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Autore: lorian    29/10/2011    4 recensioni
Un concorso di bellezza e un premio che può sembrare una punizione sono gli ingredienti di questa storia che unirà Hermione e Draco in un amore del tutto inaspettato.
"No, no, no e poi no! come diavolo te lo devo dire che non accetterò mai quell'incarico; dannata Mezzosangue ti facevo più intelligente".
Gli occhi di Draco Malfoy ardevano di puro odio e di bieco disprezzo mentre si posavano sul volto di Hermione Granger che sfoggiava un sorriso ironico che lo faceva imbestialire ancora di più.
Spero di avervi incuriosito appellandomi alla vostra clemenza perchè questa è la mia prima storia.
Ovviamente preciso che i personaggi sono di esclusiva proprietà della Rowling e la mia storia è scritta solo per divertimento e non a scopo di lucro.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Eccoci giunti al capitolo delle punizioni e dei sensi di colpa.

Hermione dovrà fare i conti con lo spiacevole ed innegabile fatto di essersi fidata per tanti anni di qualcuno che non ha esitato a pugnalarla alle spalle.

Come reagirà la nostra eroina? e Draco riuscirà a far tacere i sensi di colpa che lo devasteranno.

Non vi dico di più ma vi ringrazio sempre per i vostri messaggi.

 

Capitolo 13: Punizione esemplare e grandi dolori

 

Hermione di ritorno dall'ufficio della professoressa Mc Granitt entrò nella Sala comune e lì, seduti sul divano, vide Harry e Ron.

L'odio nei confronti del suo ex amico ed ex quasi fidanzato le incendiò il petto come un vulcano in piena eruzione e parandosi davanti ai due ragazzi con le mani posate sui fianchi disse con astio: " Ma bravo Ronald Weasley!!! credo che io debba farti i miei complimenti. Ti sarei grata però se raccontassi anche a me che cosa hai detto a Draco Malfoy".

Il suo tono di voce era volutamente alto ed in un secondo in tutta la Sala comune piombò un silenzio di tomba.

Ginny scese le scale e si avvicinò alla sua amica guardando suo fratello con rancore e con odio.

Hermione riprese ad urlare: " Racconta anche a me, anzi racconta a tutti quello che gli hai detto; illuminali di come io e te ci rotoliamo nelle lenzuola, deliziali con il racconto delle nostre infuocate notti di sesso selvaggio. Metti a conoscenza tutti della carognata che hai appena fatto!!".

Ronald diventò rosso quasi come il colore dei suoi capelli ed alzatosi dal divano seguito da Harry cominciò a balbettare: " He-Hermione no-non so di c-che stai pa-parlando!! io non ho de-detto niente a quel fo-folle!!" ma la ragazza non lo fece continuare riprendendo ad urlare: " No, qui se c'è qualcuno che è folle sei tu; con la tua bugia sei riuscito a distruggere l'unica cosa bella che ancora ci legava e cioè la nostra amicizia.

Sparisci dalla mia vista, non farti più vedere e sta attento Ronald Weasley, d'ora in poi guardati le spalle perchè la mia vendetta sarà molto, molto dura".

Con un guizzo di orgoglio, l'ultimo maschio di casa Weasley, alzò la voce e disse: " Ma di che diavolo stai parlando!!! tu non puoi minacciarmi ed io non ho intenzione di sparire tu sei la mia fidanzata non lo dimenticare e come tale mi devi rispetto!!!".

Hermione strinse pericolosamente gli occhi poi riprese a parlare sibilando: " Rispetto? io ti devo rispetto? ora ho la conferma che se c'è un folle in questa scuola quello sei proprio tu.

Io non ti devo nulla; non sono mai stata la tua fidanzata e tu questo lo sai benissimo dato che non abbiamo mai ufficializzato il fidanzamento; la tua era stata una proposta, che io ho provveduto a rifiutare dopo che tra me e Draco le cose si erano fatte serie ed è proprio per questo che, per vendicarti, tu hai fatto quello che hai fatto.

