Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _Shadow_96    24/10/2011    4 recensioni
È facile fingere di non vedere quello che in realtà sai.
E lei lo sapeva che quell’uomo le avrebbe fatto del male, che ne avrebbe fatto anche a sua madre, che non sempre le apparenze ingannavano.
Non si era mai sentita così fragile: solo una bambola di ceramica tra le mani di qualcuno che non aveva dato importanza al cartello “Attenzione, maneggiare con cura”.
Doveva fidarsi però dello spiraglio di luce che era riuscito a penetrare nell’oscurità e sperare di riuscire a risalirne.
Dal capitolo 3
“Oh si hai ragione, per me va bene sempre tu quando puoi?”
“In realtà io…perché non ce la studiamo ognuno per i fatti propri, no?? Non voglio farmi vedere in giro con te e rovinarmi la reputazione, non so se capisci” Eliana sentì il sangue ribollirgli nelle vene ma cercò di mantenere il controllo.
“Dovremmo vederci invece perché altrimenti non avremo sintonia”
“Oh piccola se vuoi un po’ di “Sintonia” io sono sempre disponibile”mormorò lui con voce roca.
“Vaffanculo, Russo Fai quello che ti pare”
Accidenti alla prof!!!Accidenti a Russo!! Accidenti a mamma e soprattutto, accidenti a Davide!!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Aiutami a non avere più paura del buio

Saaalve!!!!
Volevo pubblicare ieri sera ma alla fine ho optato per questo pomeriggio. Ringrazio tutti i lettori, silenziosi e non in particolare _Raven_ per aver recensito lo scorso capitolo; PATATINAFRITTA, abaa e lety91 per aver inserito la ff nelle seguite; Calmina_97, claudina cullen e kija_salvatore per averla inserita nelle preferite. Mi farebbe piacere ricevere altri pareri, anche negativi. Scusatemi se ci sono degli errori ma sono di fretta. Ora vi lascio al capitolo.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacio
A.M.

Capitolo 3

Because of you...

Eliana aveva appena raggiunto il cancello principale quando una mano le si posò intorno al polso obbligandola a fermarsi. Abbassando il viso scorse una mano piccola dalle lunghe unghie laccate di rosa: Antonella.
 
“Ciao De Biasi”
 
“Cosa vuoi Antonella?? Ho l’autobus tra dieci minuti, quindi sbrigati” le ringhiò contro. Aveva già troppe persone che le tenevano i piedi in testa e nessuna intenzione di aggiungere qualcun altro alla lista.
 
“Abbassa la cresta Eliana, volevo solo dirti di tenere giù da Federico le tue manacce. Non provarci neanche a innamorarti di lui. Prendilo come….un consiglio, ecco si, un consiglio. Lui è mio! Capisci cosa intendo M-I-O”

“Wow hai imparato a fare lo spelling delle parole!! Ma che brava bambina” si liberò dalla sua presa e sistemò lo zaino sulle spalle “Non ho nessuna intenzione di avere a che fare con Federico e ora, lasciatemi in pace!!” diede le spalle ad una Antonella entusiasta di essere riuscita nella sua impresa e dopo una corsa disperata, raggiunse la fermata in tempo per prendere l’autobus.
 
*****
 
Quel pomeriggio l’umore nero di Eliana non era per nulla migliorato anzi. A causa di quello stupido progetto avrebbe dovuto passare del tempo con quel Russo e lei non aveva proprio voglia di gestire qualcuno che si era presentato come un montato troppo sicuro di se. Per cercare di calmarsi si recò in biblioteca, come ogni pomeriggio, per ripassare. Quando entrava in quell’enorme stanzone con altissimi scaffali stracolmi di libri alle pareti, grandi scrivanie verdi e il tiepido calore del camino si sentiva in pace con se stessa: era il suo posto segreto. Se qualcuno le avesse chiesto quale fosse due anni prima il posto dove amava passare le sue giornate avrebbe sicuramente risposto la sua stanza. Le piaceva chiudersi tra quelle quattro mura, stendersi sul suo enorme letto dalle coperte viola, il suo colore preferito, e ascoltare la musica. Da quando Romina aveva sposato Davide, Eliana non cantava più, non ascoltava la musica e ogni notte nonostante la serratura chiusa della sua camera continuava a temere che lui la raggiungesse sotto le coperte per farle chissà cosa…
Aveva proprio bisogno di rilassarsi visto che dopo l’incontro con Antonella i suoi nervi erano ancora più tesi del solito. Come se poi lei volesse averci qualcosa a che fare con Federico?!!
Inserì le monete nella macchinetta per ordinare una cioccolata calda e raggiunse la scrivania dove sedeva di solito per leggere “Sogno d’una notte di mezza estate” di Shakespeare. Era completamente immersa nella lettura quando il cellulare cominciò a vibrare nella sua tasca facendola irrigidire: nessuno oltre Davide e sua madre l’aveva mai chiamata su quel numero. Estrasse velocemente il cellulare dalla tasca e lesse il mittente della telefonata: Federico. Si diede mentalmente della stupida per aver dimenticato che anche lui possedeva il suo numero di cellulare e si affrettò a rispondere.
 
