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Autore: treacherous    30/10/2011    2 recensioni
Alexis si fermò davanti all’edificio scolastico del liceo D. A. Peterson:
la pioggia sferzava i muri grigi e squadrati diventati più scuri con l’acqua, e le finestre illuminate le davano un’aria sinistra, ma oltre il cancello di ferro battuto si scorgeva un prato verde e rigoglioso, con alberi imponenti dalle foglie umide e fruscianti nel vento gelido di quel settembre dal sapore fin troppo invernale.
Alexis fece un passo avanti e varcò la soglia della scuola… e della sua nuova vita.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2:

HAVE YOU A SLOTH NAMED ERNESTO?




Ultima lezione: Alexis scrutò impaziente l'orologio appeso al muro.
Ancora 53 minuti.
La prof dell'ultima ora entrò nell'aula: era più giovane delle mummie riesumate che si aggiravano nella scuola, dimostrava una trentina d'anni al massimo. Aveva lunghi capelli castani e ricci e un grande sorriso aperto.
< Buongiorno! > disse con entusiasmo, praticamente lanciando i libri sulla cattedra. Poi si mise a gambe divaricate e mani sui fianchi, squadrandoli con fare autoritario.
< Io sono la vostra insegnante di religione. > evidentemente era nuova anche per il resto della classe.
< Ora, visto che non ci conosciamo, ho preparato un giochino per sapere qualcosa di voi e che vi può anche essere utile per conoscervi meglio tra di voi... > qualcuno nell'aula sbuffò, ma la donna, che eera impegnata a cercare qualcosa nella borsa, non lo sentì.
Lexi cominciò a preoccuparsi: gli altri insegnanti si erano limitati a presentarla come "la nuova alunna" e a raccomandare agli altri di trattarla bene... come se avessero ancora otto anni e lei non sapesse cavarsela da sola! Ma di solito quel tipo di attività comprendeva contatti con le altre persone.
Deglutì nervosamente e lanciò un'occhiata al resto della classe: un paio di ragazze tutte bionde e firmate parlavano tranquillamente e si rifacevano il trucco nascondendo lo specchietto dietro una pila di libri in ultimo banco;
un ragazzo e una ragazza vestiti di nero e pieni di piercing si disegnavano l'una sui jeans dell'altro e sembravano tutt'altro che ansiosi di "approfondire la conoscenza dei propri compagni di classe";
in prima fila stavano due ragazzi e una ragazza seduti composti al banco che fissavano intensamente l'insegnante, ordinati e attenti.
Secchioni, classificò subito Alexis, notando i fogli pieni di appunti sui banchi dei tre.
La fila dietro di lei era tutta al maschile: da dove si trovava riusciva a scorgere solo un ragazzo dalla pelle abbronzata e i capelli neri, che sonnecchiava beatamente sul banco, mentre un biondo ridacchiava stuzzicandolo con la matita.
Poi c'erano Ashley ed Eleonora e un'ultima ragazza dai lunghi capelli ondulati.
Si girò nuovamente verso la cattedra, dove la donna brandiva con aria trionfante un pacco di fogli, che cominciò a distribuire.
Poteva socializzare benissimo anche stando lontana dalle barbie e i tipi strani, vero?
Quando ebbe la sua scheda osservò decisamente più tranquilla la tabella da compilare: aveva già fatto quel gioco da piccola, si trattava semplicemente di scambiare qualche parola con gli altri giocatori per rispondere a domande del tipo "è nato nel tuo stesso mese", "ha il tuo stesso animale domestico"...
< ... fuma anche lui cacca di gnu... > le sussurrò Eleonora in un orecchio, e Alexis scoppiò a ridere, beccandosi sguardi curiosi o torvi dal resto della classe.
< Bene. > l'insegnante sorrise incoraggiante < Potete iniziare. Avete tutta l'ora e siete liberi di spostarvi per la classe. >
Tutti si alzarono e si avvicinarono ai propri amici, creando dei gruppetti che sarebbe stato difficile sciogliere con un semplice gioco.
Qualcuno bisbigliò < Che bambinata > e si sentì un < Hai ancora i tuoi piranha Bill? >
Alexis si diresse sospirando verso Eleonora e Ashley:
< Qualcuno ha per caso un  bradipo di nome Ernesto? > chiese rassegnata ad un'ora di monotonia.
