ma sembrava aver più compassione Angelica che Anya, in quel momento, sebbene Angelica fosse più grande dell'altra.
<< E perchè ucciderlo, quando potremmo recidergli le peggiori torture? Tanto.. tornerebbe in vita lo stesso, per come lo conosco. >> era una speranza per Jack? No.. le parole di Anya non fungevano e non somigliavano per nulla ad una speranza. Lei era.. sadica, in quel preciso momento. E guardava Jack in quel modo.
<< E come pensi di torturarlo, mia piccola Colombella? >> Barbanera le si avvicinò, avendo occhi solo per Anya. Ed Anya aveva occhi solo per Jack. E Jack li aveva per Angelica, forse nella sola speranza di restare illeso da questa sorpresa.
<< Non saprei ma.. >>
<< CODARDO! >> la voce melodiosa di Anya, che sembrava provenire da un altra era, venne interrotta dall'urlo di qualcuno. Tutti si voltarono, compreso Jack che in quell'attimo riuscì ad alzarsi << Essi si ricordano ugualmente di Voi, per il male che gli state procurando! >>
<< Il cherico! >> lo riconobbe Barbanera sorridendo appena.
Anya sorrise. Sua sorella Angelica aveva per forza voluto tenerlo. Nessuno credeva nel vero Dio, unico e solo.. Nemmeno lei credeva in Dio. Non credeva nemmeno negli Dei. Ma se sua sorella lo voleva..
<< Non abbiamo bisogno di alcuna predica, Predicatore >> cercò di ammonirlo Anya con uno dei suoi sorrisi.
<< Credevo che ogni anima venisse salvata.. ma la vostra.. la vostra.. >>
<< La nostra cosa, eh? No, non viene salvata? >> inarcò un sopracciglio. Era del tutto divertita dalle prese del cherico, dalle parole che gli uscivano dalla bocca. Si avvicinò a lui prendendolo per la camicia << Ve lo ripeto un altra volta, forse più malvagiamente: tornate da dove siete venuto.. O mi occuperò personalmente del vostro ritorno >> e di certo non intendeva li sopra. Intendeva ancor più sopra.. dove c'era il suo Dio.
Anya si allontanò per qualche attimo, seguita dalla sguardo di Jack. Cercava di capire cosa le fosse successo. Perchè fosse così. Lui la ricordava bene..
<< Voi siete solo un vile malvagio >> ovviamente il cherico non si diede pace, e Barbanera alzò la pistola contro di lui.
<< Quasi quasi uccido Voi >>
<< No! >> Angelica si protese avanti ponendo e abbassando il braccio di Barbanera con una mano. << L'anima di chiunque può essere salvata >>
"Oh, che amore!", pensò con ironia Anya, che restò a guardare accanto a Jack con le braccia incrociate.
Barbanera alzò una mano, accarezzando il volto di sua figlia << Siete d'accordo, cherico? >>
<< Si >> sussurrò l'uomo << Anche se con la vostra sempre un impresa >>
Barbanera non sembrò dar molta retta alla seconda frase - nonchè provocazione - dell'altro. Continuava ad accarezzare la candida pelle della figlia. Vedendo quella tenerezza, forse Jack si sentì quasi in dovere di alzare un braccio e porlo, lentamente.. molto, ma molto, lentamente, sulla spalla di Anya. Non appena sentì le dita di Jack sulla propria spalla sinistra, il sorriso della giovane di rabbugliò. << Togli la mano, o ti stacco le dita una per una e poi le succhio sino al midollo >>
Con quella frase, e avvertimento, anche il sorriso di Jack scemò togliendo a capo chino la mano dalla spalla della ragazza.
<< Mi disarmi con la tua fede, figliola >> sussurrò il vecchio Capitano. Era una situazione che Anya non digeriva. Tutto quell'amore. Amore finto. Lo sentiva.. eccome, se lo sentiva. << Signor Mastro! >> urlò poco dopo << Chi era di turno?! >>
<< E-ero io! Ero io di turno! >> Jack alzò la mano, ma evidentemente Barbanera non vi credde.
Un minuto dopo, il Mastro alzò lo sguardo su uno dei malcapitati. Era il cuoco.
<< Giù la scialuppa! >>
Era la sua ora. Era la punizione che spettava ad uno degli ammutinati.
<< Padre, perchè lo fai? >> chiese Angelica, in preda alla paura. Troppo buona per uccidere un uomo. Troppo.. stupida, per capire che a Barbanera non interessava altro che la sua vita.
<< S'è ammutinato, e questa è la punizione che gli spetta >> il tono di Barbanera era calmo. Terribilmente calmo.
