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Autore: serpensortia_    27/10/2011    12 recensioni
«Non posso continuare ad essere la tua seconda scelta.
Non quando tu sei la mia prima.»

Emma si trasferisce a Londra per frequentare un anno all'estero assieme alla sua migliore amica El. Qui conoscerà Chiara, la sua vicina di stanza proveniente anche lei dall'italia. Ecco come due ragazzi, o meglio uno riuscirà a 'cambiarle' la vita. O forse sarà lei a cambiare quella del ragazzo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Quando sei giovane tutto quanto ti sembra come la fine del mondo,
ma non lo è... è solo l'inizio.



 

Londra, Inghilterra

 

« Quindi, cosa hai intenzione di fare?»
« Non lo so... È una situazione complicata, insomma non ci resta molto tempo.»
« Lo so... Ma non posso perderti, non posso...»
« Sopratutto dopo tutte le difficoltà che abbiamo affrontato.»
Emma raccolse i capelli in una coda alta e mise un po' di rimmel sulle sue lunghe ciglia, mentre contornava con un tratto leggero di matita la parte superiore degli occhi.

« Sappi che cercherò di essere al tuo fianco nonostante la lontananza » 
La ragazza si asciugò gli occhi e lo strette in un forte abbraccio.
« Sai che questo momento sarebbe arrivato, lo sapevamo dal giorno in cui ci siamo incontrati »
« Questo non vuol dire che faccia meno male, Emma »

 

Il problema dei nuovi inizi è che qualcos'altro deve finire. A volte una fine ci mette molto ad arrivare ma quando accade è quasi troppo facile da ignorare. Alcuni inizi cominciano talmente piano che non ti rendi conto che stanno avvenendo. Ma spesso la fine arriva quando meno te lo aspetti. E quello che preannuncia è più oscuro di quanto si immagini. Non tutti gli inizi sono motivo di festeggiamento, anche molte cose brutte hanno un inizio: le notizie; l'influenze e la peggiore di tutte... l'inizio di un inizio!
« A che ora avete l’aereo? »
« Alle 15.30, ma dovremmo essere in aereoporto per le tredici »
« Hai bisogno di una mano con le valige? »
« No tranquillo ce la faccio da sola, Niall »
« Sicura? »
La mora annuì e riprese a controllare che ci fosse tutto nella valigia e che non avesse dimenticato niente, quando dalla soglia della porta sbucò fuori Chiara, già pronta, seguita da Harry che teneva l’altra metà delle sue valigie.
« Allora? Sei pronta? »
Emma lanciò un’ ultima occhiata all’appartamento e poi si voltò verso i due, facendo segno di sì con la testa, fece un sospiro e prese le valige aiutata dal biondo. 
« El dov’è? »
« E’ con Zayn, ha detto che voleva stare un po’ da sola con lui prima di partire »
Chiara, Harry e Niall scesero le scale del condominio, mentre Emma si fermò un istante ad osservare il posto in cui aveva vissuto per quasi un anno; era vuoto e triste, i vestiti di El sul pavimento della sua stanza non c’erano più, il cibo che strabordava e impediva ai cassetti di chiudersi era scomparso come i libri e le riveste sul piccolo divano. Fece un sospiro e chiuse la porta, infilando la chiave nella serratura un ultima volta. Scese anche lei le scale e vide che i tre erano già nel taxi, così fece una piccola corsa e li raggiunse.


