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Autore: RosenQuartz    29/10/2011    0 recensioni
James Potter gli tastò un braccio con aria sospettosa, poi lanciò un urlo.
«Ma- ma- tu sei vivo!» esclamò nascondendosi dietro Ardesia Lovegood, defunta moglie del più famoso Xenophilius, la quale lo scacciò malamente.
«Certo che sono vivo! Che pensavi, scusa?» ribatté l’uomo un po’ stizzito.
«Sai com’è, non si vedono spesso tipi come te dalle nostre parti» replicò James. Gli si avvicinò con circospezione e gli tastò nuovamente il braccio.
«Hai finito?» chiese Remus con aria scocciata.
James gli pizzicò una guancia e si allontanò per scrutarlo con interesse. «Davvero bizzarro» osservò.

Questa storia ha partecipato al "Dobby, io sono Draco! Contest" indetto da Medusanoir sul forum di EFP classificandosi seconda.
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Proposte

 







 
 
«Rema! Abbiamo una splendida notizia per te!» le riferì la sua austera madre stranamente su di giri in quel momento.
«Remus è tornato?» domandò la giovane speranzosa.
«Ma no!» rispose suo padre infilando le mani nelle tasche del panciotto. «Qualcuno di più ricco e importante ha chiesto la tua mano.»
Mentre diceva ciò e la bocca di Rema si spalancava per la sorpresa, il maggiordomo spinse nella stanza un uomo alto ed elegante con una smorfia di disgusto disegnata sul volto.
«Ti presento il tuo futuro marito: Mundungus Fletcher!»
L’uomo fece un profondo inchino. «Potete chiamarmi Dung, se preferite.»
Rema sgranò gli occhi. «Ma io dovevo sposare Remus! Non posso tradirlo così!»
«Tu dovevi sposare quel disgraziato. Ora non più» ribatté sua madre prima di uscire dalla stanza con il futuro genero sotto braccio.
Il padre della ragazza riprese la consueta espressione mortuaria e se ne andò con il mento sollevato chiudendo la porta dietro di sé.
 
 
 
Remus guardava sconsolato la volta del mondo in cui si trovava rinchiuso, più simile ad un velo nero mosso dal vento che ad un cielo, ripensando alla situazione in cui era invischiato e al modo migliore di uscirne.
James gli sedeva accanto e giocherellava con lo scheletro di un uccellino, cercando di acchiapparlo ogni volta che quello tentava di sfuggirgli dalle mani.
Improvvisamente, Remus scattò in piedi e urlò al cielo: «Ci sono!»
«Certo che ci sei: sei di fronte a me» replicò James confuso.
«Intendevo: ho trovato la soluzione!»
«E sarebbe?»
«La promessa che ho recitato diceva “finché morte non ci separi” e la morte ci ha già separati, quindi non sono mai stato sposato con Sirius!»
«Non la prenderà tanto bene …»
«Basterà tornare di nuovo nel regno dei vivi e lui non potrà più seguirmi!»
James gli lanciò un’occhiata di sufficienza.
«E’ un idea stupida, vero?»
«Abbastanza.»
«Oh.»
Remus sospirò.
Un fragore improvviso gli fece alzare la testa di scatto. «Sembra che sia arrivato qualcuno» ipotizzò l’uomo notando l’aria di festa sotto di loro. «Vado a controllare.»
«Ti aspetto qui» lo informò James senza alzare lo sguardo dall’uccellino che aveva riacchiappato ancora una volta.
 
 
 
All’entrata del regno dei morti, un uomo grasso con il naso rosso e un paio di enormi baffi stava facendo conoscenza con i maggiori esponenti del mondo di cui era entrato a far parte.
Remus sgranò gli occhi riconoscendo in lui il suo autista. «Horace?»
Horace Lumacorno si voltò al suono del suo nome e salutò il figlio dei suoi vecchi datori di lavoro. «Un bicchiere di idromele, ragazzo? »
«Ma … ma … perché sei qui?»
Horace ridacchiò. «Ricordi il naso rosso?»
Remus annuì.
«Diciamo che ci ho sempre dato un po’ troppo dentro con gli alcolici, ma non avrei mai pensato che avrebbero finito per uccidermi!»
«E gli altri come stanno? Hai visto Rema?» gli chiese Remus ansioso.
Horace parve turbato dalla domanda. «Vorrei non essere io a dovertelo dire. Lei … sta per sposarsi.»
«Che cosa?»
«Un certo Lord Fletcher ha chiesto la sua mano e visto che tu, insomma …»
Remus fece un passo indietro e si prese la testa fra le mani con la sensazione che stesse per scoppiare.
«Mi dispiace, figliolo.»
 
 
 
Remus raggiunse la terrazza come un automa, incapace di fare altro se non ripercorrere i propri passi. Arrivato lì, vide James ancora intento a giocherellare con l’uccellino e gli si sedette accanto.
«Buone notizie?»
Remus si prese il volto tra le mani. «Rema si sposa.»
«Felicitazioni!» replicò James sovrappensiero.
Remus gli rivolse un occhiata sconsolata. «Nel mondo dei vivi non c’è più niente per me.»
«Aha …»
«James, mi stai ascoltando?»
Il ragazzo lo prese per le spalle e lo guardò fisso mentre il minuscolo volatile andava a posarsi su di un muro diroccato. «Non stare qui a piangerti addosso. C’è una sola cosa che puoi fare adesso e la farai.»
«Suppongo che tu abbia ragione» sospirò Remus.
James annuì.
«Lo vado a cercare. Se proprio dobbiamo rimanere sposati è meglio che lo siamo come si deve.»
«Buona fortuna» gli augurò James, arrampicandosi sul muro per raggiungere l’uccellino.
«Grazie» gli rispose Remus abbattuto.
 
 
 
«Sirius!» lo chiamò Remus, prima di inciampare e cadere steso per terra.
Lo sposo si girò verso di lui con leggiadria e gli tese una mano per farlo rialzare in piedi. «Vorrei sapere perché continui ad infilarti le scarpe al contrario.»
Remus arrossì. «Devo chiederti qualcosa di importante.»
«Tutto quello che vuoi, tesoro» gli rispose lui con tono zuccheroso.
Remus prese coraggio e si inginocchiò di fronte a lui. «Vuoi sposarmi?» chiese.
Gli occhi Sirius si fecero grandi per la sorpresa. «Che significa?»
«Sposiamoci. Non l’abbiamo ancora fatto come si deve.»
«Intendi da morti?»
«Perché morte non possa più separarci.»
Il cadavere lo guardò titubante. «Ne sei proprio sicuro?»
«Sì» rispose Remus.
Sirius gli buttò le braccia al collo sorridendo. «Facciamolo, allora!»
 
 
 












Angolo Autrice foscolianamente disillusa




Non mi aspetto che tutti recensiscano, davvero. Anche perché capisco che sia una storia un po' difficile da far piacere, ma proprio per questo a me piacerebbe sapere cosa ne pensate. Ecco tutto.

Metterò il giudizio nell'ultimo capitolo, nel caso interessasse a qualcuno.




A presto!!









   
 
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