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Autore: JKEdogawa    26/10/2011    0 recensioni
Beredice ha 15 anni
Beredice è orfana
Beredice porta solo guai
Beredice viene chiamata "sguardo di fuoco"
Beredice ha gli occhi stranamente arancioni
Beredice ha i capelli rossi
Beredice non è quello che crede di essere
Spero che vi piaccia...
Genere: Avventura, Mistero, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il primo giorno non ci furono problemi, come neanche il secondo.
Il terzo però si ritrovò nella situazione di nove anni prima. La stampa che quasi non li faceva uscire di casa: la scomparsa misteriosa di una ragazza di 17 anni era la cosa migliore che fosse capitata ai media e ai giornali. Contando poi che qualcuno in quella ressa urlò la prima volta che la vide:- MA LEI NON ERA LA RAGAZZINA DELL’INCENDIO A LIDO ADRIANO?!-
Sbatté la porta con il cuore che le batteva a mille. Le riaffiorò negli occhi la luce delle fiamme che avvolgevano la casa. Scosse la testa per scacciare quel pensiero, riuscendoci a fatica. Riaprì la porta e ancora più persone iniziarono ad indicarla: decise che sarebbe uscita dal retro.
A scuola non andava meglio. Ricominciò ad avere crisi di piato improvvise, inoltre tutte le volte che si addormentava aveva l’incubo della sua casa che andava a fuoco con i suoi genitori dentro. Di notte faceva fatica a dormire e durante il giorno era colta da colpi di sonno, inoltre perdeva facilmente la concentrazione.
Miraculis era fuori discussione, soprattutto dopo che tutte quelle persone della stampa avevano assediato casa loro. Ci volle un mese perché la situazione potesse tornate apparentemente “normale”. Luke non era da meno. Era diventato più tranquillo, ma forse erano solo i suoi 14 anni appena raggiunti a renderlo così. Aveva anche iniziato a pensare di imparare la magia per cercare la sorella scomparsa, ma le sue idee erano state subito distrutte da un sogno che aveva fatto in cui lui distruggeva per sbaglio Samanta.
Beredice invece che non aveva paura della magia cercava ogni giorno un modo più preciso per capire dove avessero portato Samanta, ma era tutto inutile. Cercava informazioni anche nei diari di Cincillaia, così in sole due settimane era arrivata alla nascita del figlio Joran.
Un bambino dai capelli verdi e li occhi arancioni, proprio come il padre…” lo descriveva Cincillaia. Ecco la prima cosa che aveva sorpreso la ragazzina. La seconda era scritta sul libro di magia, dopo altre due settimane: “La magia non nasce dal nulla, bisogna essere nati da uno o due maghi di Miraculis per poterla praticare”.

 
Luglio,26

 
Caro diario,
ora sono vecchia, non dovrei scrivere un diario. Ma oggi ho ricevuto la lettera di mio figlio da dove vive. Si è sposato ed è felice, mi allega anche la foto di sua figlia augurandomi di conoscerla un giorno. I tempi sono duri, soprattutto dopo che Moren ha giurato di cercarlo ovunque. Lui almeno non sa delle nozze di Joran o della piccola. Per ora sembrano tutti al sicuro, ma lui non si fermerò davanti a niente e a nessuno per raggiungere il suo scopo. Pheoner ci ha provato, ha provato a fermarlo, ma anche lui aveva una certa età…
Mi manca tanto, ora che mi ritrovo nella casa della mia gioventù poi. Mi ritrovo a pensare a mia sorella, che si è piegata alla volontà del re di non fare più magie; a mio figlio che sta’ cercando di difendere la famiglia che ha creato, alla povera Miraculis che stà passando il periodo più buio della sua storia e alla piccola Beredice che forse  non sa ancora di essere speciale.

 

Beredice rimase interdetta. Il libretto le cadde sulle ginocchia incrociate con un tonfo sordo e morbido. La ragazza teneva la bocca spalancata in preda allo stupore.
Non riusciva a pensare o a reagire. Si accascio sul letto e iniziò a contemplare il soffitto della camera.
“Chi sono io?” pensò “Da dove vengo? Chi sono i miei genitori? Perché Cincillaia parla di me nel suo diario?”
La sua vita non era mai stata così confusa e incerta come in quel periodo. Sicuramente lei non sarebbe stata più la stessa, il mondo avrebbe assunto un significato diverso ai suoi occhi che ora avevano un perché su quell'arancione particolare. Ora avrebbe cercato rispose più a Miraculis che dove si trovava in quel momento.
“Un attimo!” pensò “Forse parla di un'altra Beredice ! Certo, è sicuramente così!”
Si alzò a sedere e tornò a leggere, ma il diario finiva lì. Senza spiegazioni in più o descrizioni di quella nipote. Fece un respiro e continuò a studiare il libretto. Forse c'era una foto, la foto di cui parlava Joran nella lettera. Niente. Probabilmente se l'era portata con se dov'era andata, sempre che fosse ancora viva. Dopo diversi tentativi lo buttò sul letto senza aver risolto nulla, e allora si rese conto di una gobba nella copertina anteriore. Con delicatezza guardò la rilegatura e iniziò a staccarla. Venne via facilmente, ma ciò che vide la sconvolse ulteriormente. La foto di una bambina sui 5 anni era stata incollata alla copertina sottostante: aveva i capelli rossi e gli occhi arancioni. Portava un vestito turchese a fiori  leggero, segno che la foto era stata scattata in estate. Sorrideva ignara di quello che sarebbe successo da li a sette mesi, immaginando probabilmente il primo giorno di scuola. Le venne da piangere.
Rimase tutto il tempo lì, a pensare cos’era successo. La luce delle fiamme le riempiva gli occhi, ancora, inesorabile. E più lei cercava di scacciare quel ricordo più si facevano vivide quelle immagini  di dolore e terrore uniti in una morsa letale per la sua mente.
- No… NOOO!- si mise a gridare tra le lacrime. Si lasciò cadere sul letto e affondò la faccia nel cuscino.

Rimase li per diverse ore a piangere e si addormentò tra le lacrime.
Si svegliò a mezzanotte passata in preda agli incubi, come sempre. La zia le aveva messo una coperta addosso per evitare che prendesse freddo in quella notte di Novembre. Sbadigliò senza sonno e si alzò. Senza pensare si mise la giacca a vento e scese le scale il più silenziosamente possibile. Raggiunse la porta sul retro e uscì nel freddo autunnale per raggiungere il garage. Lo aprì, entrò e lo richiuse. Si diresse alla doccia senz’acqua, vi entrò e disse la formula. Un attimo e si trovava in una Miraculis che non aveva mai visto: vuota e silenziosa. Per le strade non c’era nessuno e le case era serrate senza luci all’interno. Lentamente uscì dal parco abbandonato e d’introdusse nelle vie la mattina piene. Era da molto che non ci andava e tutto quel silenzio la metteva ancora più in agitazione. Si ritrovò a ripassare mentalmente gli incantesimi di difesa che aveva letto nel libro di magia. Fece un respiro profondo e si diresse verso una casa che le aveva indicato Mitrion un mese e mezzo prima. Stava per bussare quando qualcuno la prese da dietro.

   
 
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