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Autore: Valar Morghulis    30/10/2011    5 recensioni
Attenzione: storia di mia pura invenzione che ha come protagonista un personaggio di Naruto.
La storia del passato di Madara Uchiha. Come è nato, come ha passato la sua infanzia...
Tutto questo per capire come è diventato l'uomo spietato che ha ucciso suo fratello, l'uomo spietato che ha scatenato la quarta grande guerra ninja.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Tobi
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Uchiha Madara'
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the story

7° Capitolo



Primo e secondo mese (Aprile e Maggio)

Era ormai passato del tempo quando Misaki era andata abitare nella sua nuova abitazione ma non ci si era ancora abituata. Era tutto così diverso da casa sua.
Quella casa che le era mancata tanto già prima che la abbandonasse.
Ricordava benissimo le lacrime e la disperazione dei primi tempi, il terrore di essere scoperta quando suo padre si era messo in testa di ritrovarla dopo che era misteriosamente scomparsa, quel giorno di Aprile.
L'intero clan si era mobilitato, i soldati migliori avevano battuto l'intero bosco che circondava l'accampamento Hyuuga con i cani ninja.
Però lei ce l'aveva fatta, il nascondiglio che aveva scelto Akuma era ben nascosto e non era stato scovato nonostante il fiuto sottile dei segugi. Ayano le era stata vicina, cercando di trasmetterle forza, una forza che a volte le mancava e le faceva venir voglia di abbandonare tutto e ritornare tra le persone a lei care.
Questo Misaki non glielo aveva mai detto, sapeva che la sorella avrebbe sfruttato quei momenti di debolezza per farla tornare indietro. E lei non poteva, non con il suo bambino che le cresceva nel ventre.


Terzo e quarto mese (Giugno e Luglio)

Il caldo asfissiante impediva a Misaki di dormire la notte, così il giorno dopo era sempre molto confusa e istupidita. A volte capitava che la mattina si svegliasse e si chiedesse dove si trovava, perché non si trovava a casa sua.
Poi, però, poggiava distrattamente una mano sulla sua pancia ormai rotonda, non più piatta come pochi mesi prima, e tutto le tornava alla mente...
Suo figlio, il suo Akuma, la sua nuova vita.
... e istericamente rideva di se stessa e della sua corta memoria.
Faceva colazione, lucidava casa e aspettava che Akuma tornasse da lei. Oppure accadeva che Ayano andasse a trovarla e le portava cose che nella sua attuale dimora non poteva reperire. Parlavano tanto le due sorelle, di come passavano le loro giornate, rammentavano i loro sogni e desideri; come un tempo bastava un minimo sorriso e uno sguardo di una per capire l'altra al volo. La maggior parte del tempo era lontane fisicamente, ma le loro anime erano sempre collegate.


Quinto e sesto mese (Agosto e Settembre)

Era stato tanto il tormento in quel periodo, era stato tanto il sangue.
Misaki ricordava con sofferenza il volto sfigurato del padre da una smorfia di puro dolore.
Dolore provocato dalla vista del suo ciondolo macchiato di sangue e terra. Il ciondolo di quella figlia che tanto aveva amato, anche se lo dimostrava poco e male lui adorava la sua bambina, e che aveva perso in un giorno di sei mesi prima.
Aveva pianto il capo clan Hyuuga, aveva versato lacrime amare mentre teneva stretto al petto quel monile sudicio e sporco. Tutti i suoi sottoposti gli si erano stretti attorno per alleviare quella sofferenza di cui si sentivano parte, perché tutti stimavano quella ragazza dolce e gentile che sarebbe divenuta la loro guida in futuro.
Futuro spezzato in pochi minuti. Lei non c'era più.
Anche Misaki aveva stillato acqua salata dai suoi occhi sentendo le urla disperate del genitore, aveva visto le guance rigate di lacrime di Ayano e aveva singhiozzato più forte mentre si stringevano cercando in un abbraccio il vigore che stava abbandonando le loro membra.
<< E' stato necessario - aveva esordito Akuma quella sera - era pericoloso lasciare che ti cercasse ancora. E' meglio che ti creda morta, non dovrai più preoccuparti di essere scoperta >>
Ayano aveva agito malamente a quelle parole, ancora stravolta, cercando di attaccarlo con un grido di rabbia cruda. Akuma l'aveva resa inoffensiva in poco tempo e riportata a casa.
Una stilettata al cuore, però, era stato quando il clan Hyuuga - mentre tornava al proprio accampamento - aveva sconfinato nel territorio del clan Uchiha. I mori col ventaglio avevano ingaggiato una tremenda lotta credendo in un attacco nemico. Avevano mietuto parecchie vittime tra i rivali che, impreparati, erano ritornati nella propria "zona" dimezzati e senza un capo: il valoroso Heiji Hyuuga era morto in quella battaglia insensata combattendo coraggiosamente.
Gli Hyuuga, afflitti, pensarono che infondo andava bene così, Heiji si era riunito alla figlia e sarebbe stato felice.
Ayano quindi era stata costretta, alla giovane età di sedici anni, a prendere le redini del clan con il peso di due lutti sulle spalle. Era aiutata dai saggi del consiglio, è vero,  ma era pur sempre una ragazzina.
A Misaki si era fermato il cuore a quella notizia, ma aveva stretto i denti e aveva cercato di infondere coraggio alla sorella


