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Autore: Rota    26/10/2011    1 recensioni
Una scia di fumo grigio uscì dalle labbra dell'uomo, formando una specie di nuvoletta grigiastra a poca distanza dal suo viso. Makoto non aveva neanche gli occhiali sul naso, a malapena distinse quella sagoma di foschia densa. Strizzò gli occhi, ma il risultato non mutò di molto.
Però, riuscì a vedere le stelle e la Luna, in alto. Non gli sembrò un paesaggio così degno di nota e tornò con lo sguardo in basso, rimirando ombre e luci confuse della città.
Albeggiava, dietro i palazzi e i grattacieli.

**[RAccolta KuboToki (L)]**
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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*Autore: margherota
*Titolo: Meow
*Fandom: Wild Adapter
*Personaggi: Kubota Makoto, Tokito Minoru
*Generi: Fluff
*Avvertimenti: Missing Moment, Shonen, What if...?
*Rating: Verde
*Set: 7
*Prompt syllables of time: Le vecchie abitudini sono dure a morire
*Note: Arrivo con l'ennesimo capitolo, chiedo scusa per il ritardo ma questo non l'avevo pronto e l'ho dovuto scrivere (L) Ho avuto un flash tutto d'un colpo e allora mi sono messa sotto *.* Spero possiate gradire (L)
 
 

La sera, quando non avendo nulla da fare entrambi si ritrovavano sul divano a guardare un programma a casa che trasmettevano in tv, era facile che si ritrovassero abbastanza vicini l'uno all'altro da entrare in collisione fisica.
Come in quel caso dove Tokito, assomigliando a un grosso, grosso felino domestico, annoiato come non mai ad un certo punto stiracchiò gambe e braccia, allungandosi sul divano fino a raggiungere l'uomo ignaro, che lo accolse in assoluto silenzio. Appoggiando il ventre sulle sue gambe, incrociò le braccia sul bracciolo del divano occupato poco prima dal braccio di Makoto, sistemandosi comodamente come se nulla fosse e continuando a guardare la tv senza aggiungere nulla.
Fu in quel preciso istante che gli occhi dell'uomo, alla ricerca di un qualche riscatto psicologico sull'altro, si posarono inspiegabilmente sulla massa di capelli di Tokito, restando lì quel tanto da riuscire a formulare un pensiero coerente che non esplicasse la sua solita indifferenza.
Tokito glielo aveva detto parecchie volte, che non apprezzava molto essere paragonato ad un animale - figurarsi l'essere trattato come tale.
Ma in quel momento nella testa di Kubota non c'era proprio nulla se non la voglia sempre più forte di approfittare di quell'unico momento di debolezza che il ragazzo stava mostrando.
Così, casualmente, l'arto superiore di Makoto si abbassò quel tanto da far incontrare perfettamente la sua mano con la morbidezza insita nei capelli dell'altro, permettendo alle dita di cominciare quel movimento tanto strano che assomigliava quasi a una coccola o a una carezza.
I primissimi secondi furono tesi, tra i due: Tokito aveva registrato il movimento nella propria testolina e stava formulando una reazione. Stava trattenendo il fiato e non un solo muscolo del suo corpo si stava muovendo. Mosse dapprima il collo e Makoto temette che volesse ritrarsi e andare via bruscamente. Invece, nell'incoerenza più pura, o forse dando semplicemente colpa alla tv che gli stava rubando tutta l'attenzione necessaria, la testa del ragazzo andò incontro alla mano che gli stava dedicando attenzioni e ne seguì il movimento, con tranquillità.
Kubota non osò sospirare per la contentezza, ma fu davvero contento; continuò senza fermarsi, concedendosi di guardare la tv a sua volta e di godersi la serata.
Quasi poté giurare di aver sentito un verso soddisfatto molto simile a un miagolio, poco dopo - ma non disse nulla, preferendo tenersi ben stretto quel meraviglioso istante.
   
 
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