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Autore: Snafu    31/10/2011    2 recensioni
Autori: la Cath feat. B.
Desclaimers: I Guns 'n Roses ed i Mötley Crüe non ci appartengono. Eventuali canzoni citate non ci appartengono (il titolo è dei Nirvana, si sa del non proprio roseo rapporto tra Axl e Kurt). Roxy e Grace sono personaggi nostri, quindi vantiamo su essi tutti i copyright. No infringement of copyright intended.
Note: Eventuali sbalzi temporali. Uso della tecnica del flashback. What if? Crossover.
Ai lettori: Non abbiamo avuto occasione di visitare le sezioni dei Guns 'n Roses o dei Mötley Crüe prima. Speriamo di riuscire a farlo presto e soprattutto che il prodotto della nostra collaborazione rientri nei generi di vostro gradimento.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Spaghetti Incident'
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21 novembre 1987



Era tarda mattina quando Nikki si svegliò con un tremendo mal di testa e si rese conto della presenza di Roxy accanto a lui (che poi era normale, visto che erano sposati). Si alzò per prendere qualcosa che lo facesse stare meglio, riordinò le idee e per farlo decise di chiamare Tommy:
«Ehi fratello...»
«Sixx, mi hai svegliato, ma porca...!!!» rispose l'altro, con la voce di uno che è appena uscito dall'oltretomba
«Non è che per caso ti ricordi qualcosa di ieri sera?» proseguì il bassista
«Dovrei? È stata una serata memorabile?»


[dieci ore prima]



«Roxy, sei in camera?»
Era Doc, molto nervoso. La ragazza afferrò la vestaglia e andò ad aprire. Lì per lì aveva sperato che fosse suo marito.
«Entra.» bando alle ciance «Cosa ha fatto Nikki stavolta?» la donna aveva ormai accettato, anche se non felicemente, che il bassista quasi tutte le notti si ubriacasse e andasse in giro a far danni, per non parlare del fatto che fosse ormai ricaduto nella dipendenza.
Appena tornati dal locale di spogliarello, dove Roxy era dovuta andare per tenere sotto controllo Nikki e Slash, suo marito aveva deciso di andare a trovare la sua “anima gemella”, Tommy. Ovviamente alle quattro non era ancora tornato.
«Se ha dato fuoco alle porte delle camere con la lacca, vai a togliergli la lacca» suggerì, paziente
«No, hanno combinato di peggio!» rispose Doc
«Con Tommy? Hanno di nuovo rubato una limousine e si sono schiantati sul cancello dell’hotel?» proseguì la donna
«No, vieni a vedere!!!»
«Hanno quindi di nuovo portato i mobili delle camere in ascensore per farci un comodo salottino?»
«La smetti di provare ad indovinare?! Non è divertente e non è un gioco a premi. E soprattutto anche se indovini non ci guadagni niente. Guarda!!» tagliò Doc, non appena giunti in camera sua.
Roxy si mise a ridere. Lui ovviamente non apprezzò.
Il letto era letteralmente imploso. Avrebbero potuto dare la colpa alle tarme, stavolta.
«Cosa cazzo ridi?! Quei dementi di Nikki e Tommy sono entrati in camera mia mentre non c’ero e hanno tagliato le doghe del letto con un cazzo di coltello. Quando mi sono seduto sono sprofondato insieme al materasso! Dove dovrei dormire io stanotte?!»
Roxy cercò di riprendere un po’ il controllo:
«Doc, hai ragione.» affermò con il suo tono più serio, che però degenerò in un'altra risata «Ovviamente ti rendi conto che è divertente, vero? Comunque sentiamo Fred, magari lui ha un letto in più in camera... Oppure puoi sempre buttare il materasso per terra.»