« Ultima chiamata per il volo Londra-Milano. Ultima chiamata per il volo Londra-Milano. » La voce robotica che provenì dagli autoparlanti posti in sala d’attesa fece intuire a Emma che era giunta l’ora di salutare i ragazzi, El non era ancora arrivata, ma la cosa non la stupiva più di tanto. 
« E’ arrivato il momento » disse la ragazza guardando Niall negli occhi, non poteva credere che quel momento era arrivato. Se lo aspettava, questo era ovvio, dopotutto era un anno all’estero, non tutta la vita.
« Credevo che questo momento non sarebbe mai arrivato »
« Neanche io... ma eccoci qui »
« Già » la voce di Emma era spezzata, stava trattenendo le lacrime e si vedeva, fece un sorriso un po’ triste, mentre si asciugava un piccola lacrima che le era scappata.
Niall l’abbracciò e le diede un bacio sulla testa, perché a volte, l'unica cosa che resta da fare è stringersi tra le braccia un'ultima volta e poi lasciarsi. 
« Abbiamo fatto una promessa però, ricordi? »
Emma accennò un sorriso, mentre continuava a stringere il biondo; si erano promessi che, non appena Emma avrebbe superato l’esame di maturità sarebbe tornata a Londra, sarebbe tornata da lui.
« Le persone cambiano Niall e le promesse vengono infrante. Un anno è parecchio tempo »
« Non ricordi? Noi siamo l’eccezzione che conferma la regola »
« Non sapevo che l'amore potesse crescere via via, o per lo meno è quello che è successo a me. Ti amo Niall e questo te lo dovrai sempre ricordare, perché non ci sarò più qui io a farlo. Non dovrai mai dimenticarlo, mai. Non so se riusciremo a mantenere questa relazione a distanza, molti non riescono, ma se tu dici che possiamo farcela, se tu ci credi davvero, allora io farò lo stesso »
« Ti amo Emma » Un’altra lacrima rigò il volto della ragazza, che fu pronta ad asciugarla, non voleva e non poteva piangere.
« Anche io Niall, anche io » Si avvicinarono, per darsi un ultimo bacio, seppur triste, uno di quelli che ti tolgono il fiato, uno di quelli che da cui non vorresti più staccarti. In quel momento arrivò El, finalmente, seguita da Zayn, che però era senza valige.
« El! dove ti eri cacciata? L’aereo sta per partire! »
« Io non... non torno in Italia »
« Come non torni? »
« Rimango qui »
« Ma... come? »
« Ultima chiamata per il volo Londra-Milano. Ultima chiamata per il volo Londra-Milano. » 
« Emma dobbiamo andare... »
Chiara le diede un colpetto sul braccio ed Emma, dopo aver abbracciato l’amica e dopo aver dato un ultimo breve bacio a Niall, entrò nel ‘ponte’ che conduceva all’aereo. Due addetti le fermarono e le ragazze mostrarono la carta d’imbarco e dopo un ultimo sguardo significativo verso il ragazzo entrò. Si sedette accanto a Chiara lasciando un posto vuoto, quello in cui El si sarebbe dovuta sedere, si toccò le labbra; erano ancora intrise del sapore del biondo. Guardò fuori dal finestrino e osservò come le persone e le case diventavano sempre più piccole man mano che l’aereo saliva, come l’aereoporto si rimpiccioliva, appoggiò il dito sul finestrino, sul punto in cui si intravedeva l’edificio fino a che non scomparve e tutto ciò che rimase fu una fitta nebbia e  il cielo grigiastro. A volte nella vita ci troviamo di fronte ad un bivio... e siamo costretti a scegliere quale strada prendere. Non possiamo mai sapere se il nostro viaggio ci porterà al piacere oppure al dolore.

Una volta che abbiamo scelto non possiamo più tornare indietro.

 

Qualche mese dopo.

