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Autore: Madison Hudson    28/10/2011    1 recensioni
-Jeff,è la nostra occasione. Io non voglio più tornare a casa da quel porco maledetto.-
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Si prega i gentili passeggeri di allacciare le cinture di sicurezza. Tra pochi minuti atterreremo all’aeroporto di Los Angeles.-

Il viaggio non era stato molto lungo,ma Bill si era addormentato sul sedile dell’aereo non appena questo era decollato.

-Bill! Cazzo svegliati! Non fai altro che dormire,è possibile?-

Jeff non sapeva che il suo amico aveva passato tutta la notte in bianco.

-Cosa? Che succede?-
-Stiamo per atterrare idiota! Allacciati le cinture!-
-Oh,si certo..-
L’atterraggio fu fin troppo movimentato,infatti una vecchia signora seduta vicino ai ragazzi prese a vomitare copiosamente dentro un sacchetto di carta.
Bill,alla vista del vomito quasi svenne,e il resto dei passeggeri partì con un coro di conati di vomito generali.

-Che stomachi delicati,però..-
Aveva affermato il moro,che invece aveva mantenuto la calma.

Recuperarono in fretta i borsoni e la Les Paul di Jeff e uscirono dall’aeroporto.

-Oh mio Dio.-
-Questa è veramente la città degli angeli,baby!-

Sì aprì ai due amici un mondo totalmente nuovo.
Taxi gialli sbucavano da tutti gli angoli,e degli enormi grattacieli troneggiavano sulle lunghe strade sconosciute.

-E adesso che diavolo facciamo?- chiese allibito Jeff guardandosi intorno.
-Uhm.. Sono le undici.. Saul starà sicuramente dormendo,è troppo presto per andare a casa sua.. Quello ci ammazza se lo svegliamo.. Allora facciamo un giro? Esploriamo questo posto?-
-Esploriamo? Ma se non sappiamo nemmeno dove sono i bagni pubblici!E poi tu sai dove abita questo “Saul”?-
-Oh.. No,non lo so.. Ma non preoccupiamoci di questo! Tutto a tempo debito!-disse il rosso facendo l’occhiolino.
-Ma come facciamo..?-
-Zitto! Andiamo su!-

Jeff non ebbe nemmeno il tempo per ribattere perché l’altro lo prese per un braccio e lo trascinò via dal marciapiede.
Vagarono per qualche ora,senza avere la più pallida idea di dove fossero.
Iniziarono a perdersi subito dopo essere usciti dai quartieri bassi di L.A.
Si ritrovarono a girovagare per strade piene di giardini perfettamente curati e pieni di statue sui quali troneggiavano ville enormi e bianche,probabilmente abitate da persone che avevano la puzza sotto il naso.

-Bill.. Hai la più pallida idea di dove siamo?-
-Ehm.. Sì! Siamo a L.A!-
-Bill.. Ho paura di chiedertelo.. Ci siamo persi?-
-N-no.. NO! È tutto sotto controllo..- rispose vago il rosso evitando lo sguardo del moro.
-Forse ci siamo perso solo un pochino,ecco..-
-BILL! Oh,Bill,Bill,Bill.. Ma perché, perché ti ascolto ancora? Stiamo girando da ore! Ci siamo persi! E non sai nemmeno dove abita quel tipo! Siamo nella merda fino al collo,Bill!-
-Andiamo a pranzare?-
-PRANZARE? TU PENSI AL CIBO IN UN MOMENTO COME QUESTO?-
-E’ tardi.. E io ho fame.. Dai andiamo in quel locale lì!-

Bill prese a correre come un pazzo verso un piccolo locale snob,che si trovava sulla strada parallela;Jeff non potè far altro che seguirlo.
Entrati nel ristorante si resero conto che quel quartiere era veramente qualcosa di oscenamente snob.
I tavoli erano pieni di uomini vestiti in modo molto rispettabile che conversavano rispettabilmente,ovvero quasi sussurrando.
Bill non sopportava questo tipo di persone,così fece di tutto per irritarli.
Jeff avvampò perché senti tutti gli sguardi estranei puntati su di loro.

-Ehm.. Bill.. Sei sicuro di volere rimanere qui?-
-Certo!-
-Ma hai visto in che modo ci guardano?-
- Mandali a FANCULO!- urlò il rosso,al che tutti i signori si voltarono allibiti.
-Cazzo avete da guardare?-
-Bill,ti prego,vieni.. Stai zitto prima di metterci nei guai..- sussurò il moro trascinando Bill verso un tavolo libero.
-Va bene,ma adesso ordiniamo che ho fame.. Uhm.. SIGNORINA! CAMERIERA! VOGLIAMO ORDINARE QUI!-
Jeff tirò un calcio sul ginocchio a Bill,che squittì come un topolino a cui era appena stata schiacciata una coda.
-Ti avevo chiesto di non urlare!-
-Ma io ho fame.. Oh,eccola che arriva!-

Una donna sulla trentina si avvicinava esitante al loro tavolo.
Evidentemente aveva paura che i ragazzi potessero fare qualcosa di pericoloso e aggressivo verso i suoi confronti,infatti Bill la fissava come se volesse saltarle addosso da un momento all’altro.
Aveva dei lunghi capelli neri che le ricadevano sulle spalle piccole.