Non starò mai con te men che meno dopo quello che hai appena combinato; anzi sai che c'è ora mi voglio proprio divertire e voglio deliziare tutti i nostri compagni con la punizione che ti darò e c'è qualcuno qui che vuole aiutarmi con tutto il cuore. Ginny?".

La piccola di casa Weasley si fece avanti e si mise accanto alla sua amica con la faccia trasfigurata dall'odio e dalla rabbia: " Eccomi Hermione!!!"

Ron si rivolse verso sua sorella e sputando con astio le disse: " Ginny tu che cavolo vuoi? non metterti in mezzo a questa storia e fila in camera; sono tuo fratello non te lo dimenticare!!!"

Ginevra divenne paonazza dal furore e urlando disse: " Purtroppo anche se lo volessi, non potrei scordarlo dato che legalmente e biologicamente lo sei e me ne vergogno.

Sei infimo e mi fai solo schifo; hai cercato in tutti i modi di distruggere una bella unione e ci sei riuscito complimenti; Draco Malfoy ha lasciato Hermione ma lei ha lasciato te e non vuole più vederti né sentirti e la stessa cosa vale anche per me".

Harry che fino a quel momento era rimasto ad ascoltare la lite scioccato e senza parole si volse verso il suo amico e gli chiese: " Ron hai fatto davvero quello di cui ti stanno accusando Hermione e Ginny?".

Il rosso guardò il ragazzo sopravvissuto e ricominciò a balbettare: " Ha-Harry io... io...".

Harry Potter, che in quel momento sarebbe andato volentieri all'inferno a lavare le luride e nere mutande di Voldemort piuttosto che trovarsi lì, alzando a sua volta la voce disse: " Io cosa? io cosa Ron? porco Merlino che diavolo hai fatto?" ma la risposta alle sue domande non giunse dal suo amico che portò il suo sguardo alla punta delle sue scarpe ma da sua sorella Ginevra che gli disse: " Te l'ho dirò io che cosa ha fatto il mio "adorabile" fratellino!!! una volta che ha scoperto che Hermione e Draco si erano innamorati e che vivevano appieno il loro rapporto si è presentato negli spogliatoi di Serpeverde, dopo la partita con i Corvonero, è andato di filato da Malfoy e gli ha sputato in faccia che lui si portava Hermione a letto!!!".

" Ma non è vero?" disse sconvolto Harry e Ginny gli rispose: " Certo che non è vero ma quell'idiota di furetto ci ha creduto e si è presentato qui lasciandola dopo averla coperta d'insulti spregevoli  e adesso per colpa sua loro due non stanno più insieme ed lei sta soffrendo.

Il meno che possa capitargli e di ricevere una bella punizione; non sei d'accordo Hermione?".

La bella caposcuola, con la voce affranta e delusa, le rispose: " Credimi Ginny solitamente non sprecherei neppure un secondo con un ameba come lui ma visto che ancora marcia imperterrito nella sua bugia credo che sia il caso che si metta bene in testa che con le donne non si scherza!!".

Dette quelle parole Hermione cominciò a guardarsi intorno fino a che i suoi occhi non si posarono sul divano della Sala comune dove erano posizionati una serie di cuscini gialli e rossi.

Con un tocco lieve della bacchetta la ragazza trasfigurò i cuscini facendoli diventare degli orrendi ed enormi ragni pelosi, ben sapendo che quelli erano gli unici insetti di cui aveva terrore Ronald Bilius Weasley.

Poi con un " arania oppugno" netto e preciso li spedì addosso a Ron che cominciò ad urlare terrorizzato.

Il ragazzo cercò di scappare verso il ritratto della Signora grassa ma una volta giunto lì Ginny gli lanciò una potente fattura Gambemolli che lo fece crollare sul pavimento.

Vedendo avvicinarsi quei mostri, disperato Ron cominciò ad urlare e a strisciare riuscendo ad uscire per il buco del ritratto e andando nelle scale.

Tutti i presenti nella Sala si precipitarono fuori per seguire fino all'ultimo la punizione del traditore.