Le strade della città erano deserte, e fu piuttosto piacevole passeggiare dopo una viaggio abbastanza stancante.  Svoltò in una via secondaria, l'aria iniziava a farsi sempre più pungente, così si strinse nella sua felpa viola  e ossevò il suolo procedere sotto di sè. Ripensò al passato, un po' rimpiangeva i momenti passati con lei, non si era reso conto, dapprima, che si fosse innamorato di lei. Semplicemente un giorno, osservandola mentre rideva ad una sua battuta, l'aveva vista sotto una luce diversa. La sua pelle candida non gli era mai sembrata così invitante, i suoi occhi mai così dolci, e la sua risata così cristallina. Arrivò in un parco abbastanza grande, e vide una figura che si stagliava alla luce lunare; l'avrebbe potuta riconoscere tra mille: i capelli raccolti in una treccia che le ricadeva morbida su una spalla, una maglietta bianca non troppo scollata e un cardigan grigio che la proteggeva dal vento autunnale. Si avvicinò piano a lei, senza che neanche se ne accorgesse e infatti la ragazza non staccò gli occhi dal libro che era intenta a leggere.
« Posso sedermi accanto a te? »
« Come vuoi »
Emma continuò a leggere senza neppure guardarlo, pareva distratta, come se in quel libro ci fosse scritto qualcosa di vitale importanza.
« L’ultima canzone di Nicholas Sparks, eh? »
« Esatto, hai vinto un ‘fatti i cavoli tuoi’ »
« Non ti ricordavo così antipatica, Emma »
Quando sentì pronunciare il suo nome, alzò lo sguardo per vedere chi fosse, quando lo riconobbe sorrise. Non era cambiato per niente, forse i capelli biondo grano si erano un po’ scuriti e forse era anche cresciuto un po’ più in altezza. Accennò un sorriso pensando che se prima in confronto a lui sembrava un nano ora sarebbe sembrata un pufffo.
« E tu cosa ci fai qui?! »
« Ti sembra questo il modo di accogliermi? Neanche un abbraccio? Ti ricordo che sono venuto da Londra per vederti! »
Emma fece un sorriso a trentadue denti e si precipitò su di lui stritolandolo, mentre quest’ultimo scoppiò a ridere, « non così forte! »
« Non hai risposto alla mia domanda: cosa ci fai qui? »
« Beh, io vengo da Londra, credo che sia una delle città più belle del mondo, nonostante non sia la mia città natale...»
« Sì questo lo sapevo già, ma...»
« Fammi finire! Io vengo da Londra, la bellissima Londra, mentre tu vieni dalla sopravvalutata Italia, che per quanto mi piaccia e adori, non potrà mai essere come Londra a parer mio »
Emma sogghignò e lo guardò cercando di capire dove volesse arrivare, « ma, se per stare con te e poterti vedere tutti i giorni significa abbandonare la mia amata Londra e trasferirmi qui, allora lo farò più che volentieri » in quel momento tirò fuori una foto che ritraeva un appartamento, « vedi questo? Ecco qui è dove vivremo fino a che non ti diplomerai, non è una villa, ma non è neanche una catapecchia, che ne dici? »
La ragazza lo guardò stupefatta era senza parole, ci impiegò un attimo a rispondere ancora incredula, « e me lo chiedi anche? » Sorrisero all’unisono ed Emma saltò praticamente, addosso al biondo per la felicità. Erano giovani, forse anche un po’ troppo, ma forse era proprio questo a rendere tutto più bello; lei di quasi diciotto anni, lui di venti compiuti. Magari sarebbe finita dopo qualche mese o anno, ma valeva la pena di provarci, no? Infondo lui aveva abbandonato la sua ‘amata’ Londra per lei. Dicono che c’è una sola cosa impossibile: amare e separarsi.
Se desideri qualcosa, e non fai tutto quello che è in tuo potere per ottenerla, in pratica stai prendendo a schiaffi la vita.


 


spiegazioni varie ed eventuali:

Siamo giunti alla tanto attesa (spero) fine!
Un po' mi dispiace perché mi ero affezionata ai personaggi çwç
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, anche se non mi entusiasma, ho preferito quello prima, ma vabbè.
Comunque tranquilli non vi libererete così facilmente di me (?) infatti ho già in mente una nuova ff che mi ispira molto uu
Si chiamerà Rewind e posterò il prologo molto probabilmente martedì e mercoledì e vi sarei molto grati se ci deste un' occhiata per dirmi come vi sembra e se la devo continuare. Grazie a tutti quelli che hanno messo questa ff nelle seguite/preferite/ricordate e per tutte le recensioni, davvero grazie grazie di cuore!
Un bacione,
cole.

  
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