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Autore: Marta_R92    03/07/2006    2 recensioni
"Wesley, non vuoi la libertà?""si,ma..." una ff su un amore nato dalla parte sbagliata in un momento sbagliato. una famiglia distrutta ed un bambino innocente, questo è quello vi aspetta nella mia nuova ff
Genere: Romantico, Triste, Malinconico, Dark, Drammatico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix, Lestrange, Bill, Weasley, Blaise, Zabini, Dean, Thomas, Draco, Malfoy, Fleur, Delacour, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Il, trio, protagonista, Lucius, Malfoy, Luna, Lovegood, Mangiamorte, Molly, Weasley, Narcissa, Malfoy | Coppie: Draco/Ginny
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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1. La scelta





Si girò e lo guardò negli occhi. Lui li aveva grigio ghiaccio e fermi, sicuri di aver fatto la cosa giusta. Tra le mani teneva una maschera bianca e la fissava. Portava quella lunga e dannata toga nera. I capelli biondi quasi bianchi risplendevano ad una luce quasi inesistente. Il pizzetto che si era fatto crescere sul mento lo rendeva molto più sensuale.

Draco Malfoy… ecco come si chiamava quel Mangiamorte… eppure non lo era. Ginevra lo sapeva.

La ragazza ora era del tutto girata e lo fissava negli occhi. Aveva i capelli rossi sciolti sulla schiena. La sua faccia era spruzzata di lentiggini e gli occhi blu notte erano rossi e gonfi. Il ragazzo che gli aveva messo paura fino al minuto prima, ora la lasciava andare… come poteva essere?

Weasley… non vuoi la libertà?” chiese il ragazzo fermo lì dov’era, tra i denti, quasi le parole avevano paura di rivelarsi ad orecchie altrui.

Si trovavano all’entrata della base dei Mangiamorte. La stanza era buia e tenebrosa.

Draco si notava solo perché era pallido e per i suoi capelli biondi. Era freddo lì, e fuori lo era ancora di più.

Le torce emanavano una soffice luce verdognola che tremava al passaggio di qualsiasi forma di vento.

si… ma…” rispose la ragazza fissandolo. Portava un maglione blu a collo alto. Aveva dei blue jeans e degli anfibi come scarpe.

ma?” chiese Draco Mafloy curioso avanzando di un passo. La ragazza sembrò non accorgersi di nulla. Infatti i passi del ragazzo non emanavo nessun rumore.

Non si sentivano rumori, solo quelli del vento chi tirava fuori. La pioggia picchiava la terra facendo piccoli solchi e trasformando la terra in fango.

C’erano molte pozzanghere di fango a terra e i faggi che contornavano la radura, si muovevano bruscamente a seconda della direzione del vento.

non voglio andare e ritornare ad essere la piccola Weasley da proteggere!” disse lei. Ora gli occhi non erano più pieni di lacrime.

Guardò il ragazzo negli occhi mentre si massaggiava il polso dove poco prima Bellatrix Lastrage l’aveva tenuta sospesa con una catena.

vuoi restare rinchiusa qui?” chiese Draco fissandola.

Le piaceva quella ragazza che era sempre stata la sua nemica, ma non doveva restare lì… o ci avrebbe rimesso la pelle. La sua bellezza sarebbe appassita ed il suo cuore sarebbe diventato nero riempiendosi di rabbia… timori… paure… assassini.

no…” sussurrò lei con un filo di voce. Le sue parole echeggiarono nella stanza fredda, per qualche minuto.

La porta alle spalle di lei era ancora aperta. Ginevra si guardò intorno fissando ogni punto della stanza.

allora? Che vuoi fare?” chiese il ragazzo. Stringendo le spalle.

Chiuse un attimo gli occhi ed abbassò lo sguardo a terra. Quella ragazza non poteva restare. Il suo animo era troppo puro per restare lì e ricevere degli ordini dal Signore Oscuro.

non lo so…” fece lei abbassando lo sguardo.

Che doveva fare? Rimanere e far vedere al mondo che anche lei era capace di cavarsela da sola? O andare via… vivere libera, sansa regole… senza assassini… senza missioni e fare la vita da Guaritore… la vita che non aveva mai voluto, restando sempre la piccola Ginevra Weasley, l’unica femmina della sua famiglia, da difendere anche da una mosca?

deciditi… questa è la tua sola opportunità, Weasley… dopo ti dovrai unire a noi… decidi… fa quel che è giusto, quello che ti dice il cuore e la testa… non abbandonare la tua famiglia o la società come ho fatto io. Ho seguito le orme di mio padre… e mi sono allontanato dalla società! Sii libera fin che puoi!” fece il biondo alzando lo sguardo.