Ronald quel giorno imparò sulla sua pelle che cosa si meritavano coloro che mentivano e tramavano nell'ombra: deriso sia dai suoi compagni che dai ritratti appesi al muro, seguito sempre a breve distanza da quelle bestie fameliche riuscì a fatica ad arrivare alla Sala Grande dove totalmente senza forze svenne.

La professoressa Mc Granitt, sorrise tra sé per la vendetta della ragazza poi per non incrementare le risate degli alunni Grifondoro ai quali si erano aggiunti quelle delle altre case decise di porre fine a quella tortura  con un Finite incantate.

Ginny intanto rideva come una pazza per la figura di suo fratello fino a quando girandosi non si accorse che Hermione non era più al suo fianco.

In preda all'ansia corse al dormitorio e la trovò intenta a preparare le sue cose.

Con le lacrime agli occhi la ragazza si avvicinò all'amica e la strinse forte in un abbraccio che sapeva di disperazione poi le disse: " Hermione ti prego cerca di ripensarci! mio fratello ha avuto quello che si meritava  e stai pure sicura che ci penserà due volte prima di avvicinarsi a te".

Hermione si sciolse da quell'abbraccio e scuotendo la testa disse: " No, Ginny, mi dispiace ma la mia decisione è insindacabile.

Voglio andare via da Hogwarts; ho già parlato con la professoressa Mc Granitt e lei mi ha gentilmente concesso di studiare in privato poi mi farà tornare qui il giorno in cui si svolgeranno i M.A.G.O. in modo che potrò finire gli esami e una volta preso il diploma volterò le spalle a questo posto e Hogwarts diventerà solo un brutto ricordo.

Un ricordo che cancellerò così come cancellerò anche quello di Draco Malfoy."

Ginny scosse la testa  poi le disse: " Come pensi di poter cancellare il suo ricordo se porti in grembo suo figlio, Hermione? credo che ti sarà impossibile!!!".

La ragazza sorrise tristemente poi disse: " Hai ragione ogni volta che vedrò mio figlio mi ricorderò di lui ma questo mi servirà da lezione in modo che, in futuro, non mi fidi più di persone senza cuore come il furetto rimbalzante.

Le uniche persone che rimpiango di lasciare qui siete tu ed Harry ma per quanto ti riguarda stai tranquilla, amica mia, perchè io e te saremo per sempre unite.

Ti voglio bene tesoro e ricordati: non permettere mai a nessuno di metterti i piedi in testa".

Ginny in lacrime si strinse nuovamente tra le braccia della sua amica poi singhiozzando disse: " Sta tranquilla Hermione non lo permetterò a nessuno ma tu promettimi che starai attenta al mio figlioccio.

Per qualsiasi cosa mandami un gufo e in pochi minuti sarò da te capito?".

Hermione annuì in silenzio poi chiuse l'ultima valigia e la posò vicino alle altre quindi con un incantesimo riduttore le fece rimpicciolire e se le pose in tasca poi salutata Ginny diede un ultimo sguardo alla sua stanza ed usci diretta verso la Sala comune.

In silenzio uscì dal ritratto e scese con lentezza le scale; tra i quadri e gli alunni serpeggiavano ancora le risate della punizione di Ron e la ragazza sorrise suo malgrado.

Una volta arrivata all'ingresso lo varcò con lentezza senza voltarsi una sola volta.

Superò il Platano picchiatore, il salice dove si trovava con Draco per scambiarsi tanti baci, la capanna di Hagrid, volse un breve sguardo al sentiero che portava al giardino di Alicanto poi riprese a camminare fino a giungere ai cancelli del castello.

Una volta lì si girò ad osservare Hogwarts, con una lacrima che prepotente gli scese sulla guancia poi mise una mano sul suo ventre ancora piatto come a proteggere la sua creatura che era l'unica cosa che la legava a Draco e velocemente si smaterializzò.

Intanto il biondo nella sua stanza, ignaro della partenza di Hermione, stava dando tanti pugni sul muro dandosi continuamente dello stupido per aver lasciato il suo amore in quel modo.

Blaise non sapeva come consolarlo; ad un tratto sentirono ridere in modo convulso fuori dalla porta e poco dopo l'uscio si spalancò e ne entrarono una Daphne e una Pansy letteralmente piegate in due dalle risate.

