Da quando le principesse si trovano nei parchi insieme ai loro cani?
 
È così che conobbi l’uomo della mia vita, colui che la cambiò radicalmente.
Colui che ancora oggi ne fa parte,colui che ora è mio marito e padre dei miei 3 bellissimi figli.
Colui che ha reso la mia vita migliore.
 
" Mà io esco con Layla"
" Non tornare troppo tardi, qui fa notte subito"
" Certo Mà, non ti preoccupare"
Presi il guinzaglio e la pettorina per metterla alla mia adorata cagnolina Layla.
Per definirla userei questa frase: Tutta peli e coccole. Lei è forse il cane più dolce che abbia mai avuto.
Eravamo in  piena estate qui a Londra ma quel giorno tirava un po’ di vento ma uscii di casa senza giubbino.
Per le strade di Londra passeggiavamo io e la mia fedele amica a quattro zambe.
Non avevo voglia di correre così una affianco a l’altra camminavamo a passo lento ammirando il paesaggio sempre più suggestivo ad ogni giorno che passava, sempre pieno di turisti e negozi di vario tipo aperti ad ogni ora del giorno.
Arrivammo al parco e decisi di fare una corsetta tra gli alberi con Layla.
Da quando eravamo partite per la corsa si poteva dire che lei portava me e non che io portavo lei. Non l’avevo mai vista così elettrizzata, magari era perché voleva giocare o forse era perché voleva andare da qualche parte.
Ad un certo punto avevo come l’impressione che il guinzaglio si era sganciato e guardando attentamente era così.
In un batter d’occhio non la vidi più. Stavo correndo ancora più di prima, con il cuore in gola e le lacrime che volevano scendere ma che fermai. Urlavo il suo nome mentre giravo per il parco.
La trovai dopo mezz’ora a giocare con un ragazzo.
Alto, fin troppo direi,capelli ricci che gli ricadevano sul viso e occhi verdi. Indossava un pantalone di una tuta, era blu scuro, una maglietta a mezze maniche bianca e sopra una felpa leggera con il cappuccio alzato. Ai piedi aveva un paio di All star bianche.
" Grazie al cielo ti ho trovato peste che non sei altro!" 
Mi accovacciai vicino a Layla e incominciai ad accarezzarla.
" Cavolo mi hai fatto prendere un bello spavento. Non lo fare mai più ok?"
Come se mi avesse ascoltato,Layla mi venne in braccio e mi leccò la guancia.
Iniziai a ridere e anche il ragazzo fece la stessa cosa.
" Oh scusa per il disturbo che ti ha procurato questa birbantella"
dissi mentre le mettevo il guinzaglio.
" Ma di cosa? Anzi mi sono divertito a giocare insieme a lei"
Mi alzai e mi pulii il pantalone della tuta. Alzai il volto verso quello del ragazzo e sorrisi e lui ricambiò.
Aveva un sorriso che secondo me solo un angelo poteva avere. Quando sorrideva gli comparivano delle fossette dolcissime agli angoli della bocca. Per non parlare di quelle labbra che avrebbero invidiato anche gli dei.
Mi porse la mano. Era così grande rispetto alla mia, era morbida e calda.
" Piacere io sono Harry"
" Piacere io sono Destiny"
" Harry..?" 
" Si?" guardai prima lui e poi le nostre mai.
" Oh.." lasciò la presa sulla mia mano e poi dopo mi sorrise imbarazzato mentre si toccava i capelli.
"Facciamo una passeggiata?" Proposi io e con molto entusiasmo lui accettò.
Per non so quanto tempo ci fu un silenzio imbarazzante tra di noi, si sentiva che l’aria era tesa e non so per cosa sinceramente. Decisi di parlare prima io.
" Grazie Harry "
Lui alzò il viso dal prato e mi rivolse uno sguardo torvo, come se avesse voluto chiedermi il perché di questo grazie e allora continuai.
" Per averti preso cura del mio cane anche se per poco tempo. "
" Ma dai, per così poco? "
" Si.. Grazie di nuovo "
Si fermò di botto e solo dopo un po’ mi accorsi che io stavo ancora camminando mentre lui si era fermato.
Sul suo viso apparve uno sguardo serio e non capii a cosa era dovuto. Forse stava riflettendo, forse pensava..
Decisi di ritornare sui miei passi fino ad arrivare davanti a lui.
" Harry perché ti sei fermato così all’improvviso? "
Avevo la testa un po’ inclinata verso destra. Harry mi guardò e iniziò a ridere.
" Assomigli al tuo cane con la testa inclinata così "
Feci la finta offesa e incrociai le braccia al petto ma dopo scoppiai a ridere anche io. Subito dopo ritornò serio.
Mi prese la mano libera e me la strinse tra le sue. Non riusciva a guardarmi.
Non so perché ma nel momento in cui lui accarezzò le mie mani  sentii il mio stomaco in subbuglio.
Cosa avrei fatto per essere accarezzata così ogni giorno da lui. 'Ehi ma che cazzo sto pensando?' nemmeno lo conosco! Scossi la testa come per cacciare via quei pensieri e tornai a guardare quel visto così perfetto.
" Sai Destiny quello che dovrebbe dire grazie sono io. Devo dire grazie a te "
" E perché scusa? "
" Perché ora se qui davanti a me,per essere uscita allo scoperto, per averti fatto trovare finalmente.
Sai è da troppo tempo che sto cercando la mia principessa, la persona che avrei portato un giorno all’altare, la persona con cui avrei passato momenti belli e brutti, la persona con cui avrei superato gli ostacoli e dopo essere caduti insieme, rialzarci allo stesso modo più forti di prima. La mia principessa sei tu, Destiny.
Ore sei qui, davanti a me con i tuoi splendidi occhi color miele e i tuoi capelli lunghi e neri come la pece. Sei qui, davanti a me con il tuo fisico minuto, con il tuo sorriso che illuminerebbe anche le caverne e con le tue labbra che ogni volta che parli si uniscono come se stessi baciando qualcuno.
Certo ora mi prenderai per pazzo ma io credo nel colpo di fulmine e sento che con te tutto andrà per il meglio . Dirai “ma questo da dove è uscito? Nemmeno lo conosco” e ti capisco se non vorrai più vedermi  ma se vuoi io ora sono qui per te, per creare un noi. Un noi che durerà in eterno se vorrai. "
Avevo le lacrime agl’occhi. Nessuno mai mi aveva detto parole così dolci in 19 anni che ero in questo pianeta.
Vidi il suo viso indurirsi visto che non rispondevo.
Mi decisi sul da farsi.
" Harry..? "
" Si Destiny..? "
" Avvicinati " Abbassò il viso e mentre lo faceva io mi alzai sulle punte.
Arrivato all’altezza del mio viso, misi le braccia attorno al suo collo e lo baciai dolcemente.
Un bacio che ha parlato per me esprimendo ciò che le parole non riuscivano a dire in quel momento.