Non doveva assolutamente restare. Quell’angelo non sarebbe sopravvissuto.

io non posso andare… lì mi proteggeranno sempre, senza farmi fare quel che voglio, senza farmi valere! Se resto qui non sarò sospettata da nessuno, mi farò valere uccidendo, torturando coloro che mi hanno tradito e che hanno tradito la fiducia di qualcuno che ha valore…” fece Ginevra alzando lo sguardo sugli occhi di Draco. Il ragazzo la fissava.

ma se resti qui sarai imprigionata! Non te lo dico come Malfoy… ma come Draco!” fece il biondo. La ragazza abbassò lo sguardo. Quel ragazzo la stava proteggendo. Dopo tutti quegli anni di zuffe tra Weasley e Malfoy, ora la proteggeva.

strano, Malfoy… mi stai proteggendo!” fece la ragazza sorridendo. Draco sorrise diventando leggermente rosso alle guance.

Ormai sapeva che la ragazza se ne sarebbe andata e che quella sarebbe stato il loro ultimo incontro. Si girò di spalle alla rossa stringendo la maschera bianca.

resto…” fece lei con un filo di voce quando Draco non si aspettava più che lei parlasse. Sapeva che forse non sarebbe stata libera, sapeva che forse non avrebbe più riso per divertimento o perché le andava, sapeva che le sue risa non sarebbero state vere, sapeva che per sopravvivere in quel gruppo avrebbe dovuto uccidere… ma lei era pronta a tutto pur di farsi valere, anche a tradire la propria famiglia.

In quel momento la odiava… odiava sua madre, suo padre, i suoi sei fratelli, Harry Potter, Hermione. Odiava tutti per averla trattata da bambina piccola!

Le parole entrarono dentro la testa di Draco che chiuse gli occhi facendole rimbombare perché, forse, non aveva sentito bene.

Era ancora di spalle. Prese la bacchetta sfilandola dalla tasca del lungo vestito nero. Era liscia e dritta. Perfetta, oserei dire, ma era stata sempre lei l’arma del delitto.

Si girò lentamente verso la ragazza. con uno scatto di bacchetta la porta si chiuse e scattarono gli innumerevoli lucchetti.

vieni…” sussurrò lui. La ragazza abbassò lo sguardo e lo seguì. Iniziarono a salire delle scale a chiocciola di pietra nera come la pece. Arrivarono al piano superiore dove molti Mangiamorte stavano parlando, ma cadde il silenzio quando Draco arrivò al piano insieme alla rossa.

Il biondo non badò ai bisbigli che tutti i Mangiamorte incappucciati si scambiavano seguendoli con lo sguardo.

Draco e Ginevra avanzavano veloci e sicuri nel lungo corridoio illuminato dalle tremolanti torce gialle.

Il ragazzo si infilò il cappuccio e si mise la maschera, poi si girò verso Ginevra arrestandosi. Erano lontani dagli altri Mangiamorte.

forze è troppo tardi per dirtelo… ma benvenuta nel mio mondo, Weasley” così dicendo aprì la porta dove era il Signore Oscuro, seduto dietro la sua scrivania. Vicino a lui, inginocchiato, Peter Minus, detto ‘Codaliscia’, ex Malandrino.

Aveva la testa chinata. I denti sporgenti e pochi capelli sulla testa gli davano l’aria da topo. Non aveva un dito e si era levato il cappuccio tenendosi la maschera.

benvenuta… Ti stavo aspettando!” fece Lord Voldemort. La sua voce era gelida e sibilante. Sembrava più un serpente che un uomo. Una toga lunga, la pelle grigiastra, due buchi al posto del naso e due fessure per occhi.

Non si vedevano gli occhi, ma quando ti guardava, ti trapassava e ti accorgevi che ti stava scrutando.

Ginevra lo fissò per un lungo attimo, poi Draco chiuse la porta…



°°°

Hermione si girò impaziente. Era una ragazza magra con capelli castani e mossi. Portava un lungo giaccone nero e sotto una maglia marrone ed un paio di blue jeans. Sulle mani stringeva due buste piene di panni.

Stava aspettando Ronald Weasley che, come al solito, si era fermato al negozio di Quidditch.

Ron! Corri o tua sorella ci spara!” urlò la castana. Erano a Diagon Alley e stavano facendo spese. Ron era una ragazzo dai capelli rossi e dagli occhi blu notte. Portava un gicchino nero, una maglia rossa e dei blue jeans.

Sulla faccia erano spruzzate molte lentiggini. Era un ragazzo muscoloso anche per il fatto che lavorava come Auror.

un attimo! Eccomi!” fece il ragazzo. Portava in mano solo una piccola busta e corse verso la castana.

forza, andiamo! Ginny ci aspetta al Paiolo!” fece esasperata Hermione velocizzando il passo.

Ron finì di fissare la nuova scopa in esposizione e si decise a seguire Hermione.

La castana entrò nel passaggio per andare al Paiolo seguita da Ron.

Il posto era scuro con delle piccole candele che illuminavano ogni tavolo. Sulla parete di destra il lungo bancone di legno con dietro il solito barista e due camerieri che servivano bevande ai clienti, quando calò il silenzio.

