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Autore: Mia Swatt    27/10/2011    9 recensioni
Isabella Marie Swan Cullen, ormai vampira da cento anni, non riesce ad accettare la sua trasformazione – per mano di Alice – avvenuta dopo la tragica morte di Edward. Tutto si svolge come scritto dalla Meyer: Edward lascia Bella dopo un diciottesimo compleanno disastroso, ma succede l’irreparabile. Bella non arriva in tempo a Volterra e vede il suo grande amore perire sotto la morsa di Felix. Tornata a Forks, insieme ai Cullen, la ragazza non riesce a superare la perdita, così tenta il suicidio. Alice, troppo scossa per la morte del fratello, non vuole perdere anche Bella – perciò la trasforma. Passano diversi decenni da quel giorno. Bella, a fatica, riesce a perdonare la piccola vampira trovando un macabro senso di poesia in quel gesto. Alice, secondo Isabella, le ha donato la forza per contrastare i Volturi, vendicando così Edward. Ma tutto cambia quando arrivati Londra, i Cullen fanno la conoscenza di uno studente particolare: Eric Hunter.
Genere: Fantasy, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
Capitoli:
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Buon pomeriggio a tutti! Come va? Ho deciso di anticipare di un giorno la pubblicazione, tanto la storia è finita e aspettare non aveva molto senso XD perciò eccomi qui con l'ULTIMO CAPITOLO di questa piccola fanfiction. Vi ricordo, comunque, che manca ancora l'EPILOGO! Quindi non disperate ancora... :)
Ma bando alle ciance, vi lascio leggere e ci leggiamo in fondo!


Decimo Capitolo

« Dicono alcuni che finirà nel fuoco il mondo, altri nel ghiaccio.
Del desiderio ho gustato quel poco che mi fa scegliere il fuoco.
Ma se dovesse due volte finire, so pure che cosa è odiare,
e per la distruzione posso dire che anche il ghiaccio è terribile
e può bastare. »
Fuoco e Ghiacco, Robert Frost.

.