Blaise chiese loro che diavolo avessero da ridere e le due ragazze cercarono di recuperare a fatica un pò di calma.

Una volta smesso di ridere Daphne disse: " Ragazzi vi siete persi una scena memorabile in Sala Grande".

" Che vuoi dire" chiese scocciato Draco; l'ultima cosa di cui aveva bisogno era sentire pettegolezzi stupidi e senza senso.

Daphne riprese:  " Lo sfigato Weasley è piombato letteralmente nella Sala, strisciando, colpito da una fattura Gambemolli che a quanto pare gli è stata lanciata da sua sorella e inseguito da un gruppo di schifosi ragni pelosi che erano in realtà dei cuscini trasfigurati dalla Granger".

Draco era totalmente senza parole e alternava il suo sguardo da Daphne a Blaise poi all'improvviso uscì, correndo, dalla sua camera seguito dal suo amico.

Giunto nella Sala Grande del rosso malefico non c'era più traccia e una volta chiesto delucidazioni a Nott, che stava ancora sghignazzando, venne a sapere che la Mc Granitt dopo averlo liberato dalla fattura e dai ragni l'aveva fatto portare in infermeria dove era preda di violente crisi di panico.

Tra gli alunni si continuava a chiacchierare dell'accaduto e molti occhi si puntavano anche su di lui seguiti da segni di dissenso e bisbigli.

Poco dopo fece il suo ingresso nella Sala la professoressa Mc Granitt e il silenzio la fece da sovrano.

Prima di dare il via alla cena la buona strega si avvicinò al palco e puntandosi la bacchetta alla gola enunciò: SONORUS!!! e con la voce amplificata disse: " Sarei grata a tutti voi se le chiacchiere su quello che è successo cessassero in questo istante.

Il signor Weasley è già stato punito dalla diretta interessata e presto riceverà anche la mia di punizione.

Ora voglio solo che qui ad Hogwarts la vita riprenda il suo corso e quindi cominciate pure la cena."   

Quindi pronunciando la parola " QUIETUS" riportò la sua voce ad un livello normale e si diresse verso il tavolo dei professori.

Draco portò il suo sguardo verso il tavolo dei Grifondoro per incontrare gli occhi della sua Hermione ma tutto quello che poté notare fu che a quel tavolo mancavano due persone: il suo amore e il rosso bastardo.

Poco dopo incrociò lo sguardo di Ginny Weasley e rimase basito quando la ragazza lo abbassò verso il pavimento.

Fortemente in ansia si rivolse verso il suo migliore amico e disse: " Blaise c'è qualcosa che non va; Hermione non è tavola e questo non mi piace!!".

Il suo amico cercò di calmarlo dicendogli: " Sta tranquillo magari preferisce evitare gli sguardi degli altri alunni; inoltre non trascurare il fatto che molto probabilmente non è del morale giusto per cenare con tutti e rischiare di incontrare te".

Ma Draco ripetè di nuovo: " No, Blaise, lei doveva essere qui e questo non mi piace; devo andare alla torre Grifondoro per vedere come sta".

" Draco lasciala in pace" disse stancamente Blaise "  falla sbollire e potrai parlarle domani" ma il ragazzo sempre più in preda ad un inspiegabile ansia fece segno di no con la testa e disse: " No, Blaise, io devo andare da lei!!".

L'amico, allora, sospirando rumorosamente gli disse: " E va bene Draco ma io vengo con te!!" e ricevuto un gesto di assenso dal ragazzo si apprestò ad alzarsi ed insieme uscirono dalla Sala Grande.

Ginny si accorse subito che Draco e Zabini erano usciti dalla Sala e senza dare nell'occhio si alzò per seguirli.

Una volta uscita li vide in lontananza, si rese subito conto che stavano andando verso la torre e cominciò a correre.

Arrivati davanti al quadro della Signora Grassa, Draco disse la parola d'ordine che Hermione gli aveva dato e la donna malvolentieri gli aprì il passaggio.