Nella sua camera Fred era impegnato, per così dire, a rimettere in ordine:
«Roxy, fermali. Stasera sono davvero fuori controllo. Nikki voleva tirare il mio materasso dalla finestra… gli ho dato un pugno. Penso che ora abbia un occhio nero.»
«Ok, vedo cosa posso fare... Gli altri?»
«Tutto bene. Mick ha cercato di suicidarsi buttandosi dal terrazzo, ma l’ho fermato prima.»
«Sì, dai, hai ragione. Tutto bene!!»
Roxy ormai aveva raggiunto un certo self-control. In genere i ragazzi distruggevano tutto e sapendo come lei li controllava avevano organizzato dei metodi quasi raffinati per far entrare la droga in albergo e nel backstage. La fatica più grande era allontanare le donne da Nikki, ma in quello era diventata praticamente un genio.
Non sapendo dove fossero, Roxy, Doc e Fred decisero di andare al bar, piuttosto convinti di trovarli. Mentre scendevano sentivano aumentare urli e risate. Evidentemente non si erano sbagliati.
«Stanno facendo di nuovo la lotta?» Doc sapeva perfettamente che era una cosa possibile e molto pericolosa. «Speriamo che non tronchi le ossa di nessuno. Nikki ha quasi rotto il collo di Slash l’ultima volta.»
Giunti al bar dell’albergo la situazione era assolutamente bizzarra. I ragazzi bevevano direttamente dalle bottiglie di Jack, con i pantaloni abbassati... e c’era puzzo di bruciato.
Il barista, sconvolto, si avvicinò:
«Si sono buttati giù i pantaloni per buttarsi il liquore nelle loro parti intime e poi si sono dati fuoco. Devo chiamare il 911?»
«No, stanno bene. Ve li portiamo via, grazie» Roxy si organizzò «Doc, Fred, prendete Tommy e Mick. Per Vince basta una donna che ci passi la notte... forse sono meglio due. A Nikki ci penso io, ovviamente» infine riuscì a confonderlo abbastanza da riuscire a portarlo in camera, dove il casinista si addormentò appena toccato il letto.


[dieci ore dopo]



Nikki riattaccò senza rispondere e tornò dalla moglie. Svegliandola con una carezza, le chiese:
«Ieri notte, per caso… ho tagliato le doghe del letto di Doc?»
«Beh, Nikki, sì... però è una delle tante cose che hai fatto… Hai un occhio nero, non so se l’hai visto, e ti sei anche dato fuoco.»
«Lascia stare l’occhio nero, capita! Più che altro... cosa vuol dire che mi sono dato fuoco?»
Proprio in quel momento il telefono squillò di nuovo.
«Che c'è?» rispose Nikki, piuttosto alterato, senza averne alcun motivo, ovviamente
«Che cazzo hai fatto al mio uccello?» gridò Tommy
«Io? Tu sei matto, non mi avvicinerei alla tua anaconda neanche se...» Roxy sghignazzava, suo marito alzò un sopracciglio «Ne sai qualcosa tu?» la mora non riusciva più a trattenersi.
Lo baciò con un sorriso divertito:
«Guardati nelle mutande… A quanto pare non sapevi proprio dove appiccarti il fuoco!»


31 ottobre 1988



«Sei arrivata!» esclamò Grace, saltando al collo di Roxy. Lei la guardò perplessa. Erano piuttosto amiche ma non erano mai arrivate a quel livello di smielatezza. Indossava un completino da streghetta più tendente alla versione sexy shop che a quella da brava ragazza, si era sempre divertita ad assecondare le sue doti da trasformista. Roxy aveva un vestito macchiato di sangue finto, sicuramente un regalo del marito, che con Halloween sbizzarriva tutta la sua fantasia macabra (anche se Nikki tendeva a regalarle cose o troppo attillate o praticamente che la lasciavano mezza nuda).
«Ciao Nikki!» la ragazza si lanciò anche al collo del fratello. Allora tutti realizzarono che forse aveva alzato un po' il gomito.
«Sixx, hai intenzione di farci aspettare ancora?» singhiozzò Slash, comparso alle spalle di sua sorella «La festa è già iniziata da un pezzo!» non sembrava che si fosse sforzato molto di travestirsi, aveva il suo solito abbigliamento, più qualche finta ragnatela tra i capelli... sempre che fossero finte per davvero.
«Il ritardo non è stato colpa mia» si giustificò il bassista «Roxy ha avuto un conflitto con il forno»
«Il forno?» domandò Grace esterrefatta, ma nessuno la considerò. Effettivamente non era importante.
«Se ho avuto un conflitto col forno, però, è colpa tua!» replicò offesa
«Sei stata tu a carbonizzare la torta!»
«Lo sai perché ho carbonizzato la torta!»
«Perché di colore nero faceva pendant con le decorazioni di Halloween?» Tommy fece la sua comparsa con in mano un vassoio di drink, Grace e Slash ne presero due a testa, stava per avvicinarsi anche Nikki ma l'amico si lamentò «Hei, questo vassoio era per me!»
«Ah, scusa amico» disse il chitarrista, appoggiando i due bicchieri già svuotati sul portavivande
«Insomma dov'è questa torta?» domandò il batterista «Qui stiamo tutti bevendo a stomaco vuoto»
«E la cosa ti turba?» proseguì Roxy preoccupata
«No, però ho un certo languorino» si giustificò
«Comunque la torta è nel secchio della spazzatura, se ti interessa»
«Daiiii, ma perché?» strillò Grace, che era passata inesorabilmente in secondo piano, anche a causa della scarsa intelligenza che si sprigionava dalle sue affermazioni
«Ma era carbonizzata!»
«Come hai fatto a carbonizzarla? Solo te, eh...» infierì l'amica
«Sono stata costretta ad assentarmi dalla cucina e il timer è difettoso»
«Beh, se lo sapevi potevi evitare di lasciare il forno incustodito, no?»
«Non è dipeso da me» Roxy fulminò il marito con gli occhi, e se questi avessero avuto lo stesso potere del fornetto, della tinta cadaverica del giovane bassista non sarebbe rimasto molto
«Questa è la tua versione dei fatti. E poi cosa vuoi, non ti sei lamentata!!»
Tommy iniziò a ridere sonoramente.
«Nikki!! Mi hai letteralmente portata di peso sul letto in camera!!»
«Beh, ho delle esigenze se voglio mandare avanti questa famiglia»
«Dai che schifo Nikki» tutti si allontanarono e li lasciarono lì da soli.