< Io. > disse una voce alle sue spalle.
Eleonora, che si era illuminata alla prospettiva di inserire nella conversazione il suo peluche Delfo e l'uccellino impagliato Jack, scrutava in silenzio il propietario della voce.
Lexi si girò, senza avere il tempo di pensare, alla pronuncia di quell' "io".
Dietro di lei stava un ragazzo dai capelli color cioccolata  al latte, leggermente arruffati verso un lato, occhi chiari e profondi e un sorriso aperto, molto... sexy, si ritrovò a pensare arrossendo.
< Hai un bradipo che si chiama Ernesto? > ripetè con finta aria dubbiosa, cercando di spingere via a gomitate l'imbarazzo e la timidezza.
< Pensavo di avere l'esclusiva su di lui! > protestò, facendo scoppiare a ridere il gruppo.
< Bè, a dire il vero ho solo un cane > confressò lui sempre con il sorriso sulle labbra > ma un bradipo di nome Ernesto è un ottimo argomento per attaccare bottone. > le strizzò l'occhio e lei arrossì, nervosa e... lusingata?
< Sono Louis. Louis Tomlinson. Agente 007. > si presentò lui con aria ammiccante; lei rise e strinse la mano che lui le porgeva. Era calda e morbida, ma al contempo forte e salda, il genere di mano che avresti voluto ti accarezzasse o ti aiutasse a rialzarti dopo una caduta...
Oddio Alexis, frena l'immaginazione! Si rimproverò. Aveva appena saputo come si chiamava e già si faceva film mentali su di lui.
Non andava bene, affatto.
< Io Alexis, Alexis Anderson, agente zero-zero-dollaro. > scherzò, rispolverando una vecchia battuta di Zack e Cody al Grand Hotel mai dimenticata.
< Zack e Cody al Grand Hotel? > le chiese Louis, continuando a sorridere.
Quel ragazzo sorrideva sempre.
< In realtà... sì > rispose lei, stupita.
Risero, mentre Ashley ed Eleonora seguivano lo scambio di battute in silenzio, entrambe con uno strano sorrisino malizioso sulle labbra.
Il tipico sorrisino che si usa quando una tua amica sta flirtando con un ragazzo appena conosciuto proprio davanti a te.
Aspetta, lei non stava mica flirtando! Non sapeva nemmeno come si faceva!
No, si stava solo specchiando in quei meravigliosi occhi verde-azzurri, che la fissavano amichevoli e che lei stava ammirando in silenzio religioso, probabilmente facendo la figura dell'idiota.
Si riscosse e schiarì la voce, imbarazzata.
< Ehm... >
< Allora, qualcuno di voi è mai andato in vacanza a Unicornolandia? > chiese Ashley allegramente. Lexi le fu immensamente grata per averla tolta dall'impiccio.
Prima che qualcuno potesse rispondere, due mani coprirono gli occhi di Louis.
< Tesoruccio, indovina chi c'è? > chiese una voce squillante, che alle orecchio di Alexis suonò estremamente fastidiosa.
E la cosa che le dette ancora più fastidio fu che a quella domanda idiota Louis sorrise come un ebete.
< Ciao Chantal. > rispose sarcastico, per poi girarsi e prendere tra le braccia la minuta ragazza dai lunghi capelli ondulati che lei aveva scorto prima.
Chantal rise e gli diede un bacio sulla guancia, felice.
Chantal, che razza di nome. Chantal è un nome che puoi dare a un profumo, mica ad una ragazza, sbuffò l'io interiore di Lexi.
La tizia in questione si girò verso di loro, e Alexis vide un'espressione completamente diversa dipingersi sul suo viso, fredda e disgustata, un'espressione che le fece venire voglia di tirarle un pugno sul naso.
Louis la abbracciava da dietro, perciò non si accorse di nulla.
Passò qualche secondo, poi Chantal recuperò il sorriso finto di prima ed esclamò con falso entusiasmo:
< Ashley, Eleonora, non ho ancora avuto modo di conoscere la vostra deliziosa amichetta qui... > "deliziosa" a me non lo puoi dire cara, pensò con un ringhio l' "amichetta".
< Com'è che ti chiama? Dexy, Roxy...? >
< A l e x i s. > scandì lentamente lei, per poi decidere di giocare al suo stesso gioco.
< E tu invece sei Chanel, giusto? >
< Chantal > la corresse con freddezza l'altra.
< Oh bè, ho quasi indovinato no? > un po' infantile forse, ma se faceva innervosire quella smorfiosa allora andava bene.
