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Autore: kate95    22/10/2011    6 recensioni
La trovi in fondo ad uno dei tanti con la schiena contro la parete, inginocchiata, quasi seduta per terra, con la testa tra le mani, piange.
Ha gli occhi gonfi e rossi come quelli di chi non dorme da molto tempo, lo sguardo che fissa il vuoto.
Non si è accorta che stai arrivando, è troppo persa nel suo dolore per rendersi conto di quello che le sta succedendo intorno.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Heartbeat

Capitolo 5

Non avevi mai raccontato a nessun prima d’ora quella tua brutta esperienza ma sapevi che con lui era diverso, tutto quanto.

Non avevi più segreti per lui che a poco a poco si è fatto strada dentro di te e ha superato ogni tua barriera.

Rimani lì, stretta tra le sue braccia mentre piangi fino a quando senti la sua voce: "Angelo …" sussurra mentre il suo respiro ti solletica il collo.

Ti risvegli dai tuoi pensieri restando in ascolto.

Lui continua a parlare con voce morbida e calda: "… d’ora in poi ricordati che Richard Castle ha sempre e comunque ragione"

"A che ti riferisci?" domandi non capendo.

"Guarda tu stessa" ti risponde mentre scioglie l’abbraccio e ti fa voltare verso il letto al centro della stanza.

Non puoi crederci. Questa è la cosa più bella del mondo.

Tuo padre è lì davanti a te, ti sorride.

Una piccola lacrima riga il suo volto.

Corri incontro a lui e scoppi a piangere di gioia: "Papà!"

Lo abbracci cercando di non fargli male.

"Mi sei mancato così tanto …" dici mentre lui ti accarezza dolcemente i capelli.

Rick dietro di te osserva la scena incantato: è così felice per te, contento di vederti sorridere di nuovo. Senza che te ne accorgi esce dalla stanza per lasciarti sola con tuo padre.

Quando sciogli l’abbraccio ti volti e noti che se ne è andato. Un senso di delusione ti invade non vedendolo al tuo fianco ma sai che non se ne è andato davvero, è solo uscito per permettere di parlare liberamente con tuo padre.

Jim si accorge immediatamente del tuo sguardo che cerca lui e richiama la tua attenzione: "Kate …"

Ti volti nuovamente e rimani ad ascoltare.

"Non voglio impicciarmi nella tua vita ma … vi ho visti prima … insieme … siete così belli … non fartelo scappare per nessun motivo"

Sorridi consapevole che le parole di tuo padre sono più che mai veritiere.

"Vai da lui …" aggiunge.

"No, io … voglio rimanere un po’ con te …" rispondi.

"Oh andiamo … avrai tutto il tempo per restarmi a fianco e poi sei sempre così generosa con tutti … è il momento che inizi a pensare un po’ a te stessa. Vederti felice con lui è la cosa più bella che potessi desiderare anzi, tu sei la cosa più bella che potesse succedermi. Grazie per tutto quello che hai fatto quando ero alcolizzato … e mi dispiace tanto di non poterti essere stato d’aiuto quando ne avevi più bisogno …" i suoi occhi si riempiono di lacrime.

Lo abbracci e sussurri: "Non preoccuparti … è tutto finito ora. Non pensarci"

Ti sorride e poi ti obbliga ad uscire da quella stanza per cercare Rick.

 

Esci dalla camera e lo vedi.

È in fondo al corridoio silenzioso. Lo raggiungi.

Quando arrivi ti rendi conto che non è solo: sta parlando con una bella dottoressa bionda sulla trentina, alta e slanciata la quale sembrava voler mangiarselo con gli occhi.

Una gelosia tremenda ti attanaglia. Vorresti poter prendere quella donna per l’orecchie e trascinarla via da lui ma il tuo buon senso ti impedisce di farlo.

"Castle" lo chiami.

Lui si volta mentre sente il rumore dei tuoi tacchi risuonare nel corridoio.

Ti osserva e ti sorride.

‘Mamma quanto è bello il suo sorriso’ pensi.

Incroci il suo sguardo e per poco non ti sciogli. Riprendi lucidità per qualche istante: devi prima risolvere la questione della dottoressa la quale si dilegua un po’ infastidita del tuo arrivo.

La guardi allontanarsi, ti senti soddisfatta ora che è lontana da lui.

Poi ti giri e lo guardi negli occhi.

Ti avvicini con fare minaccioso mentre lui indietreggia involontariamente fino ad arrivare con la schiena contro il muro.