Cominciai a correre senza tregua. Percepivo la mia famiglia alle mie spalle, mi stava seguendo, chiedendomi dove stessimo andando. Non lo sapevo. Riuscii, per puro miracolo, a intercettare la scia dell’odore del sangue di Eric e la seguii. Arrivammo in un enorme bosco, poco distante dalla periferia di Londra.
― Bella! ― urlò Alice ― Ma cosa diavolo ti è preso? ― la zittii, sperando che la sua voce non avesse fatto scappare il mio nemico. Sapevo che erano allenati, forti – forse anche più di noi – che, essendo vampiri, anche se fossimo giunti qui di soppiatto avrebbero percepito il nostro odore. Speravo solo che non si fossero dati alla fuga. Mi voltai di scatto, verso sinistra, quando percepii uno spostamento tra gli alberi. Partii a raffica, fermandomi solo quando andai a schiantarmi contro il cemento armato.
― Isabella. ― disse una voce calma e pacata ― Ci incontriamo ancora, vedo.
Alzai lentamente la testa, incrociando un paio di occhi rossi cremisi. Il suo viso non era cambiato di una virgola. L’avevo visto solo una volta, moltissimi anni prima, a Volterra – il giorno stesso in cui il corpo di Edward venne dato alle fiamme. I suoi lineamenti sembravano perfetti, ma erano diversi da quelli di tutti gli altri vampiri. Il suo incarnato era bianco e sottile, sembrava fatto di carta velina; questo suo accecante candore contrastava notevolmente con i lunghi capelli neri che gli ricadevano ai lati.
― Aro. ― sussurrai, rimettendomi in piedi.
Tutti i Cullen ci avevano raggiunti, compresa Lidia – la quale era stava portata da Emmett. Aro, spostato in avanti, rispetto agli altri due Volturi – Caius e Marcus – squadrava l’umana da capo a piede. Mentre lui era intento a perdere tempo, io guardai la situazione. Erano venuti al completo: Jane, Alec, Felix, più tutto il plotone di combattenti più potenti della loro guardia.
I miei occhi saettarono su una ragazzina. Aveva i capelli castani scuri e mossi; gli occhi erano rossi, ma sembrava spaventata. Teneva il corpo addormentato di Eric al sicuro, da noi. Doveva essere una nuova entrata nel clan dei Volturi.
― Lascia il ragazzo, Aro. ― disse Carlisle, continuando una conversazione che, fino a quel momento, mi ero persa. Di tutta risposta, il vampiro scoppiò a ridere.
Era una risata divertita, ma gelida. Se fossi stata umana, mi sarebbe venuta la pelle d’oca.
― Non esiste, mio caro amico. ― rispose Aro ― I nostri veggenti hanno scoperto che questo giovane, Eric Hunter, altri non è che la reincarnazione del bellissimo vampiro Edward Cullen, tuo figlio per l’appunto.
― E anche se fosse? Cosa vorresti fare? ― domandò Carlisle ― Inoltre, non eri tu stesso a sostenere che i vampiri non avessero anima? Come sarebbe possibile che questo giovane possa essere il mio Edward? Ragiona, Aro.
― I tuoi trucchetti non funzionano, Carlisle. ― disse Aro, tornando incredibilmente serio ― Non questa volta.
― Non capisco di quali trucchi tu stia parlando, Aro.
― Non vi lascerò il ragazzo. E se provate a contrastarci, vi daremo guerra. ― ringhiai, cercando di muovermi, ma il braccio di Emmett mi circondò la vita spostandomi indietro.
― Ti farai ammazzare, Bella. ― disse lui ― Non sei lucida.
― Ha ragione. ― lo spalleggiò Rosalie ― Lascia parlare Carlisle.
― Non servirà a niente.
― Ha ragione lei. ― sussurrò Alice, con occhi vitrei ― Arriveremo allo scontro. La decisione di Aro è presa. ― si voltò verso Jasper, il quale la strinse forte a sé.
― Sono in troppi. ― sussurrò Lidia ― Non ce la faremo mai.
Tu non devi stare qui! ― dissi, ringhiando ― Ti farai ammazzare. Emmett devi riportarla a…
― No! ― mi interruppe lei ― Posso aiutarvi. Fidati di me, Bella. ― la fissai a lungo. I suoi occhi erano due pozze castane, che imploravano di darle retta. Fu in quel momento, con la mia distrazione, che non mi accorsi che Carlisle scattò in avanti, attaccando Aro.
― Carlisle, no! ― urlò Esme, troppo preoccupata per il gesto avventato del marito per accorgersi di Felix che le saltò alla gola. Successe tutto troppo in fretta per impedirlo.
La scontro scoppiò senza preavviso, quando ci buttammo nella battaglia era già tutto deciso. Vidi Jasper fronteggiare Alec, mentre Alice anticipava tutte le mosse dei suoi avversari; Emmett si scaraventò su Felix, liberando nostra madre, la quale raggiunse Lidia per portarla al sicuro. Rosalie, con un’abilità chirurgica, si stava scontrando con la nuova vampira, la quale sembrava combattere più per sopravvivenza che per altro.
― Ci si rivede, Isabella. ― disse Jane, piombandomi alle spalle. La squadrai da capo a piede, non era diversa neanche nell’abbigliamento.
― Ma voi Volturi non vi cambiate mai? ― mi scappò, e lei ringhiò di rimando.
― Vediamo quanto ridi adesso! ― mi fissò a lungo, facendo uno sforzo enorme, ma non accadde nulla. Il mio scudo riusciva a proteggermi da ogni attacco psichico.
― Sorpresa. ― dissi, sorridendo e mi avventai su di lei. La vidi sgranare gli occhi, non aspettandosi il fallimento del suo attacco. Non riuscì a schivarmi, perciò cadde a terra sotto il mio peso.
― Lasciate stare Eric e io ti lascio la testa attaccata al collo! ― ringhiai furente.
― Mai, ragazzina!
― Allora muori, Jane! ― provai a morderla, ma riuscì a ribaltare la situazione. Mi ritrovai con la schiena schiacciata nel terriccio bagnato e umido, lottando per la mia sopravvivenza. Non dovevo perdere, non potevo perdere. In gioco, ora, non c’era solo la mia vita.
― Vediamo quanto sei brava a giocare, Isabella. ― sussurrò, a pochi centimetri dal mio collo. Credevo che mi avrebbe morsa, fatta a pezzi; invece, si alzò concentrandosi sulle mie sorelle. Vidi Alice e Rosalie cadere a terra, urlanti. Straziate dal dolore. Profondo, lacerante. Letale. Fu in quel momento che Jasper ed Emmett, vedendo le rispettive mogli a terra agonizzanti, persero la concentrazione. Felix immobilizzò, con la faccia a terra, Emmett; Alec fece piegare Jasper sulle ginocchia, bloccandogli le braccia dietro la schiena; i tre Volturi avevano preso Carlisle, Esme e Lidia.
― Bene, bene, bene. ― disse Aro, lasciando che un’altra guardia immobilizzasse Carlisle al suo posto ― Sei un’esperta combattente, Isabella. Ho una proposta molto allettante, per te.
― Non mi interessa. ― sputai fuori, ma fu una pessima idea. Jane fece urlare ancora di più Alice e Rosalie ― Smettila, dannata!
