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Autore: carlislex esme cullen    30/10/2011    0 recensioni
sto per scrivere una storia strana che va nell'erotico ma non per le scene dettagliate, ma per i pensieri della ragazza e le lettere che le pacerebbe scrivere al suo lui ,anzi che scrive, ma non ha il coraggio di mandargli perchè lui nasconde un segreto
Genere: Erotico, Horror, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Giorno pieno di nuvole che coperono il cielo e la mia mente di strani pensieri e una fame assoluta che non riesco a fermare,  nemmeno a descrivere . sono una ragazza alta bionda con i capelli che arrivano alle spalle con un fisico da sballo e occhi verdi smeraldo che fanno da clamita sia a ragazzi che ragazze,ma ho pochi amici, a dimenticavo il mio nome è  Ami vivo in Inghilterra torniamo all'argomento degli amici io non riesco a legarmi a qualcuno senza pensare alla mia fame che mi divora , finchè una notte in un cimitero ho incontrato un cameriere bruno alto con gli occhi neri e provavo verso di lui un atrazione molto forte e setivo la mia fame aumentare a ogni passo che lui faceva io cautamente indiedeggiavo per non farlo avvicinare, finchè non batto vicino a una tomba e alzo un urlo, che rimbomba da per tutto , lui era vicino a me io avevo desiderio la fame di lui si avvicina a me toccandomi la mano io non resisto più mi sento il viso trasformarmi perchè per troppo tempo ho trattenuto la fame ecco mi cgiro verso di lui per farmi guardare,lui non si spavento anzi mi accarezza il volto dicendo
<< Ciao come ti chiami? come mai sei qui tutta sola?>>
<< Ciao mi chiamo Ami sono qui perche nessuno vuole fare amicizia con me , nemmeno tu dovresti >> mentre parlavo mi rendevo conto che lui non si allontanava ma voleva toccarmi ancora allora io mi siedo a terra non lo guardo anzi prendo delle foglie nelle mani tremanti ,ma non mi accorgo che mi ferisco con la punta di una pietra, sento scorrere il mio sangue a terra ,lui si avvicina a me e bacia la mano la parte dove usciva il sangue, ma in realtà succhiava il sangue ,allora gli domando
<< Ma chi sei tu? che non hai paura di me per di più mi bevi il sangue come un succo di frutta>>
<< Ami io mi chiamo Inukay ho 340 anni sono come te strano e ho fame una fame strana e un desiderio di te forte>>
<< bel nome Inukay ma mi stavi seguendo allora ,perchè sei vestito da cameriere in un cimitero non si fanno cerimonie>>
<< no non ti stavo seguendo ero qui da un pò e ti ho vista arrivaree mi sono avvicinto ma tu hai paura di me?>>
loguardavo perplessa sensa sapere cosa rispondere mi accarezzavo i miei lunghi capelli , sentivo i miei batti aumentare poi diminuire , mi alzo, mi allontano da quel tipo strano ma bello ,guardandomi la mano dopo poco mi trovo lui difronte che mi fissa,incomincio a tremare di nuovo pensando "ma cosa vuoi vattene, vattene ho paura mi fai paura" ma stranamente il mio corpo va verso lui come attirato da una calamita,lui mi abbraccia all' istante e mi lascia un gelido bacio sulle labbra poi sparisce nel vuoto lasciandomi lì sopresa dalla sua dolcezza .
Esco dal cimitero mi dirigo verso la macchina prendo le chiavi le giro apro lo sportello e vedo sul vetro scritto questo:
alla prossima dolce principesssa dal tuo unico amore Inukay
guardando il vetro sento il mio cuore batter forte e il desiderio crescere in me ,allora metto in moto ed parto per la strada del ritorno a casa sento vibrare il telefono ,fermo l'auto e rispondo è mamma che era preoccupata per me perchè avevo fatto tardi llora le dico
<< sto arrivando mamma perdonami ma ho fatto un incontro da paura >>
<< ma stai bene tesoro mio?>>
<< si tutto ok ho solo una mano ferita tagliata da una pietra ma per il resto tutto bene ora stacco ciao>>
<< ciao  stai attenta con l'auto>>
stacco il telefono e lo metto su cruscotto guardo il vetro e sento batter forte il cuore ,però continuo a guidare, un punto di strada mi sento stanca e affamata penso "dai sono quasi arrivata a casa perchè ora ..." sento i dolore alla mano perche la ferita si era aperta di nuovo " ecco che vorrei lui vicino a me almeno mi calma il dolore"
   
 
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