"Castle!" lo chiami "ti lascio solo per meno di cinque minuti e già ti sorprendo a flirtare con una donna?!"

"Ehi! Io non stavo flirtando!" si difende con aria da cucciolo.

Ma tu non cedi a quella sua espressione. Non stavolta.

"Ah no … forse è più corretto dire che ci stavi provando spudoratamente?"

"Veramente io l’ ho chiamata per mandarla a controllare tuo padre …"

"Per questa volta ti credo… ma d’ora in poi si cambia! Dovrai rispettare delle regole precise. Prima regola: mai guardare le altre ragazze/donne a meno che non vuoi essere ammanettato al primo palo della luce che trovo.

Seconda regola: mai flirtare con altre donne o ti spezzo le gambe.

Terza regola: mai …"

Ma lui ti interrompe: "Ho capito, chiaro il concetto"

"Quale concetto?"

"Sei gelosa!" esclama entusiasta.

"No, non è vero!" ribatti avvicinandoti pericolosamente a lui.

"Ah davvero?! Allora perché mi stai imponendo tutte queste regole?"

Non sai cosa rispondere. Sai di essere gelosa, gelosa come non lo sei mai stata ma è difficile ammetterlo, soprattutto di fronte a lui.

"E se ammettessi di essere gelosa, che cosa ci guadagno?" chiedi avvicinandoti ancora di più.

Guardi il suo volto, il suo sorriso, le sue labbra, il profilo del suo naso e il desiderio di baciarlo di nuovo aumenta sempre di più, inesorabilmente.

"Beh, diciamo che se lo ammetti puoi smetterla di mangiarmi le labbra con gli occhi e averle tutte per te …" ti risponde con malizia.

Arrossisci violentemente: la verità era davvero così evidente?

Non ribatti subito e lui sfrutta quel attimo di silenzio per farti un complimento, uno di quelli che ti fanno sentire ancora più in imbarazzo: "Ti ho mai detto che quando arrossisci sei ancora più bella?"

La sua voce calda e morbida si infrange sul tuo viso così vicino al suo e prendi un respiro profondo per cercare di calmare il tuo cuore che ha cominciato a fare quello che vuole.

Possibile che sia tutto così difficile con lui? E anche tutto così bello?

"Allora? Che cosa rispondi?" la voce di Rick è impaziente e sottolinea il fatto di non aver ancora ammesso quello che pensi.

Decidi di provocarlo un po’, come fa lui con te, ti mordi il labbro inferiore come se ci stessi pensando, poi a pochi centimetri dalle sue labbra sussurri: "Sì, sono gelosa. Gelosa da morire"

Lo baci. Lo baci con tutto il desiderio che si è accumulato dentro di te in quei minuti. Sentire di nuovo quel sapore, quel contatto, ti fa impazzire.

Le vostre bocche si rincorrono, l’una dietro l’altra, accarezzandosi, esplorandosi.

Qualche minuto dopo vi staccate appena, la distanza tra i vostri visi è pochissima mentre quella tra i vostri corpi è inesistente.

Rick ti abbraccia senza darti via d’uscita, ti tiene stretta a lui mentre vi guardate negli occhi.

È lui il primo a parlare: "Se io rispetto le tue regole invece cosa ci guadagno?"

"Beh… diciamo che potrei… in via del tutto eccezionale… invitarti una di queste sere a casa mia per una cena … solo noi due" sorridi dopo avergli risposto e attendi una sua reazione.

"E una di queste sere potrebbe essere oggi?"

"Richard Castle!" lo richiami con fare autoritario "sei incontentabile!"

"Ma come piccolo premio…" sussurra con aria da cucciolo.

"Se non riesci a rispettare due semplici regole fino a stasera è piuttosto preoccupante!"

"Non è questo il punto… io so rispettare due regole… soprattutto queste due"

"Lo so…" rispondi sincera. Sai che le paure che ti avevano trattenuta da una possibile relazione con lui erano inesistenti: lui ti ama e te l’ ha dimostrato tante volte, anche in questi giorni in cui ti è stato vicino.

"anche se mi piacerebbe molto passare questa sera con te… non posso. Voglio rimanere un po’ con mio padre e tu faresti meglio ad andare con Alexis, l’ hai trascurata in questi giorni" continui ben sapendo che lui ti avrebbe capito.