Roxy aveva bisogno di parlare con Grace da amica, come si fa di solito, anche le solite stupide quattro chiacchiere sulla puntualità del ciclo, sull'oroscopo, sulla tinta dei capelli o sul perché quel figo di Brian May sembrasse non voler arrestare la sua opera di allargare la sua famiglia alla luce della scoperta della nascita della sua ultima figlia giustappunto l'anno prima, e non lasciasse sua moglie per mettersi con qualcuna di più giovane.
In linea generale, qualunque cosa la distraesse.
Ma Grace in quel momento non sembrava molto presente.
«Non starai esagerando?» le domandò, appena riuscì a separarla da quello che pareva essere il suo migliore amico della serata, Slash.
«Tu credi?» barcollò
«Mi dà l'idea che tu non riesca neanche a reggerti in piedi»
«Sto benissimo»
«Su questo non ho dubbi, sei talmente sbronza che cammini sulle nuvole»
«Belleeeee... chissà che sapore hanno»
«A proposito del tuo paradiso personale. Axl?»
«Dal nulla ha deciso di non venire» fece spallucce «io ormai ero vestita e gli ho detto che scendevo e lui non ha neanche cercato di fermarmi»
«Ormai è quasi un anno che state insieme... non ti ci sei abituata?»
«Sì, è per quello che mi sento strana»
«No, credo che sia per l'alcol»
«Bazzecole. E con Nikki?»
«Vuoi davvero sapere di me e tuo fratello?»
«Ripensandoci no.»

«Segna» disse Nikki alla moglie «mai assistere allo spettacolo raccapricciante della propria sorella che si sbronza con il TUO amico di sbronze»
L'uomo rabbrividì, chiudendo gli occhi di fronte al ricordo dei due, piegati con mezzo busto oltre la spalliera del divanetto di fronte al suo, a rimettere anche gli organi interni. Sua sorella si sarebbe svegliata alleggerita di qualche chilo. Al momento se ne stavano a dormire, come due angioletti, collassati sul divano. Imperturbabili.
«Non so quanto resisterà a questo ritmo, da quando sta con Axl, sta degenerando»
«Scopa, con Axl...»
«Ti costa tanto ammettere che è tuo cognato?»
«Certo che sì!»
Slash iniziò a russare, Grace si rannicchiò su se stessa, scuotendo la testa come un leone. Avrebbero voluto aspettare lì fino a che uno dei due non si fosse svegliato e non si fosse trovato sul divano con l'altra, convinto di chissà che cosa e provando un certo ribrezzo al solo pensiero... Nikki sghignazzò gustando quell'immagine nella sua mente.
L'ascensore emanò il suo classico suono e le due porte si aprirono, lasciando passare un Axl a dir poco stralunato. Diede un ultimo tiro alla sigaretta che teneva in bocca e la spense sulla moquette, poi raccolse la sua presunta fidanzata dal divano e la portò con sé in ascensore senza considerare nessuno dei presenti.
«Guarda come mi sono ridotto, da quando ti ho sposata...»
«Come ti saresti ridotto?»
«A guardare gli altri che si sfasciano e a doverli riportare in camera... su, aiutami a tirare su Slash, che a guardarlo non lo diresti, ma se al peso del corpo sommi quello dei capelli...»
   
 
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