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Autore: Daisy Potter    28/06/2006    13 recensioni
Sana deve frequentare il suo primo anno al liceo. Nella sua classe c’è un certo Heric Hayama, conosciuto da tutti i ragazzi della scuola come il “Demonio dei baci” … Fuka, per il momento unica amica della giovane attrice, la mette in guardia nei confronti del ragazzo …
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Aggiornamento in tempo record

Aggiornamento in tempo record! Non so neank’io cm ho fatto! ^//^

Mmm … ho visto ke molte di voi sn davvero perspicaci, eh?! Be’, io non vi ho detto niente!! ^^

E lo so ke nn sopportate l’idea ke Heric possa far soffrire Sana, ma neank’io, e infatti …

nn dico di nuovo niente!!!

Ok, mi tappo la bocca e scrivo! Saprete cm proseguirà la storia sl continuando a seguirla! Ciao!

Vvukdb e grazie infinite x le recensioni, ke mi fanno sempre molto piacere! Siete unicke!!!

 

Capitolo 5.

 

Oddio,ma che mi è preso?? continua a chiedersi Sana camminando avanti e indietro nella sua stanza. Ormai il pavimento è già consumato dal suo ripetuto passaggio …

“Ok, sono impazzita … ma dico, Heric mi si avvicina così tanto e io non mi sposto?! Peggio ancora, rimango lì impalata ad aspettare … ad aspettare un … no, Sana, non pensare nemmeno alla parola ‘bacio’!!! Sono davvero impazzita … e gli ho pure detto che poteva venire qui ad aiutarmi con i compiti! Io quasi nemmeno lo conosco, come ho potuto invitarlo a casa mia?? Sì, sì … sono impazzita … sto pure a parlare da sola!”

Si colpisce la fronte con una mano e si lascia cadere sul letto alle sue spalle, chiudendo gli occhi e continuando a rimproverarsi mentalmente per ciò che ha fatto, cercando una soluzione per togliersi da quel pasticcio.

“Già, ma che posso fare? Mica posso andare di sotto quando arriva e chiudergli la porta in faccia dicendogli che mi sono sbagliata!?!”

DLIN DLON

“Oh, merda …” mormora Sana sentendo il suono del campanello. “CavoloCavoloCavoloCavoloCavolo …! E adesso che faccio??”

Riprende a camminare avanti e indietro con ancora più foga, fino a fare un solco nel pavimento che assomiglia ad una trincea! (ho un po‘ esagerato …??ndDaisy)

Nel frattempo, si sente un altro squillo del campanello. Sana si calma e fa un respiro profondo.

“Ok … mantieni la calma … ora vai giù, apri la porta, lo saluti, fate matematica e arrivederci e grazie!” si dice. “Bene … vado!” E finalmente esce dalla sua camera per andare ad aprire la porta. Quando arriva nell’ingresso posa la mano leggermente tremante sulla maniglia e dopo un lungo respiro l’abbassa. Apre la porta, pronta finalmente a salutare Heric, ma le parole le muoiono in gola … davanti a sé trova un angelo, o almeno così le sembra, che le toglie il respiro … il viso sorridente incorniciato dai capelli biondi che vengono sfiorati da un venticello fresco, gli occhi che la fissano con intensità e un pizzico di malizia, i muscoli del corpo messi in risalto dalla maglietta aderente … quella visione la paralizza, non può fare a meno che restare lì in contemplazione, ogni muscolo paralizzato tranne il cuore, che continua a battere furiosamente, quasi volesse liberarsi dal suo petto e correre verso il ragazzo.

“Ciao, piccola!” la sua bellissima voce la riporta alla realtà come una dolce sveglia.

“Eh? …” Sana ritorna ‘a terra’. “Ah, ciao! V-vieni …”

“Grazie …”

La ragazza si sposta di lato e lo lascia entrare in casa. Nel farlo, Heric le sfiora volontariamente un braccio, e Sana arrossisce leggermente. Cercando di non farlo notare, si volta dall’altra parte e gli fa strada su per le scale. Heric la segue senza dire nulla, e si ritrova nella camera della ragazza. Vede Sana seduta alla scrivania con un libro e un quaderno aperti davanti a sé.

Uff … mi toccherà stare al gioco per un po’ … pensa con disappunto, senza però abbandonare il suo sorriso rassicurante. Deve ammetterlo, è davvero un grande attore: supererebbe perfino la ragazza …

“Allora … cosa vuoi che ti spieghi?” le chiede gentilmente. Sana gli mostra una pagina del libro di testo.

“Mi servirebbe una mano con le equazioni …”

Heric le prende il libro dalle mani, toccando le sue dita, e Sana le ritrae subito, imbarazzata.

“Be’, guarda, devi fare così …” gli dice lui, facendo finta di nulla, poi prende una penna e inizia a spiegare alla ragazza. Sana cerca di prestare attenzione, anche se più che le sue parole sente solo il suono della sua voce, così bella che vorrebbe che non smettesse mai di parlarle.