Le due ragazze si squadrarono ferocemente, finchè Louis, che sembrava aver finalmente afferrato il concetto di "sguardo poco amichevole", non si schiarì la voce, nervoso.
< Ehi! Zayn! Vieni un po' qua! > chiamò poi.
Lexi vide il ragazzo che prima sonnecchiava sul banco voltarsi e venire verso di loro con aria interrogativa. Passandole davanti le strizzò l'occhio e lei rischiò di strozzarsi con la sua stessa saliva.
< Ehi Malik, hai già conosciuto Roxy? >
< Alexis > ringhiò la ragazza.
< A dire la verità no Chanty > disse il ragazzo prendendo la mano di Lexi  e baciandola con fare galante.
Lei arrossì violentemente, non sapendo che asltro dire. Quel ragazzo sembrava simpatico.
< Non chiamarmi con quell'orribile nomignolo > si lagnò l'altra.
< D'accordo Chanty > la ignorò Zayn, per poi rivolgersi alla ragazza.
< Alexis allora? >
< Puoi chiamarmi Lexi > Molto simpatico, se faceva innervosire quella.
< Niall, vieni a conoscere la nostra nuova compagna!
Si avvicinarono altri due ragazzi, il biondo che aveva gia' notato,presumibilmente Niall, e un tipo con lisci capelli tra il castano e il biondo, occhi castani e spalle larghe, un po' più' muscoloso degli altri ragazzi, che erano tutti magri, alti e piuttosto carini, Liam.
Il genere di gruppo a cui tutte le ragazze vanno dietro, penso' Alexis osservando i quattro.
Eppure non riusciva a fare a meno di trovarli simpatici, di ridere alle battute di Zayn mentre la presentava ai nuovi arrivati, notando con soddisfazione le labbra ridotte a fessure di Chantal, che fissava con evidente disappunto la disponibilità dei compagni verso la nuova arrivata.
All'improvviso dal fondo dell'aula si udi' un grido:
- Louis!
- Harrrry! - rispose Louis, strascicando la "r" e gonfiando le guance in modo buffo. Poi si volto' verso la direzione della voce e spalanco' le braccia.
Un ragazzo dai ricci capelli castani spicco' una corsa e dagli ultimi banchi piombo' tra le braccia di Louis, a mo' di Scooby Doo e Shaggy.
L'intera classe scoppio' a ridere, mentre Alexis fissava la scena a meta' fra l'incredulo e il divertito.
I due ragazzi, che ora si stavano strapazzando le guance a vicenda, tirando e torcendo la pelle in smorfie degne dei bambini dell'asilo, non sembravano avere problemi seri... O forse si'?
Pensò ridendo Lexi mentre Louis interrompeva il gioco dando una manata sulle parti basse a Harry,  e girandosi verso di loro come se nulla fosse, cercando
di nascondere il sorriso mentre l'amico era piegato in due .
- Allora - disse Zayn - hai appena visto in azione il nostro Harry Styles... - Non fece in tempo a finire la frase che il fenomeno in questione fece lo sgambetto a Louis, facendolo finire faccia a terra,e molto velocemente si mise fuori portata.
- ciaoashley - disse portandosi rapidamente al sicuro dietro la ragazza, e sembrando improvvisamente molto interessato alle Nike che indossava.
Lexi cominciava a pensare che la permanenza in quella scuola non sarebbe stata poi cosi' male.
 

AUTHOR'S SPACE
AHAHAHAAHAHAH oddio scusatemi çç
In questo capitolo sparo talmente tante cavolate che ho perso il conto e.e
A cominciare da Ernesto (Eleonora tu sai di cosa parlo!), peluche e unicorni vari.
Sperando che siate sopravvissute alla lettura di questo capitolo demenziale, ho cercato di renderlo più lungo, anche se non so se ci sono riuscita '-'
E' stato un parto lungo, (?) infatti era un'eternità che dovevo aggiornare, spero che mi perdoniate :3
Bene, qui finalmente entrano in gioco i ONE DIRECTION... cretini quasi più del solito:
abbiamo un Louis rincoglionito, un Harry ancora più rincoglionito, uno Zayn fin troppo amichevole (*movimento ammiccante con le sopracciglia* ehi questa mi manca, perchè non c'è una faccina anche per questO? D:) e Niall e Liam, i più normali, se così si possono definire... ?
Ok, quello che avevo da dire l'ho detto, se avete letto perfavore lasciate un commentino e ditemi cosa ne pensate!
*pollici alzati e sorriso incoraggiante verso il tasto "inserisci una recensione"*
:D
Al prossimo capitolo,
Lisa

 

  
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