Buongiorno! Allora...so di essere di un ritardo leggermente mostruoso, ma davvero ero piena di compiti in classe, interrogazioni e robe da studiare e non ce l'ho fatta. Sorry! So che il capitolo è molto corto, ma oggi scarseggio anche di inventiva, quindi vi prego di accettarlo.
Scusatemi,
CathyMoon.
Il ricordo lentamente svanisce lasciandolo solo e con tante domande.
Scusatemi,
CathyMoon.
Il ricordo lentamente svanisce lasciandolo solo e con tante domande.
Mille domande che gli frullano in testa.
Tocca ancora la sfera, ma niente da fare.
E' fredda.
Sospira e guarda la piccola fiammella, lentamente i suoi occhi diventano sempre più pesanti, le palpebre scendono sotto la sua volontà, e finalmente, dopo ore ed ore di interrotto lavoro, si addormenta.
C'è silenzio intorno a lui.
C'è silenzio e buio, tanto buio.
Buio pesto, annientante.
E' quel tipo di silenzio che ti da fastidio, ti rode dentro come carta vetrata.
Quel tipo di silenzio che ti fa ricordare tutte le cose brutte che ti sono successe, i ricordi che cerchi di dimenticare.
Sirius sbatte gli occhi lentamente e si guarda intorno.
E' seduto a spalle al muro, sul pavimento.
Intorno a lui....il nulla.
Il nulla più assoluto.
Eppure il nulla ha la forma di una stanza vuota, di una vita spenta, o ancora da disegnare nelle sue forme perfette.
Il nulla, alla fine, è sempre qualcosa.
Scuote la testa a quella frase stupida e tenta di alzarsi appoggiandosi alle pareti, ma daltronde è il nulla.
Cosa ci si può aspettare dal nulla?
Niente, per l'appunto.
Scivola per terra sbalordito.
Le pareti sono....quasi scivolose, come nebbia troppo consistente.
Sono umide e fredde come marmo.