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Autore: Aicchi    23/10/2011    6 recensioni
Una giovane ragazza italiana a Seoul, grazie all'Erasmus, rifiuterà l'occasione di partecipare a festini e party scatenati nel campus universitario frequentato da altri ragazzi stranieri...questo la porterà ad affittare un appartamento in un palazzo...bè, alquanto splendente :3
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Oh ce l'ho fatta xD mamma mia com'è dura ora andare avanti a scrivere °° ma lo faccio per voi, care mie seguaci (?) *abbattetemi* xD ahaha apparte gli scherzi, vi ringrazio tanto e vi adoro per aver messo in cosi tante la storia nei preferiti *-* spero vi piaccia questo capitolo tanto sofferto...Buona lettura!

Capitolo 17: Wonderland~
 
“Cosa facciamo oggi?” chiese Taemin una volta che tutti furono svegli e pronti a fare colazione.
“Potremmo andare al Luna Park!” esclamò all’improvviso Minho, cercando l’approvazione dei propri compagni nei loro sguardi.
Alcuni, come Taemin, Onew e Jong, approvarono la proposta ma Giulia e Key non erano molto d’accordo.
“Io odio i Luna Park” si lamentò lei contrariata.
“Anch’io” la seguì il ragazzo. Si scambiarono uno sguardo imbarazzato. Non avevano ancora parlato della notte prima e non era ancora stata messa in chiaro la situazione tra loro due.
“Daaaai che mammolette!” li prese in giro Taemin.
“Come scusa??” esordì Giulia a mo’ di Ghetto Girl, riuscendole molto bene. Tutti risero della sua reazione. “Per me va bene, ma non voglio reggere la testa di nessuno, né tanto meno quella della sottoscritta!” mise in chiaro.
“Dai che ci sono io” le bisbigliò Jong accanto a lei cercando la sua mano sotto il basso tavolino della sala da pranzo. Giulia la strinse e sorrise fissando il cibo davanti a sé.
“Siamo d’accordo allora?? Ci sono le giostre dedicate anche ai fifoni come voi, non preoccupatevi!” li schernì Minho. Giulia gli fece il verso e nelle risate generali si organizzarono la giornata.
A Giulia però proprio non piacevano i Luna Park. Non li trovava divertenti, erano adatti ai bambini, non agli adulti. Vabbè, sperava di divertirsi ugualmente, magari si sarebbe distratta un po’.
Decisero di partire nel pomeriggio, si diressero alla meta prestabilita e furono travolti dalle grida della gente sulle giostre e dei marmocchi che facevano i capricci. Le espressioni di Key e Giulia la dicevano lunga su quanto fossero felici di essere li.
Il povero Kibum d’altro canto, in preda all’incertezza, non sapeva come comportarsi con la ragazza, se parlarle normalmente, se far finta di niente o…provò a sfiorarle una mano quando arrivarono a destinazione ma Giulia, quando sentì quel contatto inaspettato, reagì istintivamente e si scostò da lui.
Key rimase shockato, non si aspettava un tale rifiuto. Non dopo quello che era successo la notte prima. I loro pensieri furono interrotti dagli schiamazzi degli altri ragazzi.
“Hyung, andiamo lì?? Dai dai dai!!” indicò Taemin aggrappandosi al braccio di Minho e cominciando a saltellare come un bambino.
I due assentirono mentre gli altri passarono il turno delle montagne russe per cercare un’attrazione un po’ più tranquilla.
“Dove andiamo noi??” chiese energico Onew, lanciando qualche occhiata alla povera Giulia che era rimasta un po’ provata dell’approccio di Kibum.
“Io ve l’ho detto, non vado da nessuna parte, me ne starò qui tranquilla a guardarvi mentre, in preda ai conati, tenterete di non rimettere.” Rispose freddamente. I ragazzi tentarono di farle vedere il lato bello del Luna Park…ma non ci riuscirono!
“Dai, entriamo nella Sala degli Specchi!” propose improvvisamente Jonghyun puntando il dito davanti a sé.
“Mh ok, ve lo concedo” accettò la ragazza, mentre gli altri erano finalmente contenti di fare qualcosa di divertente.
C’erano varie porte da cui era possibile accedere, decisero quindi che ognuno sarebbe andato in un’entrata diversa.
Giulia si trovò sola circondata da una moltitudine di specchi di ogni forma e dimensione. Andò a sbattere spesso in molti di questi, ma meno male non c’era nessuno a vederla. Le usciva una risata nervosa ogni volta che tentava di avanzare senza battere la testa da qualche parte, ad un tratto si sentì trascinare da qualcuno che le coprì la bocca. Spaventata chiuse gli occhi e quando li aprì lentamente vede Jonghyun sorriderle.
“Ti ho fatto paura!” esclamò quasi soddisfatto il ragazzo accarezzando la testa della piccola.
Giulia era sollevata che fosse lui e non Key…ma perché? Forse le sue emozioni stavano cercando di dirle qualcosa…Provò a formulare il primo filone di domande, consigliato da Onew, per trovare le risposte dentro di sé. Ma non era certa della loro attendibilità…Forse semplicemente non avrebbe saputo cosa dire se ci fosse stato Key al posto di Jong.
“Ehi sei strana…è successo qualcosa?” chiese Jong osservando lo sguardo della ragazza perso nei propri pensieri.
Gliel’avrebbe dovuto dire subito? Avrebbe dovuto aspettare di parlare prima con Key? Si poneva le solite domande non riuscendo a trovare una risposta a nessuna di queste.