-Ciao bellezza! Portaci due cheeseburger doppi con doppie patatine.. Poi se vuoi,dopo pranzo possiamo appartarci in bagno..-

La ragazza rispose alla proposta con uno schiaffo,e Bill reagì,così nel giro di pochi secondi tutti quegli uomini rispettabili e innocui si trasformarono in una mandria di bufali inferociti e si lanciarono sopra il povero rosso.
Jeff cercò di risolvere le cose civilmente,ma in quel momento lo scontro era inevitabile,così decise di buttarsi nella mischia e aiutare Bill ad uscire vivo da quella fottutissima situazione.
Dopo qualche minuto di scontro,Jeff era riuscito a recuperare la testa calda del suo amico,e erano scappati da quel locale assurdo,con la coda tra le gambe.
Avevano corso fino ai quartieri malfamati,perché quei piccoli bastardi li avevano rincorsi fino al confine che separava la parte benestante della città da quella povera. Quando finalmente li seminarono,i ragazzi si nascosero in un vicoletto per riprendere fiato.

-TU! BRUTTO! BRUTTO IDIOTA!-
-No è stata colpa mia! Questi qui sono completamente pazzi!-
-Stavamo per rimetterci il collo,per colpa tua!-
Bill scoppiò improvvisamente a ridere come un pazzo.
Aveva un labbro sanguinante e un sopracciglio rotto,ma non sentiva dolore.

Questo si chiama essere completamente pazzi. pensò Jeff allibito.

-Tu non sei normale!-
-Ahahaha,ma pensaci! Siamo qui da qualche ora.. E .. ahahahaha… -

Il rosso non riuscì nemmeno a finire la frase,si teneva la pancia e rideva convulsivamente.
Jeffrey aveva appena iniziato a rimproverare di nuovo Bill per la sua incoscienza,ma un clacson insistente faceva da sottofondo a quella scena bizzarra.

-Non andremo da nessuna parte de continui a fare l’idiota! Adesso siamo a L.A! Se ti mettono dentro ci rimani! MA CHE DIAVOLO E’ QUESTO CLACSON?-

Aveva urlato improvvisamente il moro.
I ragazzi si girarono verso la strada e videro un giovane ragazzo di colore che guidava una bellissima Pace Car Indy 500 del ‘60 rossa fuoco.
Questo tipo aveva anche una foltissima capigliatura riccia e portava dei Ray-Ban appoggiati sul naso,nonostante non ci fosse sole.

-Ehi,man!-
-Saul! Da quanto tempo!- Esclamò Bill andando verso la macchina.
-Bill! Cazzo,ormai neanche mia madre mi chiama più così! Io sono Slash.-
-Figata! Allora,che si dice Slash?-
-Si campa,amico,si campa.. Tu che cazzo hai fatto? Hai una faccia orrenda!-
-Niente,siamo qui da qualche ora e abbiamo già scatenato una rissa!-
-Perfetto,hai capito come si vive qui.. Senti ma quel tipo laggiù è il tuo amico? Jeff?-
-Oh,sì! Ehi,Jeffrey! Vieni qui che ti presento!-
Il moro era rimasto in silenzio per tutto il tempo,fissando la folta chioma di Saul.
-Ehm,ciao..-
-Jeff,lui è Saul,o meglio Slash. Slash,lui è Jeffrey Dean Isbell.-
Slash gli porse la mano entusiasta,e Jeffrey gliela strinse timidamente.
-Insomma,lui parla tanto,eh?-
-Dopo un po’ di scioglie e ti rincoglionisce.. Peggio del fumo!-
-Cazzo,allora è grave! Ragazzi,vi porto alla baracca?-
-Oh,si! Ti prego dimmi che hai del cibo a casa,perché sto morendo di fame.-
-Uhm.. Se quella scimmia del mio coinquilino non si è mangiato tutto dovrei avere qualcosa..-
-Scimmia?-
Bill e Jeffrey non sapevano della presenza di un altro ragazzo.
La casa iniziava a diventare stretta.
-Sì,è una scimmia bionda.. Ma poi vedrete. Su,salite,non posso perdere tempo. Ho un lavoro IO!-
  
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