<< Il codice indica la clemenza del capitano! >> ancora una volta Angelica cercava di convincerlo. Era per salvare la sua.. Anima. Come se realmente l'anima di una persona si potesse salvare con una sola azione buona. Ad Anya venne quasi da ridere, mentre si avvicinava a Barbanera.
<< Gli sto lasciando la libertà di salvarsi. Pensi che non sia clemente, da parte mia? >> era ironia. Pura ironia, quella del Capitano. Sadica ironia, e pura malvagità.
<< Angelica, sorella mia.. Goditi lo spettacolo in silenzio >>
Angelica la guardò sconcertata, così come la maggiorparte della ciurma. Così come Jack. E il cherico. L'unico a non guardarla in quel modo, ma con un lato di soddisfazione fu proprio Barbanera, che le sorrise.
<< Aspettate! per favore.. dategli una speranza! >>
<< Virare!! Prendete la mira!! >> l'uomo nella scialuppa cercava in ogni modo di andare avanti. Ma era impaurito. Troppo impaurito per riuscire a muovere le braccia velocemente << Fuuuuoooocoooooo!! >> una scia di fuoco ardente uscì dai cannoni della nave. Uno spettacolo raccapricciante, ancor più di prima. Gli occhi di Anya, quei occhi gelidi, bianchi come la morte, si protesero sull'uomo. E si avvicinarono a lui con un soffio, potendo vedere lo sconcerto di un uomo che vede la morte dinanzi gli occhi.
<< Mi sento vicino al Creatore in questi momenti. Quando si disegna il vero disegno del mondo, pieno di terrore e .. orrore >> la frase di Barbanera era una provocazione nei riguardi del Cherico, che per appunto si avvicinò al Capitano per ribeccare.
<< Ed io mi sento vicino ad Egli quando in momenti di avversità si disegna la Speranza! >>
<< Pregate che rimanga illeso, allora >>
<< Vi prego, c'è ancora speranza.. >>
<< ANCORAAAAA! >>
Nuovamente le scie di fuoco uscirono dalla nave. Per chiunque avesse visto la scena, avrebbe saputo che per l'uomo ormai non era rimasta alcuna speranza. Anya restò a guardare estasiata.. al contrario di Angelica che, non sopportando la vista di tale malvagità, decise di andare via. E così fece ogni uomo, tornando al proprio lavoro, o al proprio letto. Solo Anya restò li, a guardare le ultime scie di fuoco spegnersi sulla pelle dell'acqua.
<< L'hai salvato.. non è così? >>
Non si voltò nemmeno, a guardare il suo interlecutore. Rimase li, a fissare le scie luminose, ardenti. E con un sorriso sulle labbra. << Gli avete lasciato la libertà di essere salvato. >>
<< Non ho detto che la libertà saresti stata tu >>
Barbanera protese una mano sulla spalla della ragazzina. In quel momento, con quella mano addosso, la pelle di Anya si traspormò. Le squame si fecero vive, la pelle diventò bagnata. E le forze della ragazzina diminuivano. Con un gesto impulsivo, Anya tolse la mano del Capitano, voltandosi con lo stesso sguardo di prima.
<< Voi non avete specificato che tipo di libertà avrebbe avuto, Capitano >>
Con un ultimo inchino, lo sorpassò ed andò verso le sue camere.
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Nota Autrice: Allora.. questo capitolo mi sembra abbastanza lungo. L'ho scritto in due giorni, infatti.. ma spero che a voi non dispiace leggere così.. molto. Siete abili lettori, non credo che ne avrete noia. Come potete vedere, adesso la mia scrittura si fa più liscia.. quasi inglese (come dice Lord Beckett!) semplicemente perchè ho riguardato il film. Embeh, le frasi per appunto, sono prese dal film sebbene non siano del tutto esatte. Ma non me le sono segnate, e quindi vado a memoria.
Dico ancora che gli errori ci saranno sicuramente e che non finiranno perchè io SCRIVO E PUBBLICO. Non sono il tipo che inventa scuse per gli errori tipo "la tastiera funziona male, non avevo gli occhiali o.. avevo premura". Semplicemente ho poco tempo per correggere, e poi mi piace che leggiate la prima cavolata che scrivo, i miei primi pensieri.
Andiamo ai ringraziamenti: Ringrazio Lord Beckett che continua a commentare la mia storia, sebbene abbia promesso di leggere la sua e ancora sono ai primi capitoli. Embeh.. mi farò perdonare, davvero! Ringrazio Luna, la prima che ha letto e recenzito la mia storia. Ringrazio tutti i Fan di Pirati Dei Caraibi che leggono e commentano la mia storia. I commenti mi fanno un enorme piacere, sia leggerli che rispondere!
Vi aspetto ancora in tanti!
A presto
Very!

   
 
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