Entrati nella Sala comune, Draco si diresse verso le scale e salendo i gradini a due a due arrivò davanti alla porta della bella caposcuola.

Il ragazzo, sempre più in preda all'ansia, cominciò a bussare alla porta chiamando a gran voce il suo amore: " Hermione, Hermione aprimi; PORCO MERLINO, HERMIONE TI HO DETTO DI APRIRMI!!!" ma dalla stanza non arrivò nessun segno.

Blaise cercò di calmarlo ma lui non sentiva ragione e presa la bacchetta disse: " Alohomora" e l'uscio si spalancò.

I due ragazzi entrarono nella stanza che si trovava in penombra.

Draco con la bacchetta illuminò la camera e rimase basito nel constatare che sembrava del tutto inabitata: non c'erano tracce di libri, piume né pergamene come era solita tenere Hermione, il letto era intatto e un senso di vuoto aleggiava nell'aria.

Draco a grandi passi si diresse verso l'armadio della bella caposcuola e quando lo aprì sentì il cuore spezzarglisi in petto: il mobile era del tutto vuoto, non c'erano tracce di vestiti, scarpe né divise.

Si girò attonito verso Blaise e angosciato disse: " Ma che diavolo sta succedendo qui? dove sono i vestiti di Hermione? dov'è la mia Hermione, Blaise?".

In quell'istante arrivò, trafelata, Ginny che, ripreso il fiato, disse: " Malfoy che ci fai qua dentro?".

Draco si avvicinò in due passi alla ragazza e una volta afferratala per un braccio disse: " Rossa dimmi dove cavolo è Hermione? ti prego dimmi dov'è?".

La ragazza si riscosse dalla sua presa e dura gli rispose: " Malfoy non sono affari tuoi!!!".

Draco per tutta risposta gli disse: " Lo sai benissimo che sono affari miei!!" e la ragazza gli rispose: " Non più Malfoy non sono più affari tuoi; ti ricordo che stamattina tu hai lasciato Hermione e che quindi lei non è più la tua ragazza!!".

Draco non demorse e con voce stanca le disse: "Ginny per favore dimmi dov'è?" lasciando basita la ragazza per il fatto che in sette anni quella era la prima volta in cui lui la chiamava per nome.

Ginevra si morse il labbro inferiore poi disse: " Malfoy, Hermione, non è più qui!!!" e allora il ragazzo gli chiese se avesse cambiato stanza ma lei facendo segno di no con la testa gli disse: " Malfoy non mi ha capita!!! Hermione non è più qui ad Hogwarts; se ne è andata, ha lasciato il castello circa mezz'ora fa.

Ho cercato di farle cambiare idea ma è rimasta inflessibile nella sua decisione!!!".

Draco sgranò gli occhi poi con rabbia disse: " Che cazzo stai dicendo, rossa?".

Ginny non sapeva se aveva o no voglia di sorridere per la velocità con cui era tornata a chiamarla rossa ma ignorando volutamente il fatto gli rispose: " Non ti sto mentendo, Malfoy; ha chiesto alla Mc Granitt il permesso di studiare privatamente e di tornare ad Hogwarts solo per completare i M.A.G.O.

D'altronde non vedo come tu possa darle torto; lei ha preso questa decisione perché non voleva più vedere né te né mio fratello.

Non riesce a perdonarti il fatto di aver creduto a Ron anziché a lei mettendola davanti all'evidenza che tu non ti fidi di lei!!".

Draco era disperato e quasi in lacrime disse: " No, non è possibile, non è vero; io non posso lasciarla andare. Ti prego Weasley aiutami a ritrovarla, dimmi dov'è?"

La ragazza negò con la testa poi disse: " Mi dispiace Malfoy ma non posso dirtelo.

Hermione mi ha fatto giurare che non te lo avrei riferito ed io non intendo darle un altra fregatura dopo quella che ha ricevuto da te e da quell'ameba di mio fratello.

Se avrai qualcosa da dirle potrai farlo quando verrà per sostenere l'esame".

" Credo che tu sia impazzita, rossa" disse esacerbato Draco " come credi che possa aspettare quattro mesi prima di parlarle io voglio vederla adesso!!!".