― Isabella, Isabella, Isabella… ― parlò di nuovo Aro ― No, no, non si fa così. Prima dovresti dire: certo Aro, ti ascolto, esponi la tua idea.
― Parla.
― Non è stato detto con molta gentilezza, ma credo che dovrò accontentarmi. ― disse, parlando più a se stesso che a noi altri ― Io lascio vivere la tua famigliola, in compenso tu ed Edward vi unite a noi di vostra spontanea volontà. Ho visto che hai respinto il potere di Jane, so che Edward – o io stesso – non riesce a leggerti nel pensiero. Sei uno scudo, mia dolce Isabella. E ci potresti essere molto, molto utile. ― sentii Jane ringhiare leggermente. Mi odiava e l’idea che potessi accettare quell’idea la mandava in bestia.
― E se decidessi di non accettare le tua proposta?
― In quel caso… ― si voltò verso Jane, facendo un segno di assenso con la testa e vidi Alice e Rosalie soffrire ancora di più, mentre Emmett e Jasper non riuscivano a liberarsi da quella presa troppo ferrea.
― Smettila, smettila! ― urlai a Jane; quando Aro le rifece cenno col capo, lei, allentò la sua tortura.
In quel momento capii cosa dovevo fare. La rivelazione inaspettata avrebbe potuto salvare la situazione, senza che nessuno perdesse la vita.
― Va bene. ― dissi, sentendo un “no” collettivo e disperato della mia famiglia ― Ma ad una condizione: anche Lidia deve rientrare nel patto. ― Aro indietreggiò un po’, inclinando di lato la testa; fece saettare i suoi occhi tra me e la ragazza, per poi avvicinarsi a lei.
― Perché? ― domandò a me ― È un’umana, non dovrebbe sapere della nostra esistenza.
― Tu hai le tue condizioni, Aro. Questa è la mia. ― lo vidi annuire, riflettendo attentamente.
― Non puoi accettare questa insulsa proposta, Aro. ― disse Caius.
― Ha ragione. ― confermò Marcus ― Quell’umana sa troppo, è un pericoloso fardello.
― Avete ragione. ― constatò Aro e mi irrigidii sul posto, quando lo vidi prendere tra le mani una ciocca dei capelli di Lidia e passarli sotto il suo naso. Scoprì i canini, sorridendo – forse voleva spaventarla – ma Lidia non si scompose.
― Io non sono una semplice umana, signore. ― disse lei.
― Ah no?
― No. ― rispose Lidia, sorridente. Alzò una mano e scaraventò Aro contro un albero piuttosto lontano.
― Adesso! Ora! ― urlai, rivolgendomi alla foresta buia. Abbassai lo scudo, mentre Lidia spezzava il suo incantesimo di copertura.
Un ringhio animalesco squarciò il silenzio innaturale che era venuto a crearsi. Con un balzo preciso, un lupo dal pelo rossiccio si scagliò su Jane, riducendola in pezzi. Un altro lupo, dal pelo multicolore, balzò su Alec e lo scaraventò a terra. Jasper corse ad aiutare Esme e Lidia, mentre io mi avventai su Felix.
― Emmett aiuta Rose e Alice! ― urlai, vedendo Carlisle correre verso Eric.
― Non puoi distruggermi, ragazzina! ― ringhiò Felix, sbattendomi contro un albero. Jacob gli balzò addosso, ma lo bloccai in tempo.
― No, Jake! Lui è mio! ― il lupo si fermò, guardandomi con sguardo confuso ― Ha ucciso Edward, è arrivato il momento di pareggiare i conti. ― il suo ululato sembrava voler dire “è tutto tuo, allora”. Sorrisi divertita, colpendo il petto di Felix più e più volte; provava a scansarsi, ad evitare i miei colpi, ma invano. Ero più forte, più agguerrita e più volenterosa. Amore e vendetta, era un mix letale.
― Come hai fatto, Felix? Così? ― urlai, strappandoli il braccio sinistro ― O così? ― strappai il destro ― Credi che non abbia sofferto? Beh, ti do una notizia: ha sofferto come un cane ed io ero lì, morente, a guardare tutta la scena! ― gli feci sprofondare i canini nel collo, per poi staccargli la testa con un colpo solo, secco e deciso.
Mi alzai ansante, con i denti scoperti, e tremante. Dovevo calmarmi, dovevo riprendere il controllo di me stessa, o tutto quello che avevo imparato in questi anni sarebbe scomparso, dissolto come neve al sole, e la bestia – dentro di me – avrebbe vinto. Posai gli occhi sul campo di battaglia: la guardia dei Volturi era decimata. Aro, Caius e Marcus erano gli unici rimasti in piedi; insieme a pochi altri.
Solo a quel punto mi resi conto di non vedere più Eric. Il mio sguardo saettò ovunque, ma non riuscivo a trovarlo.
― Bella! ― chiamò Jacob, essendo tornato nella sua forma umana. Restai impietrita nel vederlo. Adesso aveva l’aspetto di un venticinquenne. Il suo corpo era sempre scolpito e atletico, ma non aveva più quell’espressione giovanile o ingenua. Jacob Black era diventato un uomo.
― Non trovo Edward! ― risposi, cercandolo ovunque.
― È ferito. ― parlò una ragazza dietro di lui. Non dimostrava più di vent’anni. I capelli erano castano-rossicci, gli occhi verdi e il suo incarnato era troppo chiaro per appartenere ad un essere umano. Eppure, nonostante questo, il suo cuore batteva.
― Dov’è, Nessie? ― le chiese Jacob, afferrandole una mano.
― Dietro quell’albero! ― rispose lei, schizzando via. Non riuscivo a crederci, era…
― Sì, è una vampira. ― disse Jacob, capendomi al volo ― O per meglio dire, una mezza vampira. Comunque non sbaglia mai, forza andiamo! ― annuii, non capendo come potesse appartenere alla loro tribù una vampira, anche se lo era solo per metà. Poi notai il modo in cui lui la fissava e capii: era l’imprinting di Jake.
Quando raggiungemmo l’albero mi pietrificai. Eric era per terra, ricoperto di sangue. Un morso, due, tre… Qualcuno della guardia dei Volturi si era avventato su di lui mentre lo scontro era in atto.
― No… ― sussurrai, cadendo a terra ― Non può morire, non di nuovo!
― Non è morto, Isabella. ― disse Nessie ― Il suo cuore batte ancora, ma devi trasformarlo e devi fare in fretta.
Mi voltai, vedendo Jacob annuire e poi spostai gli occhi su quello che restava dei nostri avversari. Aro si era arreso, e con quelli che rimanevano, se ne stava andando.
― Tu puoi farlo, Bella. ― disse Lidia, sbucando all’improvviso davanti a me ― Devi salvarlo. Forse è questa la chiave: restituiscili la sua immortalità, solo tu puoi farlo. ― lasciai che il mio sguardo si spostasse su tutti: da Jacob a Carlisle; da Rosalie ad Alice; per poi passare ai miei fratelli e, per finire, ad Esme.
― Mi dispiace. ― sussurrai ― Non doveva finire così. Non doveva succedere così. ― gli accarezzai il viso, contratto dal dolore, e affondai i denti nel suo collo.
Fu uno sforzo enorme iniettare il mio veleno, senza bere quel poco di sangue che gli era rimasto in corpo. Carlisle diceva sempre che ci voleva molta forza di volontà, ma fino a quel momento non avevo capito davvero quanta.