Settimo e Ottavo mese (Ottobre e Novembre)

Sembrava che la pancia di Misaki si ingrandisse parallelamente alla sua voglia di cioccolato.
Ne mangiava tantissima, in qualsiasi momento. Delle volte accadeva che nel bel mezzo di una notte si svegliasse e andasse alla ricerca di quel dolce prelibato.
Akuma, che il mattino presto scompariva prima che la fidanzata si svegliasse, era costretto a portargliene ogni giorno una nuova scorta.
Ayano, quando riusciva ad allontanarsi dai suoi impegni da capo clan, la prendeva costantemente in giro rinfacciandole la panciona che ormai era ben evidente. Misaki sbuffava contrariata prima di aprirsi in un sorriso e dare un morso alla barretta che si trovava costantemente in mano.
Un giorno le due sorelle si ritrovarono a chiacchierare divertite del più e del meno.
<< Allora, hai deciso che nome dare all'infante in arrivo? >> chiese ironica Ayano.
Misaki, però, si ritrovò a riflettere. Non ci aveva minimamente pensato. Mancava poco e lei non aveva la più pallida idea di come chiamare il suo bambino. Il problema era anche il sesso ignoto del bambino, non si sapeva ancora cos'era perché purtroppo non avevano le macchine giuste per scoprirlo.
Si diede dell'idiota mentalmente staccando un altro morso al suo prezioso cioccolato.
<< In effetti no... qualche idea? >> domandò imbarazzata.
<< In effetti sì, se fosse un maschio >> disse Ayano stupendo la sorella.
Infatti la più piccola non vedeva ancora di buon occhio il nipotino, Misaki non poteva credere che si fosse addirittura messa a pensare un nome... che stesse cambiando idea?
<< E quale sarebbe? >> la incitò curiosa con un dolce sorriso sulle labbra.
<< Madara >> mormorò decisa << significa macchia*, credo che gli si addice visto che è il segno del tuo peccato >> sibilò infine con cattiveria.
Il sorriso scomparve dalle labbra di Misaki, scambiata da una smorfia di disappunto.
<< Lo chiamerò così... mi piace Madara. Ma non per il motivo che dici tu >> spiegò secca alzandosi per prendersi un bicchiere d'acqua.
Sentì dei rumori di passi che se avviavano verso la porta e si girò appena in tempo per vedere Ayano andarsene.
Scuotendo la testa si sedette nuovamente.
<< Madara... è proprio un bel nome >> sussurrò increspando le labbra in un sorriso mentre si accarezzava dolcemente la pancia.


Nono mese- nascita (Dicembre)