Ginny sospirò rumorosamente poi disse: " Malfoy come te lo devo dire? lei non ti vuole vedere!!! e da una parte è meglio così; ti sei rivelata una persona indegna del suo amore, lei hai girato le spalle in un men che non si dica senza pensare minimamente ai sentimenti di Hermione ma d'altronde cosa potevamo aspettarci da una persona che non sa cosa siano i sentimenti".

Draco strinse i pugni poi con la voce irata disse: " Per voi è facile giudicare" e Ginny in preda all'ira sputò con tutta la sua rabbia: " PER NOI E' FACILE GIUDICARE!!! avanti Malfoy non fare la vittima; credimi non ti si addice!!!".

Il ragazzo la guardò negli occhi poi le disse: " Lungi da me fare la vittima rossa ma per voi è sempre stato facile giudicare dall'alto del vostro scranno!!! PORCA MISERIA, SAPETE FARE SOLAMENTE QUESTO SPUTARE SENTENZE E NIENT'ALTRO!!!".

Draco crollò seduto, senza forze, sul letto di Hermione e disse: " Non avete mai capito niente di me!!!".

Quindi si rivolse verso il suo amico con uno sguardo spento e quasi supplicante chiamandolo: " Blaise? " e

il suo amico recepito il messaggio annuì in silenzio.

Quindi tirato un profondo sospiro disse: " Senti, Weasley, Draco sta cercando di spiegarti che voi vi siete sempre e solo limitati a giudicarlo per apparenza ma in realtà la sua vita non è stata propriamente quella che si può definire felice.

Suo padre non è proprio la perla d'uomo che tutti immaginano....."

" Mai immaginato Malfoy senior come una perla d'uomo. " l'interruppe gelida Ginevra.

" Brava Weasley" disse con un ghigno Blaise " dici sempre quello che pensi senza pensare alle conseguenze e questo mi piace. Per alcuni potrebbe essere presa per incoscienza ma io lo reputo coraggio.

Comunque tornando al discorso precedente Lucius Malfoy è stato in realtà un padre e un marito padrone della peggior specie. Non ha mai dato alla moglie e al figlio manifestazioni di affetto anzi li puniva per un nonnulla e spesso le punizioni erano corporali."

" Punizioni corporali?" disse sconvolta Ginny spalancando la bocca " di che diavolo parli?".

Blaise respirò nuovamente a fondo e chiuse brevemente gli occhi poi una volta riaperti riprese a parlare:                  " Tu non hai minimamente idea di quante volte ho dovuto curare le numerose ferite sul corpo di Draco durante la nostra adolescenza. Ferite che gli procurava suo padre ovviamente!!!".

" C-come? come gliele faceva?" chiese Ginevra con la voce tremante e Blaise le rispose: "Cruciatus per lo più ma non disdegnava di usare anche la frusta e il bastone".

" Ma perchè? " chiese Ginny guardando Draco che seduto sul letto di Hermione aveva lo sguardo fisso nel vuoto e stringeva furiosamente i pugni come se stesse rivivendo in quell'istante tutto quell'orrore.

" Perchè? mi chiedi il perchè?" disse ironico Blaise " non c'era veramente bisogno di un motivo valido per punirli o almeno è quello che lui pensava.

Gli bastava, che ne so, che Draco prendesse un brutto voto, che perdesse una partita di quiddicth o che si rifiutasse di diventare un Mangiamorte obbedendo così agli ordini di un pazzo senza scrupoli.

Per quanto riguarda Narcissa era più che sufficiente che lo guardasse in un modo che a lui non piaceva o che da buona madre cercasse di difendere suo figlio.

Te l'ho detto Weasley, non era necessario che loro facessero qualcosa di grave per far scattare la bestia che Lucius nascondeva dentro di sé e se non mi credi chiedi a Draco di mostrarti le numerose cicatrici che ha sul suo corpo".

Ginevra mosse il capo in segno di diniego trattenendo a fatica le lacrime che minacciavano di spuntarle dagli occhi.