“Pronto”

“Ehi sono Federico, ti chiamo per il progetto..”
 
“Oh si hai ragione, dobbiamo organizzarci. Io sono libera ogni pomeriggio, tu quando hai tempo?”
 
“In realtà io stavo pensando che sarebbe meglio studiarla ognuno per i fatti propri. Non voglio rovinarmi la reputazione, non so se capisci” Eliana sentì il sangue ribollirgli nelle vene ma strinse i denti e cercò di mantenere la calma.

“ Dovremmo vederci invece perché altrimenti non avremo sintonia” e anche se non le interessava per nulla avere a che fare con lui i punti di credito che questo progetto offrivano erano una cosa alla quale per nulla al mondo voleva rinunciare.

“Oh piccola se vuoi un po’ di Sintonia io sono sempre disponibile”mormorò lui con voce roca facendole perdere l’ultimo briciolo di pazienza. Perché non può mai andarmi bene niente? si domandò sull’orlo di una crisi di pianto.

“Vaffanculo, Russo Fai quello che ti pare” urlò prima che potesse rendersene conto e solo quando terminò la chiamata e si voltò verso le altre persone della biblioteca si accorse che tutti la fissavano allibiti. Sprofondò sulla sedia nascondendosi dietro al libro ancora livida di rabbia.
Accidenti alla prof!!!Accidenti a Russo!! Accidenti alle tre grazie a mamma e soprattutto accidenti a Davide!!!!
 
Rimase in biblioteca per qualche ora rischiando anche di perdere l’autobus delle 18.15 e quando entrò in casa fu un silenzio tombale quello che la accolse lasciandola stranita e con la borsa tra le mani. Dopo aver poggiato il giubbotto all’attaccapanni raggiunse la cucina dove trovò un foglietto scritto in fretta e con una grafia irregolare:
 
Amore siamo all’ospedale, mi sono sentita poco bene. Se hai fame ci sono le lasagne. Non preoccuparti è tutto ok.
Un bacio
Mamma.

 
Niente andava bene, anche se Romina fingeva che lo fosse. Sospirò profondamente poi decise di seguire il consiglio della madre. Riscaldò le lasagne e si sedette sul divano bianco in salotto concedendosi dopo tanto tempo di guardare in santa pace la televisione. Ogni sera infatti, subito dopo aver cenato e aiutato la madre a ripulire, Eliana si chiudeva in camera sua per non rischiare una qualche possibile interazione con Davide. Quell’uomo aveva rovinato la vita ad entrambe eppure Romina non voleva separarsene, come se lui gli avesse fatto un incantesimo. Dopo ogni litigata, dopo i pugni e i calci infatti tornava sempre da lui con la coda tra le gambe per chiedergli scusa. Scusa di cosa poi?? Ciò che faceva infuriare Eliana era che lui la abbracciava e la portava al piano di sopra per fare sesso lasciando la porta aperta in modo da far sentire tutto quello che succedeva e le cose sconce che lui diceva mentre era con sua madre. Un essere viscido e malato, ecco cos’era, ma pur di accontentare sua madre Eliana sopportava tutto quello che lui faceva ad entrambe. Suo padre Matteo poi, da quando si era trasferito a Milano era più assente che mai. Eliana ancora non aveva capito cosa avesse spinto i suoi genitori a separarsi ma sicuramente era stata una cosa consensuale visto che nessuno dei due si sentiva in imbarazzo anzi erano diventati come due amici che si incontrano per una cena a base di ricordi. Era stanca di avere paura ogni volta che rientrava in casa, di non potersi innamorare e di non crederci neanche più nell’amore se portava tutto il male e la sofferenza che lei stava provando. Si lasciò andare alle lacrime stringendo il cuscino mentre l’immagine sullo schermo diventava solo un ammasso di ombre come le nuvole che avevano oscurato il sole di Eliana gettandola in un’oscurità dalla quale neanche lei aveva più la forza di risalire.
 
****
I primi quattro giorni passarono così china sui libri, sola e con un nuovo livido sulla pancia. Glielo aveva fatto Davide perché aveva provato a fermarlo mentre picchiava Romina due giorni prima. Sbuffando sonoramente Eliana si lasciò cadere tra i cuscini passando ripetutamente la mano su quella zona dolorante piangendo le lacrime trattenute per 48 ore. Subito dopo le botte qualcosa, forse l’orgoglio le impediva di piangere rendendola però uno scheletro vuoto e senza forze. Quel giorno a scuola aveva incrociato Federico per i corridoi impegnato a limonare con Antonella. Non riusciva a capire cosa ci trovassero i ragazzi in quella bambola tutto trucco e zero sostanza. Forse piaceva solo per il fatto che la regalava a tutti senza discriminazioni. Ridacchiò e si portò la mano alla fronte sentendosi stupida per il semplice fatto che rideva e piangeva contemporaneamente.
Forse sto diventando pazza.
Non le sembrava una cosa impossibile visto l’apatia del suo mondo.

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Shadow_96