I giorni passarono, lenti, interminabili. Avevamo raccontato ai genitori adottivi di Eric che, a causa di un assurdo incidente nel bosco, il ragazzo aveva perso la vita. Era con noi, adesso; nella mia stanza. Agonizzante da tre giorni, in preda al dolore più profondo e lacerante. Dovetti rivelare a Carlisle che la morfina non faceva nulla, che – nonostante impedirti di muovere ogni arto – non attenuava il dolore, il fuoco che ti divampa dentro, senza sosta.
― Come sta? ― domandò Jacob, entrando in camera.
― Dovrebbe svegliarsi a momenti, a detta di Alice almeno.
― Andrà tutto bene, Bells. Il tuo succhiasangue è forte. ― mi voltai un po’, sorridendogli.
― Così… ti sei fidanzato con una vampira, eh?
― Già. ― rispose, grattandosi la testa ― Assurdo, vero? Un licantropo che ha l’imprinting con un vampiro. Non lo avrei mai detto.
― Sei sempre stato un po’ ottuso, Jake.
― Ehi! Non ti permetto di offendermi solo perché stai soffrendo, sei in ansia o preoccupata. ― concluse, con aria risoluta. Nonostante l’età e il tempo, Jacob, non era cambiato per niente.
― Sono felice per te, Jake. ― dissi, seriamente ― Sono contenta che tu abbia trovato la persona giusta…
― E tu hai ritrovato la tua.
Fu in quel momento che sentii una presa ferrea intorno al mio polso. Mi voltai di scatto, sprofondando in due occhi rossi cremisi.

― Bella. ― sussurrò, guardandomi. Si era svegliato.

Tutto è bene quello che finisce bene, no? I Volturi erano furbi, eppure grazie all'accoppiata Lidia/Bella e con l'aiuto dei lupi, i Cullen hanno vinto. Eric è finito maluccio, però... Isabella è stata, così, costretta a trasformarlo senza avergli ridato i suoi ricordi. Cosa succederà adesso? Manca solo l'epilogo e poi anche questa storia troverà la parola fine! Ma non mancheranno le sorprese neanche lì... XD
L'epilogo verrà postato Mercoledì 2 Novembre! Non perdetevelo...

  
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