Ginevra era in piedi davanti al tavolo di Harry. Davanti ad Harry una ragazza con dei capelli biondi sporchi. La rossa sbatté violentemente sul tavolo le chiavi dell’appartamento che condivideva con Harry.

porco, maiale, deficiente! La mia migliore amica ti fai? Non farti più vedere da me! Non venirmi mai più a cercare, ora per te sono un fantasma!” urlò la rossa in lacrime.

no… Ginny… aspetta!” Harry corse dietro la ragazza e poi fuori il Paiolo magico, ma Ginevra si era Smaterializzata non si sa dove.La seguì Luna, con convinzione e senza degnare di uno sguardo moro.

Harry abbassò le braccia. Ormai non c’era più niente da fare. Che stupido che era stato! Credere di stare con due ragazze! Da pazzi!

Harry entrò nel Paiolo magico ancora silenzioso.

Il ragazzo era alto e con occhi color smeraldo. Aveva dei capelli corvini ed era anche lui abbastanza muscoloso.

Ron, stupito si avvicinò all’amico.

Harry, che le hai fatto?”boccheggiò il rosso con le orecchie che gli andavano a fuoco.

ehm… mi ha beccato a … ehm… baciare-Luna!” disse velocemente mentre le sue parole rimbombavano nel bar silenzioso. Tutti lo fissavano a bocca aperta. Harry Potter, lui, il ‘bambino sopravvissuto’, si comportava così.

Harry… ti rendi conto che se io non fossi così shockato ti avrei già picchiato, vero?” chiese Ron con gli occhi vuoti per lo shock.

Si…” mugolò il moro abbassando lo sguardo e mettendosi a posto gli occhiali rotondi.

bene… ora mi siedo e mi riprendo… dopo ti devo dire due cosette che mi ha detto di dirti il capo!” fece Ron sedendosi calmo sulla sedia, poi scattò fissando tutti i presenti uno ad uno.

ehi! Che guardate!” ringhiò. I clienti saltarono per lo spavento e continuarono a fare quello che avevano lasciato in sospeso. C’è chi giocava a scacchi magici, chi con le carte e chi rideva facendo battutine su Tu-sai-chi o sul Ministero.

Luna se ne era andata a Diagon Alley ed al suo posto era seduta Hermione shockata per il comportamento del ragazzo.

ok.. ora non ci può sentire nessuno… spara!” fece Harry mentre Hermione e Ron si riprendevano.

beh… loro hanno colpito ancora… seguono un ordine molto particolare. Uccido persone che hanno calpestato i Mangiamorte: per esempio hanno ucciso Califf! Califf al settimo anno ha preso in giro Draco fino a fargli versare lacrime di rabbia mentre lo picchiava. Oppure c’è Claud… lui si può collegare a Nott o a Zabini… ma non sono loro. Il fatto strano, questa volta è che chi ha ucciso Claud McLife era un principiante. Non ha saputo ucciderlo per bene! Dall’uffici degli Auror al San Mungo, come ha detto mia sorella, hanno trovato due tipi di bacchette che hanno lanciato due tipi diversi di sortilegi.” Spiegò Ron parlando a bassa voce. Harry annuì curioso, poi la castana intervenne dicendo.

insomma, il capo ci ha dato il compito di andare dal vecchio negozio di Olivander e cercare chi ha quei due tipi di bacchette… e dal registro sono risultati la sorella di Ron e Neville, ma Paciock era con noi quando è stato ucciso quel ragazzo! Mi ha detto che molti anni fa gli avevano rubato la bacchetta dei tipi incappucciati! Noi dobbiamo scoprire chi sta cercando di incastrare Ginny e Neville!” finì la ragazza curvandosi sul tavolo.

si… ma… come si spiega la bacchetta di Ginny!” chiese confuso Harry abbassando lo sguardo sul tavolo e fissando la candela.

ecco la domanda giusta! Ginny non ha mai perso la sua bacchetta e…” fece Ron fissando Harry convinto di ciò che diceva.

ma era a casa quando il delitto è stato commesso. Però c’è sempre l’opzione che abbia modificato le prove per coprirsi!” fece Hermione inarcando le ciglia. Harry la guardò stupita.

ma dai! ma sei impazzita? Ginny che fa queste cose! Pazzesco!” fece il moro ridacchiando, ma Ron lo riprese.

noi sospettiamo che Ginny si sia unita a lui perché siamo troppo protettivi con lei e non le lasciamo spazio per respirare! Ora che avete litigato sarà peggio… e uccideranno… e come se ucciderà!Harry… dobbiamo scoprire se la stanno incastrando o è lei che di sua spontanea volontà! E ci servi tu!” fece Ron fissando negli occhi Harry che non ricambiò lo sguardo, ma continuò a fissare la candela rossa e ripensò ai capelli color fuoco della ragazza. A quel sorriso innocente, poi la paragonò a quei ghigni maligni e a quelle risate folli dei Mangiamorte, e si disse che era pazzesco.

Ma se quella era la verità? Se Ginevra Molly Weasley, la ragazza che amava, era veramente un Mangiamorte? Se era veramente un’assassina? Cosa doveva succedere? Cosa sarebbe successo se si sarebbe scontrato con quell’angelo e trovare un diavolo?

   
 
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