Non voleva che un semplice atto di compassione fosse scambiato da quel duro ragazzo come pietà nei suoi confronti con il solo risultato di sentirsi doppiamente umiliato.

Dopo un pò Blaise riprese: " Per Draco era scontato che il suo futuro fosse nelle schiere dei Mangiamorte se non altro per evitare che suo padre lo uccidesse prima o poi ma "fortunatamente" è arrivato Harry Potter che facendo in modo che la profezia si avverasse ha ucciso quella bestia di Voldemort.

Il conseguente arresto di Lucius ha dato a Draco una parvenza di tranquillità e una speranza che anche per lui ci fosse un futuro roseo e normale.

Lui non è mai stato padrone del suo cuore anzi direi senza paura di sbagliare che non ha mai imparato ad usarlo fino a che, nella sua tortuosa strada, non ha incrociato Hermione che piano piano ha scalfito le sue resistenze e ha sfondato il muro che lui aveva eretto a protezione della sua anima scavando una breccia sempre più profonda".

Blaise fece una pausa per accendersi una sigaretta; il ragazzo fece un tiro profondo e lungo inalando più fumo possibile poi lo rilasciò lentamente e riprese a parlare: " Quando si è sentito del tutto coinvolto da lei ha deciso a modo suo, ovviamente, di renderla partecipe dei suoi sentimenti.

Quando l'ho visto arrivare negli spogliatoi prima della partita aveva un sorriso sul viso che credo di non avergli mai visto in tutta la vita.

Ma quel sorriso gli è stato tolto da tuo fratello con la sua bugia.

Per Draco è stato mille volte più semplice ricostruire quel muro di durezza e d'indifferenza piuttosto che fermarsi a chiedere se avesse o no diritto anche lui di credere per una volta alla felicità.

Le tue parole gli hanno fatto capire la sua stupidità e anche io credo di averci messo del mio per farlo svegliare un pò, solo che quando è venuto qui per chiedere ad Hermione un altra possibilità ha scoperto che lei aveva lasciato Hogwarts così dall'oggi al domani".

Ginny si passò una mano sugli occhi sentendosi improvvisamente molto stanca poi con calma si diresse verso il letto dell'amica e si sedette accanto a Draco mettendogli una mano sulla spalla.

Il ragazzo a quel gesto si riscosse e voltando lo sguardo verso la giovane disse semplicemente: " Io la amo!!"

Ginevra a quel punto sospirando rumorosamente disse: " Ma porca miseria Malfoy ma prova solo a metterti nei panni di Hermione che ti vede arrivare qui nella sua stanza con negli occhi uno sguardo degno del principe dei suoi sogni che con una serie di parole sconnesse ma belle gli dici che provi qualcosa per lei che va al di là della semplice attrazione fisica.

Poi prova ad immaginare che cosa deve aver provato una volta rimasta qui da sola, felice come non mai, quando ha cominciato a fantasticare di un futuro da costruire con il ragazzo che amava.

Infine pensa solo a cosa deve aver provato nel suo cuore quando neppure due ore dopo sei entrato qui nella stessa stanza che l'aveva vista così felice aggredendola, strattonandola e dandole della prostituta.   Non tralasciando il fatto che l'hai anche minacciata di morte se solo si avvicinava ancora a te!!

Hermione era come morta, era come se andandotene via da quella porta sbattendola le avessi risucchiato anche l'ultima briciola di anima che aveva in corpo.

E tutto per l'infima bugia di quel bastardo, mentecatto, subdolo, mellifluo essere che per mia estrema sfortuna mi ritrovo come fratello."

Blaise non riuscì a trattenere una sincera risata per il tono imperioso usato dalla ragazza nei confronti di quel microcefalo di Ronald.

La risata calda e coinvolgente di Blaise fece per un attimo dimenticare ai tre ragazzi il motivo per cui si trovavano lì nella stanza di Hermione la caposcuola di Grifondoro, facendoli scoppiare a ridere.

 

 

Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento e vi chiedo come vi sareste comportate voi in questo frangente.                                                                                                                               
Vi sentite più Draco, più Ginny, più Blaise o più Hermione?

  
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