"Sì, hai ragione. Ma se hai bisogno di qualsiasi cosa, chiama"

"D’accordo" sciogli l’abbraccio a malincuore e ti accorgi che vi tenevate ancora per mano. A poco a poco vi allontanate e le vostre braccia si distendono mentre le vostre dite sono ancora intrecciate fino a quando quel contatto diminuisce fino a diventare inesistente.

Vi salutate guardandovi negli occhi e lo vedi voltarti le spalle e camminare lungo il corridoio. È a pochi metri da te e già ti manca.

Stai per girarti e incamminarti verso la stanza di tuo padre quando senti la sua voce chiamarti per nome.

È così bello sentire il nome "Kate" uscire dalle sue labbra.

Lo vedi che ritorna indietro di corsa mentre sorridi chiedendoti che intenzioni ha. "Ho dimenticato una cosa importante" ti dice.

"Che cosa?" gli domandi stupita pensando a cosa mai potrebbe essere.

"Questo" ti risponde semplicemente appoggiando le sue labbra sulle tue in un ultimo bacio.

"Buona serata" ti sussurra prima di correre verso l’ascensore.

Non puoi fare a meno di sorridere mentre torni da Jim e sulla bocca senti ancora il dolce sapore delle sue labbra.

Sei tornata da tuo padre dove trovi la dottoressa che poco prima ci aveva provato con Rick a controllare la salute del paziente.

Dopo aver finito ti chiede se può parlarti in privato per cinque minuti.

Uscite dalla camera e ascolti quello che ha da dirti: "Suo padre sta benissimo, si riprenderà in fretta"

Sorridi felice di quella buona notizia, ma la dottoressa sembra non aver ancora finito di parlare.

"Ho notato che per tutto il tempo della degenza del sig. Beckett era presente con lei Richard Castle…" continua.

Annuisci non sapendo dove vuole arrivare.

"… mi chiedevo se lei potrebbe darmi il suo numero di telefono: mi piacerebbe molto conoscerlo meglio, sa che cosa intendo…"

"Si, credo di capire che cosa intende…" dici sorridendo nervosamente ".. c’è solo un piccolo problema, anzi in verità è un grande problema…"

"Cioè?"

"Beh, diciamo che… il sig. Castle è piuttosto impegnato in questo periodo"

"Impegnato?"

"Sì, anzi oserei dire impegnatissimo, sa che cosa intendo…"

"Vuol dire che è fidanzato?" chiese titubante.

"Felicemente fidanzato" rispondi molto compiaciuta.

"Ah… capisco… e chi è la fortunata?"

"La fortunata? Beh, ecco…" ti passi una mano tra i capelli imbarazzata: che cosa dovesti dirle? La verità?

Prima di prendere una decisione senti una voce molto famigliare: "Hey, Kate"

Entrambe vi voltate notando la presenza di Richard. Tu gli rivolgi un sorriso sincero, pieno d’amore che provi nei suoi confronti, mentre quello del medico è più uno sguardo di una donna infatuata di una celebrità.

"Che ci fai qui?" chiedi.

"Mi sono scordato la giacca" sorride mentre si avvicina a te.

Quando arriva al tuo fianco fa un gesto che ti stupisce: non riesci neanche a rendertene conto che senti le sue labbra sulle tue in un bacio carico di emozioni.

Un bacio che una normalissima coppia di fidanzati è solita darsi quando si incontra.

Quando si allontana da te guarda la dottoressa, che era rimasta sconcertata a fissarvi mentre vi baciavate, e lui risponde al posto tuo: "La fortunata è lei"

La donna bionda si ritrova decisamente in imbarazzo e farfuglia a mezza voce una scusa per andarsene. La guardi andarsene via per la seconda volta in meno di mezz’ora.

Rick però non la osserva sparire lungo il corridoio, guarda soltanto te.

Si avvicina di nuovo e sfiora le tue labbra dolcemente per poi lasciare dei piccoli baci e carezze sulle tue guance.

D’un tratto noti il medico, ormai al fondo del corridoio, girarsi e rimanere qualche istante ad osservarvi.

"Ci sta guardando" sussurri a Rick a fior di labbra.

"Allora diamole un pretesto per farlo" ti risponde.

Sorridi mentre annulla di nuovo la distanza tra voi e ricomincia baciarti con passione. Allacci le tue mani intorno al suo collo lasciandoti accarezzare e cullare tra le sue braccia pensando a quanto odi le bionde.

 

Fine
 

 

 

 Note: Arrivata alla conclusione anche di questa storia ;)
Spero davvero che vi sia piaciuta e ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito. Grazie!
Alla prossima, baci
Tiziana

 

   
 
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