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Autore: _Euphoria_    25/10/2011    1 recensioni
Si trovava in quella piazza assolata affiancato da donne, vecchi e bambini, tutti lì in attesa del bollettino di guerra. Il caldo ed il silenzio erano opprimenti in maniera quasi impossibile. L'ansia gli attanagliava le viscere mentre il respiro usciva affannato ed irregolare, cosa avrebbe fatto senza suo fratello?
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Spoiler!: Non legga chi non ha ancora guardato la 3x03! A vostro rischio e pericolo, io ho avvertito ;)







Chicago era magica.
Stefan aprì gli occhi e, disorientato, si guardò intorno. Un luogo che non conosceva, ma non se ne stupì, ultimamente accadeva davvero spesso.
Una luce soffusa, una scarpa col tacco abbandonata di fianco al suo ginocchio luccicava nel buio. Si passò una mano sugli occhi come se potesse cacciare la nebbia che gli oscurava la mente.
Guardò la fonte della luce, un candelabro a sei braccia in argento, un paio di candele erano mozzate di netto. Fissò per qualche attimo la tappezzeria ad elaborati disegni oro e nero mentre respirava a fondo l'aria impregnata di sangue.
Abbassò lo sguardo alla sua destra, sul pavimento in legno era riverso il corpo senza vita di una donna che non riconobbe immediatamente, l'elegante vestito da sera strappato sul petto e la pelle chiara interamente segnata da graffi color porpora. I biondi capelli erano scomposti e le coprivano gli occhi, Stefan non si preoccupò di scostarli per osservare meglio la sua colpa, il suo nome era Lisa Drued.
Sapeva chi era eppure non la conosceva, era solo un altro nome che sarebbe andato ad allungare la sua lista. Le labbra della ragazza erano rosse ed invitanti e Stefan sorrise quando le vide dimenticando subito dopo il senso di colpa.
Quando si accorse che la manica della sua costosa camicia era irreparabilmente macchiata del sangue della sconosciuta si irritò e voltò la testa in cerca della giacca, in modo da coprire il sangue. La sua giacca era ai piedi del sontuoso divanetto all'altro capo della stanza ma ad attirare la sua attenzione fu il corpo abbandonato su di esso.
Un'altra appetitosa giovane donna era coricata sulla preziosa stoffa, l'abito argento sollevato fino alle cosce aperte in una posizione innaturale. Stefan si avvicinò a lei, attratto da qualcosa che non avrebbe saputo spiegare. Osservò il bel volto: i capelli ebano acconciati in morbide onde, le labbra rosse e un profondo e sanguinolento morso sul collo che aveva lasciato rovinose linee color rubino fra i seni, sul vestito e sul divano.
Stefan accostò due dita alla scia di sangue rinsecchito poi se le leccò socchiudendo gli occhi, gustandolo. La ragazza sussultò in un respiro debole ed affannato. Era ancora viva. Stefan se ne compiacque, le afferrò il mento e lo rivolse verso di sé.
«Apri gli occhi Kelly Price.» ordinò. La ragazza sollevò appena le palpebre «Non aver paura». Aggiunse a quelle parole un sorriso insinuante e minaccioso poi baciò le labbra porpora della ragazza. Un bacio dolce, ma che parve violare e togliere il respiro alle deboli labbra della ragazza.
Stefan evidentemente insoddisfatto si staccò da lei e la guardò di nuovo negli occhi mentre le accarezzava una guancia.
Con voce lenta e strascicata pronunciò le ultime parole che la giovane avrebbe sentito «Temo tu sia spacciata, tesoro» poi si avventò sul suo collo prosciugandola definitivamente. Quando ebbe terminato la osservò di nuovo, era affascinante anche nel pallore della morte.
Con tutta tranquillità si infilò la giacca e si avviò verso la porta. Nel vestibolo vi era un largo specchio, un vampiro bello e sfrontato lo osservò di rimando e lui si sentì soddisfatto di sé. Il suo ciuffo, i suoi occhi, l'espressione, gli piacevano.
Era un predatore. Si abbottonò la giacca, si passò una mano fra i capelli ed uscì nella buia notte che precedeva l'alba.
Chicago era magica.



I raggi di luce di un'alba colorata di rosso si facevano strada attraverso i grattacieli di Chicago quando Damon entrò nell'appartamento. Il profumo di cera sciolta e candele appena spente si addensava in aria unendosi al sentore dominante del sangue.
Aveva seguito Stefan quella notte, dopo tanti anni passati ad ignorarlo e a stare lontano da lui, e ciò che aveva visto non gli era piaciuto. Lo odiava ma era pur sempre il suo fratellino e Lexi non si era presa cura di lui come aveva promesso di fare.
Si avvicinò con rassegnazione al cadavere della ragazza bionda evitando accuratamente i residui di sangue rappreso che imbrattavano il pavimento.
Si chinò per osservarla meglio e gli sfuggì un sorriso compiaciuto e sconcertato quando vide le ferite della ragazza: un'opera d'arte.
Stefan l'aveva sì finita bevendo dalla carotide ma prima si era divertito non poco. Graffi paralleli obliqui segnavano i seni scoperti della ragazza, alternandosi a cerchi di varie grandezze. Stefan oltre ai denti aveva usato le unghie per aprirle tagli profondi e berne il sangue.
Damon distolse lo sguardo e decise di passare oltre.
Esaminò la mora sul divano, non era morta da molto, il suo corpo era ancora tiepido. Più che bere sangue, con lei Stefan aveva sfogato la sua lussuria a giudicare dalla brutta angolazione presa dalle gambe, le anche erano palesemente spezzate.
Damon si passò una mano tra i capelli scuotendo la testa, scocciato. Lexi non aveva affatto compiuto un buon lavoro. Mentre prendeva una fiaschetta di liquore dalla sua giacca -fiaschetta che aveva ereditato dalla sua ormai defunta cena- pensò che avrebbe dovuto cercare la vampira e farle una ramanzina.
Sparse l'alcolico ambrato sul divano e sul corpo della bionda poi estrasse un accendino e lo lanciò con noncuranza sui corpi che presero fuoco immediatamente. Uscì senza troppa fretta dall'appartamento, e appena fuori fu accecato dal primo sole. Chicago era decisamente un incubo.















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Ci siamo spostati negli anni '20! Li adoro e non potevo non scriverci qualcosa!
Ook sono piuttosto soddisfatta di questo capitolo quindi sono curiosissima di sapere cosa ne pensate!
Mi è sembrato originale confrontare gli Stefan e Damon di questi anni, io me li vedo così -scusate fans di Stefan, l'ho fatto apparire come un maniaco stupratore ma è venuto fuori così!- Ehm ehm i nomi delle ragazze ci sono davvero sul 'muro di Stefan'! ;)
Quindi Stefan sempre impegnato con i suoi giochetti da maniaco e Damon che se ne cura, però fino a un certo punto. Ho voluto esprimere l'idea di un Damon più preoccupato della sorte del fratello che di quella delle vittime, dopotutto a lui all'inizio della serie non importava nulla delle vite umane, quindi ho voluto mantenere questo carattere e spero di esserci riuscita.
Vi prego commentate perché ci tengo davvero a sapere cosa ne pensate! vi piace questo Stefan senza pietà!? e sono riuscita a mantenere i caratteri di Damon?! rispondete ai dilemmi plz!
{e anche: non ho messo spoiler nei tag all'inizio della ff perchè non sapevo se ci sarebbero stati o no, dovrei modificare!?}
Grazie a chi ha letto, alla prossima
Baci, Giulia

  
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