Ecco cosa sarebbe cambiato:tutto!mia madre cercò di tranquillizarmi,ma io non volevo tranquillizzarmi anzi non dovevo,perchè c'era qualcosa dentro di me che mi diceva di fare ciò.Avevo sempre desiderato,o perlomeno da quando ero diventata abbastanza matura,per pensarlo di dare delle sfumature alla mia esistenza,ma pare che stessero venendo tutte ora,in questo stesso giorno. Mia madre,la persona a cui forse tenevo di più quella che sapeva capirmi con una sola occhiata,quella assieme a cui avevo condiviso le più belle e tristi esperienze doveva partire e non per una città qualunque,ma per Denver,ebbene si negli Stati Uniti....... Ciò significava che durante la sua permanenza all'estero io sarei stata.. con mio padre,la persona di cui avevo timore,a cui non osavo alzare spregiudicatamente gli occhi,a cui non potevo confidarmi perchè non mi capiva.Lei non era riuscita a realizzare una vera e propria decisione ,ma fui io per prima ad incoraggiarla affichè lei stessa si assicuri un futuro migliore e ne assicuri uno anke a me..... Ma non riuscivo proprio ad immaginare la mammma che partiva,lei che al massimo si era recata in Sicilia,per il suo viaggio di nozze....che odiava staccarsi dai confini della sua amata Viterbo..ma cosi era giusto.....la sua partenza era fissata tra circa un mese ossia tra circa un mese sarei andata da mio padre a Milano! Decisi svogliatamente di telefonargli per comunicargli la notizia,composi il numero,che stranamente sapevo a memoria e ..papà ciaoo sono io come stai?.......senti la mammma fra un mese parte per un viaggio di lavoro e io..ehm..dovrei..potrei venire un po da te a Milano? senza neanche pensare rispose quasi euforico di si,(ma quanto mi addolorava!)dopo altre brevi parole monosillabiche riattacai e riferii l'argomento della telefonata alla mammma che guardandomi sembrava piangere con gli occhi... Dovevo però essere forte e tirare fuori tuutta la mia volontà e pazienza altrimenti cosa avrei fatto dei miei quattordici annni?