“Allora, hai capito?” le chiede infine.

“Sì … credo …” mormora lei. Poi si fa seria, e inizia a fissare il ragazzo. Lui se ne accorge e la guarda interrogativo.

“Be’? Che c’è?” le chiede, sempre sorridendole. Lei rimane ancora un attimo in silenzio, poi gli risponde.

“Sei bravo in matematica.” sentenzia. “Sei bravo praticamente in tutte le materie. I tuoi voti sono decisamente migliori dei miei … perché sei ancora in prima?” gli chiede. Heric non abbandona il suo sorrisetto, che anzi si allarga.

“Be’, sai … Per via di qualche … problemino. Non vado molto d‘accordo con gli insegnanti …”

“Questo l’ho visto. Ma quello che voglio sapere è perché?” gli chiede ancora lei. “Perché ti comporti così, a scuola? Perché tratti male gli insegnanti, fai un sacco di stupidaggini, frequenti quei ragazzacci …? Perché vuoi fare a tutti i costi il ‘cattivo ragazzo’?”

Heric continua a guardarla negli occhi, che lo scrutano innocenti, in attesa di una risposta.

“Perché mi diverto!” dice semplicemente. Sana lo guarda duramente.

“Ti diverti?” ripete. “Ti diverti a fare casino? A picchiare la gente? A rubare?!”

Heric si limita ad alzare le spalle, e Sana rimane delusa dalla sua risposta.

“Ti diverti anche con me?” gli mormora poi. Il sorriso svanisce per un attimo dalle labbra del ragazzo.

“Che cosa intendi?” le chiede serio.

“Mi riferisco al bacio dell’altro giorno …” dice lei. Non riesce a credere che stia davvero facendo quel discorso con lui! Ma per tutto il tempo gli avvertimenti di Funny non hanno fatto che tormentarla, e alla fine ha ceduto.

“Sai … conosco la tua reputazione … Demonio dei Baci, giusto?” continua, e vede il volto del ragazzo rabbuiarsi.

“Scommetto che te lo ha detto la tua amica, eh?” dice.

“Sì, ma …?”
“Non pensare a quello che ti dice lei! Pensa con la tua testa! Tu cosa credi?” le chiede, mentre le si fa sempre più vicino.

“In … in che senso?” domanda lei, agitata. Il viso di Heric si avvicina sempre di più.

“Pensi anche tu che stia solo giocando con te? Pensi che ti tratterò come ho fatto con tutte le altre ragazze?”

La sua voce bassa e calda la stordisce.

“Quelle storie appartengono al passato … credi anche tu che ti stia solo usando?”

Ormai sta sussurrando ad un centimetro dalle sue labbra, gli occhi semichiusi. Sana non capisce più nulla, sente solo il suo respiro rovente.

“Rispondimi, Sana … pensi che ti farei del male?”

“No …” riesce finalmente a dire, e finalmente le labbra di Heric si posano sulle sue in un intenso bacio. Si lascia andare completamente, gli occhi chiusi, le labbra arrese a quelle di lui, che la trascinano in una bellissima danza. Poi però il bacio si vuole fare più profondo ancora, e Sana torna alla realtà. Riapre gli occhi e spinge via il ragazzo, riprendendo il controllo della situazione. Heric rimane a guardarla per un po’, assaporando ancora il gusto delle sue labbra.

“Scusami …” le mormora, il tono sincero come non lo aveva mai pronunciato. Sana lo fissa in silenzio ancora per un po’, poi lentamente annuisce, e insieme ritornano agli esercizi di matematica.

Il resto del pomeriggio trascorre tranquillamente, finché non è ora che Heric torni a casa. Sana lo accompagna all’ingresso, e lui prima di andarsene la saluta con un altro bacio, al quale lei non si sottrae, poi si allontana in direzione del suo appartamento. (ndDaisy: Heric vive da solo, avendo 18 anni, mentre Sana è ancora con la madre e Robbie, ke in qst capitolo nn si sn visti xkè, combinazione, quel pomeriggio erano via per lavoro! Ke fortuna, eh??! ^^ )

Una volta arrivato a casa, il ragazzo va nella sua stanza e riflette su ciò che è accaduto poco più di un’ora prima.

Ma che diavolo mi è preso?? Le ho chiesto scusa?! si chiede, infuriato con se stesso. Eravamo lì da soli, e io mi sono fermato e le ho chiesto scusa?! Avrei potuto farmela subito, non sarebbe di certo riuscita a opporsi, non c’era nessuno in casa oltre a noi! Ma che mi sta succedendo??

Tira un pugno ad una parete, crepando leggermente il muro.

E quando ha tirato fuori quella storia del Demonio dei Baci … stava per mandare a monte il mio piano! Ora dovrò trovare un’altra occasione buona per riuscire nel mio intento … e questa volta senza sprecarla! Non so cosa mi sia accaduto prima, ma non succederà più …!

 

Allora, com’era?? Ci tengo alla vostra opinione! Recensite! Vvttttb!

J Daisy J

  
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