<< Spingi Misaki, spingi! >> la voce di Ayano risuonò attutita nelle sue orecchie mentre cercava di fare quello che la sorella le ordinava.
Il dolore era indicibile, il dolore era tutto.
Strillò massacrando la mano di Akuma che le sedava accanto e strinse le palpebre cercando di trovare la forza per sopportare tutto questo.
<< Spingi... >>
<< LO STO FACENDO, CAZZO! >> urlò inferocita Misaki con tutto il fiato che aveva in corpo.
Respirava affannosamente, mugolava e gemeva in preda alla sofferenza. Era entrata in travaglio da circa due ore e l'unica cosa che ricordava era un dolore incredibile.
Una fitta più forte la fece lamentare e imprecare cose davvero poco carine contro chissà chi.
<< Sei bravissima, continua così. Vedo la testa, un altro po' e sarà del tutto fuori! >> la incitò la sorella ai piedi del letto.
Spinse con tutta la forza che aveva in corpo sollevando di poco il busto e trattenendo il fiato. Si lasciò cadere sfinita sul futon rilasciando uno sbuffo sofferente.
Non vedeva l'ora che questa tortura finisse.
I minuti che seguirono le parvero infiniti tanto era il dolore. Il sudore le appiccicava i capelli alla fronte e i vestiti aderivando fin troppo al corpo, una sensazione fastidiosa.
 Ma alla fine il suo sforzo venne ripagato.
Era senz'altro il pianto di un bambino quello che sentiva.
<< Eccolo... è nato... >> annunciò Ayano mentre avvolgeva negli asciugamani un qualcosa roseo che si dimenava come se fossa indemoniato.
Passò il fagotto alla ragazza sotto gli occhi vittoriosi di Akuma che si sporse per vedere meglio la creatura.
<< M... Madara... sei... sei bellissimo >> mormorò Misaki con un sorriso stanco stringendo al petto il suo bambino.
Tutto quello per cui aveva lottato, per cui aveva sofferto e si era dovuta allontanare dalle persone che amava era lì, tra le sue braccia.
Era una sensazione meravigliosa.
Il cuore prese a batterle velocemente mente fissava il pargolo, che finalmente si era calmato.
La carnagione era chiara, solo le guance avevano una deliziosa sfumatura rosea, i pochi capelli erano neri. Era la cosa più bella che avesse mai visto.
Guardò Akuma che le si era fatto più vicino e le stava accarezzando i capelli sussurrandole qualcosa  che non riusciva a capire. Un sussultò però la fece concentrare su Ayano che sembrava spaventata mentre fissava il nipote.
Misaki si affrettò a controllare la causa del tremolio della sorella, preoccupata che il suo piccolo avesse qualcosa che non andava. Allora li vide per la prima volta.
Gli occhi di Madara erano rossi, scarlatti come il sangue, solo tre segnetti neri macchiavano il carminio acceso delle iridi.



* Ho cercato il significato di Madara su Google traduttore e mi è uscito "macchia", "chiazza". Non so se è giusto, probabilmente non lo è, ma ci tenevo a spiegare perché l'avessero chiamato così.

Angolo autrice:
Salve gente!
Prima che tutti voi cerchiate di uccidermi per avervi fatto sperare che la piantassi di scrivere, per il momento, fatemi dire due parole. Per carità avete il diritto e dovere di linciarmi ma mi è venuta l'ispirazione e mi son messa a scrivere. E' uscita 'sta schifezzuola qui, accontentatevi per il momento. 
Vorrei ringraziare chi, nell'avviso che ho lasciato, mi ha fatto capire che valeva la pena di continuare la storia. Grazie sul serio, mi avete fatto sorridere in un momento buio per me. Ok, ammetto che sono felice anche per i buoni voti avuti nelle varie verifiche, ma voi siete state essenzali.
Ringrazio 
Rachyelfa per aver messo la storia nelle preferite e  fenicex8, Kiki Faeries Hinata, Luna_Black e Orient Express  per averla messa nella seguita.
Inoltre vi vorrei chiedere una cosa: c'è qualcuno che è disposto a farmi da beta reader? Se sì contattatemi, ne avrei bisogno anche solo per chiedere qualche consiglio su come continuare la storia ^_^'
Mi scuso se ci sono errori nella storia, in questo momento non ci sto molto con la testa.
Madara; Perché, quando mai ci sei?
Quanto sei simpatico
Madara: E' la pura verità... l'importante è che finalmente mi hai fatto uscire in questo fanfictio, anche se per poco tempo.
Non ti preoccupare, d'ora in poi sarai tu la Star!
Madara: La dovresti smettere di immischiarmi con gli altri manga, con tutto il cioccolato che mangia mia madre sembra Mello di DN, con la tua ultima affermazione sembro Black*Star  di SE!
Perdonami! Ormai mi sono fissata con questi tre capolavori e non faccio altro che mischiarli! Comunque vi vorrei chiedere, se vi va, di andare a dare un'occhiata alla nuova storia che sto scrivendo con delle mie amiche: un originale sui vampiri 
Vampires. Mi farebbe piacere
Madara: Bah, è meglio salutare. Mi raccomando, lasciate una recensione -anche piccola- a questa povera sfigata.

Baci (Ossequi)
Angel_Madara12 (Madara
  
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