“N-no…solo che sto cominciando a diventare nervosa, vorrei uscire da qui”
“Capisco, vieni” la accompagnò tenendola abbracciata a sé. “Proprio non ti piacciono questi posti, eh?”
Giulia scosse la testa, alla fine era vero che li odiava.
Riuscirono a trovare un’uscita e notarono che Onew e Key erano già fuori ad attenderli. Vedendo Jong attaccato a Giulia, Key distolse lo sguardo, mordendosi le labbra dalla rabbia. Si sentiva palesemente preso in giro, così la ragazza si distaccò da Jonghyun.
Si isolò per conto suo e si diresse verso la ruota panoramica. I ragazzi la seguirono con lo sguardo, alcuni preoccupati della sua reazione altri feriti nell’animo.
Voleva passare del tempo da sola, sperava che alla fine di quel giro avrebbe avuto qualcosa da dire.
Salì in una capsula della ruota e poco prima che potesse cominciare la sua rotazione si vide piombare dentro Jonghyun e Key, che chiusero prontamente la porticina e dissero seriamente: “Dobbiamo parlare”.
A Giulia si fermò il cuore. Sperava non fossero loro insieme a farsi avanti prima che lei avesse le idee chiare.
“Intanto perché sei salito anche tu?” chiese acido Jong rivolgendosi a Key al suo fianco, mentre la ruota si mise in moto.
“Non sono affari tuoi” rispose freddamente mantenendo il proprio sguardo su Giulia, occupata a guardare fuori le persone che man mano diventavano sempre più piccole.
“Voglio delle spiegazioni…” aggiunse poi rivolto alla ragazza.
“Non te le so dare, mi dispiace” rispose frettolosamente lei.
“Come non me le sai dare??” ripetè alterato e incredulo Kibum.
“Quali spiegazioni??” chiese Jong in preda alla confusione. “Cosa è successo??”
Entrambi si voltarono a guardare il più grande. Giulia era sul punto di scoppiare in lacrime. Capiva finalmente quanto avesse sbagliato ad aver agito a quel modo con Key.
 “L’altra notte abbiamo fatto sesso” rispose infine, quasi vittorioso, Kibum.
Jonghyun non credeva a quelle parole, reagì scoppiando a ridere, ma quando vide le lacrime sgorgare dagli occhi di Giulia il suo sorriso si spense.
“Perché piangi…?” chiese Key un po’ sorpreso... Non doveva piangere, perché? A chi teneva di più, quindi? Chi non voleva che la odiasse? Da chi voleva ricevere il perdono?
“Jonghyun…” riuscì a dire, prima che un singhiozzo sonoro le ruppe la voce.
“No, scusa, tu cosa hai fatto??” chiese incredulo Jong.
Il suo dolore era troppo forte, aveva ferito Jonghyun ed era l’ultima cosa che avrebbe voluto fare, ma la situazione le era sfuggita di mano.
“Perché l’hai fatto…?”
Giulia scuoteva la testa, senza trovare risposta.
“Ma tu che diritto hai di farle certe domande??” si intromise Key.
“Pensavo stessimo insieme, che fossimo diventati una coppia…ma se avevi solo bisogno di divertimento allora…”
“Cosa vuol dire, stavate insieme?” chiese ancora più shockato Kibum, che non conosceva ovviamente tutti i dettagli della storia.
All’improvviso Giulia scoppiò definitivamente e cercò di dire senza sembrare una pazza: “Mi dispiace!! Mi dispiace, davvero! E’…è stata una cosa inaspettata, quel pomeriggio…tu- rivolta a Key- tu mi avevi baciata, non sapevo cosa pensare, non potevo crederci. Quella sera sei venuto da me, e io…io mi sentivo bene, la tua vicinanza mi rendeva felice, l’atmosfera, la musica, tutto…ma…”
“Tu le hai fatto cosa??” Jonghyun si rivolse a Key che era più impegnato ad ascoltare le parole di Giulia, per cercare di capire quale fosse il suo messaggio…
“Cosa stai cercando di dire, che l’abbiamo fatto solo perché era una bella serata? Perché fuori c’era la luna piena e due lucciole che ci volavano davanti?? Stai insinuando…che forse se al posto mio c’era lui…tu avresti fatto la stessa cosa?” Kibum era in preda all’ira, non riusciva a credere alle sue orecchie…
“No, non ho detto questo…” rispose insicura lei…in realtà non sapeva nemmeno lei cosa aveva detto, aveva buttato fuori quello che le passava per la testa in quel momento…forse la verità...
“Tu provi qualcosa…per me?” chiese all’improvviso Kibum con gli occhi lucidi.
Giulia lo osservava, incapace di dargli una risposta certa.
“E per lui…?” indicò il biondo.
Giulia scostò lo sguardo…non voleva ammettere di tenere più a Jonghyun che a Key. Finalmente era riuscita a capire qualcosa. I sentimenti che provava per i due erano diversi…quelli per Key non li avrebbe definiti “d’amore” forse…ciò nonostante con lui aveva fatto sesso e con Jong no. Perché?Semplice. Con Key fu unicamente attrazione sessuale. Con Jonghyun voleva che fosse diverso, speciale…lei voleva aspettare il momento adatto, la notte giusta per loro due. Forse era quella la sua risposta, non voleva ammettere a se stessa che con Key era stata una botta e via. Non voleva ammettere di essere…una cattiva persona.
Appena la ruota si fermò, il primo a scendere fu Key, che corse via senza far vedere le lacrime…poi Jonghyun e Giulia, che rimase impalata con il volto rigato mentre guardava il volto severo di Jong.
Il ragazzo fece per andarsene, ma la ragazza lo trattenne aggrappandosi ad un suo braccio. Jong la scostò e se ne andò, lasciandola sola.
  
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